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THEODORE BELVER
Nella sua vita, durante il suo girovagare Theodore non aveva incontrato molta gente con la fortuna di occuparsi di qualcosa di grandioso come l'essere cacciatori di taglie. Essere uno di loro significava far parte dei buoni, ma essere anche molto più forte e coraggioso di qualsiasi criminale ci fosse in giro. E la cosa, visto che si parlava di Cyn, lo stesso Cyn che soffriva pene d'amore per Jacelyn, lo sorprese non poco.
Per gli dei Cyn... e non ti è mai capitato di acchiappare un criminale e poi conoscerlo e dubitare sul volerlo consegnare o meno?
Senza contare poi il suo secondo lavoro, quello che lo portava a liberare i cittadini delle zone colpite dalla piaga per raggiungere monti più verdi e paesaggi prosperi. Quel racconto riuscì persino a far vacillare l'immenso ego di Theodore, che a conti fatti, non era altro che un menestrello.
Ehm... beh, io scrivo canzoni e mi esibisco - disse l'halfling, sventolando timidamente il suo liuto davanti a sé - Ma in confronto a voi, Sir Cyn... siete un eroe, Jacelyn dovrebbe cadere ai vostri piedi!HP 4/4
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THEODORE BELVER
La sua vita non era male: viaggiava sempre, incontrava persone nuove ogni giorno e tal volta, questi viaggi gli permettevano di farsi nuovi amici. C'erano momenti però dove Theodore Belvèr rimpiangeva la sua vecchia casa: capitava spesso e volentieri di notte, quando le luci soffuse delle locande si spegnevano e doveva ritirarsi lontano dai centri abitati per accamparsi.
Da solo, disperso in quei boschi brulicanti di vita e rumori sinistri, a Theo mancava la sua mamma, quelle pesti rumorose dei suoi fratelli e tutte quelle piccole cose da cui anni prima era scappato, sbattendo la porta dietro di sé prima di uscire. La solitudine che portavano notti come quelle sortivano l'effetto di una scure che pendeva sulla sua testa, inevitabile per tipetti come lui, ma abbastanza pesante per fargli riconsiderare tutta la sfilza di decisioni che aveva preso nella sua intera esistenza.
C'erano notti, notti come quella, in cui Theodore si dava ad un rituale... uno di quelli che in gioventù, quando viveva a casa di papà aveva disdegnato con tutto sé stesso. Quando la mamma portava gli infusi per dormire meglio la sera ai suoi piccoli, Theo metteva il broncio e storceva il naso pur di non bere quegli intrugli, ma di tanto in tanto, da quando era fuori casa, capitava che accendesse un fuoco per prepararsi una tisanina prima di coricarsi. Notti come quelle, in cui era andato in giro per il bosco in cerca di piccoli legnetti ed aveva acceso il fuoco poco distante dalla sua gloriosa tendina fatta di pizzi e merletti.
Acceso il focolare, aveva messo sù l'acqua, e in attesa che bollisse iniziò a strimpellare accordi per una nuova canzone.HP 4/4
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Nell'ombra Theodore non riuscì a vedere i danni che inflisse sul corpo della mostruosa Miss, ma riuscì comunque a percepire una sensazione viscosa imbrattargli le mani.
Doveva averla ferita, anche perché dalla sua reazione, doveva essersi arrabbiata e non poco, tanto che il corpo asciutto della donna iniziò ad accorciare le distanze afferrandolo con le sue dita nodose.
Theodore cercò di divincolarsi dalla sua presa, tirando calci e dimenandosi più che poteva per sfuggire da quella lurida baracca dove si era rifugiato, poi si alzò in piedi, correndo verso la porta.
Nella disperazione, l'halfling tirò un urlo con tutto il fiato che aveva nei polmoni, sperando che qualcuno, chiunque là fuori, riuscisse a sentirlo. Non voleva morire, non lì... non in quel modo, ed in un ultimo tentativo di salvarsi, urlò "AIUTO!!! QUALCUNO MI AIUTI!!"HP 4/4
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Edited by Fleurs du Mal - 14/4/2023, 14:08 -
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THEODORE BELVER
All'inizio del suo viaggio Theodore si nutriva di speranze.
Letteralmente, dato che a dispetto dei gloriosi propositi ed i suoi giganteschi sogni di una carriera illuminata dai candelabri delle più grandi ed importanti corti di Assiah, si era ritrovato davanti all'incommensurabile asprezza della realtà, ovvero che farsi un nome tra il popolo, era un'impresa assai più difficile di quel che fantasticava con la sua fervida immaginazione.
Un nome però, in qualche modo, Theodore Belvèr se lo era fatto.
Girava infatti la voce tra le locanducole sparse per il regno di Concordia, una voce - a suo dire - assai ingloriosa e basata sulle facili malelingue, che un certo bardo halfling dal viso sgraziato e la chioma color paglia, conosciuto con il nome di... Timothy... Talbot... Thalon... insomma, un nome simile, s'aggirasse per le locande creando confusione a soli due o tre sorsi di idromele.
Theo era a dir poco oltraggiato.
Sgraziato?!
E si sarebbe persino potuto convincere del fatto che non fosse lui l'halfling dalla bionda chioma; che ci fosse in giro un fan di nome Thalon che proponeva una versione cheap di coverbard per emularlo, se non fosse che un mese prima, in una piccola contea nei pressi della pianura boschiva, Theodore avesse seminato il panico per aver flirtato con una Miss davanti ad un grosso omone suo congiunto. L'omone aveva a quel punto preso l'halfling per la camicia, intimandogli di smettere ma Theodore, ebbro dal suo piccolo bicchierino di idromele, gli aveva vomitato addosso facendo così partire un concatenarsi di fattacci che portarono l'intera locanda a bruciare fino a diventare un ormai lontano ricordo.
E indovinate con chi se l'erano presa per tutto quel casino? Con lui, come se cadere accidentalmente su una rastrelliera di candele fosse un dannatissimo crimine.
Per gli Dei, non costruite le locande di legna e paglia piuttoso!
Ad ogni modo, trovare un ingaggio dopo quella faccenda era diventato un vero e proprio salasso, come per esempio quella sera... che per convincere l'oste della locanda che non fosse il famigerato Thalon dovette promettere, croce sul cuore, di non dare problemi.
E così fece, ed andò tutto bene... almeno finché una voce dal fondo della stanza non zittì tutti i presenti.
Il silenzio dei villani sovrastò persino le note della sua nuova canzone, attirando tutta l'attenzione sulla donna e sul bardo, poi ancora sul bardo e sulla donna. Theodore continuò imperterrito per un'intera strofa, sudando come un piccolo demone nei meandri degli inferi con un'unica domanda a frullargli per la testa.
Dovrei fermarmi o forse è meglio continuare?
La risposta gli arrivò da una minacciosa schiarita di voce ai lati del palco, l'oste lo stava guardando in cagnesco, e forse il silenzio non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
Con un ultimo accordo, Theodore strizzò gli occhi per cercare di trovare la fonte dell'interruzione, ella aveva parlato di una certa gara di spari, e non appena localizzò la Miss che aveva parlato non vi fu alcun dubbio di cosa si stesse riferendo.
Solo su un palco, davanti ad una folla silente che lo osservava, Theodore si aprì in un sorriso caldo e felice.
Oh Miss... - esordì sornione - Mi dispiace contraddirla ma io non so sparare, non c'è assolutamente nessunissima possibilità di vincere con una miss come lei ad una gara di spari.
Cordiale e benevolo, Theodore girò attorno all'argomento come un fagiano farebbe su sé stesso con venti fucili puntati addosso.
Ad ogni modo Miss, per riparare per la barbarie che qualcuno, non di certo io, davvero... mi creda... le ha fatto, potrei offrirle da bere.HP 4/4
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THEODORE BELVER
La sua era un'idea d'amore romanzato, di quelle che ti spingono a scrivere canzoni melense e che nonostante tutto, nonostante la tristezza e la paura di perdere il proprio compagno, aveva sempre un sapore dolce sulle labbra. Era l'idea di chi l'amore non l'aveva mai sperimentato in prima persona. Un'illusione che andava oltre la pelle.
Sono convinto Sir. Cyn che se questa donna l'ha amata davvero, allora s'è meritata ogni secondo del suo tempo. Soffrire dopotutto è una delle controindicazioni...
Se non fosse stato così allora tutti quei bardi che scrivevano struggenti ballate non erano altro che fissati che vivevano nel passato, ed insomma... Theodore era cresciuto ascoltando quelle canzoni ed innamorandosi di quell'amore amaro che toglieva il sonno ai giovani.
No... ci doveva essere di più oltre al dolore, doveva servire a qualcosa. Forse per crescere o magari per imparare una verità che altrimenti sarebbe rimasta sconosciuta, e la prova di ciò, stava nelle parole dell'uomo. L'halfling avrebbe quasi potuto disegnare nella sua mente il ritratto di Jacelyn, la bellezza sconfinata del suo viso e quel sentore di pericolo che Cyn avrebbe provato nel stargli vicino.
Da come la descrive... me ne sarei innamorato anche io... e sono d'accordo, infondo è stato meglio amarla e starle vicino per un po', piuttosto che non averla conosciuta affatto...
Sul suo volto si fece strada un piccolo sorrisetto amaro. Donne come Jacelyn non rivolgevano neppure uno sguardo a tipetti come lui, e lì... in quel pidocchioso locanducolo da quattro soldi, avrebbe giurato che se si fosse ritrovato in una situazione simile, avrebbe dato il suo cuore in pegno per vivere quel che Cyn aveva vissuto... seppur per poco tempo. Nel riprendersi dall'argomento, notò l'espressione sul viso dell'uomo e decise così, almeno per il momento, di cambiare tema.
Ma piuttosto, se non sono indiscreto... che ci fa qui? Vive ad Altatorre o...HP 4/4
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Ho aperto qui :3 spero vada bene!!
Non ho capito se volete fare una role a parte con jollllybee, ma nel caso volevo dire che se siamo tutti d'accordo può unirsi tranquillamente a noi con il pg che preferisce **
Siii!!! -
.A me piacerebbe un sacco una role con theodorino!! Ma potrei metterci un paio di giorni in più a rispondere, quindi se non vi pesa va bene, sennò no worries
Volentierissimo! -
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Certo Miss, l'aspetto più che volentieri <3
Allor! Son proprio due personaggi opposti: Amra è proprio personaggio serio, ma ha esperienza a trattare con i bardi (sia per sopportarli che apprezzarli, va avvisato signò!); mentre Kroras è praticamente un pezzo di pane, poco sveglio ma super amichevolese non gli rubate la torta.
Mi diverto a giocarli entrambi, anche se per ora li uso poco e mi piacerebbe ruolarli di più entrambi.
Però! Se vuoi una role super tranquilla, ti indicherei Kro, mentre se vuoi una role un po' più seria (sempre tranquilla, signò!) allora posso portare Amra :3
Annamo con Amra allora! Hai preferenze dove o come? -
.Miao!
Cerco compagnetti per una role narrativa easy peasy in attesa di terminare il tutorial, ho Theodorino da proporre a chiunque se lo voglia pigliare!
Signò, posso offrire un pg per una role semplice, signò!
Però non sapendo bene quale poter portare per Theo, posso lasciarti il campionario dei pg (ci sono miss, per cui niente fregature). Dimmi pure con chi tra i miei pg pirlotti ti va di far incontrare in una role :3
AAAA Miss Amra o Kroras? Quale ti andrebbe di più?Miao!
Cerco compagnetti per una role narrativa easy peasy in attesa di terminare il tutorial, ho Theodorino da proporre a chiunque se lo voglia pigliare!
Anche io posso riproporre anche a te Kirvi :3
*la ruba e scappa*
Apro io? Apri tu? -
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THEODORE BELVER
La bella Shana era stata davvero un proiettile al cuore, uno dei tanti che dolevano il piccolo petto dell'Halflin in maniera speciale. Il piccoletto viveva per amare e cantare della sua infinita lotta interiore contro quell'aspetto che lo aveva reso fino a quel momento incapace di esser corrisposto. Un'idea nascosta in un piccolo anfratto della sua testolina riccioluta, che riverberava come un eco lontano. Invisibile ma sempre presente, una costante che di tanto in tanto colpiva il suo ego come un pugno allo stomaco.
«Si è innamorato signore? E di chi?»
Theodore prese tra le mani il suo meritato bicchiere di idromele, un solo sorso bastava a sentire quella frizzante sensazione di stordimento che aveva tanto agognato durante tutto il pomeriggio. Forse la domanda sarebbe potuta sembrare indiscreta, dato che lui e Cyn si conoscevano da poco meno di una manciata di minuti, ma qualcosa in quell'uomo gli stava dando il consenso all'essere indiscreto e sfrontato, in una certa misura. La sua era una vita solitaria, nonostante amasse la compagnia, non aveva ancora trovato un gruppo di persone che fossero disposte a condividere il suo eterno viaggiare. Aveva voglia di condividere ricordi e pensieri con qualcuno, aveva voglia di parlare fino a farsi venire il mal di gola, aveva voglia di ubriacarsi con qualcuno e ridere per niente, e per lo meno da parte di Theodore, il processo di oversharing era già iniziato,
«Oh... ne ho a bizzeffe.
Giro tantissimo ed incontro tanta gente, anche di sfuggita... mi sono innamorato talmente tante volte dal perner- perne-... perderne il conto.»
Con il grande boccale stretto tra le due piccole manine, l'Halfling sorrise cercando di nascondere il velo di tristezza che Cyn aveva notato. Non aveva voglia di parlare di drammi o tormenti interiori, non i suoi per lo meno, non ancora.HP 4/4
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Miao!
Cerco compagnetti per una role narrativa easy peasy in attesa di terminare il tutorial, ho Theodorino da proporre a chiunque se lo voglia pigliare! -
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Alla risposta dell'uomo, l'espressione del ragazzino tradì una sorpresa che avrebbe preferito nascondere.
Non capitava spesso che qualcuno gli offrisse da bere o qualcosa di più elaborato di un tozzo di pane smangiucchiato, era abituato a sentire "no" come risposta, tanto che lo slancio di Cyn - così l'uomo voleva farsi chiamare e così Theodore l'avrebbe chiamato - fece fiorire sul visetto squadrato dell'halfling un'espressione inebetita. Gli ci volle qualche secondo per riprendersi, ma poi s'affrettò subito a prendere posto in una seggiolina al capo opposto del tavolo.
«Beh grazie Cyn... sei un brav'uomo, te l'ho letto in faccia appena ti ho visto.»
Quello che aveva letto, ad onor del vero, era nient'altro che un'espressione come se ne vedevano tante. Nulla da togliere ovviamente, correvano tempi in cui era molto meno rischioso avere un viso anonimo, piuttosto che una presenza estrosa e riconoscibile come la sua. Nonostante ciò però, si tenne ben alla larga dallo sciorinare i suoi pensieri sul viso dell'uomo. Lungi da sé indispettirlo.
«Allora... dato che sei così gentile con me te la racconterò molto volentieri...» - Non aspettava altro - «Dunque... un po' di tempo fa m'ero preso una gran bella sbandata per una Miss. Lei era alta, brillante, una pistolera eccelsa e ogni volta che parlava metteva il terrore e allo stesso tempo sapeva farti innamorare, non so se mi spiego...
Ad ogni modo stava con questo spilungone rossastro, uno che a vederlo ci si chiede che cosa ci trovasse in uno come lui.
Questa Miss aveva quel qualcosa che hanno le Miss di Concordia, quel non so che... come se venissero dalla luna e noi dovremmo solo ringraziare di respirare la loro aria, hai presente?»HP 4/4
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THEODORE BELVER
Sua mamma glielo diceva sempre: "Gli halfling devono imparare a sopravvivere sapendosi accontentare". Lei, un vecchio abito ciencioso di un azzurro vivo, occhi tanto belli e fulgidi da illuminare la stanza. Il petto grande, le mani callose e quel profumo di campi sconfinati... di verde, di terra.
Pensava sempre alla sua mamma prima di esibirsi, se la immaginava con le mani sui fianchi, intenta a sgridare quelle pesti dei suoi fratelli. Una vita ad aspettare qualcosa, come se la fortuna sarebbe potuta venire a bussare alla loro porta, in quel loculo sottoterra che usavano chiamare casa.
Ogni volta che suonava vicino a Concordia, Theodore affiggeva piccoli manifesti in giro per le strade, nella vana speranza che la sua mamma venisse a vederlo suonare. Non l'aveva mai fatto, nemmeno quando ottenne il suo primo lavoro nella locanda degli Halfling, a pochi passi da casa.
La tristezza per quell'idea si faceva sibilante, come un tenue sottofondo che lo accompagnava sul palco ad ogni esibizione. Poi però la sensazione passava sempre in sordina, ogni volta che veniva inondato dalle fioche luci delle candele.
Era così che Theodore Belvér riusciva a curarsi dal malumore. Con il suo abito più bello, di velluto blu, con le stringhe dorate, e con i fiori di campo nelle tasche iniziò a suonare un accordo dietro l'altro. Se gli Halfling erano nati per fare il minimo indispensabile per sopravvivere, Theodore si era imposto di viversi ogni momento come se fosse l'ultimo, la sua era una piccola rivoluzione, un atto di ribellione.
I'll play along with the charade
There doesn't seem to be a reason to change
You know, I feel so dirty when they start talking cute
I wanna tell her that I love her, but the point is probably moot
Con un balzo salì su un tavolo e smise di suonare, per iniziare a battere le mani sopra la testa, così da invitare il suo modesto pubblico a fare lo stesso.
'Cause she's watching him with those eyes
And she's loving him with that body, I just know it
And he's holding her in his arms late, late at night
You know, I wish that I had
Concordia's girl
I wish that I had Concordia's girl
Where can I find a woman like that?
Tutte le sue canzoni parlavano d'amore, anche se lui l'amore non l'aveva mai vissuto sulla sua pelle.
Theodore si innamorava almeno due volte a sera, ma in sedici anni della sua vita non aveva ancora trovato una Miss che ricambiasse i suoi sentimenti. S'era fatto un idea di come poteva essere dai libri e dalle sue fantasie. Ogni pomeriggio, durante le pause dal suo girovagare, sedeva all'ombra di grandi alberi per scrivere, descrivendo per filo e per segno ragazze che non aveva mai incontrato, visi che non aveva mai visto ed emozioni che non aveva mai avuto la fortuna di condividere. Dava loro un nome, le faceva vivere tra le note delle sue canzoni e ogni sera, in qualche vecchia locanda polverosa, trovava uomini ubriachi che in qualche modo rivivevano insieme a lui quegli amori.
Una volta terminato il suo repertorio, fece un vezzoso inchino per prendere da terra un cappello con una piuma rossa talmente grande, da esser lunga quasi la metà di lui.
Grazie mille carissimi... se vi è piaciuto lo spettacolo non lesinate sulla mancia!
Lo sottolineò, passando tra i tavoli della locanda mentre le due monete di tolla tintinnavano tra di loro. Due monete non erano manco il necessario per comprarsi una birra ed una coscia di pollo, e sapeva bene che dopo i fattacci della Grande Catastrofe le persone non erano in vena di regalar soldi, ma più tempo passava, più le cose sembravano esser destinate ad andare peggio.
Lei signore? L'ho vista cantare dal fondo della sala... le va di offrirmi la cena ed un bicchiere di idormele?
Si rivolse ad un uomo dal profilo marcato, nonostante quella fosse una bugia.
Non l'aveva davvero visto cantare, dato che nell'euforia del momento ed abituato com'era a ricevere pomodori durante le sue esibizioni, aveva imparato a guardarsi bene dal guardare il suo pubblico, ma la serata doveva pur portarsela a casa... e magari cascava bene.HP 4/4
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Immagine Silenziosa (Crea illusioni minori)SPOILER (clicca per visualizzare)Multipask -
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Theodore Belvèr
I: Possiamo sapere il tuo nome? Soprannome? O anche solo il termine che vuoi sia utilizzato per chiamarti in caso di incendio.
T: Il mio nome è Theodore, ma tutti mi chiamano Theo, o "il bello". Ma non amo quando lo fanno quindi, la prego... mi chiami Theo.
*pausa*
Ma se vuole chiamarmi Theo il Bello, insomma... glielo concedo solo perché è lei.
I: Sai dirci la tua età? Più o meno?
T: Venti Miss, Vent'anni in questo mondo.
I: Vuoi dirci di che razza/specie appartieni?
Hai maledizioni di qualche tipo? Sottocategorie strane di cui è raro trovarne su Assiah?
T: Io... preferirei sorvolare. Potrei definire me stesso come un elfo alto ma... basso.
Sano come un pesce e speciale in modo tutto mio, per grazia degli Dei.
I: Il tuo colore preferito?
T: Oh Miss... il mio colore preferito è l'oro, ma sto particolarmente bene con tutte le tonalità del verde ed i toni caldi, per cui mi piacciono molto anche quelli.
I: Il tuo cibo preferito e quello che non ami?
T: Una volta ho mangiato un pasticcio di cervo durante una cena di gala. Insomma... una sorta di cena di gala. Era molto buono, non amo le sbobbe che vengono rifilate alle locande.
I: Ricordi dove sei nato?
T: Certo che si! Sono nato e cresciuto vicino al mare.
Da bambino sognavo di solcare il mare ed in un certo senso, l'ho fatto...
I: Hai dei genitori ancora vivi?
T: Si, grazie agli Dei.
I: Vivono ora lontano da te? Ti mancano?
T: Vivono lontano e si... un po' mi mancano.
I: La loro presenza (o assenza) ti ha influenzato in qualche modo?
T: Mi hanno insegnato cosa non voglio essere.
I: Hai fratelli o sorelle? Maggiori o minori? In che numero? Ti piacerebbe dirci i loro nomi? Sono ancora in vita?
T: Sono il maggiore di sei figli, tutti vivi.
Abel, Caliban, Isah, Antal, Halemin ed Io, Theodore.
I: I tuoi genitori (o tutori) hanno mai avuto segni di preferenze verso te o uno di loro? Se sì, come ti senti in riguardo a ciò?
T: Preferisco... non rispondere a questa domanda.
I: Dove sei cresciuto? Amavi quel/quei posto/i o lo/i odiavi?
T: Impero di Concordia... o per lo meno, le sue discariche.
L'amavo, la luce che si infrangeva tra le finestre, i boschi verdi ed il mare... ma ho sempre pensato di stare nel lato sbagliato della città... di meritare di più di robaccia vecchia ed abbandonata.
I: Hai mai avuto amici durante la tua infanzia? Sei ancora in contatto con loro?
T: Non molti... ma insomma, i miei coetanei erano dei veri e propri bifolchi, meglio così... *beve nervosamente mezzo bicchiere di idromele*
I: Hai mai ottenuto un tipo di scolarizzazione?
T: Non ancora purtroppo, pensavo di iscrivermi all'Accademia dei Bardi.
I: Cos'hai amato e odiato di più durante la tua gioventù?
T: Sono il genere di persona che apprezza le piccole cose. Adoro guadagnarmi il mio vivere esibendomi davanti ai miei fan, adoro soprattutto acquistare gioielli da aggiungere alla mia modesta collezione.
Odio invece quando la gente non mi prende sul serio... e capita spesso, sà... per la mia giovane età e la mia avvenente bellezza, lo sa quanto è difficile avere a che fare con l'invidia delle persone?
I: Com'è la tua vita al momento?
T: Fantastica, fantastica... ASSOLUTAMENTE fantastica... insomma, non potrei chiedere di meglio. * si scola l'altra metà del bicchiere di idromele*
I: Ci dica il suo orientamento, signò.
T: Oh... per gli Dei, le sembra una domanda da fare?!
Mi piacciono le Miss... comunque. *wink*
I: È disposto a provare il nostro programma di appuntamenti al buio?
T: Anche lei partecipa? Perché in quel caso... certo che si.
I: Sei sposato/a, single o in una relazione?
T: Sono felicemente single. Per scelta... ovviamente.
I: Ci dica quanto "Horny" è lei da un livello da 0 a 69.
T: Santo Cielo! *ridacchia* Miss ma che domande mi fa?!
I: Le piace leggere la serie di Pinnacoloduro?
T: Non ho IDEA di cosa sia....
I: Vivi stabilmente da qualche parte? Vivi al momento con un'altra o più persone?
T: Mi definisco uno spirito libero. Niente legami, niente obblighi... solo io ed il mio liuto.
I: Hai dei figli? Che almeno tu conosca!
T: Non che io sappia... no.
I: Che impiego hai al momento?
T: Sono un bardo full time, sempre a caccia di nuove avventure.
Certo... non è facile gestire i miei fans, la mia carriera da bardo e gli impegni, ma cerco sempre di incastrare tutto al meglio.
I: Da quanto tempo hai questo lavoro?
T: Quattro anni, più o meno.
I: Questo lavoro è ciò a cui aspiri a fare per tutta la vita o vuoi cambiare?
T: Si, ho sempre desiderato vivere con la mia musica, ma forse verrà il giorno che deciderò di fermarmi in un posto... avere un po' di stabilità, una villetta ed una famiglia...
I: Sei credente in qualche divinità? Se segui una divinità, puoi dirci se è sempre stata la stessa nella tua vita?
T: Certo! Sono politeista, anche se non ho un Dio preferito... insomma, mi piacciono tutti e dipende un po' dalle situazioni.
Ma prego spesso, a volte parliamo anche tutta la notte io e * indica in alto*. Li aggiorno su come sta andando la mia vita, gli chiedo consigli - anche se non mi rispondono mai - a volte chiedo qualche piccolo favore ma credo di non stargli troppo simpatico, dato che le cose mi vanno sempre male...
*pausa*
Ma è comprensibile, devono essere molto occupati, soprattutto dopo il fattaccio della Grande Catastrofe.
I: Hai mai fatto uso di sostanze ricreative droka, fumo, alcol di vario genere?
T: No...
I: Ti stanno creando/Ti hanno creato qualche problema?
T: ...No...
I: Cosa fai nel tuo tempo libero?
T: Sembrerò uno stacanovista ma adoro scrivere nuove canzoni da aggiungere al mio repertorio, e studio... adoro leggere.
I: Dicci la tua idea di divertimento!
T: Mi diverto in quelle serate dove le locande sono piene e le persone mi ascoltano davvero... a volte sono troppo ubriache per reagire o alzare il braccio per tirarmi del cibo addosso... ma è capitato che dopo una delle mie esibizioni qualcuno mi offrisse da bere e rimanesse a chiacchierare.
C'era un tipo una volta, si chiamava Elgor, un nano che puzzava di pesce bollito... ma era simpatico, mi ha raccontato delle sue avventure e mi ha fatto i complimenti chiedendomi della mia vita... la gente non lo fa spesso, poi ci siamo messi a cantare e mi ha insegnato una vecchia canzone dei nani, è stato... gentile.
Mi sono divertito tanto quella sera.
I: Qual è la tua qualità migliore?
T: Sono un eccelso cantante, e so abbinare i colori in maniera impeccabile... qui su Assiah è una qualità davvero molto rara.
I: E la tua peggiore. Perchè sicuro ne hai una, non puoi mentirci.
T: La mamma mi diceva sempre che pecco di modestia...
I: Qual è la tua più grande paura? Sia astratta (es. fallimento) che fisica (es. serpenti).
T: Ammetto di non essere troppo coraggioso... e mi fanno paura un po' di cose... il fallimento, si... i serpenti pure, poi odio le cose che volano anche se non è proprio una paura, mi fanno più... schifo...
Ho paura nei posti troppo grandi, anche le arene a cielo aperto, Dei... mi vengono i brividi solo a pensarci, ho paura degli scafi delle navi, ho paura delle cose brutte e paurose... ho paura di diventare brutto... insomma, riesci ad immaginalo? Io... brutto... Santo Cielo...
I: Sei mai riuscit* ad affrontare una di queste tue paure?
T: ... Ci sto lavorando...
I: Il tuo sogno nel cassetto?
T: Diventare ricco e famoso.
I: Sogno super segreto che neanche lo sfondare di Balerion potrebbe scoprirlo?
T: Se glielo dicessi non sarebbe più un segreto, le pare?
Grazie per la partecipazione!
T: Grazie a te Cara, volete farmi anche un ritratto? No? Sicuri? -
.
THEODORE BELVER
Lo aveva sempre saputo: prima o poi sarebbe morto per colpa di una Miss.
La cosa che più gli dispiaceva lì per lì, era che quando si figurava la scena, immaginava sempre che la sua morte avrebbe scaturito la commozione delle masse.
Orde intere di persone provenienti da tutta Assiah che si riunivano al suo capezzale piangendo, disperandosi per lui ed urlando "era troppo bello per morire!". Immaginava montagne di fiori profumati, cavalli bianchi che trasportavano il feretro ed uno di quei funerali degni di un elfo alto.
La verità - che gli faceva un male orco - era che se fosse morto quella notte, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto.
La cosa mosse in lui come un'onda anomala, un moto che lo spinse a sguainare il piccolo pugnale che portava con sé e a tentar di colpire l'abominevole Miss sorridente.
A cose fatte, comunque fosse andata, si vide rinsavire poco dopo pregando, anzi... supplicando la donna poco avvenente di graziarlo.
Miss... la prego, io sono piccino... che pasto crede che si possa fare con uno come me?
Non possiamo scendere a patti? Le do qualsiasi cosa... qualsiasi... glielo prometto.HP 4/4
CA 13
Tpc 15 (danni 3)
Mischia Pugnale da Mischia +1 (1d4-1)
Distanza +3Equipaggiamento
0 MP | 112 MO | 9 MA | 7 MR
Capacità
Incantesimi
0/0 Lv 0| 0/4 Lv 1| 0/2 Lv 2 | 0/0 Lv 3
Incantesimi Pronti
Livello 0
Conoscere Direzione (Si riesce ad individuare il nord)
Lettura del Magico (Il soggetto ottiene bonus +1 ai Tiri Salvezza)
Messaggio (Conversazione sussurrata a distanza)
Resistenza (Per leggere pergamene e libri degli incantesimi)
Livello 1
Accordo di Schegge (Esibizione Bardica infligge 2d6 danni perforanti)
Immagine Silenziosa (Crea illusioni minori)
Edited by Fleurs du Mal - 7/4/2023, 17:51