Il morbo delle donne

Anno 187, Era degli Imperi

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    Il Bel culetto di tua madre <3

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    Johann

    Umano Zehadin | Inquisitore | Livello 7 | C/N | Scheda | DICEROOM
    Johann ascoltò con attenzione tutto quello che la cerusica ebbe da dire. Il fatto che, fortunatamente, capisse la gravità della situazione e che sapesse che non si sarebbe dovuta sacrificare per niente diede all’inquisitore una sicurezza in più.
    Michelle poteva essere un grande alleato, ma quando parlò di medicina e dell’impossibilità di rimuovere il morbo in maniera normale, l’uomo fece un grugnito di disapprovazione.

    Non poteva certo andare in giro per ogni dannata casa di quel posto e controllare che ci fossero degli infetti.
    Era un morbo contagioso e magico. Che colpiva solo le donne… cosa poteva aver causato la furia dell’incantatore o della strega che l’aveva scatenato. Perché adesso l’uomo era sicuro che ci fosse un colpevole.

    Furono però le parole di Venalia a colpire l’uomo e a fargli riflettere su quanto poteva essere accaduto. Parlò della servetta, che sembrava essere completamente immune a quella magia. Stava sempre con sua madre, malata, come non poteva aver preso quel morbo mortale.
    Aveva ereditato dalla madre la capacità di resistere alle malattie… e se fosse stato qualcosa che era uscito fuori dal controllo di chi l’aveva lanciato.
    E se fosse stata proprio…

    Non possiamo accusare senza un preciso criterio, ma devo dire che è sospetto che miss Sheila non abbia contratto il morbo. O forse… non ce ne siamo accorti. Potrei usare la mia vita magica per comprendere se in lei c’è già la malattia e semplicemente non s’è ancora sviluppata, ma penso ad un'altra cosa.

    Sicuramente Strauss non glielo avrebbe mai detto se il conte aveva dei nemici, forse lui nemmeno li conosceva, ma non c’era bisogno di questo.
    Si potevano avere anche nemici che non si comprendevano e non si conoscevano pienamente. Era proprio questo… lo svantaggio.
    E la madre della ragazza aveva servito a palazzo. Che fosse lei la colpevole ed avesse creato questo morbo proprio per non colpire gli uomini e la figlia.
    Voleva per caso far soffrire il conte?

    Michelle. Voi siete una curatrice. Parlate con la gente di qualsiasi scala sociale. Avete per caso notizie della madre della serva che prende il Nome di Shiela? Che relazione aveva con i conti.
    Prima di andare ad indagare sulla ragazza, serviva quella conferma.
    Gli serviva.
    A Lui.



    HP 87/87
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Individuazione del Magico


    Mischia +10 Ascia Bipenne +1 (1d12+6+1 Crit 20 x3)
    Distanza +5


    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Giudizio 3/3 giorno
    Replica Riprovevole :1/1 Giorno
    Collera Divina [Ira]14/14 Round
    Incantesimi
    Inf/Inf Lv 0| 5/5 Lv 1| 4/4 Lv 2 | 2/2 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0.Luce;Lettura Del Magico;Individuazione Del Magico;Guida; Resistenza; Setacciare
    1.Benedire Acqua;Cura Ferite Leggere;Protezione dalle Fatture ;Selva di Armi;Urlo Spaccatimpani
    2.Silenzio;Cura Ferite Moderate;Bagno di Sangue;Cuore Affranto
    3.Juggernaut Letale;Giusto Vigore

     
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    Mx Cyber

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    AMRA HEVOMAR

    E. Arboreo | Cav. (Cavalca Bestie) - Iracondo (Stirpe d'Acciaio) | Lv 7 | LN | Scheda | DICE ROOM
    Giustamente le sfortune dovevano sempre vederci assai bene, oltre che seguirsi in fila quando c'era da rovinare persone e propositi. Un'incredibile e perverso senso dell'umorismo che faceva parte del fato dei mortali, fin troppo presente ad esperienza del cavaliere. Venalia di certo si preoccupò di portare sul tavolo ogni cosa scoperta dalle sue arti, ma niente sembrava veramente rassicurante viste le opzioni di cui disponevano attualmente. Entrambe potevano già essere malate.
    «Se l'incanto è come dite, di natura malvagia oltre che potente, pensate non ci sia possibilità di rintracciare la persona che ha causato tutto ciò cercando qualcuno con un'aura del genere?» domandò Amra, tanto all'altra elfa che all'uomo con loro. Erano gli unici due che potevano cercare cose del genere grazie alle loro diverse arti, lei purtroppo poteva solamente fornire manforte fisica.

    La menzione della domestica incontrata poco prima, riportò in mente lo stesso fatto che anche lei aveva notato nella giovane. Non c'erano sintomi visibili su di lei, benché se ne prendesse cura. Il modo con cui però le aveva parlato, non appena Strauss e gli altri si erano allontanati, cozzava con la possibilità che potesse avere un ruolo attivo nella faccenda.
    C'era da chiedersi se, nella migliore delle possibilità per quel particolare caso, che la signorina Sheila potesse non ricadere per nascita in quella categoria. Un'idea che poteva totalmente essere sbagliata, ma al tempo stesso poteva spiegare per assurdo il fatto e, allo stesso tempo, rendere sicura la sorte della domestica.
    Un pensiero però che Amra preferì tenere per sé, non azzardando ad esporre quelle cose ad alta voce senza consensi o prove.

    «Ho scambiato qualche ulteriore parola con la giovane umana, niente nel suo aspetto o tono indicava la presenza del male, per quanto ella mi abbia confermato di stare in presenza della madre malata» rivelò invece il cavaliere, portando almeno ciò che aveva potuto conoscere su Sheila. «Prima di allontanarsi, mi ha rivelato che si sarebbe diretta da lei e, in caso di necessità, di cercarla proprio nella stanza della donna» aggiunse, fornendo a tutti gli altri tre presenti almeno la presunta locazione attuale della ragazza.
    HP 70/70
    CA 20

    Tpc - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Tpc 2 - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Mischia
    - Scimitarra +11/+6 (+13/+8) (1d6+4, 18-20/x2)
    - Guanti d'arme +11/+6 (+13/+8) (1d3+4,x2)
    - Artigli +11/+6 (+13/+8) (1d6+4,x2)
    Distanza //
    Phoebus
    HP 40/40
    CA 19

    TpC - (danni -)

    Mischia
    - Attacco morso+6 (1d8+5)
    - Artigli x2 +6 (1d6+5)

    Equipaggiamento
    - Collare Crudele
    Equipaggiamento
    306 MP| 0 MO| 9 MA| 4 MR
    - Inventario (generale)
    - Anello di Protezione +1
    - Cintura della Perfezione Fisica +2
    - Stivali della Terra e del Vento 3/3


    Capacità
    - Via di Fuga (No Att. Op. per i compagni vicino)
    - Sfida 2/2 (+2TpC in Sella)
    - Ira di Stirpe 9/9
    - Stendardo (18m alleati, Bonus Morale +2 ai TS vs Paura e +1 ai TpC in Carica)

    HP bonus in Ira 14/14
    CA in Carica 21
    CA in Sfida/Ira 18

    Incantesimi
    3/3 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    Lv 0 - Individuazione del Magico (CD12)


     
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    Sunagakure no Sato

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    Game Master

    << Sheila? Oh, no... Non credo che possa essere lei l'origine di tutto!>> Replicò la guaritrice, piuttosto sicura di ciò che stava affermando. << La conosco da quando è nata. E' una ragazzina buona di indole, devota e affidabile. Non credo che possa aver lanciato lei questa magia. Purtroppo non sono in grado come voi di percepire gli incantesimi, perciò non posso assicurarvi che lei sia effettivamente sana o meno... Ma posso assicurarvi che quella ragazza ha una... Salute di ferro per natura. E' possibile che sia malata, ma che non se ne vedano i sintomi. Insomma... Non mi stupirebbe. E' sempre stata così, come sua madre Adella prima di lei. Solo che sua madre adesso è gravemente malata, non credo che riuscirà a sopravvivere fino a domani. Lei invece... Pare tuttora asintomatica.>>
    Si interruppe per tossire dietro la manica. Qualche momento dopo si riprese e tornò a drizzarsi e ad osservare i tre, uno ad uno.
    << Potreste effettivamente controllare nelle sue stanze... Oppure... Se posso permettermi di offrirvi il mio consiglio, fossi in voi cercherei altrove. Io credo che l'origine di tutto non si trovi qui a Munchefeld. Le prime vittime diagnosticate di questo morbo provenivano da un villaggio a nord di qua, sulle montagne, che prende il nome di Grandabete. E' possibile che la maledizione abbia iniziato ad espandersi da lì. Forse lì potreste trovare qualche indizio in più. Si può raggiungere in un giorno a piedi, ma a cavallo dovreste cavarvela con poche ore di strada.>>
    La Donna estrasse poi dal proprio grembiule una piccola boccetta con quattro pilloline verdognole all'interno, che porse a Venalia.
    << Queste... Sono le medicine di cui vi parlavo. Non possono guarirvi, ma possono aiutarvi a prevenire i sintomi del morbo. Sarete "al sicuro" per due giorni. Non ne ho altre da offrirvi adesso, se decidete di partire a breve, ma altre dosi per il resto delle mie pazienti sono già in lavorazione nel mio laboratorio, saranno pronte a breve.>>
    Più di quello, la donna non poteva offrire. Ma lo faceva con il cuore, sorridendo gentilmente a tutti e tre.


    ➤ Turnazione: Venalia - Johann - Amra
    ➤ Potete agire come preferite e decidere come proseguire con le indagini.
     
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    Cavalier Fata

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    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE MALVAGIA | Scheda | DICEROOM
    Venalia, in parte rassicurata da Michelle e in parte certa che il problema non potesse venire da quella giovinetta, si lasciò convincere.
    «No, no Michelle non volevo intendere che fosse lei la responsabile, ma solo che fosse bizzarra la sua resilienza. Diciamo che senza alcuna prova tangibile è difficile capire se qualcosa stia o meno macerando nell'oscurità. Ironicamente dubitare di chiunque, in una situazione del genere, può solo che fare del bene.» le disse. «Credo comunque sia saggio seguire il vostro consiglio e andare a Grandabete il prima possibile, continuando da lì la nostra ricerca.» prese le pillole che le stavano venendo offerte, mostrandole anche ad Amra. Due a testa, per due giorni. Più che sufficienti per sperare di capirci qualcosa prima di iniziare a combattere contro un malanno incurabile.
    «Grazie per queste, Michelle.» poi si rivolse ai compagni. «È il caso di chiedere al nostro attendente ed improvvisata bambinaia se ha due cavalli in più. Magari ne basta solo uno se il leone che ho visto fuori è disposto a portare anche me in groppa.»

    Tempo permettendo avrebbe potuto preparare qualche incantesimo specifico, ma così di buona lena era difficile farlo. Impossibile, senza perdere tempo prezioso.
    Volevo avrebbe potuto cercare di salvare la vita alla madre di Sheila, contrastando il tumore maligno che le si annidava dentro, ma le speranze di farcela erano davvero marginali, senza contare il rischio di contrarre anticipatamente il malessere ed in una forma assai più aggressiva, trattandosi d'un maleficio. «Fate del vostro meglio per tenere in vita le donne della città, sperando che Grandabete abbia qualche risposta per noi.» fece sparire le pillole verdi nella propria bisaccia, assieme a tutti gli altri ingredienti per incantesimi. Salutò la guaritrice con un cenno del capo e lanciò un'ultima occhiata al corpo della donna che avevano analizzato, chiedendosi chi mai avrebbe potuto farsi venire un'idea così malsana e crudele. Uscita all'esterno cercò immediatamente Strauss, avvicinandolo e parlandogli a bassa voce.

    «Abbiamo esaminato il corpo.» esordì, cercando di ricapitolare in summa - e con le dovute omissioni - quant'era successo. «Crediamo che molto probabilmente vi sia un sortilegio all'opera, ci servono un paio di cavalli per arrivare rapidamente a Grandabete. Secondo Michelle è lì che la pestilenza si è originata ed un simile scempio deve necessariamente esser partito da un luogo sicuro e poco evidente, non da una grande città.» era più una speculazione che altro, ma non potevano lavorare con molto in quel momento. Col beneplacito di Johann e Amra - e magari con l'aiuto dell'attendente - avrebbero dovuto lasciare Munchefeld il prima possibile. Avevano letteralmente i giorni contati.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 10.584 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 3/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti







    Ho chiesto ai prodi compari, siamo tutti d'accordo sull'andare a Grandabete, ho cercato di fare un post che non richiedesse intermezzi, spero di aver fatto bene t_t
     
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    Johann

    Umano Zehadin | Inquisitore | Livello 7 | C/N | Scheda | DICEROOM
    Le teorie delle donne era abbastanza chiare. Nel caso Venalia potrà riconoscere l’aura della malattia, ma sarà difficile distinguere chi ne è semplicemente infetto da chi, invece, che l’ha lanciata. Ma è un punto di partenza.

    L’uomo non proferì parola, lasciando che fossero gli altri a discutere. Lui ascoltava solamente, alla ricerca di qualcosa che potesse essere chiarificare la situazione. Le parole erano tante, ma il tempo scorreva e la cosa migliore da fare sembrava, almeno in quel momento, muoversi verso Grandabete, il villaggio dov’era cominciata l’epidemia.

    In effetti sarebbe stato stupido, se si fosse voluto colpire direttamente la famiglia regnante, essendo un servitore, far partire l’epidemia da così lontano.
    Stupido… oppure tremendamente furbo per sviare i sospetti.
    Dovevano capire, comprendere… e in quella cittadina battuta dalla pioggia c’era ormai poco.

    S’assicurarono di prendere tutto ciò che Michelle poteva dare loro per proteggersi da quella malattia.
    Lui era immune, essendo un uomo, ma non poteva certo sottovalutarla, e concordando con Venalia sul fattore cavallo, l’uomo seguì, salutando la cerusica con un cenno.

    Uscì dal luogo, pronto a muoversi verso Grandabete. Ma prima… doveva recuperare il suo cappello.



    HP 87/87
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Individuazione del Magico


    Mischia +10 Ascia Bipenne +1 (1d12+6+1 Crit 20 x3)
    Distanza +5


    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Giudizio 3/3 giorno
    Replica Riprovevole :1/1 Giorno
    Collera Divina [Ira]14/14 Round
    Incantesimi
    Inf/Inf Lv 0| 5/5 Lv 1| 4/4 Lv 2 | 2/2 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0.Luce;Lettura Del Magico;Individuazione Del Magico;Guida; Resistenza; Setacciare
    1.Benedire Acqua;Cura Ferite Leggere;Protezione dalle Fatture ;Selva di Armi;Urlo Spaccatimpani
    2.Silenzio;Cura Ferite Moderate;Bagno di Sangue;Cuore Affranto
    3.Juggernaut Letale;Giusto Vigore

     
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    AMRA HEVOMAR

    E. Arboreo | Cav. (Cavalca Bestie) - Iracondo (Stirpe d'Acciaio) | Lv 7 | LN | Scheda | DICE ROOM
    Ascoltando la spiegazione della guaritrice in merito a Sheila, non poté che rimanere incredula dalla fortuna naturale della giovane; non tutti nascevano con certe resistenze e, in un caso brutto di contagio come quello, certamente erano più che utili per la poveretta. Fu felice per lo meno di avere una risposta ai suoi personali dubbi, il che mise presto a tacerli e concentrarsi meglio sulle cose più imminenti, come raggiungere Grandabete per cercare la fonte del problema.

    «Phoebus può certamente portare una seconda persona, lui ha certamente delle preferenze, ma non dovrebbe avere troppi problemi nel vostro caso» rispose a Venalia, per aiutarla con l'organizzazione del viaggio. Se il tragitto durava poche ore, il numero di persone in sella non incideva così tanto, se non ci si doveva muovere con rapidità. L'altra elfa non disponeva di un vestiario pesante come il suo, per cui il leone non avrebbe dovuto molto da protestare.

    Amra riportò la sua attenzione poi su Michelle, la quale persino nelle sue condizioni era disposta ancora ad aiutarli. Poteva capire come fosse obbligata dal suo lavoro a dover lavorare sulle donne infette, ma visto che doveva pure occuparsi di un bambino così piccolo, l'elfa pensava dovesse almeno preoccuparsi di più della propria condizione della malattia.
    Dovevano decisamente muoversi verso il luogo indicato dalla donna, dovevano sbrigarsi a salvare almeno coloro che ancora non erano arrivate alla morte per mano di quel morbo, come Michelle; oltre che impedire ancora di più la diffusione.
    HP 70/70
    CA 20

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    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Tpc 2 - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Mischia
    - Scimitarra +11/+6 (+13/+8) (1d6+4, 18-20/x2)
    - Guanti d'arme +11/+6 (+13/+8) (1d3+4,x2)
    - Artigli +11/+6 (+13/+8) (1d6+4,x2)
    Distanza //
    Phoebus
    HP 40/40
    CA 19

    TpC - (danni -)

    Mischia
    - Attacco morso+6 (1d8+5)
    - Artigli x2 +6 (1d6+5)

    Equipaggiamento
    - Collare Crudele
    Equipaggiamento
    306 MP| 0 MO| 9 MA| 4 MR
    - Inventario (generale)
    - Anello di Protezione +1
    - Cintura della Perfezione Fisica +2
    - Stivali della Terra e del Vento 3/3


    Capacità
    - Via di Fuga (No Att. Op. per i compagni vicino)
    - Sfida 2/2 (+2TpC in Sella)
    - Ira di Stirpe 9/9
    - Stendardo (18m alleati, Bonus Morale +2 ai TS vs Paura e +1 ai TpC in Carica)

    HP bonus in Ira 14/14
    CA in Carica 21
    CA in Sfida/Ira 18

    Incantesimi
    3/3 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    Lv 0 - Individuazione del Magico (CD12)


     
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    Game Master

    Per quanto Michelle non replicò davvero all'assunzione di Venalia riguardo la salute di ferro di Sheila, nel suo sguardo parve comparire un luccichio di consapevolezza. Forse Michelle sapeva qualcosa di più riguardo la strana condizione di Sheila. Non capitava tutti i giorni, dopotutto, di incontrare persone con una tale "fortuna" nella salute. Ma in ogni caso, la bionda non ne avrebbe parlato esplicitamente. Erano segreti professionali e... Non era bene svelare certe informazioni riservate entro i territori ove l'ideologia del vecchio Ragima Koi di oltre un secolo prima andava ancora per la maggiore, seppur ancora non fosse sostenuta dalle leggi scritte che avrebbero devastato quella zona una ventina d'anni dopo.
    La cerusica trovò molto simpatico l'epiteto affibbiato dalla maga all'attendente di corte, per cui accennò una risatina in tutta risposta.
    << Vi auguro buon viaggio, messeri. Che gli Arconti possano benedire la vostra ricerca!>>

    Uscendo dall'obitorio i tre avrebbero trovato Strauss in piedi dritto, statuario all'angolo del corridoio. A terra vicino a lui il piccolo Georg con il cappellaccio di Johann storto sulla testa, che giocava con le sue statuette di legno come qualsiasi bambino avrebbe fatto.
    Forse il piccolo era persino abituato a giocare da solo, per cui non aveva infastidito più di tanto il vecchio attendente, il quale aveva ben poca pazienza con i marmocchi e non gradiva affatto la loro presenza.
    L'uomo ascoltò il resoconto dell'elfa ignorando completamente la presenza del bambino che nel frattempo aveva iniziato a correre attorno ai tre ospiti e a tirare la cappa di Johann.
    << Signore... Mi insegni a fare gli occhi luminosi? Voglio farlo anch'io! Bsghhhh! Bsghh!>> Rumoreggiando in maniera molto buffa, il piccolo si apr le manine davanti agli occhi mentre si muoveva lì intorno privo di un senso logico. Era un bambino molto energico e curioso, e trovava affascinante tutto ciò che era anormale per lui.
    << Georg... Vieni qui! Se restituisci il cappello al signor Johann, più tardi ti faccio vedere una cosa strana.>>
    Da oltre la porta della stanza che avevano appena lasciato, Michelle richiamò il bambino con la proposta di assecondare la sua curiosità... Ed il ricciolino si fece convincere facilmente. Proprio quella passione per l'ignoto che aveva fin da quando era nato era ciò che più di ogni altra cosa lo stimolava, e la cerusica doveva saperlo bene. Il bimbo si tolse il cappello e lo passò all'inquisitore con malavoglia e l'espressione triste che caratterizzava i bambini, quando veniva tolto loro un giocattolo di mano. Ma comunque... Obbedì.
    << Ciao Signore col cappello bello! Torna presto!>>

    Nel frattempo l'attendente tentò di rimanere pacato nonostante i gridolini fastidiosi del piccoletto gli avessero fatto gonfiare e pulsare più del solito una vena al lato destro della fronte.
    << Una grave disgrazia, se davvero si tratta di un sortilegio come temevamo.>> commentò. << Il conte ha decretato che qualsiasi cosa di cui abbiate bisogno durante le indagini vi sarà fornito. Vi accompagno alla stalla, dove potrete disporre di tutte le cavalcature necessarie. farò rapporto al conte personalmente riguardo ciò che avete scoperto.>>

    Le stalle del palazzo non erano molto lontane, ma i viaggiatori furono comunque costretti a fare il bagno sotto la pioggia incessante. Aggirarono il lato del palazzo fino a raggiungere il punto esattamente all'opposto rispetto all'ingresso principale. Lì si trovavano le stalle, con una ventina di cavalli al proprio interno.
    L'attendente fece cenno ad uno stalliere di offrire ai viaggiatori un paio di cavalli ed il garzone biondiccio che se ne occupava obbedì immediatamente, mostrando alla maga ed all'inquisitore sei esemplari tra cui scegliere quello che avrebbero desiderato. si trattava di equini tutti ben curati e sani. Per quel che avevano potuto vedere in quel posto, pareva quasi che i cavalli fossero più gradevoli all'occhio delle persone. Senza dubbio più in salute.
    Che avessero deciso di noleggiarne uno o due, Munchefeld era pronta ad ovviare a qualsiasi esigenza di coloro che potevano salvare la popolazione da quel misterioso maleficio.

    Dal momento in cui Amra, Venalia e Johann partirono dalla cittadina per avventurarsi lungo la strada che conduceva verso nord, la pioggia li accompagnò per quasi un'ora di strada.
    La via era sgombra, non vi erano carri e diligenze a solcare la strada con quel tempaccio e con la minaccia morbosa di quei tempi, per cui furono accompagnati lungo la strada dal rombo dei tuoni, dagli zoccoli che sbattevano sulla strada battuta coperta di fango e dall'ululato dei lupi nella foresta che presto si inghiotté la strada.
    la foresta era abbastanza rada da non apparire una selva del tutto oscura ed il sentiero era battuto, dunque era impossibile perdersi se non lo si desiderava, ma lo scorrere dell'acqua così abbondante ai lati della strada pareva minaccioso quanto il ringhio delle bestie nel bosco.
    Si trovarono persino ad oltrepassare un piccolo ponte ligneo nel bosco, che evidenziava come quella strada fosse comunque curata nonostante mancasse di pavimentazione. Il torrente sotto il ponticello si ingrandiva a vista d'occhio, ma era ancora sotto controllo e non sembrava minaccioso per la solidità della struttura.

    I viaggiatori trovarono poi in mezzo al bosco ai piedi della montagna un bivio con un palo in legno e due indicazioni: verso destra conduceva verso "le cave" e verso sinistra verso "Grandabete". i cartelli erano chiari, scritti a caratteri cubitali in lingua comune. Non c'era possibilità di sbagliare strada, a meno che non si deviasse intenzionalmente.

    Seguendo la strada per il piccolo borgo, la strada cominciava a salire sui versanti rocciosi dei monti. L'odore pungente delle conifere soppiantò presto quello di querce e castagni. Ad un certo punto della salita gli avventurieri trovarono persino la strada bloccata da un albero crollato lungo la via, ma non era nulla di particolarmente preoccupante, dato che i cavalli potevano facilmente aggirare l'impedimento oltrepassandolo, figurarsi Phoebus con la sua agilità felina. Sarebbe stato più complicato raggiungere il villaggio con un carro, ma per fortuna il gruppo non ne disponeva.

    Con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia dovuto ad un passo poco più lento che le bestie avevano dovuto adoperare per evitare di scivolare sul fango, il trio raggiunse finalmente le prime case del villaggio abbarbicato al versante della montagna.
    L'ambiente era apparentemente silenzioso e solo le galline nei pollai e gli animali selvatici parevano disturbare lo scrosciare della pioggia.
    La strada si aprì poco dopo in una sorta di piazza tondeggiante simile ad una terrazza. Le baite di legno attorno ad essa non erano più di una decina, ma ciò che davvero caratterizzava quel posto era l'immenso albero al centro della piazza, che sembrava vegliare sul villaggio e sulla sua armonia come un grande guardiano.


    ➤ Turnazione: Venalia - Johann - Amra
    ➤ Potete agire come preferite e decidere come proseguire con le indagini.
     
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    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE MALVAGIA | Scheda | DICEROOM
    Alla maga non sfuggì il lieve cambio d'espressione di Michelle nel parlare della giovane servetta, ma senza qualche prova degna e basandosi su pure speculazioni, c'era ben poco da poter fare. Grandabete era il posto più indicato dove continuare le loro indagini, il centro da cui tutto pareva essere partito. Ed era certo meglio che brancolare a Munchefeld in attesa che quel cancro maligno si portasse via chi ancora riusciva a tirare avanti. A dirla tutta l'idea di essersi già ammalata iniziava a farsi lentamente strada nella testa di Venalia, come se finalmente - passata l'onda della curiosità - si fosse resa conto che non c'erano molte alternative se non trovare una soluzione al miasma. Quello o finire con una massa cancerosa al centro del petto.
    Per le stalle optò per una giumenta, non volendo disturbare Phoebus più del necessario, e per gran parte del primo tratto del viaggio non disse quasi nulla, limitandosi a cercare in qualche modo maldestro di ripararsi dalla pioggia col mantello. Elwing, che l'aveva raggiunta, si era nascosta dentro le vesti per non infradiciarsi. Persino il cielo pareva essere in accordo all'umore plumbeo che s'era steso come un velo grigio sopra la contea. Solo verso metà del tragitto, forse mossa da un certo tedio per il silenzio, decise di dar voce ai suoi pensieri, rendendo l'elfa e l'inquisitore partecipi dei ragionamenti che stava facendo.

    «Quello che non mi spiego è come mai... colpire tutti.» esordì, apparentemente in medias res. «Per carità, Strauss è un povero stronzo, e probabilmente le loro grazie locali non godono di estrema popolarità tra la gente comune, come succede ovunque o quasi, ma perché prendersela con tutti?» più che irritazione c'era sincera curiosità nella domanda di Venalia. Doveva esserci un motivo, una causa scatenante, si rifiutava di pensare che quella fosse l'opera di qualche pazzoide che, scellerato, aveva deciso di sterminare dozzine di persone sine causa. Non riusciva a concepirlo. «In queste terre sono quasi tutti bigotti, e quelli che non lo sono rasentano il dilettantismo in materia arcana, quindi o si tratta della più tremenda vendetta trasversale ch'io abbia mai visto, oppure abbiamo a che fare con qualcuno che ha fatto della misoginia la sua "raison d'être", come si dice da queste parti.» sbuffò. Quel paesaggio bucolico e tranquillo mal si sposava con gli orrori che si celavano dietro le mura delle case. «Almeno quel pargoletto sembrava propenso a diventare una brava persona. Vi direi di portarlo con voi, Johann, se non sapessi che il vostro dev'essere un mestiere solitario. Qui un ragazzino non può far altro che diventare un ammasso di ignoranza con poca o nulla apertura mentale... Ahn. Spero che Michelle sopravviva e continui a prendersene cura. Pare essere l'unica di tutta Munchefeld ad avere un cervello funzionale.»
    La giovane elfa non andava per il sottile quando c'era da commentare l'ignoranza, ma allo stesso tempo sapeva riconoscere il valore di qualcuno che non si dimostrava stupido come un mattone. Una volta arrivati nei pressi di Grandabete, abbarbicato sul costone dei monti e dominato - appunto - da un grandissimo albero le parve d'esser giunta in un villaggio abbandonato. Piazze deserte, silenzio, erano le uniche due cose che spiccavano dell'abitato. E sì, forse la pioggia battente poteva aver spinto i cittadini a rifugiarsi nelle loro dimore, ma era quasi sicura che non fosse solo l'acqua a ridurre al silenzio il villaggio.

    Smontò da cavallo, portando la giumenta per le briglie fino al centro della piazza. «Sarebbe un posto meraviglioso se non ci fosse la pioggia.» commentò. «E la pestilenza.»
    Guardò per un attimo il grande albero, avvicinandosi e poggiando la mano libera dalle briglie sopra la sua corteccia. «Fatemi vedere se se ci sono tracce del malanno da qui.» si concentrò e analizzò dapprima l'albero e poi, muovendosi vicino alle case, cercò di percepire ancora quella maledizione che aveva individuato all'obitorio. Dovevano trovare una traccia, un segno. «Se volete potete provare a bussare a qualche porta, nel frattempo.»
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)
    Lancia Indiv. del Magico

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 10.584 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 3/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti





     
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    Johann

    Umano Zehadin | Inquisitore | Livello 7 | C/N | Scheda | DICEROOM
    Una volta usciti dall’obitorio, la pioggia continuava a battere. Era palese che non avrebbe smesso e nel tragitto per la stalla si sarebbero anche bagnati. Questo però non preoccupava l’inquisitore nel suo silenzio e, con tranquillità, era pronto a raggiungere il luogo dove sicuramente il conte gli avrebbe permesso di prendere una cavalcatura che gli avrebbe permesso di raggiungere il luogo incriminato: Grandabete.

    Fuori trovarono Strauss ed piccolo Georg, che giocava da solo. L’attendente sembrava essere altamente scocciato se non schifato dal bambino che sembrava portare perlomeno un po’ d’allegria in tutta quella situazione.
    Infatti, quando vide l’inquisitore, si diresse verso lui, cercando di convincerlo ad insegnarli a fare “Gli Occhi Luminosi”. L’uomo lo guardò, come interrogativo, mentre il piccolo faceva degli strani versi dalla bocca. Tutto questo finché Michelle non lo richiamò, stuzzicando la sua curiosità.
    Doveva ridargli anche il capello.
    Ma quando il piccolo fece per darlo nuovamente all’inquisitore, quest’ultimo scosse la testa e si chinò alla sua altezza.
    Tienilo. Me lo darai di nuovo quando avrai imparato a fare gli occhi luminosi. Se t’impegnerai abbastanza sono sicuro ci potrai riuscire, un giorno. E’ tutto… impegno, ragazzo. Gli confesso l’uomo, facendo un sorriso.
    No, non era rassicurante, ma sembrava che avesse una simpatia per quel piccoletto che poteva essere definita… innata.
    Ora va. Gli disse, per poi rialzarsi.
    Poche parole, mentre il piccolo s’allontanava e lui rimaneva senza cappello. Forse, un giorno, quel ragazzo sarebbe riuscito a fare “Gli occhi luminosi”
    Ciao. Gli rispose, prima di voltarsi verso i compagni e tornare a dare attenzione alla missione. Era strano vederlo così ma… anche lui era stato padre.
    Per un po’, almeno.

    Il conte aveva messo a loro disposizione tutto quello di cui aveva bisogno e quindi, sotto la pioggia battente, il gruppo si diresse verso le stalle, dalle quale Johann decise di prendere un ronzino, per muoversi più velocemente.
    Non mi sembra giusto montare sulla vostra cavalcatura. Disse, rivolto ad Amra. Ognuno doverne averne una propria, per non stancare troppo la bestia. Dobbiamo spostarci per il feudo comunque, e sappiamo poco di come dovremmo muoverci davvero.

    Preso uno dei cavalli, ce sembrava più in salute delle persone, il gruppo poté cominciare il proprio viaggio sotto la pioggia.
    Battente e fitta certo, ma l’inquisitore non si pentì d’aver dato il suo cappello al piccolo Georg. Dopotutto sembrava così allegro sa stonare con tutto quel grigiore. Fu Venalia però, a rompere il silenzio mentre il gruppo si muoveva seguendo l’indicazione per Grandabete e superando il cartello che, dalla parte opposta, portava alle cave.

    Spesso la vendetta, Venalia, è un piatto che va servito freddo e, per esperienza, le maledizioni sono estremamente ironiche. In questo caso forse quella che è stata lanciata serviva per uccidere solo un limitato numero di persone.
    Oppure solo un nucleo… continuo a pensare che il tutto sia sfuggito di mano ad un qualche fattucchiere dilettante. O forse a qualcuno che è stato costretto da qualcuno a fare qualcosa che non voleva.
    Il nostro nemico è il morbo, più il tempo passa, più me ne rendo conto.
    Non chi l’ha lanciato… anzi. Forse quella persona potrebbe essere già morta.
    Disse l’inquisitore senza peli sulla lingua, prima di continuare.
    Forse L’odio per le donne, forse la rabbia contro una precisa persona e la sua famiglia. Le pestilenze sono fatte così, si spargono a macchia d’olio. O bruci subito il tronco… o più il tempo passa più diventa difficile trovare chi è stato a diffonderlo.
    Se è magico, tuttavia. Ho due pensieri. O chi l’ha liberato ha seguito un qualche rituale antico, forse delle streghe di questi posti.
    Oppure è una strega anch’essa, che deve raccogliere… sacrifici. Questo spiegherebbe perché solo le donne.
    Ma abbiamo troppi pochi indizi, per fare una teoria certa.


    Quando l’elfa parlò del bambino, Johann scosse la testa. No. Penso che quel ragazzino possa diventare una mente illuminata e, forse, un giorno, rendere questo posto vivibile. Michelle sembra la persona più adatta a crescerlo, e poi non abbiamo visto sua madre. Il mio… è un mestiere che non auguro a nessuno.

    Una volta giunti a Grandabete, l’uomo capì perché quel posto si chiamasse così. C’era appunto un gigantesco abete a vegliare nella piazza principale e fu solo il commento di Venalia a richiamare l’inquisitore.
    Almeno non ci sono persone fuori. Sarebbe stato anche peggio. Disse, con un sospiro, mentre smontava da cavallo, tenendone però le briglie.
    D’accordo. Andrò a bussare a qualcuno. Con sta pioggia incontrare qualcuno fuori è impossibile. Detto questo si sarebbe avvicinato ad una delle abitazioni e, bussando, avrebbe chiesto qualche informazione, identificandosi come uno degli uomini del conte.




    HP 87/87
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Individuazione del Magico


    Mischia +10 Ascia Bipenne +1 (1d12+6+1 Crit 20 x3)
    Distanza +5


    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Giudizio 3/3 giorno
    Replica Riprovevole :1/1 Giorno
    Collera Divina [Ira]14/14 Round
    Incantesimi
    Inf/Inf Lv 0| 5/5 Lv 1| 4/4 Lv 2 | 2/2 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0.Luce;Lettura Del Magico;Individuazione Del Magico;Guida; Resistenza; Setacciare
    1.Benedire Acqua;Cura Ferite Leggere;Protezione dalle Fatture ;Selva di Armi;Urlo Spaccatimpani
    2.Silenzio;Cura Ferite Moderate;Bagno di Sangue;Cuore Affranto
    3.Juggernaut Letale;Giusto Vigore

     
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    Mx Cyber

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    AMRA HEVOMAR

    E. Arboreo | Cav. (Cavalca Bestie) - Iracondo (Stirpe d'Acciaio) | Lv 7 | LN | Scheda | DICE ROOM
    Ricevendo finalmente la possibilità di allontanarsi per scoprire più nozioni su quella malattia, così come l'opportunità concreta per fare qualcosa oltre ad ascoltare testimonianze e osservare sfortunate vittime, Amra rimase in silenzio durante l'uscita dall'obitorio e così come durante lo scambio con Strauss e il piccolo Georg.
    Il bimbo sembrava aver stretto almeno un piccolo legame con Johann, il che non era brutto e magari poteva dare delle motivazioni future al piccoletto.

    La passeggiata per raggiungere le stalle, sotto la pioggia scrosciante, portò a prevedere il peggioramento del carattere della sua stessa cavalcatura. Phoebus non era mai di buon umore sotto un diluvio, ma questo lo faceva entrare nella norma comportamentale di molti animali, per lo più felini.
    «Visto il tempo atmosferico, credo di dover avvalorare la vostra idea signor Johann. I cavalli saranno sicuro una scelta più saggia e sicura, rispetto al mio particolare compagno» si ritrovò a concordare con l'uomo, mentre attendeva che sia lui che Venalia scegliessero uno dei quadrupedi a loro disposizione.
    Per salvaguardare gli umani alle prese con il proprio leone, il cavaliere recuperò Phoebus prima che altra pioggia lo convincesse a giocare con qualche sventurato dei presenti. Ma con calma, non voleva che dimenticassero le buone maniere con gli stranieri in aiuto.

    La traversata per Grandabete, nei suoi problemi dettati dal mal tempo e dalla strada usata per raggiungere il piccolo borgo, fu lenta rispetto a quanto previsto dal gruppo. Però ciò non li fece demordere per raggiungere il luogo designato, neanche con il tipo di accoglienza ricevuta solamente al loro arrivo.
    «Attenzione a sperare in meglio solo per un paio di sfortunate coincidenze, anche i posti apparentemente belli possono riservare lo stesso trattamento» si permise di ribattere all'altra elfa, senza astio o malelingue.
    «Mentre controllate pure con le vostre arti, io e Phoebus faremo un veloce controllo della zona, magari la pioggia non ha ancora coperto alcuni segni particolari» propose Amra, rimanendo in sella alla propria cavalcatura. Usare il fiuto di Phoebus sotto acqua piovente, era controproducente, ma potevano ancora usare sia lei che l'animale le orecchie e gli occhi.
    HP 70/70
    CA 20

    Percezione: 10

    Tpc - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Tpc 2 - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Mischia
    - Scimitarra +11/+6 (+13/+8) (1d6+4, 18-20/x2)
    - Guanti d'arme +11/+6 (+13/+8) (1d3+4,x2)
    - Artigli +11/+6 (+13/+8) (1d6+4,x2)
    Distanza //
    Phoebus
    HP 40/40
    CA 19

    Percezione: 6

    TpC - (danni -)

    Mischia
    - Attacco morso+6 (1d8+5)
    - Artigli x2 +6 (1d6+5)

    Equipaggiamento
    - Collare Crudele
    Equipaggiamento
    306 MP| 0 MO| 9 MA| 4 MR
    - Inventario (generale)
    - Anello di Protezione +1
    - Cintura della Perfezione Fisica +2
    - Stivali della Terra e del Vento 3/3


    Capacità
    - Via di Fuga (No Att. Op. per i compagni vicino)
    - Sfida 2/2 (+2TpC in Sella)
    - Ira di Stirpe 9/9
    - Stendardo (18m alleati, Bonus Morale +2 ai TS vs Paura e +1 ai TpC in Carica)

    HP bonus in Ira 14/14
    CA in Carica 21
    CA in Sfida/Ira 18

    Incantesimi
    3/3 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    Lv 0 - Individuazione del Magico (CD12)


     
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    Sunagakure no Sato

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    Game Master

    Johann si sarebbe infradiciato durante la strada, senza il suo cappellaccio, ma il bambino fu felicissimo di poter tenere il cappello e se lo piazzò sulla testa mentre, richiamato dalla donna all'attenzione, andava a sparire dietro l'angolo soddisfatto di poterle spiegare tutti i validi motivi per cui aveva ancora quel cappello.
    Forse la scelta delle parole di Johann aveva cambiato qualcosa nel futuro del bambino: l'inquisitore aveva parlato di impegno e non di fede... E nel futuro del piccolo fu scritto che non era nella fede la giusta via, ma nell'affermazione delle proprie personali capacità e nello sviluppo di una mente per sua natura brillante. Ma questa è tutta un'altra storia, che doveva ancora essere scritta.

    Una volta fermatisi sulla piazza, Amra e Phoebus percepirono su di loro una sorta di sguardo vigile, senza sapere esattamente da quale parte provenisse. Era come se qualcuno li stesse tenendo d'occhio. Anche se pareva che non ci fossero esseri senzienti negli immediati paraggi... Qualcosa li stava osservando. Purtroppo la cavaliera ed il suo compagno guardandosi attorno non percepirono particolari tracce utili all'investigazione né furono capaci di identificare che cosa li stava tenendo d'occhio. La pioggia con il suo scrosciare incessante copriva sia gli odori che i rumori e rendeva ovattata la percezione dei suoni che provenivano dalle case intorno.
    In compenso poterono identificare le insegne delle varie attività che si svolgevano a Grandabete. Vi era la bottega di un fabbro subito a destra dell'ingresso della cittadina con una tettoia aperta dove vi era la forgia spenta. L'accesso sembrava libero e ci si poteva riparare per qualche momento, se il leone avrebbe ritenuto particolarmente frustrante restare fermo sotto la pioggia.
    Poi vi erano numerose botteghe artigianali, un emporio, una locanda di minute dimensioni, un forno, un'ortofrutta... Ma pareva che oltre la pioggia, il morbo avesse inibito quasi del tutto la cittadina, dato che non c'era una singola persona in giro. Neppure la locanda sembrava essere aperta.
    Solo all'interno delle abitazioni private vi erano delle candele accese.

    Johann si avvicinò ad una di esse e bussò alla porta. Una giovane voce maschile domandò sospettosa l'identità del disturbatore. Non sembrava particolarmente propenso a parlare e la cosa non migliorò quando l'inquisitore si presentò. << Al Conte non importa nulla della gente di questo villaggio, altrimenti avrebbe mandato qualcuno a risolvere questa storia molto prima. Gli importa soltanto che la malattia non uccida sua moglie, e si è mobilitato solo quando il malanno ha bussato alla sua porta.>> replicò lui, forse trattenendo persino qualche colorita imprecazione di sdegno. Tuttavia, aprì la porta e l'uomo si lasciò vedere. Aveva poco più di trent'anni, ma sembrava particolarmente provato dalla vita e dalle disgrazie che inequivocabilmente dovevano essergli capitate. Neanche perse tempo a presentarsi.
    << Non abbiamo nulla da offrirvi e non sappiamo come sia arrivata qui la malattia. L'unica cosa che posso dirvi è che la prima ad ammalarsi è stata la Flora... Cioè... La signora Florence.>> Corresse il nomignolo subito dopo. << Viveva assieme alla nipotina Mia nella sua casa sopra la bottega di famiglia. Adesso la bambina vive con Victor, il fratello della nonna, nella casa a fianco. Victor non ha figli o eredi... La bimba è l'ultima erede della famiglia. Si dice che quella famiglia porti sfortuna, per cui ci limitiamo ad interagire con loro il meno possibile. Ma forse... Potrebbero sapere qualcosa in più di tutta questa storia.>>

    L'incantesimo di Venalia non identificò alcuna magia sull'albero al centro della piazza. In compenso, un leggerissimo alone necromantico era diffuso un po' ovunque. Se a Munchefeld erano soltanto le persone ad emanare i segni della maledizione, a Grandabete si poteva quasi toccare con mano la maledizione, e questo lasciava intendere che erano sulla strada giusta per trovare la causa che l'aveva scatenata. Doveva essere una fonte particolarmente intensa e si sarebbe rafforzata ancora man mano che si sarebbero avvicinati alla radice di tutti quei mali.
    Seguendo la percezione di quell'aura magica, Venalia avrebbe potuto raggiungere una zona dove la magia era più intensa, nei pressi di una delle tante casupole che si affacciavano sulla piazza, che al piano terra presentava il locale commerciale da cui si accedeva all'abitazione privata dei proprietari costruita al piano superiore. Non vi era luce accesa alle finestre della casa e, anzi, sembrava una casa abbandonata da pochi giorni, massimo un mese.
    Al piano inferiore vi era una bottega dalle larghe vetrine che presentavano numerosi giocattoli per bambini costruiti in legno e stoffa. Trottole dipinte a mano, bambole di pezza, palloni di stoffa e pelle, repliche di spade e armi in legno artigianali.
    Nonostante fosse pieno giorno il negozio era chiuso e l'interno era buio, per cui era impossibile vedere oltre le vetrine senza ausilio di fonti di luce. L'aura forte di necromanzia proveniva proprio dall'interno di quel locale. Non era uno dei giocattoli esposti ad emanare quella pressante maledizione, e di questo Venalia era sicura, ma qualcos'altro all'interno del locale, o forse in un qualche magazzino comunque all'interno di esso.


    ➤ Turnazione: Venalia - Johann - Amra
    ➤ Potete agire come preferite. Per qualsiasi chiarimento potete chiedermi in privato!
     
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    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE MALVAGIA | Scheda | DICEROOM
    L'elfa, come un segugio, aveva controllato la piazza principale subodorando quello stesso velo oscuro avvertito nei carcinomi. Era lieve, ma ovunque, come l'odore di tabacco impregnato nelle coperte e nei tappeti. La città puzzava di morte, quasi letteralmente. Lasciò che fosse Johann a occuparsi dei locali, consapevole che vedere un umano anziché un'elfa sarebbe stato più tollerabile per gente già ridotta sull'orlo della disperazione, dedicando a inseguire la traccia necromantica per le viuzze e le botteghe. Fece un cenno ad Amra, così da farle capire di seguirla, e poi continuò a muoversi con cautela, accompagnata da Elwing. Fu arrivando dinnanzi alla bottega di un giocattolaio che il potere oscuro si fece abbastanza forte da fermarla. Lì, in mezzo ai balocchi e oltre la polvere, c'era qualcosa che emetteva con grande forza la medesima aura maligna delle metastasi. Provò a scrutare all'interno ma l'oscurità ed il cielo plumbeo non le permisero di vedere praticamente nulla; pareva abbandonato da diversi giorni, forse proprio dall'avvento dell'epidemia, eppure l'aura maligna era inconfondibile e non mentiva affatto.
    «Qui.» disse ad Amra. «Dentro questa bottega c'è la stessa aura che ho trovato sui corpi. Vi dirò che tutto questo paese è impregnato di necromanzia, ma qui le riverberazioni magiche si fanno più forti.» indicò l'uscio della casa col proprio bastone. «Un giocattolaio che gioca a fare il sacerdote del male. Sembra una barzelletta di pessimo gusto.» commentò. «Questo posto mette i brividi.»

    Poche cose potevano rivaleggiare con l'orrore di entrare in mezzo a bambole e pupazzi nella penombra di una bottega abbandonata. Aveva letto troppe storie di fantasmi per non aspettarsi qualche tiro mancino da un demonio annidato nell'imbottitura di lana d'una bambola. Arricciò il naso in una piccola smorfia e poi provò ad aprire la porta dandogli uno strattone piuttosto secco, aspettandosi di trovarla bloccata.
    «Devo entrare e controllare qual è la fonte di questa traccia.» disse. «Ricordiamoci di prendere quella medicina, comunque. Non ci salverà la vita, ma potrebbe darci quanto basta per risolvere il problema prima di ritrovarci una melma lurida al centro del petto.» dal tono, fintamente stoico, trasmetteva ugualmente un grande timore. Alla fine, per coraggiosa che fosse, Venalia certo non voleva crepare ai confini del mondo, in terra straniera, certa che l'avrebbero lanciata in qualche fossa comune e data alle fiamme. D'altra parte se aveva già contratto il morbo, cosa assai probabile, andarsene non era possibile. Appestare l'intero continente non si addiceva ad una come lei.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)
    Lancia Indiv. del Magico

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 10.584 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 3/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti





     
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    Johann

    Umano Zehadin | Inquisitore | Livello 7 | C/N | Scheda | DICEROOM
    Quando l’inquisitore bussò alla porta, lasciando che le sue compagne indagassero in quella grigia e piovosa giornata, la voce d’un uomo lo raggiunse subito. Johann non sapeva molto di quel luogo, anzi, sapeva solo lo stretto necessario per la sua indagine, ma sembrò che la rabbia dell’uomo fosse un fiume in piena.
    Poteva capirlo, mentre quest’ultimo si tratteneva nell’imprecare qualcosa contro il suo signore.

    Era normale essere arrabbiati per una situazione del genere ed ancora più frustrati nel sapere d’essere semplicemente un numero per il conte.
    Ma le informazioni che ebbe erano interessanti. Florence. Una donna… la giocattolaia, come aveva detto Strauss. Era stata la prima a morire.
    L’uomo sembrava stanco ma lucido e l’inquisitore, nella sua possenza, non osò interromperlo. Una famiglia maledetta, secondo le storie del villaggi.
    Reietti… allora perché fare la giocattolaia? Come potevano costruire balocchi per bambini?

    L’uomo osservò il suo interlocutore, ringraziandolo senza troppo trasporto. Fossi in voi continuerei a rimanere chiuso in casa. Non si sa che succede, di questi tempi.
    Avrebbe voluto indagare anche sul grosso albero… ma ci sarebbe stato tempo. Loro erano lì per qualcosa di molto più complesso ed oscuro.

    Johann notò che il resto delle compagne s’era spostato proprio verso la bottega per dare un occhiata, quindi si mosse verso quella che si rivelò proprio essere quella della giocattolaia.
    Nemmeno s’annunciò, mentre le altre due parlavano.
    Scoperto qualcosa? Chiese, arrivando da loro.
    Per quanto mi riguarda, ho scoperto che la prima vittima era proprio la padrona di questa bottega. Una tale Florence.
    La nipotina vive con il fratello di lei, Victor. Nella casa qui a fianco. Prima invece stava in quella sopra la bottega.

    Indicò di sopra, con il dito. In più m’hanno detto che dicono che siano “Maledetti”. Non vi sembra strano. Dovremmo indagare perlomeno su questa famiglia. Amra, andate voi. Sembrate abbastanza ferrata nel parlare con la gente.




    HP 87/87
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Individuazione del Magico


    Mischia +10 Ascia Bipenne +1 (1d12+6+1 Crit 20 x3)
    Distanza +5


    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Giudizio 3/3 giorno
    Replica Riprovevole :1/1 Giorno
    Collera Divina [Ira]14/14 Round
    Incantesimi
    Inf/Inf Lv 0| 5/5 Lv 1| 4/4 Lv 2 | 2/2 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0.Luce;Lettura Del Magico;Individuazione Del Magico;Guida; Resistenza; Setacciare
    1.Benedire Acqua;Cura Ferite Leggere;Protezione dalle Fatture ;Selva di Armi;Urlo Spaccatimpani
    2.Silenzio;Cura Ferite Moderate;Bagno di Sangue;Cuore Affranto
    3.Juggernaut Letale;Giusto Vigore

     
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    Mx Cyber

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    +40

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    AMRA HEVOMAR

    E. Arboreo | Cav. (Cavalca Bestie) - Iracondo (Stirpe d'Acciaio) | Lv 7 | LN | Scheda | DICE ROOM
    La sensazione di essere osservati era di certo presente nella donna e nel proprio compagno felino, cosa che di certo non aiutava decisamente con l'atmosfera del posto e il tempo in cui si trovavano. Rendeva decisamente la cosa più inquietante del necessario, ma fortunatamente Amra poteva dire di aver visto di peggio nei secoli, sebbene ciò non aiutava direttamente in quel momento.

    Nel suo giro di perlustrazione però dama Hevomar aveva potuto notare come ci fossero i tipici negozi e locali di necessità per un piccolo villaggio, ma purtroppo avevano temporaneamente ceduto alla pesantezza data dal morbo, che doveva di certo aver creato molti problemi agli abitanti, sia fisicamente che mentalmente.
    Di certo era una cosa da tenere conto: anime spezzate e impaurite mal servivano in caso di problemi, divenivano invece nuovi nomi da inserire tra coloro che erano da proteggere e rincuorare con una vera soluzione. Amra sperò lì per lì che gli altri due compagni di viaggio potessero aver trovato qualcosa, almeno più di lei.

    Assieme a Phoebus tornò verso la piazza dove Venalia sembrava intenta a fare uno dei suoi particolari controlli magici, cosa per cui il cavaliere non voleva né disturbare e né intromettersi. Sapeva abbastanza di magia per sapere quanto potesse essere instabile, se non applicata con correttezza.
    La bionda si avvicinò all'altra elfa solamente quando venne chiamata da lei, scendendo dalla propria cavalcatura per ascoltare cosa aveva trovato. Johann si unì a loro con lo stesso interesse di Amra nell'ascoltare, oltre che riferire il suo parere a merito e cos'aveva trovato chiedendo in giro agli abitanti.

    «Concordo sul prendere la medicina, questo posto è fin troppo carico della presenza del morbo» decretò l'elfa, concordando con la maga nel gruppo. Loro due erano certamente quelle più in pericolo lì attorno, sebbene la loro razza non combaciasse con le vittime già riscontrate, erano per sempre donne anche loro.
    «Se pensate sia meglio controllare i precedenti proprietari, specialmente dopo quello che avete trovato entrambi, potrei fare un tentativo» provò a rispondere Amra, «Io e Phoenus abbiamo trovato praticamente nulla: il morbo ha letteralmente tolto vita al posto e chi è rimasto, ha ben deciso di rimanere al sicuro nelle proprie abitazioni» informò loro, non potendo fare veramente dell'altro. Se le sue abilità con la parlantina potevano avere un qualche utilizzo migliore, non avrebbe di certo mancato almeno di fare un tentativo.

    «Andrò a parlare con loro come suggerite, magari così scopriremo qualcosa di più su questa strana bottega, prima di entrarci e scoprirlo sulla nostra pelle in maniera più sgradita» si convinse Amra, «Siete i benvenuti a seguirmi, magari pure a vedermi non cavare un ragno dal buco» scherzò a voce stanca, «Phoebus tu rimani qui invece, fai la guardia» ordinò poi al grosso leone.
    Portarselo dietro creava di certo più tensione che venire accompagnati dai due compagni, decisamente meno intimidatori del felino e di certo più facili alla comunicazione comprensibile.

    Senza poi ulteriori indugi e ripensamenti, Amra prese a camminare con la sua andatura quasi marziale verso l'abitazione indicata, guardandola con attenzione prima di anche solo bussare. La pioggia non aiutava mai con le visite impreviste di stranieri, rendeva per natura le persone più sospettose e meno propense alla collaborazione. Per lo meno, così era solita lei a ragionare e a comportarsi.
    Bussò con decisione alla porta, sufficiente affinché si potesse sentire dall'altra parte ma senza destare paura per coloro che vi erano all'interno. Non era quella l'occasione di usare le maniere forti.
    «Personate il disturbo della vostra quiete: il mio nome è Amra Hevomar, cavaliere di Altatorre e appartenente all'Ordine della Spada. Sono stata incaricata dai nobili Van der Reich di occuparmi del problema di cui voi tutti soffrite, assieme ad altri collaboratori. Avrei necessità di farvi un paio di domande e chiedere la vostra collaborazione, se non è di troppo disturbo» annunciò la donna, parlando letteralmente alla porta ma scandendo ogni parola con tono forte affinché potesse essere udita anche oltre; «Non è mia intenzione chiedervi troppo tempo, né arrecarvi alcun danno. Il mio compito qui è aiutare anche a costo della mia vita, così decreta il mio codice e così con umile onore cerco di adempiere.»
    Parole che spesso aveva già usato in passato, formali e quanto più veritiere possibili, atte al solo fine di richiedere quanto più fiducia verso di lei; se non proprio in ciò che rappresentava. Non sempre funzionava, il che la costringeva a richiedere l'uso di una mano più pesante e diretta, ma visto lo stato increscioso in cui viveva quel villaggio e la sua gente, preferiva di gran lunga non arrivare a tanto.
    HP 70/70
    CA 20

    Diplomazia: 24

    Tpc - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Tpc 2 - (danni -)
    ↳ Ira 0/9
    ↳ Attacco Poderoso


    Mischia
    - Scimitarra +11/+6 (+13/+8) (1d6+4, 18-20/x2)
    - Guanti d'arme +11/+6 (+13/+8) (1d3+4,x2)
    - Artigli +11/+6 (+13/+8) (1d6+4,x2)
    Distanza //
    Phoebus
    HP 40/40
    CA 19

    TpC - (danni -)

    Mischia
    - Attacco morso+6 (1d8+5)
    - Artigli x2 +6 (1d6+5)

    Equipaggiamento
    - Collare Crudele
    Equipaggiamento
    306 MP| 0 MO| 9 MA| 4 MR
    - Inventario (generale)
    - Anello di Protezione +1
    - Cintura della Perfezione Fisica +2
    - Stivali della Terra e del Vento 3/3


    Capacità
    - Via di Fuga (No Att. Op. per i compagni vicino)
    - Sfida 2/2 (+2TpC in Sella)
    - Ira di Stirpe 9/9
    - Stendardo (18m alleati, Bonus Morale +2 ai TS vs Paura e +1 ai TpC in Carica)

    HP bonus in Ira 14/14
    CA in Carica 21
    CA in Sfida/Ira 18

    Incantesimi
    3/3 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    Lv 0 - Individuazione del Magico (CD12)


     
    .
43 replies since 3/1/2024, 11:51   489 views
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