Valle del Nentyr: Margraviato di Meerveldt

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    Margraviato di Meerveldt
    Valle del Nentyr (GS 12)

    Geografia

    I domini del Meerveldt comprendono i territori costieri e l'entroterra ad essi contiguo che corrispondono all'interezza del confine sud-occidentale della Valle, affacciato direttamente sul bacino del Merum.
    L'entroterra si caratterizza per la conformazione prevalentemente pianeggiante, connotata dalla presenza di corsi d'acqua piccoli e grandi, tipica delle terre fluviali che fanno parte della Valle; è principalmente irrorato da due fiumi, uno nella parte settentrionale del margraviato, l'altro di minor portata nella parte centrale, i cui estuari si riversano proprio nel Merum. Questo ha permesso a circa i due terzi del territorio del Meerveldt di essere oculatamente sfruttato per la coltivazione e l'allevamento, pratiche che hanno visibilmente plasmato e trasformato il territorio, mentre la zona meridionale è rimasta caratterizzata per delle più dense e relativamente estese aree boscose, rimaste quasi inalterate ad eccezione del minimo impatto dovuto alla presenza di zone abitate e di una conseguente attività umana, adattata però più specificamente alle possibilità offerte da questa frazione del margraviato.

    Governo

    La circoscrizione del Meerveldt fa capo al margravio Wolfdietrich Ⅳ von Meerveldt da più di quarant'anni, dopo essere succeduto al titolo al posto del padre morto per via di gravi ferite riportate in battaglia, quando non era che un rampollo appena ventenne. La linea di sangue di questi fedeli vassalli della corona di Hejan è sufficientemente antica da far sì che il nome di famiglia sia omonimo non solo della città che funge da capitale amministrativa ove il castello del margravio si situa, ma anche dell'intero margraviato.

    La tempra dei governanti è, da tradizione della famiglia stessa, connotata da una forte austerità dovuta all'impronta militaresca che li ha portati in primo luogo, generazioni orsono, a vedersi investiti del titolo di protettori di un territorio di confine. Per questo e anche, inevitabilmente, per il forte senso di fedeltà alla corona conservatosi intatto nel corso delle Ere e che il corrente margravio ha rinnovato senza indugi, al momento della di lei ascesa, alla Regina Vivienne, la legge del Nentyr viene applicata nei territori del margraviato senza tentennamenti o eccezioni di sorta.
    Fortissima è la rigorosità che viene esercitata nel mantenere l'ordine pubblico e proteggere la popolazione, che è essa stessa incline a cercare di garantirsi la sopravvivenza con le proprie forze quando necessario, persino per quanto concerne le piccole realtà di villaggio. Per questo motivo, l'ostilità verso gli Aurora è qui particolarmente alacre, poiché essi sono visti come una minaccia non solo temibile per via delle loro capacità, ma anche subdola e vile per via della loro eccessiva somiglianza agli Umani normali, che li rende difficili da individuare e sgominare efficacemente.
    Va tuttavia sottolineato che, contrariamente a chi può permettersi di tergiversare nell'indulgenza e nel buon cuore, la durezza dei margravi di Meerveldt e dei loro vassalli va di pari passo con una tensione alla spietatezza e alla crudeltà, più che al mantenersi ligi a codici d'onore basati sugli alti princìpi. Pur di tener fede all'obiettivo di mantenere l'ordine nel margraviato e, soprattutto, proteggere il Reame dalla minaccia della Piaga e imporre la presenza del Nentyr sul Merum a fronte delle tensioni con Arcana Materia, pare che nel Meerveldt il fine giustifichi sempre i mezzi.

    Ad oggi, a farsi carico nel concreto della gran parte dei doveri amministrativi e militari che concernono la gestione del margraviato non è tuttavia Wolfdietrich, fisicamente e mentalmente sfibrato dopo decenni soprattutto per via della sua assidua partecipazione, al fianco delle sue truppe, nella difesa dei suoi territori e della sua gente. Da circa cinque anni e progressivamente sta subentrando invece al suo posto la figlia Theodora che, visto anche l'insuccesso del margravio di procurare un erede maschio, è per diritto di anzianità la prima delle cinque sorelle Meerveldt nella linea di successione al titolo paterno. Educata sin da bambina alla stregua di un uomo, al punto da scendere in battaglia al fianco del padre da ben prima di essere certa di doverne ereditare gli oneri, non si discosta quasi per nulla dalla linea tradizionalista ma pragmatica e coi piedi per terra tenuta dal padre, naturalmente priva delle velleitarie frivolezze che affliggono la nobiltà da salotto dei territori più interni al Reame.

    Organizzazione

    Pur facendo capo in assoluto al potere centrale dei Meerveldt, la circoscrizione si trova idealmente suddivisa in tre fasce territoriali. Mentre la fascia centrale del territorio della circoscrizione subisce direttamente l'influenza della città portuale di Meerveldt e dei suoi signori, la fascia settentrionale e meridionale sono state concesse nei primi decenni dell'esistenza del margraviato come comitati a due distinte famiglie nobili di caratura inferiore, ivi insediate dai Meerveldt stessi in virtù della loro fedeltà, rimasta immutata, e dei servigi che ancora oggi offrono al margravio.
    La fascia settentrionale fa riferimento alla città di Taina, centro d'influenza della nobile famiglia Gontaut e secondo maggiore porto del confine nentyriano sul Merum. I Gontaut si sono specializzati nei secoli per quanto concerne la gestione di un'economia improntata non solo all'ambito agricolo ma anche al commercio e alla pesca, in maniera speculare a quanto avviene nell'area di influenza di Meerveldt.
    La fascia meridionale, invece, fa riferimento alla città fortificata di Vicira, sede d'elezione da generazioni dei conti de Monteloup nonché unico centro cittadino di tutto il comitato nonché situata nell'entroterra, in una posizione grossomodo centrale rispetto alla circoscrizione di questa frazione. Qui l'attività di coltivazione della terra ed allevamento degli animali è fortemente circoscritta per via della densità delle zone boscose, ma è stata affinata e viene coscienziosamente adoperata la caccia sia a Vicira che nei villaggi sotto la sua influenza. Questa regione è anche connotata da una densa attività di frutticoltura e floricoltura, tanto che Vicira è nota per i suoi giardini e per le aiuole ornamentali.

    Questo assetto che ha così efficacemente resistito alla prova del tempo solo in apparenza decentra la gestione delle singole parti del demanio. Grazie al pesantissimo ascendente esercitato sulle due famiglie dai Meerveldt e dell'incrollabile fedeltà delle prime nei confronti dei secondi, quello che nel concreto ha luogo è una vera e propria ramificazione più capillare e più profondamente radicata del dominio e dell'influenza del margravio, la cui linea amministrativa e di condotta riecheggia direttamente nell'operato dei suoi vassalli.

    Religione

    Nelle grandi città del margraviato vi sono un certo numero di piccole chiese e templi, fondati ed edificati nel corso del tempo dai chierici delle divinità maggiormente venerate in questa parte di territorio del Nentyr, che non si discostano da quelle che mediamente si possono trovare in qualunque altra parte del Reame.

    La religione è qui generalmente considerata una pratica che riguarda le singole persone e non una questione su cui il governo abbia interesse a legiferare o esprimersi, motivo per cui la presenza di questo o quest'altro culto è determinata esclusivamente dalla necessità di chi abita queste zone e circoscritta solo dal rispetto delle leggi, vista anche la rigidità e prontezza con cui esse vengono fatte valere dall'autorità vigente. I sudditi hanno piena autonomia anche per quanto riguarda l'edificazione di piccoli altari o santuari, che si possono trovare facilmente in villaggi troppo piccoli e sprovvisti di risorse per ospitare luoghi di culto di maggiori dimensioni.

    Non sono incoraggiati ma nemmeno ufficialmente vietati o perseguiti i culti di divinità malvagie, maggiori o minori che siano, a meno che questi non sfocino in attività organizzate atte a creare disordine pubblico e/o che mettano in pericolo la popolazione. All'atto pratico non è necessariamente raro od ostracizzato, fra le fasce di popolazione più abbienti e acculturate, che si riscontri un interesse verso le materie occulte che sfocia in una vera e propria venerazione religiosa verso divinità malvagie; non è tuttavia ritenuto socialmente accettabile in nessun modo né parlarne come se niente fosse, né coltivare inclinazioni opposte ai principi di ordine e legalità espressi dall'operato del margravio e dei suoi vassalli.
    Per quanto concerne la mentalità della borghesia e della plebe, invece, questi tipi di culti religiosi sono mal visti al punto da ingenerare automaticamente sdegno e sconcerto negli animi qualora se ne faccia anche solo minimamente menzione.

    Storia

    I Meerveldt sono una stirpe antica che si rintraccia addirittura fino al seguito di re Tures di Iboithi, nell'Era Primordiale. Sotto re Cerhard Ⅱ, l'allora capofamiglia Rykhard Meerveldt si vede assegnare, come premio per l'impegno militare suo e della sua famiglia al fianco della corona, il compito di proteggere col medesimo vigore il territorio di confine lungo le sponde del Merum, che diviene a tutti gli effetti un margraviato; Meerveldt viene così insignito del titolo nobiliare di margravio, passando alla storia come fondatore del casato. In questa concessione ottiene d'includere i suoi due vassalli, Hastûr Gontaut e Judicaël Monteloup, ai quali è legato da un giuramento di sangue: alle due famiglie concede, col permesso del Reame, due comitati nel margraviato, uno a nord e uno a sud rispettivamente, e i titoli di conti.

    Per molti secoli, gli sforzi del margraviato si concentrano efficacemente nel difendere e mantenere il confine della Valle per conto dei sovrani avvicendatisi sul trono del Nentyr. La collaborazione congiunta dei tre casati permette che l'intenso impegno militare possa essere controbilanciato da una gestione ed amministrazione interna efficiente del territorio e dei sudditi che lo abitano. Pur non avvicinandosi mai durante la sua storia alla ricchezza e alla floridità di certi territori interni al Reame o alla Capitale stessa, i momenti di crisi, quando non accuratamente prevenuti, vengono sempre affrontati con grande prontezza, permettendo al margraviato di conoscere mai davvero la fame e lo scontento. I sudditi che vivono entro i suoi confini non si crogiolano unicamente nella sicurezza che ispirano le guardie cittadine e le milizie direttamente al servizio del margravio e dei suoi due conti, ma perpetrano essi stessi, nello spirito come nella pratica, l'impronta culturale militaresca e concreta che ha finito per caratterizzare la mentalità di queste zone.

    Ad oggi, gli oneri del margraviato non si sono alleggeriti. Rinnovato il giuramento di fedeltà alla giovane Regina Vivienne al momento esatto della sua ascesa, il margravio e i suoi vassalli non solo debbono impegnarsi ora più che mai a imporre la presenza del Nentyr sul Merum, a fronte della crescente influenza della giovane magocrazia di Hyllis, ma si trovano anche a dover contrastare attivamente la nuova minaccia rappresentata dall'insorgenza della Piaga.

    Tradizioni Rilevanti

    In lavorazione...

    Descrizione

    Per quanto concerne gli aspetti architettonico ed urbanistico, nel complesso il margraviato riflette ancora una volta il pragmatismo e l'essenzialità perpetrato da chi si occupa oramai da generazioni del suo governo. Dai grandi centri ai piccoli villaggi, non vi è un abitato che non sia protetto e delimitato da mura di cinta, fortificazioni vere e proprie nei primi casi e alte e spesse ed alte palizzate di legno nei secondi; torri d'avvistamento e postazioni di guardia sono la norma in una zona di confine come questa, specialmente da quando la Piaga è giunta ad affliggere le coste del Merum.
    Le architetture più comuni e diffuse in questa regione sono costruite nel cosiddetto stile "a graticcio", nato per sfruttare soprattutto l'abbondanza di legno: con sempre una base in pietra o in mattoni, la struttura portante è costituita invece da una serie di travi in legno disposte orizzontalmente, verticalmente e obliquamente che rimangono poi a vista nelle facciate anche a seguito del processo di muratura. Spioventi tetti di paglia sono più comuni nei piccoli e grandi villaggi, mentre nelle città, tendenzialmente più prospere, i tetti sono spesso coperture di tegole in ardesia o, meno frequentemente, in laterizio.

    Di seguito, si riporteranno notazioni più specifiche circa i maggiori centri del margraviato.

    Meerveldt: blablaciarrivo

    Taina: blablaciarrivo

    Vicira: blablaciarrivo

    Affiliazioni

    Il margraviato di Meerveldt è affiliato al regno del Nentyr ed è fedele alla corona di Hejan. Originariamente in buoni rapporti con il ducato di Brentaime grazie ad un accordo matrimoniale che prevede l'unione di uno dei figli gemelli del duca Charles con una delle figlie minori del margravio, per via della natura dell'accordo stesso conserva ad oggi rapporti di intesa unicamente con il giovane ducato di Brent, anche se non è noto se i patti stretti con il defunto duca siano ancora in vigore o meno.

    Media, Mappa e Sigillo

    Margravi di Meerveldt


    Stemma: il blasone della famiglia Meerveldt si compone di uno scudo ogivale sormontato dalla corona tipicamente associata al titolo di margravio nel Nentyr; sul campo arancio bruciato dello scudo figura una pantera rampante nera, con la lingua rosso scuro.

    Colori: i colori della famiglia Meerveldt sono l'arancio bruciato, il nero e il rosso scuro.

    Mostri del Luogo

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    Speciale

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    Edited by .izével - 25/3/2024, 23:08
     
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