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  1. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 5 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    Le ci vollero alcune decine di secondi prima di riuscire a dire qualcosa di senso compiuto; la giovane strega era tanto esaltata da riuscire ad esprimersi solo con gridolini di gioia. La conferma che Arthur le diede la elettrizzò anche di più, facendole sollevare le gambe per l’adrenalina e caricando tutto il peso sulle spalle del povero guerriero.
    ”Ce l’ho fatta, ci sono riuscita! Grazie, grazie!” urlò ancora una volta quasi a voler convincere sé stessa del piccolo miracolo appena avvenuto, seguendo con una risata estasiata e piena al complimento del ragazzo, senza trattenersi come faceva di consueto.

    Pestolò ancora una volta coi piedi per terra per poi bloccarsi di colpo, quasi come una statua. Molto lentamente cominciò a sfilare le braccia, portandole davanti a sé per prendere una mano con l’altra. Con il cuore a mille, il viso paonazzo e gli occhi sbarrati, non ebbe il coraggio per guardare il viso l’amico, limitandosi ad osservare invece per terra.
    ”...s-scusa. Mi… sono lasciata trasportare.” annunciò, con uno sguardo pieno di sensi di colpa ed imbarazzo, cosa che aumentò esponenzialmente quando in buona fede lui le prese con cura le mani per alzarle ed osservare con più attenzione l’anello. La fattucchiera inizialmente fu ancora più tesa, ma si sciolse via via per la curiosità che la permeava, facendole alzare lo sguardo al piccolo miracolo che aveva realizzato.

    Le affermazioni che le rivolse l’amico le diedero l’ennesima scarica di adrenalina, facendola sorridere ancora una volta. Fece scendere leggermente il capo tra il colletto del vestito, rispondendo alle sue lusinghe.
    ”G…Grazie, Arthur… Io… Davvero non so come ringraziarti. Non ci sarei mai riuscita senza te a guidarmi…” Alzò leggermente lo sguardo verso di lui gli accennò un mezzo sorriso. ”...e sarà difficile trovare un insegnante bravo come lo sei stato tu. Ho capito subito tutti i passaggi e… beh, hai avuto la pazienza di rispondere ad ogni dubbio… grazie, davvero.” concluse con una risatina trattenuta inclinando leggermente il capo.

    Alla pacca amichevole di Arthur, Iveril sobbalzò riuscendosi a tenere in piedi a stento, volendosi prima di tutto assicurare che non fosse l’anello a cadere. Le ci volle qualche attimo prima di riprendere l’equilibrio ed una volta fatto tornò a studiare la piccola creazione dal grande valore. Aveva ancora difficoltà a credere che quell’oggetto che teneva tra le mani lo avesse veramente realizzato lei, che fosse intriso della sua di magia; fin dall’inizio aveva visto il realizzare oggetti simili come una cosa pratica, come un fine e niente più ma… si sbagliava eccome. Quei piccoli tesori racchiudevano molto più della funzionalità al loro interno, erano… piccoli mondi a sé stanti, prodotti di inventiva di chi aveva osato. Per quanto sapesse che quegli oggetti erano intrisi dello stesso dono arcano che le era stato concesso dal suo famiglio, solo in quel momento riuscì a comprenderli del tutto. Quella era magia pura… solo con una forma diversa da quella a cui era abituata.
    Il volto di Iveril si fece leggermente serioso; fece per racchiudere ancora una volta tra le sua mani l’anello, volendone percepire ancora una volta l’arcano racchiuso. Sorrise con fare sicuro, per poi rivolgersi al giovane.
    ”Io… voglio che questo lo abbia tu, Arthur.” annunciò, prendendogli la mano con delicatezza e posando l’anello sul suo palmo. ”Questo oggetto… per quanto esista solo da pochi minuti, ha molta importanza per me, non sai quanta. È una piccola vittoria che non dimenticherò mai. Sono certa che tu abbia visto innumerevoli anelli magici in vita tua e che questo sia una bazzecola per te, ma… Sento sia giusto lo possegga tu. Voglio… voglio che la prossima volta tu veda quanto distante sia arrivata con questa nuova via che mi hai fatto scoprire.”
    Gli chiuse la mano con l’anello al suo interno, per poi concludere il discorso con tono estremamente dolce.
    ”Se terrai questo al dito, sono certa che ci incontreremo di nuovo. Sarai sempre sotto la mia protezione e farò tutto il possibile perchè non ti accada nulla di male. La prossima volta… Sì, la prossima volta rimarrai a bocca aperta per quanti oggetti magici avrò realizzato!” esclamò, desiderando più che mai di stupire il giovane al loro prossimo incontro.
    HP 40/40
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Distanza
    Balestra Leggera(20): +5 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 20/20
    CA 17, contatto 17, impreparato 14
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +7 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 12057 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Fatture(CD: 20)
    -Sorte Protettiva (Sop): 1 round. Entro 9m, ogni dado per TpC su un alleato scelto va tirato due volte; prendere il risultato peggiore.
    -Veggenza (Sop): si ritarda una fattura elencata nell'abilità a quando influenzerebbe un TpC o un TS.
    -Risata Beffarda (Sop): come az. di movimento aumenta di 1 round la durata di alcune fatture entro 9m.
    -Volo (Sop): Caduta Morbida a volontà, Levitazione 1 volta al giorno, Volare per minuti pari al suo livello(5/5).
    -Blusa della Megera Ciarliera: 2x al giorno, Risata Beffarda come az. Veloce
    -Abito da Fattucchiere: 1x al giorno, Dispetto per 24h
    Incantesimi
    4 Lv 0| 5/5 Lv 1| 3/3 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luce
    1. 2x Cura Ferite Leggere, 2x Ventriloquio, 1x Foschia Occultante
    2. 1x Mano Spettrale, 2x Silenzio
    3.

  2. .

    Zatras Vanya

    Elfo Nobile| Convocatore | Livello 3 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    Non ci volle molto tempo perchè notasse quanto il comune di Dot fosse migliorato, anzi, già alle prime frasi della druida le facce stupefatte sul suo volto continuarono a susseguirsi. Era certo che avrebbe imparato a parlare “come gli umani”, ma per aver avuto quei risultati in così poco tempo doveva essersi sforzata non poco. Si fece un appunto mentale, tra un sorriso e l’altro, per complimentarsi con lei a riguardo una volta che avrebbe finito di narrare le sue mirabolanti avventure.
    Ad Isa non piaceva troppo la situazione che si era creata. Quella giovane dal manto smeraldo era venuta lì per rubargli un possibile spasimante e si sa, l’onore è l’ultima cosa che deve essere toccata ai nobili. Il fraintendimento di Dot mosse solo un volto stupito nella donna, incerta se la stesse prendendo in giro o fosse seria nello scusarsi per non aver portato abbastanza vettovaglie.

    Zatras fece per rispondere alla domanda della verde se doveva assolutamente andarsene, ma lo schiaffo in pieno volto gli fece morire le parole in gola, dove rimasero. Se ne sarebbe andata in ogni caso, non valeva la pena rispondere a tono secondo l’elfo. Anche perchè, in quella situazione, era stato lui ad aver preferito la compagnia dell’amica piuttosto di quella di una singola notte di fuoco, chiunque si sarebbe offeso.
    Dot invece non fu della stessa idea, tanto da prenderla per il polso e fare una ramanzina alla signora locale, cosa che lo fece preoccupare a morte inizialmente, ma in fondo gli fece molto piacere. Non era abituato ad essere difeso in situazioni del genere.
    ”Amico? Pft, per favore, lo conosco da nemmeno una sera e già tanto mi basta per capire che è un idiota. Guarda te, a preferire le ragazzine.” annunciò con voce sostenuta per poi allontanarsi indispettita dopo aver seminato altri sguardi giudicanti.

    Zatras mantenne lo sguardo sulla donna man mano che si allontanava, quasi a volersi accertare che non chiamasse nessuna guardia quando non necessario, ma fortuna volle che rovinare quella serata di festa non avrebbe giovato nè al paese, nè alla nobile, che quindi non abusò dei suoi poteri.

    Concentrato com’era, non si accorse nemmeno degli spostamenti dell’amica, preoccupata per le diverse contusioni che aveva subito in quegli ultimi giorni; solo al gentile tocco di Dot, Zatras sobbalzò, rendendosi conto di quanto effettivamente si fosse avvicinata per controllargli le ferite. Non aspettandosi nulla di tutto ciò, il cuore gli balzò in gola battendo all’impazzata. Immaginò fosse per lo spavento.
    ”Ah… S-Sì, non ti preoccupare. Ho avuto alcuni scontri pesanti gli scorsi giorni e questo è il risultato.” rispose pacato per non preoccuparla più del dovuto, per poi porgerle la mano col palmo verso l’alto. Non passò inosservato però che quelle fasciature erano state fatte in modo raffazzonato, giusto per coprire le ferite alla bell’è meglio. Zatras si era dovuto arrangiare con ciò che aveva trovato, e le sue abilità lenitive erano di gran lunga sotto la media; dovendo rare volte mettersi in gioco direttamente durante gli scontri, il numero di volte che si era dovuto fasciare in vita sua sarà stato al massimo 15.
    ”Ma non devi scusarti, Rametta, non è colpa tua se se n’è andata! Se n’è andata perchè… uhm… non la pensavamo alla stessa maniera su una certa cosa, ecco.”
    Cioè che lei aveva voglia di quagliare a qualunque costo stasera. pensò l’elfo, restando il più vago possibile con la piccola umana. Come avrebbe mai fatto a spiegarle come funzionassero le avance? Dicendo che erano rituali di corteggiamento da locanda? Ma per favore.
    La mano della druida cominciò man mano a farsi più calda, stimolando la rigenerazione lungo le zone ferite dell’elfo. Una sensazione… quasi casalinga, che non provava da decenni se non qualche secolo. Non si scordò nemmeno della sua di mano che, sotto quel bendaggio improvvisato, nascondeva varie piccole lacerazioni, come se una corda ci si fosse attorcigliata intorno per poi venire sfregata con forza contro pelle. In tutto questo, Zatras era incapace di proferire parola, sempre col cuore in gola che non accennava a fermarsi. Era perchè rare volte gli veniva mostrato un affetto così genuino senza secondi fini? O forse…
    Nella sua testa, le ultime parole che aveva pronunciato la serata in cui avevano ballato insieme riecheggiarono con forza.
    ”Sei tu ciò che mi fa andare avanti.”
    Zatras scrollò la testa con forza. Aveva solo sbagliato a parlare quella sera, trascinato dai balli e dalla musica. L’ambiente confusionario l’aveva stordito a tal punto da fargli usare le parole più fraintendibili possibile. Ed anche questa sera non era da meno, tra chiacchiericcio e cantastorie. Sì, doveva essere così.
    Le sorrise con fare accorato, prendendole la mano con la stessa delicatezza che era stata riservata a lui. ”Grazie, davvero.”
    La cura e la maestria con cui era stato curato mostravano che non era solo il linguaggio il campo in cui era migliorata, anzi; le capacità magiche di Dot erano nettamente superiori al loro precedente incontro, più forti e più sotto il suo controllo, ma mantenendo alla base il cuore gentile che la contraddistingueva dagli altri.
    ”Le ramette perdono gli aghi ma non il vizio, huh?” disse, pensando ad alta voce.
    L’abbraccio che gli venne riservato non appena era stato rimesso in sesto colse ancora una volta il convocatore alla sprovvista, che però dopo qualche secondo di batticuore si lasciò andare a quella calda stretta, ricambiandola e portando la testolina verso il suo petto accarezzandola. Proprio come nel loro primo incontro.
    ”Mi sei mancata molto anche tu. Ti ho pensata molte sere, sai? Soprattutto nelle notti all’addiaccio. Ci sarebbe veramente voluta la tua compagnia in quei momenti.” affermò, lasciando che le parole gli scivolassero dalla bocca come miele. Non era abituato a dire senza filtri ciò che realmente pensava, probabilmente per paura di fare danni non voluti, ma la sua presenza mista alla mezza pinta che si era già scolato lo fecero lasciare andare.
    Per quanto la giovane non volesse risultare invadente, l’elfo la tenne ancora un po’ a sé, non volendosi staccare immediatamente da lei dopo tanto tempo.
    Iniziarono così gli aggiornamenti tra i due sui posti visitati e le esperienze vissute, in modo da rendere partecipe l’altro.
    ”In effetti se non si sa dove si sta andando si vedranno per forza posti nuovi.” rispose inizialmente, sorridendo a quel concetto al contempo sensato ed innocente. ”Uhm… hai trovato qualcosa di valore per la tua tribù? Posso darti una mano?” si offrì. Non aveva bisogno di chissà quante monete per vivere, avessero anche compiuto insieme una impresa le avrebbe probabilmente lasciato buona parte del guadagno.
    Zatras non potè fare a meno di darle un buffetto sulla guancia al commento sui tesori personali. ”Non sei affatto cambiata in questo senso. Ed è un bene sai?”
    Aveva temuto più e più volte che quel mondo marcio e corrotto avrebbe portato con se anche l’anima più pura; fortunatamente si sbagliava.

    Riprese il discorso, elencando ciò che aveva imparato e l’elfo non fece che complimentarsi con lei per gli obiettivi raggiunti, notando però una certa incertezza nell’ultima frase.
    ”Devo dire che sono rimasto molto stupito, hai una parlantina praticamente impeccabile ormai! Sapevo che avresti imparato in un battibaleno, ma… beh hai superato le mie aspettative, ed erano altissime! Sia per il comune che per la magia.” affermò, portando la mano sinistra alla guancia guarita qualche minuto prima. ”E c’è qualcos’altro che hai imparato in particolare sugli umani di città?” chiese, mettendo una certa cadenza sull’ultima parte, quasi a marcare ciò che la aveva lasciata incerta.

    Arrivò anche la fatidica domanda dalla druida alla quale non potè che rispondere…
    ”No, assolutamente niente. È un po’ una ricerca disperata come puoi immaginare, è come cercare… una pulce in un pagliaio, nemmeno un ago. Sempre se la pulce c’è ancora, intendo.” disse, buttando giù un altro po’ di ale per darsi forza. ”Ma anche li trovassi… cosa potrei dirgli? Voglio dire… Mi hanno allontanato per motivi ingiusti ed io sono ancora della stessa idea che mi ha bandito dalla nostra città. Dovrei andare da loro e dirgli <<ciao, sono contento che siate vivi, io penso ancora siate nel torto, tanti cari saluti.>>?”
    Subito dopo il piccolo sfogo buttò giù ancora un po’ di alcool, non volendoci pensare. Non aveva senso in quel momento buttarsi giù di morale. Doveva aggiornare l’amica sugli ultimi avvenimenti.
    ”Perdona il flusso di pensieri, non ha senso demoralizzarsi in una serata meravigliosa come questa.”
    Come avrebbe fatto a distrarla da quelle preoccupazioni?
    ”Io ho trovato questo posto quasi per caso, per un volantino che mi è volato addosso! quasi fosse destino che ti ritrovassi qui.” commentò per poi arruffarle la chioma verdeggiante. ”Ero in viaggio da Bellrun, dove mi sono fatto questa in pratica.” continuò, mostrando la mano bendata. La fissò per qualche attimo, avendo poi un’idea. Sì, avrebbe narrato alla sua spettatrice di come l’ordine fosse stato ristabilito in quel paesello.
    Con il fare pomposo di uno dei migliori cantastorie, prese con la sua narrazione. Dopotutto era una serata anche per cantastorie, no?

    ”Arrivai nel villaggio, un luogo tranquillo,
    in tutto questo nemmeno uno squillo.
    Sorrisi e saluti da ogne ala in strada,
    mai l’alzarsi di una singola spada.
    Cordiali e amichevoli, ma che al voltare lo sguardo
    quasi come questo fosse un azzardo,
    tramutavan velocemente in preoccupazione e tristezza,
    e questo portava ad una sola certezza.
    Non tutto era ciò che veniva mostrato,
    non potevo certo restarmene lì impalato
    con sopprusi continui che venivan commessi,
    il tutto a discapito dei cittadini stessi.
    Tasse e strozzini fiorivano ovunque,
    per portare nuovi introiti, sì, ma dove comunque?
    Che ti aspetti se non dal signore locale,
    pronto ormai a tutto per i suoi fini del male?
    Sbagliato, errato, vergognoso direi,
    dunque mi mossi e sai dove andai?
    Seguii le carovane sempre in movimento,
    alla ricerca del primo momento
    in cui avrei potuto dare una sbirciatina,
    ma prima che me ne accorgessi era già mattina.
    Venni catturato, messo in prigione,
    me ne accorsi solo al primo bagliore
    del sole che arrivò a posare il suo raggio
    all’interno della cella, il mio nuovo alloggio.
    Eppur non ero solo, affatto, giammai.
    Dall’altro lato della stanza vedei
    una figura innalzarsi, ancor più impaurita,
    facile notare quanto fosse sfinita.
    Shae il suo nome, una grande combattente,
    ci fecimo strada con mano pesante
    fino alle camere in cui il lord ci attendeva,
    pronto con uno scontro per cui già gioiva.
    Una creatura, un mostro, un abominio direi,
    un essere a cinque teste che temere dovrai,
    perchè ognuna di esse non può esser tagliata,
    o poi questa verrà rigenerata
    in altrettanti capi più uno aggiuntivo,
    in modo che possa divorarti ancora vivo.
    Lo scontro fu duro, quasi impossibile,
    ma con l’aiuto di Shae ciò divenne fattibile,
    l’arte della spada della giovane umana
    insieme alla combinata abilità arcana
    permise infine di sconfiggere il mostro,
    dando al signorotto solo disastro.”


    HP 33/33
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Tocco di Gloria su se stesso
    Intrattenere(Oratoria): 23 (narrare la storia)

    Balestra Leggera(20)
    +5 1d8
    19-20/x2
    Evocazioni
    HP 0/0
    CA 0
    TpC - (danni -)

    Mischia Attacco#1 +0
    Distanza Attacco#1 +0
    Equipaggiamento
    0 MP | 1683 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Padronanza dell'Evocazione (Mag): Evoca Mostri 10/10
    Energia Divina Focalizzata (Sop): se solo 1 Evoca Mostri attivo, creat. evocate ottengono bonus di Fortuna +2 ai TpC ed a danni con armi.
    Aumentare Evocazione (Str): le evocazioni ottengono +4 FOR e CON.
    Evocazione Superiore (Str): quando si evoca più di 1 creatura, se ne evoca 1 aggiuntiva
    Armata degli Dei (Sop): Talento di squadra ottenuto dalle evocazioni:
    Tocco di Gloria (Mag): tocca una creatura ed ottiene bonus pari a lv convocatore ad una prova su Carisma entro 1 ora. 7/8
    Incantesimi
    5 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Aprire/Chiudere, Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luce, Mano Magica
    1. Cavalcatura, Protezione dalla Legge, Protezione dal Male, Scudo, Scudo della Fede
    2.
    3.

  3. .

    Nathalie Blumehart

    Umano Aurora | Paladino/Cavaliere | Livello 4 | Legale Buona | Scheda | DICEROOM
    Il gruppo fece il possibile per spiegare a quella povera ragazza innocente quale fossero le vere intenzioni del nano, ma l’umana, tarda come un non morto, non voleva proprio saperne.

    ”Il membro… maschile?” mormorò perplessa, per poi riprendere con il fare energico che la contraddistingueva. ”Siete forse membro di una gilda?! Che emozione! Chissà quante avventure avrete vissuto, messer nano!”

    Gli sguardi perplessi che il gruppo rivolse all’ennesima dimostrazione del suo acume però la fecero ricredere, concentrandosi sulle esatte parole usate dagli altri bagnanti.
    ”...ah no, ma intendi il cazzo.” affermò rivolta a Trinità, con voce pacata e tono piatto per nascondere la delusione.


    Nathalie si chiuse in se stessa a ragionare. Quelle leggende non potevano essere fasulle, ogni storia nascondeva un fondo di verità! Dai tesori nascosti alle narrazioni su creature magiche mai viste prima! Magari non sarebbero state come se le aspettava ma… una spada ed una dama del lago dovevano esserci da qualche parte!
    La soglia dell'attenzione della paladina però, concentrata sul fantasticare su se stessa a brandire la spada sfidando ondate di creature immonde, non fu abbastanza alta per partecipare fin da subito alla gara con le altre due donzelle.
    ”No, hey, aspettatemi!” urlò, ignorando bellamente che quella fosse, a tutti gli effetti, una gara.


    La paladina riuscì a malapena a stare dietro a Venalia nella gara; come ci si poteva aspettare, Thalassa era veramente su un altro piano di esistenza grazie al suo retaggio. Ancora con il fiatone, risalì la riva, ascoltando le affermazioni della maga.

    ”Io ho sentito che quando la Fonte era presente anche solo toccare l’acqua poteva curare da ogni male! O almeno il mal di testa… non ricordo troppo bene.” affermò, incerta. ”In ogni caso deve essere stata una figata! Peccato non averla vista prima…” continuò, mentre faceva stretching.

    Si strizzò la camicetta, passando poi ai capelli e poi nuovamente agli indumenti, vista l’acqua che ci era finita sopra per l’ordine sbagliato.
    ”Eri tu ad essere troppo lento! Bastava dire <<via!>> e niente di più!” esclamò, per poi fare una faccia tra il divertito e lo schifato nel vederlo asciugarsi a quel modo così animalesco.
    ”Però… devo dire che una serata in taverna per mangiare qualcosa la farei volentieri! La competizione mi ha messo un certo languorino… e voi? Che ne dite?”
    Puntò infine con lo sguardo l’attaccabrighe all’affermazione sui rutti, osservandolo qualche attimo.
    ”Mi pare una fantastica idea! Le bollicine devono pur uscire da qualche parte e ci avete già dimostrato che è meglio dall’alto, prima!” concluse, puntando la mano davanti al naso e muovendola per scostare l’aria.

    HP 46/46
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Nuotare 11, 9, 23

    Mischia Falchion +8 2d4+4 | 18-20/x2


    Equipaggiamento
    0 MP | 4425 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Aura Condivisa (Sop) az. di mov. per dare ad alleati entro 9m metà dei suoi bonus morali e sacri(min. +1) per round pari a 3+Car. Una volta al giorno usa indulgenza ad area sugli alleati. Imposizione delle mani su di se fa suddividere HP con alleati come preferisce.
    Aura di Bene (Str) di livello da Paladino
    Individuazione del Male (Mag) a volontà
    Punire il Male (Sop) 2/2
    Imposizione delle Mani (Sop) usi 5/5 cura 2d6+4
    Aura di Coraggio (Sop) immune a paura, alleati entro 3m ricevono bonus Morale +4 contro TS paura
    Salute Divina (Str) non può ammalarsi
    Indulgenza (Sop) Rimuove condizione Infermo con Imposizione delle Mani
    Incanalare Energia Positiva (Sop) consuma 2 usi di Imposizione delle mani e cura AoE(come Chierico)
    Sfida (Str) 1 volta al giorno, attacchi contro bersaglio sfidato infliggono danni bonus pari a livello-2. Finchè minaccia bersaglio della sfida riceve Bonus Morale +1 su tutti i TS
    Sacrificio az. di mov. per dare Copertura Leggera ad alleato adiacente
    Incantesimi
    1/1 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1. 1x Benedizione
    2.
    3.



    Ho usato i modificatori senza il malus dell'armatura per i check di Nuotare, dato che prima di entrare se l'era tolta!
  4. .

    Nathalie Blumehart

    Umano Aurora | Paladino/Cavaliere | Livello 4 | Legale Buona | Scheda | DICEROOM
    Notò solo dopo la presenza di altre due figure in quell’area, una donna ben impostata che rispondeva al nome di Sibylle ed un… investigatore e mentolo? Esperto di rumori e patè dell’anatra? Era proprio vero che gli avventurieri si specializzavano in tutto!

    I dubbi del mercante parvero alquanto strani per Nathalie, che però si limitò ad annuire con la testa fingendo di capire la situazione tentando di capire la natura della missione senza dover fare domande fuori luogo.
    La risposta di Narya, levò quasi ogni dubbio alla rossa. Il richiedente era un mercante e qualcuno voleva qualcosa da lui, che fosse invischiarsi in faccende che non li riguardava o simile.
    ”Sì, se possiamo fare qualcosa perchè si fidi di noi ci dica pure! Se possiamo contare gli uni sugli altri risolveremo questo problema in un batter d’occhio!” esclamò, dando man forte a Narya, continuando a buttare lo sguardo su di lei e sul suo famiglio, incuriosita.
    Alla domanda del mezzorco, probabilmente tanto fremente quanto lei di partire per la missione, Kohl rispose che dovevano partire seduta stante.
    ”Un altro viaggio in mare? Fantastico! Spero non ci siano altri briganti come è successo con Cynrad… Cos’è che aveva detto? Dovevo vedere più chiese? No, non era così… Di certo mi verrà in mente mentre navighiamo!”
    HP 48/48
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Mischia Falchion +8 2d4+4 | 18-20/x2


    Equipaggiamento
    0 MP | 4425 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Aura Condivisa (Sop) az. di mov. per dare ad alleati entro 9m metà dei suoi bonus morali e sacri(min. +1) per round pari a 3+Car. Una volta al giorno usa indulgenza ad area sugli alleati. Imposizione delle mani su di se fa suddividere HP con alleati come preferisce.
    Aura di Bene (Str) di livello da Paladino
    Individuazione del Male (Mag) a volontà
    Punire il Male (Sop) 2/2
    Imposizione delle Mani (Sop) usi 5/5 cura 2d6+4
    Aura di Coraggio (Sop) immune a paura, alleati entro 3m ricevono bonus Morale +4 contro TS paura
    Salute Divina (Str) non può ammalarsi
    Indulgenza (Sop) Rimuove condizione Infermo con Imposizione delle Mani
    Incanalare Energia Positiva (Sop) consuma 2 usi di Imposizione delle mani e cura AoE(come Chierico)
    Sfida (Str) 1 volta al giorno, attacchi contro bersaglio sfidato infliggono danni bonus pari a livello-2. Finchè minaccia bersaglio della sfida riceve Bonus Morale +1 su tutti i TS
    Sacrificio az. di mov. per dare Copertura Leggera ad alleato adiacente
    Incantesimi
    1/1 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1. 1x Imporre Ostilità
    2.
    3.

  5. .

    Nova Libra


    Iveril Melphia | Fattucchiera| LV 4 | SCHEDA
    Era facile notare come la giovane non fosse per nulla abituata alle grandi folle ed al fracasso; di certo non faceva molto per nasconderlo, continuando a guardarsi in giro con sguardo spaesato alla ricerca di chissà cosa o chissà chi.
    ”Caccia alle farfalle… bisognerà per forza iscriversi da qualche parte! Eppure non vedo nessun arbitro…” pensò tra sè e sè, non avendo purtroppo sentito l’annuncio fatto in precedenza. Fu tardi per prendere parte all’evento quando se ne rese conto e ne rimase molto dispiaciuta, immaginando di aver perso la sua unica opportunità per partecipare al ballo. Tutto mandato a quel paese da una sua disattenzione. Non sarebbe servito a niente imparare il minimo bon ton, nè l’abito a noleggio, nè il papillon di Opal… a proposito… dove diamine era quel pennuto?
    ”Opal? Opal! Dove ti sei cacciato!” urlò a squarciagola, preoccupata per la salute del suo famiglio. ”Che qualcuno lo abbia rapito?! Che si sia cacciato in qualche guaio?!”
    I filmini mentali, alimentati dall’ansia crescente di Iveril, non finivano più.
    Ci volle qualche minuto prima che il gufo tornasse, prima di far perdere altri anni di vita alla padrona.
    ”Eccoti! Dove diamine ti eri cacciato senza dirmi niente, eh?!” esclamò con fare nervoso Iveril, prima di notare una piccola busta tra il becco dell’animale. Era forse…
    ”Un invito! Grazie, grazie!” urlò all’amico facendogli grattini sul petto. ”Però… come l’hai avuta?”
    Il pennuto, con la faccia da sberle di un bambino che aveva fatto una marachella, inclinò il capo facendo finta di non aver capito quanto detto dalla streghetta. Probabilmente rubato a qualcuno, l’invito stava ben saldo tra le mani della giovane.
    ”...non dovrei… qualcuno non ci andrà per colpa mia… però…” pensò, prima di avviarsi piena di sensi di colpa al ballo. Non poteva vanificare tutti i preparativi fatti. Sistemò il papillon di Opal, per poi dirigersi al grande evento.

    L’interno della sala era… indescrivibile. Le decorazioni floreali che adornavano le pareti facevano sembrare quel luogo più come una grande foresta fatata che come un grande locale. La giovane si fermò ad osservare ogni piccola diramazione del legno chiedendosi come avessero realizzato una tale opera artistica, accompagnata dalla buona musica. Il precedente desiderio che un prode cavaliere le chiedesse di ballare venne meno dinnanzi alla curiosità ed allo stupore.
    Blake Vrüshka | Stregone | LV 2 | SCHEDA
    Le informazioni date dall’elfa furono abbastanza per Blake, che dopo averla ringraziata per la cortesia, salutò entrambe per muoversi verso il luogo del ricevimento.


    L’aria di superiorità che gli elfi volevano darsi si vedeva trasparire con facilità dagli addobbi presenti nella sala; pomposi ed esagerati, non vi erano altri modi per descriverli. Almeno aveva ottenuto risposta al quesito precedente: era per mostrare la loro superiorità alle altre razze, niente di più, niente di meno.
    ”Meglio così, basterà gonfiargli un po’ di più l’ego per entrare in qualche biblioteca riservata.”
    Ora restava solo da trovare un elfo con cui attaccare bottone. Si mise alla ricerca con lo sguardo, come un cacciatore alla ricerca della prossima preda.
    Zatras Vanya | Convocatore | LV 3 | SCHEDA
    Il fare innocente dell’umana dal manto smeraldo avrebbe intenerito anche il cuore più duro. Zatras di certo non poteva ignorare i tesori della ragazza, elogiandola per i ritrovamenti come fossero reperti storici antichi di qualche millennio.
    ”Però, niente male! Questo miele solo a guardarlo fa venire l’acquolina in bocca. E questo è…” studiò con attenzione il piatto rotto, avvicinando delicatamente la mano ma senza toccarlo, quasi a rispettare l’importanza di quell’oggetto leggendario. ”...ma questo appartiene alla collezione del famosissimo Ramiel Vonn Harbor! Come cavolo hai fatto a trovarne uno?! Sono rarissimi!“ continuò con un nome chiaramente inventato. Nessuno sarebbe riuscito mai a dirle che era un semplice piatto decorato, ma andava bene così. Più veniva spronata nello scoprire il mondo, meglio sarebbe stato.
    Zatras volse lo sguardo verso Aribeth, studiando la creatura che la accompagnava. Quindi era così che era fatto un Eidolon? Per quanto fosse a sua volta un convocatore, non aveva mai visto una di quelle creature prima d’ora, data la sua particolare affinità per il divino ed evocazioni celesti. Chissà come sarebbe stato il suo di Eidolon fosse stato più… normale.

    La caccia alle farfalle non andò così male, sicuramente pensava peggio non potendo fare affidamento sulle evocazioni di cui si serviva normalmente. Gli anni di fughe da Ilyetaesi avevano affinato la sua agilità e percezione quanto bastasse per non arrivare ultimo. Decise quindi di dirigersi al ballo, nella speranza di trovare le persone che aveva sfidato alcune decine di minuti prima.
    Ormai si era abituato all’idea che quella festa fosse veramente per tutti quindi non si fece troppi problemi nello scambiare una parola con gli altri partecipanti durante la ricerca.
    Inizialmente, data l’entrata di veramente tante, forse troppe persone per quella sala, non vide nessuno. Forse non erano stati invitati gli altri? Preso dalla foga non aveva pensato a questo dettaglio al lancio del guanto…Il fare - involontariamente - eccentrico di Dot venne in suo soccorso, facendola apparire su una rampa di scale a studiare la folla con interesse.

    ”Dunque ci rivediamo, compagna di retino!” esclamò con fare giocosamente pomposo dopo essersi avvicinato. ”Posso chiedervi il punteggio realizzato durante l’acciuffamento dei lepidotteri?“
    Nathalie Blumehart | Paladino | LV 4 | SCHEDA
    Il piano di cattura basato sulle mani nude non la aiutò affatto. Lo schema continuò a ripetizione: prendi la farfalla, prova a trattenerla, vedi un’altra farfalla, acciuffala, realizza che la precedente ti era sfuggita. Tuttavia, a Nathalie di questo non importava. Non era certo lì per vincere un premio o arrivare prima. Voleva conoscere le sue - ipotetiche - origini e… sì, divertirsi e vivere appieno la sua giovinezza come non aveva potuto fare per anni. Le piacevano i luoghi così affollati e pieni di vita e travolta dalla gioia del divertimento, lasciò un po’ andare la sua capacità innata. In mezzo alla festa, nessuno avrebbe realizzato di essere influenzato dalla sua di felicità.
    Arrivò l’annuncio del ballo al quale la paladina non potè non badare. Lei non voleva andarci. Lei DOVEVA. Si mise a correre nonostante l’armatura pesante, accompagnata dal rumore che avrebbero fatto delle pentole continuamente sbattute tra di loro.

    Appena entrata venne subito catturata dalla musica tradizionale e dalla serie di persone che si erano già messe a ballare. Sì, voleva ballare anche lei. Ringraziò mentalmente suo padre - fatto più unico che raro - per averle insegnato balli di gala sia umani che elfici. Non fu altrettanto galante come volle trovare il suo cavaliere - o la sua damigella.
    Inspirò a pieni polmoni. ”Chi vuole ballare?!” esclamò con un tono di voce sostenuto in modo che chi la circondasse la potesse udire ma al contempo da non sovrastare la musica.
    Cominciò a chiedere ad ogni persona che incontrava se volesse ballare ed ad ogni rifiuto passava alla successiva. Con la delicatezza di un orso mannaro, irruppe nel piccolo gruppetto. ”Ciao! Volete ballare?! Sì?! No?!” propose senza nemmeno presentarsi. Nel caso nessuno avesse accettato, sarebbe passata al prossimo gruppo di persone.
    ⊳ Iveril sta imbambolata a guardare il muro, in attesa del principe azzurro. Link al vestito della bimba speciale: x
    ⊳ Blake sta cercando un giovane elfo con cui scambiare una parola.
    ⊳ Zatras va a disturbare la vedetta di Rametta -Cappuccino-
    ⊳ Nathalie chiede con discrezione di ballare con qualcuno tra Grace, Aurora ed Arthur Tepes 11° pandøra GIIJlio II
  6. .

    Zatras Vanya

    Elfo Nobile| Convocatore | Livello 3 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    L'espressione stordita della ranocchietta fece sorridere l'elfo; era improbabile che la bestiola avesse capito, per Althea, non era nemmeno certo che Tiki sapesse dove si trovasse in quello stesso momento!

    Le spiegazioni che Dot diede a Zatras, per quanto vaghe, gli diedero un'idea più chiara della situazione; non avevano nemici in particolare, o se ne avevano erano troppi per elencarli.
    "Sai… sei la prima umana che sento riferirsi alle cose più piccole come tesori. Per questo pensavo fossi stata cresciuta da gnomi… Devo ammetterlo, sono felicemente stupito." rispose alla ragazza alla fine del discorso animato. Sì, erano di persone come lei che il mondo aveva necessariamente bisogno.
    "Devo ammettere che sarei curioso di conoscere la tua tribù. Deve essere composta da persone veramente speciali." continuò con fare sentito.

    La preoccupazione di Dot fece mettere le mani avanti al convocatore nel tentativo di tranquillizzarla.
    "Nono! Sei della grandezza giusta! Il punto è che i ragionamenti che hai fatto normalmente me li aspetterei da uno gnomo, ma se è un umano a parlare così è solo che un bene."

    L'elfo non amava parlare di se stesso e quando gli veniva chiesto di farlo di solito provava a sviare cominciando altri discorsi. Inizialmente gli sembrò di aver schivato quegli argomenti, ma nonostante la discussione sulla magia cominciata con la ragazza, questa volle chiedere di più su quanto avesse perso alcuni anni prima.
    Zatras si morse l'interno del labbro; si era lasciato troppo andare e non avrebbe dovuto. Aveva abbassato la guardia grazie al fare gentile e cordiale della druida. Però forse… forse questa volta avrebbe potuto parlarne. Non aveva motivi per non raccontare la sua storia.
    "Io…" lasciò in sospeso il discorso, incerto su come formularlo. "... sì, diciamo di sì. Sarebbe più corretto dire che sono loro ad aver perso me, ancora qualche decennio fa. Riguardo ritrovarli… credo sarebbe difficile e complesso. Sto cercando un po' tutti ma sono tante, forse troppe persone; le speranze che siano ancora vive sono poche per lo più."
    Gli si formò un nodo in gola durante quelle ultime frasi. Non parlava di sé così apertamente da anni e nel farlo si sentiva come se stesse infrangendo una regola non scritta.
    "Però… due persone potrebbero sapere di più su cos'è successo e dove sono tutti. Mio padre Arod e mio fratello Dulin. Difficile siano ancora vivi ma, se lo fossero…" Zatras lasciò il discorso in sospeso, senza nemmeno dare una descrizione dei due elfi vista la difficoltà nel parlare del suo passato.

    Scosse il capo, tornando a concentrarsi sul discorso principale. Avevano da parlare con gli alberi e meditare, no? Anche lui allungò una mano verso una delle piante per accarezzarla.
    "Sì… dopotutto sono vivi anche loro e sono parte del tutt'uno. Solo perché non li capiamo ancora, non significa che loro non capiscano noi." poi, volgendo lo sguardo all'umana "È molto poetico quanto dici, Rametta. Non dico non sia vero, anzi, son certo anche io sia come dici tu; solo sembra troppo bello per essere vero." continuò con sguardo sognante.

    Dot accolse la proposta di meditare con entusiasmo e speranza per il popolo del convocatore. L’elfo, non volendo smorzare il suo fervore, mantenne un atteggiamento altrettanto vivace accogliendo la sua idea. Portò una mano al mento come a rifletterci su qualche attimo, per poi esclamare ”In effetti… questa è una ottima idea! Ok, proviamoci.”
    Zatras quindi si sedette con le gambe incrociate, invitandola a fare lo stesso.
    ”Allora, io di solito quello che faccio è… mi siedo come ho fatto adesso, prendo alcuni respiri profondi…” si fermò per seguire le sue linee guida ”...e ascolto.”
    Sapeva che all’inizio non avrebbe notato chissà quali differenze; aveva solo chiuso gli occhi dopo essersi preso alcune boccate d’aria fresca. Solo dopo la magia sarebbe cominciata.
    Ci volle qualche secondo per cominciare a percepire meglio i dintorni, affinando udito e tatto.
    ”Lo senti? Senti il lento scorrere del vento… continuo… leggero… che ci carezza il viso? Ad accoglierci, rendendoci parte di lui. Senti il suo dolce cullare?”
    Le diede qualche attimo, in modo da assicurarsi che seguisse il suo sentire.
    ”La terra su cui ora siamo è parte del tutto, come noi. Come lo è l’erba che ci circonda, in lenta ma continua crescita. Come lo sono le piante, che sovrastano i nostri capi e ci proteggono dalla luce. E… là in fondo. Lo senti? Quel piccolo scricchiolio di foglie secche, calpestato da… sarà un cinghialetto? Un piccolo tasso? …è forse importante sapere cosa sia, fintanto che lo sentiamo?” chiese retoricamente.
    ”Ad ogni respiro, la natura che ci circonda continua a farci domande, quesiti. Su noi e su lei stessa. Sta a noi decidere se ascoltarla e risponderle. Tu… tu cosa senti?”
    L’elfo aveva percepito qualche dettaglio in più che aveva volontariamente omesso, nella speranza che Rametta continuasse quello che per occhi esterni poteva sembrare un delirio o parole messe insieme a caso. Rimase ad ascoltare il circondario, la natura, le piante, i piccoli animali della foresta e lei, attendendo una risposta da ognuno di loro.
    HP 33/33
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Raggirare: 7 (nascondere il dispiacere del suo popolo dopo averne parlato)
    Percezione: 8 (ascoltare i dintorni)

    Balestra Leggera(20)
    +5 1d8
    19-20/x2
    Evocazioni
    HP 0/0
    CA 0
    TpC - (danni -)

    Mischia Attacco#1 +0
    Distanza Attacco#1 +0
    Equipaggiamento
    0 MP | 1683 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Padronanza dell'Evocazione (Mag): Evoca Mostri 10/10
    Energia Divina Focalizzata (Sop): se solo 1 Evoca Mostri attivo, creat. evocate ottengono bonus di Fortuna +2 ai TpC ed a danni con armi.
    Aumentare Evocazione (Str): le evocazioni ottengono +4 FOR e CON.
    Evocazione Superiore (Str): quando si evoca più di 1 creatura, se ne evoca 1 aggiuntiva
    Armata degli Dei (Sop): Talento di squadra ottenuto dalle evocazioni: Grande Fiancheggiatore
    Tocco di Gloria (Mag): tocca una creatura ed ottiene bonus pari a lv convocatore ad una prova su Carisma entro 1 ora. 8/8
    Incantesimi
    5 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Aprire/Chiudere, Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luce, Mano Magica
    1. Cavalcatura, Protezione dalla Legge, Protezione dal Male, Scudo, Scudo della Fede
    2.
    3.



    Si tiri una prova di Percezione per ascoltare i dintorni.
  7. .

    Blake Vrüshka

    Umano Kayal| Stregone | Livello 2 | Legale Malvagio| Scheda | DICEROOM
    Bastò quel minimo di concentrazione in più per permettere al gruppetto di notare le particolari rappresentazioni che adornavano l’interno della grotta.
    ”...huh?”
    Blake fece scorrere gli occhi su quelle scritte più e più volte, intimorito ma intrigato allo stesso tempo, quasi come se lo chiamassero. Non ci volle molto prima di comprendere che non era il solo; contrariamente da quanto potesse immaginare, il primo ad esternare questo desiderio fu Àida che alzatosi annunciò come si sarebbe dovuto muovere il gruppo.
    ”Gli è forse finita la neve nel cervello? Vuole veramente farci credere che voglia addentrarsi per scoprire se vi sono pericoli?” pensò l’avvocato, combattendo contro la sua stessa curiosità nell’esplorare quelle profondità. Il fatto che Serhai a sua volta volesse addentrarsi non aiutò affatto.
    ”Anche lei adesso? Hanno forse perso tutti il senno? Se vi sono bestie feroci ci ritroveremo attaccati e soprattutto rischiamo che parte della struttura crolli sulle nostre teste! Questa cosa è illogica, completamente illogica!”
    Preso dai suoi ragionamenti, lo stregone rispose prontamente con un ”Mi-” per poi fermarsi di colpo.
    Era illogico addentrarsi, eppure usare la logica dove lo aveva portato fino a quel momento? Lo aveva lasciato a marcire in uno studio a compilare carte, pensare al modo per incolpare il prossimo accusato ed accettare a scatola chiusa l’esistenza di quelle maledette chiazze. A vivere nascondendo la sua “maledizione”, a dire di essere guarito per evitare beghe in famiglia e nella società, a nascondere del suo passato in quella dannata struttura in cui aveva perso dieci anni della sua vita. La logica, il ragionamento era stata la sua ancora di salvezza per uscire da quella prigione, ma nel farlo si era adeguato alla stessa società che lo aveva rinchiuso.
    Mise una mano alla bocca, ponderando ulteriormente sull’annuncio del monaco. Stava forse… sbagliando approccio? Aveva mai usato l’istinto prima? L’episodio in cui l’uomo in nero gli porse l’oggetto che gli cambiò la vita per sempre fu il primo ad essere ricordato. Eppure quello erano molti, troppi anni fa. Ci volle qualche attimo prima di ricordare come, qualche mese prima, si fosse lasciato andare completamente al suo senso di sopravvivenza. Assalito da un lupo, aveva sentito forza magica straripare dalle sue dita facendogli lanciare il suo primo incantesimo. Prese un respiro profondo, combattuto tra questi pensieri.
    ”...ho sempre seguito la via più semplice, più sicura. Non questa volta. Ho lasciato indietro tutto per comprendere queste… crepe. Bisogna correre dei rischi per raggiungere i propri obiettivi.”
    Blake si schiarì la voce per poi rispondere alla barda.
    ”Mi trovate in accordo in realtà. Se vi sono animali pericolosi conviene saperlo appena possibile.” affermò, mentendo a tutti i presenti, lui compreso. ”Anzi, farò il possibile per avvisarvi dovessi notare qualunque tipo proprietà o scritta magica.”
    Osservò con attenzione i presenti uno ad uno. A fine giornata avrebbe ringraziato la provvidenza per quel gruppo fuori dal comune. Che forse avesse trovato qualcuno come lui alla ricerca di risposte? Il suo percorso da lì in avanti sarebbe stato spianato da quei tre?
    Fece un sorriso appena accennato, ridacchiando tra sé e sé. Sembrava quasi una barzelletta; un avvocato, un megalomane, una barda ed un apatico entrano in una caverna…
    HP 16/16
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Individuazione del Magico e Lettura del Magico lanciate alternate ogni 6 secondi per cercare proprietà o scritte magiche

    Balestra Leggera +4 (1d6)
    Gittata 24m
    Critico: 19-20/x2

    Equipaggiamento
    0 MP | 10894 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Mantello delle Ombre(mag) Durata 1 round, Usi: 8/8, +1 Furtività
    Incantesimi
    5 Lv 0| 6/6 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Conosciuti
    0. Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Suono Fantasma, Aprire/Chiudere, Mano Magica
    1. Dardo Incantato, Immagine Silenziosa
    2.
    3.

  8. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 3 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    Se inizialmente Iveril aveva qualche sospetto che l'iraconda fosse una persona del tutto svergognata, la sua risposta incalzante le diede la conferma. Messa sulla difensiva da parole che mai si era sognata di pronunciare, rimase senza parole qualche secondo per poi abbassare il capo - nel tentativo di nascondere l'imbarazzo - e pronunciare quella parola tabù, come farebbe un bambino con una parolaccia; voleva dirla con tutte le sue forze, anche solo per superare qualche limite, cosa che di norma non faceva mai.
    "S… Se… SEEEE" annunciò con tutte le sue forze, per poi tornare in se.
    "N-No! Non la dirò! È una parola scurrile e volgare e… e non è educato! Ci sono modi più garbati per riferirsi a… a quello!"

    Fortunatamente la fattucchiera non cadde nella trappola di Sibylle che, subito dopo, elenco decisamente troppi termini fuori luogo per riferirsi alla sfera sessuale. Ad ogni termine - di cui molti nuovi per la povera innocente streghetta - Iveril non faceva altro che sprofondare nella vergogna nonostante non fosse lei a dirli, continuando ad abbassare il capo verso il petto, volendo spofondare sempre di più ad ogni parola nuova, fino a coprirsi il volto per il disagio.
    "Basta, basta! Non è necessario essere così scurrili! Parlate come un uomo di basso borgo!" urlò la strega in risposta.
    Da quale dannato girone infernale era uscita quella donna per avere tali conoscenze? E perché doveva averla incontrata proprio lei? Era un piano del fato per metterla alla prova..?
    Sì, doveva essere così, una donna che voleva plagiarla per farla diventare più rozza, più volgare. Più uomo.
    "E pensare che ci stavo quasi cascando prima… devo fare più attenzione!"


    I discorsi della iraconda facevano capire con facilità che avesse avuto in passato qualche tipo di trauma che la avesse segnata profondamente; Iveril, invasiva come era, non volle però mollare l'osso, rispondendole addolcendosi un po'.
    "Vivi per te stessa, capisco… ma non ti senti mai sola nel farlo? Se è così… sei sicura che questo sia il meglio delle possibilità?" rispose muovendo il labbro per mostrare incertezza.
    "È vero che non esiste, o almeno non esiste ancora… Se più persone cominciano a crederci perché non dovrebbe diventare realtà?" continuò poi la fattucchiera, con una idea quasi bambinesca ma di cui si vedeva era convinta. "Non vi sto dicendo di accettare le cose per come sono, solo… non vorrei che in futuro vi trovaste a non vivere al meglio delle possibilità per aver escluso completamente questo aspetto della vita. Ovviamente con i giusti riguardi… nasce una forza incredibile nell'avere qualcuno a cui si vuole bene, credimi."
    HP 24/24
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    Capelli Prensili: +6 1d3+5 (range 3m)
    Distanza
    Balestra Leggera(20): +4 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 12/12
    CA 17, contatto 17, impreparato 14
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +6 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 11982 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Fatture(CD: 16)
    -Capelli Prensili (3/3 minuti)
    -Sorte Protettiva (Sop): 1 round. Entro 9m, ogni dado per TpC su un alleato scelto va tirato due volte; prendere il risultato peggiore.
    -Veggenza (Sop): si ritarda una fattura elencata nell'abilità a quando influenzerebbe un TpC o un TS.
    -Risata Beffarda (Sop): come az. di movimento aumenta di 1 round la durata di alcune fatture entro 9m.
    Incantesimi
    4 Lv 0| 4/4 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luci Danzanti
    1. 1x Ingrandire Persone, 1x Armatura Magica, 1x Ipnosi, 1x Incuti Paura
    2.
    3.

  9. .

    Blake Vrüshka

    Umano Kayal| Stregone | Livello 1 | Legale Malvagio| Scheda | DICEROOM
    ”Tsk, piaggiatore.” pensò lo stregone, nel notare il fare a dir poco adulatorio - almeno dal suo punto di vista - del Kayal che rispondeva al nome di Messer Blois. Cedric tuttavia salvò la sua reputazione, almeno parzialmente, nell’essere la terza persona ad incalzare il monaco, unico superstite a quella conversazione colloquiale e fine a sé stessa. Àida in risposta non dette alcuna soddisfazione riferendo solo il suo nome e rispondendo al modo di dire prendendolo decisamente troppo alla lettera.

    Blake fece roteare gli occhi per poi tornare ad ascoltare la conversazione tenuta per lo più da Golan. Al sentire le lezioni di vita del mezzouomo Blake non fece altro che provare ribrezzo.
    ”Un vecchio halfling con la parlantina che crede di impartire lezioni di vita a sconosciuti parlando di amore ed altre cazzate simili? Fortuna che siamo quasi arrivati.”

    Non riusciva a sopportare quel genere di discorsi. Persone che invece di liberare la propria vista non facevano altro che buttarsi ulteriore fumo negli occhi senza notare da dove nascano quei sentimenti; da niente di meno di un desiderio egoista.

    ”Sono pienamente in accordo con voi, Golan. L’amore dà la forza per fare miracoli. Spero solo in futuro, come voi, di poterlo provare anche io. Quello vero intendo.” disse, per poi cominciare a guardare l’ombreggiatura chiara che gli circondava l’anulare sinistro pensieroso. Poi con il sorriso più caloroso che riuscì a mettere su continuò rivolto al mezzouomo ”Siete stato davvero fortunato, ma immagino questo lo sappiate già.”

    Ai dubbi del bardo Blake rispose solo con ulteriori dubbi. ”Ne ero convinto pure io ma evidentemente mi sbagliavo… Spero solo di non arrivare nel luogo sbagliato o il mio cliente è finito.”

    Infine Blake fece cadere il suo sguardo su ognuno dei presenti con fare amichevole, confermando o smentendo in realtà le sue opinioni su di loro quasi fosse il giudice più adatto a farlo.
    ”Dunque, abbiamo un mezzouomo che soffre di senilità e vive di belle emozioni, un tizio taciturno fuori dal mondo che prendere alla lettera ogni parola, una curiosona invasiva con un’ironia gelida quanto queste montagne ed un leccasuole vagabondo che tenta di mostrarsi piacente fallendo miseramente… Quanta medriocrità.”
    HP 8/8
    CA 14
    Tpc - (danni -)

    Balestra Leggera +3 (1d6)


    Equipaggiamento
    0 MP | 3875 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità
    Mantello delle Ombre(mag) Durata 1 round, Usi: 8/8
    Incantesimi
    4 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Conosciuti
    0. Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Suono Fantasma, Aprire/Chiudere
    1. Dardo Incantato, Immagine Silenziosa
    2.
    3.

  10. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 2 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    ”Brr… ch-ch-chi diaaa-diaaamine me l’ha fatto f-f-f-faaare..?”

    La giovane streghetta non aveva fatto altro che porsi questo semplice quesito da quando si era avviata alla ricerca della fantomatica baita magica dispersa chissà dove sul monte Wickwar. Era tutto cominciato qualche giorno addietro quando, di ritorno dal suo breve viaggio a Nysrod in cui aveva aiutato insieme ad altri quattro avventurieri a debellare delle serie minacce in un labirinto in pietra, si era rifugiata in una locanda per la notte. Nello scambiare una chiacchiera con gli altri viaggiatori presenti si era entrati in un argomento che aveva attirato completamente la sua attenzione; secondo quanto stava urlando l’energumeno che sedeva qualche tavolo più in là tra una sganasciata ed un boccone al suo cosciotto di pollo, pareva che qualcuno che si facesse spacciare per il druido rosso avesse scritto annunci in giro per tutto il continente riferendo di raggiungerlo. Iveril, curiosa come era, si era alzata immediatamente dalla sua seduta andando a chiedere di più all’omone che con uno sguardo stranito e divertito dalla curiosità della fattucchiera le aveva indicato la bacheca presente proprio all’interno del locale.
    ”Non sono coraggiosissima… ghiotta direi anche di sì però! Che dici Opal, hai voglia di farti una piccola vacanza in mezzo alla neve?” chiese al suo pennuto. Normalmente avrebbe ignorato del tutto un annuncio del genere immaginando come probabilmente chiunque nella taverna faceva che fosse una delle classiche fregature o almeno uno scherzo di pessimo gusto; la giovane aveva imparato però che erano proprio i messaggi più particolari che celavano gli incontri più interessanti, esattamente come era avvenuto il suo primo incontro con il micio magico Bustioo.
    Iveril si affrettò a richiedere delle provviste - tra cui il latte richiesto nella lettera - per un viaggio lungo e freddoloso, andando poi a sistemare i suoi attrezzi da lavoro per partire la mattina dopo.

    I freddi venti delle montagne del Nentyr continuavano a solcarle il viso, facendola rabbrividire ad ogni folata; se le avessero descritto prima quanto freddo fosse in quelle lande si sarebbe domandata due volte se partire alla ricerca di questa magica struttura dispersa chissà dove su quella catena montuosa. Solo un pensiero non le faceva tremare il passo: il voler raccontare del druido rosso a Matias una volta che fosse tornato.
    Quante volte gli aveva parlato del druido rosso, un po’ per farlo sognare, un po’ per farlo stare buono… Lei stessa si era improvvisata il druido rosso una volta solo per farlo contento, peccato che la sua corporatura gracilina la aveva smascherata ancor prima di cominciare costringendola a dire al fratello che quell’anno lei in persona lo stava aiutando a distribuire i regali. La espressione imbronciata del ragazzino, preoccupato di non poter passare quel periodo con la sorella per questo nuovo compito sbucato dal nulla, le era rimasta impressa in mente.
    ”Farò di tutto per incontrarti, druido rosso, e parlerò di te a Matias quando lo rivedrò senza tralasciare dettagli.”

    Dopo giorni e giorni di viaggio, finalmente la streghetta riuscì a scorgere delle luci in lontananza.
    ”Eccola! È là!” urlò per poi mettersi a correre in quella direzione senza più badare alla stanchezza. Peccato che quest’ultima si fece sentire di lì a poco concluso lo scatto.
    ”Huff… Puff… Sono… Sono arrivata…”
    Si prese qualche secondo per ammirare la maestosità delle luci che agghindavano il legno della baita; il profumo di biscotti non fu altro che la ciliegina sulla torta facendole apprezzare il momento come mai si sarebbe immaginata.

    Fece per incamminarsi in direzione della struttura quando un viso familiare catturò la sua attenzione.
    ”...messer Rhunmord? Siete proprio voi?! Che piacere vedere un volto conosciuto e da queste parti tra tutti i luoghi! Siete anche voi rimasto incuriosito dalle affissioni presenti nel Kalazar?” chiese, ancora piena di gioia per essere arrivata a destinazione.
    HP 16/16
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    Capelli Prensili: +6 1d3+5 (range 3m)
    Distanza
    Balestra Leggera(20): +4 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 8/8
    CA 16, contatto 16, impreparato 13
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +6 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 3819 MO | 0 MA | 0 MR
    -Zaino(Acciarino e Pietra Focaia, Candele(10), Gessetti(10), Giaciglio, Inchiostro, Kit da Rancio, Otre, Penna a Pennino, Pentola di Ferro, Razioni da viaggio(5gg), Sapone)
    -Borsa da Cintura
    -Borsa per Componenti di Incantesimi
    -Balestra Leggera
    -Quadrelli da Balestra(20)
    -Haramaki
    -Diario


    Capacità
    Fatture(CD: 16)
    -Capelli Prensili (2/2 minuti)
    -Sorte Protettiva (Sop): 1 round. Entro 9m, ogni dado per TpC su un alleato scelto va tirato due volte; prendere il risultato peggiore.
    -Veggenza (Sop): si ritarda una fattura elencata nell'abilità a quando influenzerebbe un TpC o un TS.
    Incantesimi
    4 Lv 0| 4/4 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luci Danzanti, Scintilla
    1. 1x Ventriloquio, 1x Cura Ferite Leggere, 1x Armatura Magica, 1x Foschia Occultante
    2.
    3.

  11. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 2 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    La streghetta mise su un sorriso a dir poco forzato, ed era comprensibile; tra la paura per essere stata linciata se avessero saputo da dove traeva potere arcano, l’essere spaesata per il luogo distante da quelli solitamente frequentati e l’imbarazzo per la sua bizzarra presentazione la giovane si era irrigidita all’improvviso, solo per poi notare che la guardia a cui si era rivolta era ancora troppo assonnata per aver colto appieno le sue parole per intero.

    Tirò un sospiro di sollievo, per poi notare due figure che si erano avvicinate a loro volta all’entrata. Il primo, dal portamento possente e capelli rossi, nemmeno la calcolò, facendole capire che tutti gli effetti gli epiteti che si era affibbiata non erano stati colti da nessuno. Ci pensò Lysariam a smentire quel suo pensiero.
    Al sentire le affermazioni della dhampir, Iveril arrossì, inclinò leggermente la testa a destra con fare amichevole ed uno sguardo forzato e le rispose ”...ehm… s-sì! Sono… sono pronta ad usare la strabiliante magia!”
    ”Iv?! Ma che stai dicendo! Non peggiorare la situazione!” pensò al contempo, mostrando uno sguardo ancora più forzato di prima. La giovane era così in palla che non notò nemmeno che le fosse stato dato del tu.

    La strega bianca fece un sorriso un po’ amaro nel sentire le parole dell’antipaladina e, nel ricomporsi al meglio sentendo quelle affermazioni, rispose nella maniera più pacata possibile nel tentativo di nascondere un filo di tristezza nelle sue parole.
    ”Sì, esattamente. Sono qui per i… disagi causati dalle megere.”
    Non se la prese con la giovane, dopotutto aveva detto quelle parole con incredibile naturalezza, ma le parole “caccia alle streghe” colpirono Iveril in maniera particolare.
    ”Il concetto di strega è ancora legato alle megere così tanto? Se adesso è così, come era quando mamma era ancora una avventuriera?”
    Ascoltò il nome della giovane e del compagno di viaggio, per poi rispondere a sua volta.
    ”Iveril. Iveril Melphia.” rispose in maniera involontariamente distaccata.

    Durante le sue presentazioni, una quarta figura si avvicinò al gruppo chiedendo di più sulla missione. La voce dell’elfo che aveva conosciuto dall’altra parte del continente le diede un appiglio per sgattaiolare via da quella spinosa conversazione.

    ”Buongiorno a lei! È un piacere rivederla nobile M…” si bloccò di colpo.
    ”Diamine Iv, ma pensa prima di parlare, non aprire bocca solo per darle aria!”
    La difficoltà nella pronuncia di nomi elfici ancora non era stata superata dalla ragazza e l’ultima volta che i due si erano incontrati l’elfo era parso a dir poco infastidito nel sentire il suo nome storpiato.
    ”...nobile… nobile messere!”
    ”Prima o poi la finirai con le gaffe, spero!” pensò tra sé e sé, rimproverandosi per l’ennesima volta.
    ”Potrei dire lo stesso di voi.” continuò rivolgendosi all’elfo mostrando uno sguardo amichevole. Vedere un volto familiare le faceva solo che piacere trovandosi in una zona del continente mai visitata da lei prima.

    In attesa di una risposta da parte della guardia, una piccola figura seguita si fece strada nel gruppetto con al seguito una creatura che pareva essere il risultato dell’umorismo più nero di qualche macellaio. La gnoma fece gli onori di casa con i quattro ospiti del feudo, invitandoli ad entrare per portarli dalla padrona del feudo lasciando all’entrata l’essere ed Iveril, intimorita da quella visione, seguì a ruota.

    Inizialmente la giovane si aspettava di incontrare chissà quali decorazioni all’interno dell’edificio principale della cittadina, ma si dovette ricredere appena notò la mancanza di arredi sfarzosi. Proseguirono, fino ad incappare in una donna dagli occhi vitrei con cui Bilka scambiò qualche parola, poi entrarono dentro la sala da pranzo.

    La compostezza che aveva mantenuto fino a quel momento la fattucchiera venne meno nel sentire le presentazioni fatte dalla gnoma. Si presentò nuovamente, nella speranza di correggere quello spiacevole malinteso.
    ”Iveil Melphia, al vostro servizio mia signora.” disse facendo un inchino riverente.
    La giovane seguì l’invito di dama A’darra, sedendosi nel posto più vicino a lei ascoltando con attenzione quanto vi era da riportare.

    Fin da subito, i racconti narrati da Hyelle la rattristarono: era ben conscia che altre persone come lei usassero i poteri che gli erano stati donati per fini malvagi, ma ogni volta che doveva confrontarsi con la dura realtà delle cose era difficile scrollarsi di dosso la sensazione di disagio mista ad un minimo di senso di colpa, per quanto insensato. Che fossero chiamate streghe o megere poco importava; ciò che importava era che altre persone erano ingiustamente morte per mano di qualcuno che non dava il giusto valore alla vita.
    La vista della bambola la fece rabbrividire, lasciandole sfuggire un'espressione di disgusto ed una sensazione di sporco addosso al pensiero che, se avesse voluto, anche lei sarebbe stata capace di creare uno di quegli oggetti maledetti. Nonostante ciò, non poteva ignorare il problema: era giunta fin lì per risolverlo.

    La fattucchiera fece un respiro profondo per poi pronunciare parole arcane, facendo divenire i suoi occhi vitrei ed ispezionando l’unico indizio che pareva avessero.
    Avvicinò una mano, nel tentativo di comprendere di più sull’oggetto, ma dovette fermarsi concentrandosi piuttosto sul trattenere un conato essendosi avvicinata tanto all’aura di cui era intriso.
    La strega non si era mai avvicinata tanto a qualcosa che le risultava tanto familiare ed al contempo tanto dissonante, era come vedere le proprie capacità magiche riflesse in uno specchio crepato. Comprendeva appieno come, chi non aveva interesse verso altri oltre a se stessi, potesse venire soggiogato ed inghiottito da quella oscurità.
    Un solo pensiero passò per la mente di Iveril.
    ”C’è tutto di sbagliato in questa.. cosa.”

    Man mano riuscì a riprendersi dal senso di vomito, tornando concentrata sui discorsi della baronetta; alla richiesta di questa se vi fossero dubbi, Iveril intervenne prontamente.
    ”Vorrei avanzare una domanda se mi è permesso… ci avete riferito che questi oggetti sono stati trovati all’interno delle miniere. Questi sono apparsi dal nulla? Sono state per caso avvistate persone normalmente non presenti nella zona?” poi si fermò qualche attimo a riflettere ”Se queste bambole sono ciò che causa gli eventi febbrili in qualche modo devono essere arrivate… Sono state fatte perlustrazioni nella zona in cerca di qualche aura magica di sorta? Differente da quelle presenti in quelle… cose.” continuò puntando infine uno sguardo disgustato al pupazzetto.

    HP 15/15
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Raggirare: 1(nat) [per non mostrarsi demoralizzata per "caccia alle streghe" con Lysariam]
    Individuazione del Magico per osservare la bambola
    Sapienza Magica: 28 [informazioni sulla bambola]

    Mischia
    Capelli Prensili: +6 1d3+5 (range 3m)
    Distanza
    Balestra Leggera(20): +4 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 7/7
    CA 16, contatto 16, impreparato 13
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +6 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 2119 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Fatture(CD: 16)
    -Capelli Prensili (2/2 minuti)
    -Sorte Protettiva (Sop): 1 round. Entro 9m, ogni dado per TpC su un alleato scelto va tirato due volte; prendere il risultato peggiore.
    -Veggenza (Sop): si ritarda una fattura elencata nell'abilità a quando influenzerebbe un TpC o un TS.
    Incantesimi
    4 Lv 0| 4/4 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Guida, Individuazione del Magico, Luci Danzanti, Stabilizzare
    1. 1x Armatura Magica, 1x Ingrandire Persone, 1x Palla di Fango, 1x Urlo Spacca Timpani
    2.
    3.

  12. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 2 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    Iveril era incerta a dir poco su come muoversi in quella situazione. Non aveva un buon senso dell’orientamento e lo aveva appurato più e più volte negli ultimi mesi; trovarsi in una regione a lei sconosciuta in una zona interamente sotterranea…

    Sentite le proposte dei due elfi, la strega fece un passo avanti per dire la sua.
    ”Trovo che sarebbe più sensato seguire la proposta di Ow.. Wum… ehm…” balbettò la giovane, per niente abituata a nomi elfici, per poi continuare con un tono di voce sostenuto nella speranza di usare l’appellativo corretto ”Alla proposta di Wayo sull'entrata principale. Potremmo partire da delle zone presumibilmente più sicure e raccogliere qualche indizio di sorta senza incappare direttamente, beh… nel problema. Questo ci darebbe il tempo per sapere a cosa andremo incontro.”

    La fattucchiera portò una mano al mento ponderando per qualche secondo; poi aprì il suo zaino e cominciò a rovistare tra i suoi averi.
    ”Ah-ha!” esclamò, estraendo i gessetti che aveva con sé. ”Forse questi potrebbero fare al caso nostro, anche solo per segnare su qualche muro se abbiamo già percorso quella zona o per orientarci scrivendo zona per zona in che area della mappa siamo. Sarebbe un problema utilizzarli all’interno?” chiese rivolgendosi ai fratelli. Poi chiese al resto del gruppo ma rivolgendosi per lo più ad Ewaym che pareva essere il membro più abile in fatto di orientamento ”Secondo voi potrebbero farci comodo?”

    HP 15/15
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    Capelli Prensili: +6 1d3+5 (range 3m)
    Distanza
    Balestra Leggera(20): +4 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 7/7
    CA 16, contatto 16, impreparato 13
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +6 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 2219 MO | 0 MA | 0 MR

    -Zaino(Acciarino e Pietra Focaia, Candele(10), Gessetti(10), Giaciglio, Inchiostro, Kit da Rancio, Otre, Penna a Pennino, Pentola di Ferro, Razioni da viaggio(5gg), Sapone)
    -Borsa da Cintura
    -Borsa per Componenti di Incantesimi
    -Balestra Leggera
    -Quadrelli da Balestra(20)
    -Haramaki
    -Diario


    Capacità
    Fatture(CD:16)
    -Capelli Prensili (2/2 minuti)
    -Sorte Protettiva (Sop): 1 round. Entro 9m, ogni dado per TpC su un alleato scelto va tirato due volte; prendere il risultato peggiore.
    -Veggenza (Sop): si ritarda una fattura elencata nell'abilità a quando influenzerebbe un TpC o un TS.
    Incantesimi
    4 Lv 0| 4/4 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Guida, Individuazione del Magico, Luci Danzanti, Stabilizzare
    1. 1x Ingrandire Persone, 1x Armatura Magica, 1x Urlo Spacca Timpani, 1x Incuti Paura
    2.
    3.

  13. .

    Iveril Melphia

    Umana Iboitha | Fattucchiera | Livello 1 | Neutrale Buona | Scheda | DICEROOM
    Le parole dei gendarmi, che normalmente avrebbero tranquillizzato chiunque, non cambiarono di molto le emozioni provate da Iveril in quel momento. Certo, probabilmente nè lei nè lo sconosciuto avrebbero dovuto risarcire le famiglie o finire in gattabuia, ma questo a lei poco importava; un uomo era morto davanti ai suoi occhi e questo non riusciva in alcun modo a farselo passare di mente. Se non fossi stata ingenua non sarebbe morto… Se non mi fossi lasciata trasportare dall’istinto di difesa saremmo ancora tutti in vita… pensava, continuando ad addossarsi la colpa. Fu uno shock per lei, che voleva essere colei che curava o faceva tornare in vita le persone, essere la causa della morte di un altro umanoide.
    Completamente isolata dal resto del mondo per queste riflessioni, Iveril non notò nemmeno che le guardie si stavano allontanando con gli altri due. Restò ad osservare il corpo esanime del bandito mentre lasciava lacrime lente e silenziose scorrerle sul viso, finchè infine non lo portarono via.
    Si sedette per terra in un angolo, cingendo con le sue braccia le gambe tenendo la testa nascosta, quasi per vergogna. Può essere un pregio, la misericordia non è virtù comune; ma può essere anche un difetto molto fatale. Queste parole fecero crescere una forte rabbia nella giovane strega, che sbottò rispondendo d’istinto ”Un difetto fatale? Una persona è morta davanti ai nostri occhi e si sta preoccupando per il mio approccio alla vita?! È morta a causa nostra non capisce?! Come potete rimanere impassibile a questo modo dinnanzi ad un fatto simile?! Probabilmente aveva amici, familiari e quant’altro ed ora…” si prese una pausa per riordinare i pensieri, ma facendo ricominciare le lacrime ”...ora questa persona non c’è più. Ora coloro che si prendevano cura di lui non potranno fare altro che rimpiangere il giorno in cui hanno incontrato noi… Abbiamo… Abbiamo ucciso una persona… Ho ucciso una persona… A causa della mia ingenuità lui è morto…” ruotò il capo, in modo da evitare il contatto visivo con Rohitashwa ”A causa mia, di una guaritrice, una persona è morta… mi avete detto che la mia compassione verso di lui vi ha colpito. A me, invece, colpisce di più la normalità con cui me ne state parlando adesso. Avete invocato la dea dell’amore prima, eppure non vedo alcun amore in queste vostre parole”

    HP 7/7
    CA 14 (11 Impreparato, 13 Contatto)
    Tpc - (danni -)

    Attivazione Capelli Prensili, round 10/10

    Mischia
    Capelli Prensili: +5 1d3+5 (range 3m)
    Distanza
    Balestra Leggera(20): +3 1d6
    Gittata 24m
    Critico 19-20/x2
    HP 3/3
    CA 16, contatto 16, impreparato 13
    TpC - (danni -)

    Mischia
    2 artigli +5 1d4-2
    Equipaggiamento
    0 MP | 539 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Fattura(DC: 15)
    -Capelli Prensili minuti pari al livello
    Incantesimi
    3 Lv 0| 3/3 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luci Danzanti
    1.
    2.
    3.

13 replies since 24/12/2014
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