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  1. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 5 | CN | Scheda | DICEROOM
    Si aspettava una reazione di vergogna, di disappunto e magari anche frustrazione. Penelope non parlava perché era inutile farlo, chiaramente, chi la avrebbe mai creduta? Proprio perché tutto puntava a lei parlare non aveva senso, doveva dimostrare la sua innocenza insieme a chi se ne stava occupando e allora sarebbero stati i fatti a parlare. Convoluto, anche un po' cervellotico, ma sensato. Questo si aspettava.
    Non una confessione.
    tac
    Un passo dei tacchetti dei lunghi stivali di Serhai più rumoroso degli altri ne segnò l'arresto brusco e improvviso. Le due ragazze non le finirono addosso per colpo di fortuna; Cathy probabilmente sospirava per conto proprio continuando a guardar male Penelope.
    La quale si beccò uno sguardo in tralice, al vitriolo e chi più ne ha più ne metta, da parte di Serhai. Era una tipa paziente, cavalcava i conflitti e le difficoltà al massimo con una scrollata di spalle e un po' di noia: difficilmente qualcuno le aveva visto in faccia qualcosa di più della semplice irritazione. Penelope invece lo vide.
    Non contava che fosse una ragazzina, che avesse appena perso la fidanzata in qualche modo atroce, che si vergognasse per aver fatto qualcosa di evidentemente stupido e non lo avesse voluto dire. Questo Serhai lo capiva, lo sapeva benissimo.
    Capirlo però non la privava della voglia di imbracciare il liuto, per il manico, e spaccarlo in testa a quella piccola testa vuota che l'aveva appena fatta girare a vuoto, mentalmente e fisicamente, per trenta minuti. Scommetteva che avrebbe rimbombato più il cranio che il legno.
    La fissò per un paio di secondi di surreale silenzio, prima di rompere la cosa con un notevole sforzo di volontà.
    « Ah. » - Si produsse in un sorriso suo malgrado più inquietante che tirato. - « Questo cambia molte carte in tavola. Spero te ne renda conto. Avrebbe davvero, davvero aiutato molto dirlo subito invece di giocare al gioco dell'oca a questo modo. Anche se avevi fatto un'idiozia potevi evitare di... peggiorare le cose. » - Voleva dire di sembrare un'idiota, in realtà, ma già Penelope aveva fatto danni, se si metteva pure a piangere o a lagnarsi non avrebbero mai cavato un ragno dal buco. Chiuse gli occhi, scosse la testa e si portò la mancina al viso, dove cercò di far scemare quella terribile voglia di violenza massaggiandosi la fronte mentre riprendevano a camminare. - « Andiamo, celermente. E per favore basta segreti, siete grandi e grosse, non facciamo i bambini vergognosi colti con le mani nella marmellata. » - Aggiunse infine, steccata.
    Cathy poté riprendere e dirle quanto lei in realtà si aspettava già da prima. Era ovvio e logico che fosse stata Lisa a impedir loro di parlare. A un morto puoi far dire qualsiasi cosa, non si può mica opporre o contraddirti. Poteva non essere una bugia, ma senza dubbio aiutava a coprire le tracce di un assassino...
    Ormai lì avanti, vide Daven passar oltre le porte del luogo del delitto insieme a una ragazza con gli occhiali. Si augurò si trattasse di Tessa, mentre cercava di calmarsi e ragionare. Se era effettivamente Penelope ad avere mandato i messaggi, la sua tesi crollava come un castello di carte...
    O forse no? Se il punto era incastrare Penelope, la quale si era dimostrata ampiamente scema come un tubero, l'assassino avrebbe fatto bene ad approfittare di quella gaffe fatta da Penelope per renderla una perfetta colpevole. Avrebbe cavato due piccioni con una fava. Certo, serviva cambiare il movente, in quel caso... Ma se Penelope non era la vera colpevole, non era detto che il movente fosse passionale, tutt'altro.
    E servivano anche delle prove concrete, che non erano ancora uscite fuori, se non a carico della piccola, sciocca Penelope...
    C'era anche un altro dettaglio che non aveva considerato fino a quel momento. La sapevano spostare tutte la corda... Ma da dove era sbucata? Sarebbe stato abbastanza vistoso portare una corda in giro in una accademia di magia, e non ricordava di incantesimi che potessero crearne sul momento, solo incantarle. Sarebbe stato così importante come dettaglio? Aveva la testa piena di maledizioni.

    Rientrando, Cathy inorridì a vedere il corpo dell'amica, e Penelope abbassò gli occhi, come prima. Era arrivato un chierico, probabilmente convocato dal professoru, e Lisa era stata messa in uno stato di preservazione magica. Poco utile per le indagini, ma perlomeno si rispettavano i morti. Lu professoru stesso chiese imperiosamente alle due di parlare e spiegarsi: Serhai non dubitava che avrebbero sentito lo stesso teatrino e quindi Penelope sarebbe stata la colpevole plenariamente decretata.
    Continuava, per lei, a non aver senso l'andamento di quella vicenda. Cosa aveva detto Tessa a Daven prima di entrare? C'era qualcosa che avrebbe potuto risolvere il mistero? Si maledisse ancora per essersi divisi, ma ormai era fatta.
    Avrebbe potuto lasciarle parlare, sicuramente voleva sentire cosa aveva da dire Tessa. Ma poi? Era un copione che aveva già sentito diverse volte, cucito alla perfezione.
    Se era perfetto perché era una bugia o perché era la verità, tanto valeva iniziare a mettere le carte in tavola.

    « Mi permetta, professor Liethravephen, ma credo ce l'abbiano già detto numerose volte. Ma ricapitoliamo. Penelope e Lisa erano molto amiche fra loro, unica eccezione in un quadro che ha visto Penelope come ultima della classe per provenienza e per studi. Cathy e Tessa sono amiche di Lisa. Penelope, Cathy e Tessa non sono amiche. » - Iniziò.
    « Lisa e Penelope un mese fa litigano, "perché Lisa diceva che Penelope fosse troppo appiccicosa". Smettono di parlarsi. Succede che durante questo mese di separazione Lisa inizia a ricevere messaggi di minaccia, scritti con ritagli per non far capire il mittente. Cathy e Tessa si appostano per vedere chi li recapita e scoprono che si tratta di Penelope. Non serve cercare di capire se è vero, perché Penelope stessa poco fa ha confermato: li mandava nella speranza che, spaventata Lisa anonimamente, volesse riavvicinarsi a lei, probabilmente per cercare protezione. » - Accennò alla ragazza mentre guardava i suoi collaboratori, per far capire che quello era parte di quanto trasparito dal suo detour.
    « Nonostante questo, Lisa non vuole denunciare l'accaduto, a detta di Cathy "per non mettere in allarme gli altri". Oggi Lisa e Penelope dovevano vedersi per chiarire: misteriosamente Lisa viene trovata morta, ed è Penelope stessa a trovarla e cercare aiuto. Da questo resoconto possiamo notare due cose principali... »
    Tutto puntava contro di lei, eppure era rimasta ad aiutarli nelle indagini... Qualcosa che un bravo assassino non farebbe, senza pensare di avere la possibilità di non essere incriminato.
    Era anche possibile che Penelope fosse davvero così stupida da aver fatto tutto lei e averli aiutati sperando di essere scagionata, ma un pizzico della sua mente voleva sperare non fosse davvero capace di simili bassezze. Forse solo per la propria sanità mentale, sentendosi vagamente presa in giro.
    « La prima è che delle lettere sapevano solo Penelope, che le mandava; Lisa, che le riceveva; e Cathy e Tessa, che avevano scoperto la cosa. Inizialmente pensavamo fosse una cosa più diffusa, dato che Penelope aveva detto di "averlo sentito dire", ma questa bugia decade sapendo che è stata lei a mandarle. Cathy riferisce che Lisa non voleva si sapesse in giro, quindi nessuno ha detto niente. » - E fin qui tutto ovvio.
    « La seconda è che tutto punta contro Penelope - le lettere, la litigata, doversi vedere proprio oggi, averla trovata lei - eppure oltre aver chiamato aiuto è rimasta ad aiutare le indagini. Posso dire che se ha fatto sforzi per scagionarsi sono stati molto scarsi, perlopiù dettati dalla vergogna e, in ultimo avviso, fallimentari. Al punto che è stata lei stessa ad ammettere di aver mandato quelle lettere minatorie. » - Le lanciò una breve occhiata, poi tornando al discorso.
    « Non abbiamo ancora prove definitivamente incriminanti. » - E quello era il punto che più le doleva, perché un delitto non si poteva risolvere per esclusione, serviva qualcosa che potesse provarlo. - « Ma siamo, dal mio punto di vista, davanti a un delitto estremamente confusionario o uno estremamente architettato. In entrambi i casi, le lettere sono un punto chiave. Potrebbero essere incriminanti... O l'alternativa è che il colpevole sapesse delle lettere. Perché nel caso le fosse successo qualcosa, Penelope è sempre la scelta più probabile. Più ovvia. »
    Era incline a credere Cathy fosse innocente, perché si trovava da tutt'altra parte al momento dei fatti, e Penelope altrettanto per tutta la condotta avuta fino a quel momento. Su Tessa, invece, non aveva niente, almeno per il momento, ma era l'unica altra persona a sapere dei biglietti.
    Serhai non lo sapeva, ma come Adele profetizzava sempre ogni volta sui colpevoli, Tessa era anche vicino alla biblioteca mentre loro indagavano e Daven non aveva faticato a trovarla: era proprio lì fuori.
    Si aspettava ci sarebbero state delle reazioni intense, ma era anche pronta a sondarle con estrema attenzione. Ora era il momento di scavare più a fondo... O di mettere fine a quella storia.
    Si voltò verso l'occhialuta, con un breve cenno del capo e l'espressione seria, inquisitoria.
    « Tessa, giusto? Vorrei sapere dove fossi stamattina. »
    Poi si rivolse, con maggior cipiglio, verso Penelope. Aveva creduto nella sua innocenza, e ancora ci credeva. Era solo una ragazza davvero sciocca che si era fatta infinocchiare ingenuamente. Ma dopo la sorpresina di prima, non era più tanto sicura che non fosse davvero così stupida da uccidere la persona amata e poi addirittura mettere su un teatrino con le indagini. Tanto valeva confessare direttamente, no? Non aveva senso. Piuttosto scappare.
    « E Penelope. Abbiamo già fatto questo giochetto pochi minuti fa. Se hai un rospo da sputare, è il momento di sputarlo ora. Per Lisa. » - La guardò severamente.
    Non sapeva nemmeno questo, Serhai, ma chissà se Penelope aveva la divisa con tutti i fiocchetti a posto?
    HP 44/44
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13
    Tpc - (danni -)

    Diplomazia 26
    Intimidire 16
    Intuizione 29

    Mischia
    Stocco {+1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+6 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 2438 MO | 1 MA | 8 MR

    Carico Totale: 14,5 kg {Leggero}
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Borraccia x1 {0,5 Kg}
    - Sapone x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pietra della Buona Fortuna
    - Sciarpa con Tasche {0,25 kg}
    - Occhiali Scuri
    - Specchio {0,25 kg}
    - x1 Bacchetta di Messaggio(LI 1) [50/50]
    - x1 Bacchetta di Cura Ferite Leggere(LI 1) [49/50]
    - x1 Bacchetta di Ritirata Rapida(LI 1) [50/50]
    - Anello del Kyton



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 16/16 round
    Scurovisione 18 m
    Maestro del Sapere: 1/1
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole
    Voce Discordante

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 5/5 Lv 1 ♦ 3/3 Lv 2
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaPrestidigitazioneLuci Danzanti

    Lvl.1
    Immagine SilenziosaUrlo Spacca timpaniFinale in SoccorsoEvoca Mostri Minori

    Lvl.2
    Acume TatticoIspirazione ValorosaPolvere Luccicante

  2. .

    senzanome.


    Zeljska Caccianumi | Guerriero | Lvl 5 | Scheda

    A quanto pareva la supposta drammaturga non era drammaturga per nulla, e Zeljska ci rimase a po' male. C'era un generale languire di informazioni succulente sugli eventi di quella serata, a parte tutto il ben di dio per chi aveva le mutande in fiamme e non vedeva l'ora di scoppiettarsi o limonare in un angolo malcelato per dare spettacolo. In compenso sembrava scrivere storie.
    « Avventure sicure? E che vorrebbe dire? » - Buttò giù il proprio bicchierino e lo mise da parte. - « Che gusto c'è ad andare all'avventura senza un po' di rischio? Senza sapere come andrà tutto a finire? Avete dei lettori così pavidi? » - Rise di gusto. Forse erano affermazioni un po' scortesi, dette così, ma se da una parte iniziava a non rendersene poi tanto conto, dall'altra non gliene era mai importato di avere peli sulla lingua: anzi. Immaginava fossero romanzi d'avventura, e non capiva proprio che cosa potesse esserci di interessante in un finale preannunciato.
    « Vediamo... Se dite di essere ancora in erba, allora potremmo darvi una mano per migliorare e calcare palchi più presttigiosi... » - Avvicinò a sé Laudine e si avvicinò a Yasmin, che stava coccolando un estasiato Bustioo e certo la mezzorchessa non li avrebbe interrotti.
    « Che storia scrivereste su noi tre? » - Sorrise, goliardica. - « Un'elfa. una mezzelfa, una mezzorchessa e un gatto fatato! Provate, così, su due piedi: vediamo che ne esce. »
    Zeljska non aveva la minima idea di cosa scrivesse Scarlett. Altrimenti avrebbe capito quanto fosse terribile quel che aveva appena suggerito.

    Serhai Lecheya | Bardo | Lvl 5 | Scheda

    Era vero, non glielo aveva chiesto! Però era stata lei a dire che non fosse importante chi era... O Sehai si stava già confondendo? Probabilmente aveva dato attenzione a ben altro.
    «La tarchion in persona!» - Serhai, a quella rivelazione, fece tanto d'occhi e poi scoppiò in una risata cristallina. La storia sembrava destinata a ripetersi: Hyelle, Blaire... quante volte ancora sarebbe capitato? Le fece un altro inchino, giocosa e canzonatrice. - «Farò molta attenzione a non sbagliare, illustrissima! Ma facciamo che per questa serata abbandoniamo queste formalità, il vello del governo pesa scomodo sulle spalle quando si celebrano delizie d'amore! Sarete soltanto Blaire, del tutto libera!»
    Era un modo per prendersi un po' di confidenza... Ma anche per metterla a suo agio. Aveva capito facilmente da quel primo approccio che non si sentisse molto sicura con quel titolo e tutte le riverenze a esso connesse. E lei avrebbe fatto tutto il possibile per farle toccare il cielo con un dito quella sera, invece di sentirsi appesantita dai problemi.
    «E grazie per l'invito, sarei molto lieta di conoscerlo. Deve essere una creaturina molto singolare per essere come un fratellino. Immagino un combinaguai, per sparire a questo modo.» - Proseguì poi. Aveva notato che Blaire, dopo qualche spintarella, aveva iniziato a parlare a briglia sciolta e questo per Serhai era come un invito a nozze. La chiacchiera sicuramente avrebbe abbondato quella sera.
    «Qual è la vostra storia? Vi conoscete da molto tempo? Un altro incontro segnato dal destino?» - Chiese, curiosa, mentre camminavano in mezzo alla gente intenta a baccagliare di cioccolatini, baci, specchi magici e quant'altro. Blaire era relativamente piccola in mezzo a quella folla, e Serhai per una volta si sentiva alta e fiera nel suo portamento, facendo un po' da spartiacque ora che la folla si ricominciava a infoltire. Non le stava davanti comunque, camminavano fianco a fianco.
    «Comunque tutto questo parlare di incontri del destino... Non vi faccio apparire dei fiori fra i capelli solo perché sarebbe scontato e banale, ma sappiate che me l'avreste servita su un piatto d'argento.» - Rise. - «Per essere poco a vostro agio sapete dire cose molto romantiche!»
    Era così, fra il serio e il faceto, che le ronzava attorno. Avrebbe potuto prenderla come una burla, come sempre, oppure avrebbe potuto vedere oltre... Ma c'era tempo per tutto.
    Come c'era tempo da attendere per trovare il gattino, e c'era tempo per trovare amici dispersi in quel marasma. Notò per caso prima un paio di donne con vestiti molto apprezzabili, e per come sembravano abbinati le pensò in coppia; poi notò la fluente chioma rossobruna e le lunghe orecchie a punta e capì a chi appartenesse almeno uno di quei vestiti.
    «Giustappunto il destino... Venalia!!!» - Si affaccendò a sbracciarsi per farsi vedere dall'alta maga, il cui grazioso vestito quasi stonava con l'aria solenne che aveva l'ultima volta che si erano trovate.
    «Una mia conoscente, anche lei maga, molto capace ma soprattutto davvero molto di spirito!» - Disse a Blaire, allegra di aver trovato una faccia amica. - «Venite, sarà una sicurezza per qualsiasi guaio capiti. Così avrete ancora meno di cui preoccuparvi!» - Ed entusiasta la prese per mano tirandosela dietro - non tanto forte, alla fine, considerando il fisico sottile della cantastorie.
    « Anche tu qui! Non me l'aspettavo! State veramente bene, tutte e due! » - Annuì molto convinta, arrivata davanti a Venalia e a Karril. A quest'ultima rivolse un breve inchino, presentandosi come faceva sempre. - « Serhai Lecheya, molto piacere! E questa con me è Blaire, "semplice maga, ricercatrice d studiosa di artefatti e oggetti magici". » - Sorrise mentre presentava l'altra senza troppe strane cerimonie, ripetendo tale e quale quanto le aveva detto poc'anzi. Se le altre due non conoscevano, come lei, l'attuale situazione del temporaneo Tarchion allora avrebbero pensato fosse una persona qualunque e sarebbe stato tutto di guadagnato.


    Serhai interagisce con Blaire, Venalia e Karril Airesem Last Century Templare_Bren
    Zeljska interagisce con Yasmin, Laudine, Bustioo e Scarlett GIIJlio II leafshield Airesem

  3. .

    Zeljska Caccianumi

    Mezzorco | Guerriero | 4 | CB | Scheda | DICEROOM
    Dopo qualche altro tira e molla, uscì fuori che Laudine aveva un ottimo incantesimo per sistemare la situazione, e li avrebbe in un certo ipnotizzati se aveva capito bene. Per Zeljska sarebbe stato ottimo, voleva dire che non dovevano fare null'altro oltre che passare... Se non fosse che poi concordarono di avvicinarsi in silenzio. La mezzorchessa impallidì: era bravina rispetto ai suoi compagni in armatura normalmente, sapeva essere più silenziosa del normale, ma era pur sempre una grande e grossa guerriera in armatura e tendeva a fare tutto il rumore di una carrozza sferragliante lungo la via.
    « Aspetta, veramente io... » - Cercò di prendere tempo e trovare una soluzione, ma avevano già perso tempo e tutti si stavano affrettando. Linde s'era avviata e nel panico e nell'esitazione non fece in tempo a fermare Venalia prima che potesse scomparire davanti ai suoi occhi. Quanto avrebbe voluto che lo facesse a lei in quel momento, una cosa simile!
    « Ok... Si deve ballare... E allora balliamo... » - Mormorò, facendo un grosso, grossissimo respiro profondo. Facendo il meglio che poteva si mise a seguire il percorso battuto da Linde, che era svelta e silenziosa come una volpe nel sottobosco... E pure doveva tenere una certa distanza perché sapeva che fra lei e Linde probabilmente c'era Venalia, e guai se ci fosse finita addosso per sbaglio. Fu una traversata piena di sudore sulla fronte, per quanto breve, e per quanto non fosse l'immagine della grazie felina fece del suo meglio per non farsi notare dai gonzi in trance.
    HP 56/56
    CA 21 / Impreparato 19 / Contatto 12

    Furtività 17

    × Mischia
    Spada Lunga {+9 tpc | 1d8+4 | crit 19-20/x3 | Tagliente}

    Morning Star {+8 tpc | 1d8+4 | crit x2 | Contundente e Perforante}

    Falcione {+8 tpc | 1d10+4 | crit x3 | Tagliente | Portata}

    × Distanza
    ///


    Equipaggiamento
    0 MP | 4690 MO | 0 MA | 0 MR

    Carico Totale: 49.5 kg {Leggero}
    - Spada Lunga {2 kg}
    - Falcione {5 kg}
    - Morningstar {3 kg}
    - Cotta di Maglia {20 kg}
    - Scudo Pesante di Legno {5 kg}
    × Kit da Guerriero {14,5 kg:
    - x1 Acciarino e pietra focaia
    - x1 Borsa da cintura
    - x1 Corda
    - x1 Giaciglio
    - x1 Kit da rancio
    - x1 Otre
    - x1 Pentola di ferro
    - x5 Razioni da viaggio
    - x1 Sapone
    - x10 Torce
    - x1 Zaino}



    Capacità - Hover
    × Scurovisione 18 m
    × Ferocia degli Orchi 1/1
    × Sangue Orchesco
    Addestramento nelle Armature 1

    Talenti e Tratti
    Arma Focalizzata {Spada Lunga}
    Attacco Poderoso
    Scudo Focalizzato
    Riflessi in Combattimento
    Combattere con Due Armi

    Paranoide {Inconveniente}
  4. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 4 | CN | Scheda | DICEROOM
    L'ultimo grido, l'ultimo ruggito di fiamme. Era finita. Il grido di sofferenza di Gustav si ammutolì piano piano, riverberando nell'aria come un'eco che stentava ad andarsene verso le grandi aule di Oridis. Il volto distorto perse piano piano le deformità, come qualcuno che troppo stanco di gridare, di pregare e di pietire, tornasse a soffrire in silenzio, sguardo basso e ciglio stanco. Lo sguardo perso verso chissà quali pensieri e la mente altrove, per proteggersi da un mondo che offriva soltanto dolore e giudizio invece di comprensione e quiete.
    Le fiammelle smisero poco a poco di ardere, il silenzio dopo l'esplosione una bolla contornata dalla cenere e le ombre come neve sospesa a mezz'aria, cadendo al rallentatore.
    Vibrarono sotto le dita le corde.
    Serhai fece un passo, poi un altro, nell'ombra debolmente rischiarata da tutta la magia che si era consunta in quell'angolo di sofferenza. Gustav, quel che ne restava, non pareva vederla.
    Suonarono le corde ancora, e Serhai con la sua voce bassa e calda continuò a cantare, dolce come una nenia per farlo addormentare. Una nenia che gli avrebbe accarezzato il cuore troppo afflitto, sconfitto dal suo stesso dolore. Anche lui meritava di riposare.

    « Tu primo te ne andasti, e mentre l'aspettavi
    Sotto un fiume e poi un mare scivolavi
    E lei, che nel tuo amore era risorta,
    Attende il cavaliere alla sua porta.

    Questa è la canzone della tua bella
    Che in cielo ora t'aspetta su una stella
    Per dirti quanto quell'amore fosse vero
    E finalmente dal tuo animo, scacciare il nero.
    »


    Ne cercava lo sguardo; era solo un'imitazione secondo la teoria, anche se in cuor suo ormai pensava non fosse così. L'avrebbero chiamata sciocca, l'avrebbero chiamata folle, ma quale differenza c'era nel chiamare degno o meno di vita qualcosa che da quieto soffriva e gioiva come vita vera faceva.
    Rimasero soltanto gli occhi tristi, incapaci di parlare o di sorridere; si alzarono al cielo un'ultima volta e poi tutto dell'ombra scomparve.
    Anna doveva essere arrivata.
    Così li salutò.

    « Per dirti quanto quell'amore fosse vero,
    E finalmente dal tuo animo, scacciare il nero...
    »


    Concluse.
    Rimase tutto fermo per qualche secondo. Il silenzio simile a quello di una cattedrale scomparve come la patina di foschia sulle finestre. Il fuocherello rimasto al bivacco riprese a scoppiettare più allegro, ora che non c'erano più strani venti a soffocarlo.
    Lasciò andare giù piano il liuto e prese un profondo respiro. Era proprio finita.
    Ti sei emozionata molto.
    « Non mi era mai capitato di dover improvvisare tanto per qualcosa di tanto importante. » - Mormorò.
    E' solo per questo?
    Serhai non rispose. Fece un piccolo sospiro e poi si voltò verso Venalia, che dopo tutto quello sfoggio di potere magico doveva davvero essere esausta. Si avvicinò all'elfa, attenta che non avesse bisogno di aiuto, anche se pareva reggersi bene al proprio bastone da maga.
    « Non credo tornerà mai più. Non sono una necromante e nemmeno una chierica, ma credo che sia andato dove doveva andare. Tu invece se continui così finirai a gambe all'aria... » - Sorrise e ridacchiò. Era il momento di allentare la tensione da cose tanto difficili. - « Proporrei di andare a passare la notte e trovare un pasto caldo in città, accetterei la carne secca e il comodo bivacco ma serve qualcosa di più dopo tanti incantesimi insieme. Offro io. »
    HP 36/36
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    Stocco {+1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+6 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 2438 MO | 1 MA | 8 MR

    Carico Totale: xx kg {Leggero/Medio/Pesante}
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Coperta x1 {1,5 Kg}
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Borraccia x1 {0,5 Kg}
    - Sapone x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pietra della Buona Fortuna
    - Sciarpa con Tasche {0,25 kg}
    - Occhiali Scuri
    - Specchio {0,25 kg}
    - x1 Bacchetta di Messaggio(LI 1) [50/50]
    - x1 Bacchetta di Cura Ferite Leggere(LI 1) [49/50]
    - x1 Bacchetta di Ritirata Rapida(LI 1) [50/50]
    - Anello del Kyton



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 14/14 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole
    Voce Discordante

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 4/4 Lv 1 ♦ 2/2 Lv 2
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaPrestidigitazioneLuci Danzanti

    Lvl.1
    Immagine SilenziosaUrlo Spacca timpaniFinale in SoccorsoEvoca Mostri Minori

    Lvl.2
    Acume TatticoIspirazione Valorosa

  5. .

    Zeljska Caccianumi

    Mezzorco | Guerriero | 3 | CB | Scheda | DICEROOM
    Le mazzate continuarono in abbondanza. Arrivò alla festa del signore dai piedi molli anche Karril, facendo fuori uno degli scheletrici invitati con un colpo d'ascia che altrimenti mirato avrebbe potuto tranquillamente abbattere l'albero malato poco distante; Linde dimostrò di nuovo una superba coordinazione e piombò addosso al grosso nonmorto infliggendogli una seria sciabolata. Era messo male, e un colpo bene assestato avrebbe potuto finirlo.
    « Bene dai, basta ridere. Finiamolo. » - Borbottò, e con malagrazia gli fece piombare addosso la mazza chiodata. Molta malagrazia. Aveva smesso di prenderli seriamente e non aveva neanche badato a prendere per bene la mira, così che la massiccia arma si schiantò con un tonfo fracico che schizzò un po' dappertutto fanghiglia e qualche goccia di unto.
    ...Meglio far finta di niente e prestare attenzione, eh? - Si disse, mentre la stilla della vergogna per qualche istante bruciava più della ferita nel fianco.

    Pochi istanti dopo quello prese a cercare di rialzarsi, e Zeljska subito andò a rimediare al grossolano errore di prima, schiantandolo di lato con la mazza mentre la rialzava dal fango, ed eliminandolo definitivamente.
    Povero padrone dei morti, il suo breve regno era finito com'era iniziato: orizzontale.
    HP 35/42 / For 3 (-1)
    CA 19 / Impreparato 19 / Contatto 12
    Morningstar 7 (danni 6)1-1-1!!!!

    ADO Morningstar vs Signore dei Cadaveri 22 (danni 12)

    Subisce Ingrandire Persone {Aumento di Taglia da Medio a Grande; + il danno della mazza cresce a 2d6; + 2 a Forza; - 2 a Des. -1 alla CA e -1 al TpC; Portata 1}

    × Mischia
    Spada Lunga {+8 tpc | 1d8+4 | crit 19-20/x3 | Tagliente}

    Morning Star {+6 tpc | 2d6+4 | crit x2 | Contundente e Perforante | Impugnata}

    × Distanza
    Giavellotto {+5 tpc | 1d6+4 | crit x2 | 9 m | Perforante | 4/4}


    Equipaggiamento
    0 MP | 2515 MO | 0 MA | 0 MR

    Carico Totale: 48,5 kg {Leggero}
    - Spada Lunga in Argento Alchemico{2 kg}
    - x4 Giavellotto {4 kg}
    - Morningstar {3 kg}
    - Cotta di Maglia {20 kg}
    - Scudo Pesante di Legno {5 kg}
    × Kit da Guerriero {14,5 kg:
    - x1 Acciarino e pietra focaia
    - x1 Borsa da cintura
    - x1 Corda
    - x1 Giaciglio
    - x1 Kit da rancio
    - x1 Otre
    - x1 Pentola di ferro
    - x5 Razioni da viaggio
    - x1 Sapone
    - x10 Torce
    - x1 Zaino}



    Capacità - Hover
    × Scurovisione 18 m
    × Ferocia degli Orchi 1/1
    × Sangue Orchesco
    Addestramento nelle Armature 1

    Talenti e Tratti
    Arma Focalizzata {Spada Lunga}
    Attacco Poderoso
    Scudo Focalizzato
    Riflessi in Combattimento

    Paranoide {Inconveniente}


    ADO aggiunto!
  6. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 4 | CN | Scheda | DICEROOM
    Con Aida che quasi finiva a strappare dalle mani dell'avvocato il piccolo scrigno tanto era impaziente, attesero. Cedric se ne era rimasto da parte. Blake, invece, si rivolse alla cantastorie mostrando sia una inaspettata empatia, sia una lodevole flessibilità nella concentrazione, riuscendo ad analizzare il gingillo mentre parlava. Serhai si aggrappò alla speranza che non ci fossero altre insidie dietro l'angolo, senza rispondere oltre e pensando che, forse, Blake era soltanto un tipo inizialmente molto sospettoso ma meno egoista di quanto le fosse parso.
    Meno egoista, ma non meno acuto. Soppesò come rispondere mentre lui preparava l'incantamento, ancora punzecchiata dai dubbi e dall'incertezza.
    « ...Non la prima volta, a dir la verità. Ma questi esseri erano più istintivi, violenti... Simili a bestie, o qualcosa di meno. » - Assottigliò le labbra. - « Ho riconosciuto quelle ferite solo per studio, ma ammetto che è la prima volta che le vedo di persona... »
    Non aveva mentito, solo non aveva ancora detto tutta la verità. Camminava su un terreno molto difficile e instabile e doveva sondare il terreno.
    Lo sguardo di soddisfazione dell'avvocato ad analisi terminata, e tutta la successiva spiegazione, perlomeno offrì un breve sollievo.
    « Un oggetto magico prezioso... Un peccato considerando che probabilmente non servirà. I cunicoli dovrebbero essere terminati e dubito che là fuori domani mattina troveremo altri simili nemici, a meno di imbucare nella ricerca della civiltà un altro tempio nascosto come questo... » - Scrollò le spalle. Poi si rivolse agli altri con l'intento di chiedere chi volesse lo scrigno.
    Parla alle ombre.
    Cosa?
    Quelle due devono essere qui dentro da chissà quanto. Sapranno qualcosa!
    Serhai tentennò visibilmente, comprendendo che cosa stesse intendendo Telos, aprendo una possibile nuova porta su cosa potevano sapere da quel tempio. Si ricompose e vagò con lo sguardo mentre cercava di formulare un discorso, e sembrare sufficientemente convincente.
    « Dite che ora quelle ombre sono asservite al nostro volere, giusto? Se è così... Forse potrebbero sapere qualcosa. Sono le uniche anime vive che abbiamo incontrato qui dentro... per quanto quella si possa chiamare vita. » - Guardò tutti quanti. - « Prima erano aggressive, certo, ma adesso... Se obbediscono ai nostri ordini... » - Fece spallucce, un po' in difficoltà. Era un'idea azzardata da suggerire e considerando i guai compiuti si sentiva addirittura ridicola a dirlo; si aspettava che come minimo Cedric, con come si era comportato fino a quel momento, le avrebbe puntato il fucile alla testa suggerendole di smettere di suggerire idee fuori dalla via di ogni dio per almeno cinque minuti.
    Oppure Aida avrebbe preso tutto in mano andando di testa propria; ringraziava solo che non sembrava il tipo capace ad usare oggetti magici, ma non ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
    HP 36/36
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13

    Mischia
    Stocco {+1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+6 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 1038 MO | 1 MA | 8 MR

    Carico Totale: 14,75 kg {Leggero}
    Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x19 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Coperta x1 {1,5 Kg}
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pietra della Buona Fortuna
    - Occhiali Scuri
    - x1 Bacchetta di Messaggio(LI 1) [50/50]
    - x1 Bacchetta di Cura Ferite Leggere(LI 1) [49/50]
    - x1 Bacchetta di Ritirata Rapida(LI 1) [50/50]
    - Anello del Kyton



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 13/14 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole
    Voce Discordante

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 4/4 Lv 1 ♦ 2/2 Lv 2
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaPrestidigitazioneLuci Danzanti

    Lvl.1
    Immagine SilenziosaUrlo Spacca timpaniFinale in SoccorsoEvoca Mostri Minori

    Lvl.2
    Acume TatticoIspirazione Valorosa

  7. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 4 | CN | Scheda | DICEROOM
    Accompagnati dalle cupe note del liuto, sembrava che il loro vagare fosse privo di senso. Tutto bianco, tutto uguale, senza riferimenti: Serhai, nonostante tenesse gli occhi aperti, si sentiva sempre più tesa e il panico sussurrava al suo orecchio la patetica inutilità di quanto stava facendo. Non aveva possibilità di superare quell'inghippo, nessuno di loro era abbastanza e la somma delle loro parti si sarebbe rivelata insufficiente. La cantastorie strizzò gli occhi e con una nota staccata un po' troppo forte cercò con il pensiero il costante compagno di viaggio.
    Telos, dove sei? Non lasciarmi sola proprio adesso.
    Sono qui, sono qui. Non è che prima ti incoraggio a non andare nel panico e poi me la batto. le rispose da sotto il suo cappello. Una piccola parte di lei si sentì sollevata ad avere qualcuno di familiare a cui fare riferimento, e si rese conto che parlava soltanto nel suo orecchio, con la voce bassa bassa.
    Hai paura anche tu?
    Un po', certo, è stupido non averne, o da imbecilli pieni di sé. borbottò. Ho un po' di pensieri però. Prima è successo tutto un casino, ma ho la certezza che quel tipo coi capelli lunghi e l'aria da damerino mi abbia visto.
    Serhai inarcò le sopracciglia, sorpresa. Sul serio?
    Abbastanza. Ma se ti chiedi perché, non ho fatto nulla per parte mia per farmi vedere. Non so come mai sia successo. L'ombra tacque per qualche momento, poi concluse tagliando corto. Facci attenzione, ok? Ah, e se non sbaglio quei cumuli di neve mi sembrano un po' troppo squadrati per essere normali.
    Aveva ragione: sotto la neve, poco dopo e scavando nel manto bianco con gran foga, trovarono una delle carrozza rivoltate dalla valanga. L'istintivo timore di trovare dei corpi si acquietò poco dopo: non c'era nulla. Ma le provviste e un paio di coperte erano lì ad aspettarli.
    « Che moriremo è certo, ma forse non varcheremo le sale di Oridis proprio oggi, Aida. » - Rispose con un sorriso al taciturno monaco, mentre afferrava tutto quanto ed iniziava a distribuire un po' a tutti. Anche perché, già carica del suo, di bagaglio, certamente non sarebbe riuscita a portare altro.



    La giornata stava volgendo al termine e con essa le speranze di trovare un rifugio. Accamparsi fra la neve era una opzione, certo: un'opzione per un gruppo che sapesse costruire una casetta di neve compressa, ma tra tutti e quattro era possibile che nemmeno uno riuscisse a fare un decente pupazzo di neve. Forse.
    La fortuna volle nuovamente arrider loro - Serhai ringraziò mentalmente la piccola pietra d'agata, e al che le arrivò un Di niente all'orecchio da Telos, che con quella pietruzza sembra aver legato molto - e trovarono un incavo nella parete rocciosa. Sembrava essere costruito da qualcuno in antichità, e mentre Aida per primo e gli altri dopo si addentravano per vedere che fosse tutto in ordine e non ci fossero pericoli come un orso che avesse fatto la tana durante il letargo, lei si fermò a guardare con curiosità quei pochi segni e tracce che rimanevano in evidenza ora che la sua mente era libera dall'opprimente necessità della sopravvivenza. Un'occhiata che venne interrotta dopo breve da un leggero brivido di freddo, e la consapevolezza che con il buio che avanzava non sarebbe presto riuscita a vedere alcunché.
    « Ho con me acciarino e pietra focaia. Possiamo approntare un falò qui vicino l'entrata per non far entrare il fumo dentro e metterci vicini con le coperte per stare al caldo... » - Si mise a frugare nel proprio zaino per trovare il piccolo oggetto. Poteva essere un peso inutile nei boschi, ma nondimeno era preparata a sopperire a quello che non era capace di far da sola. - « Cedric, potreste prendere della legna qui fuori? » - L'atletico uomo era rimasto taciturno fino a quel momento, forse colto da pensieri cupi; sperò che la sua musica, durante il pomeriggio, non avesse aggravato le cose.
    HP 36/36
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13

    Conoscenze Arcane 25
    Conoscenze Storia 13

    Mischia
    Stocco {+1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+6 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 1038 MO | 1 MA | 8 MR

    Carico Totale: 14,75 kg {Leggero}
    Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Coperta x1 {1,5 Kg}
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pietra della Buona Fortuna
    - Occhiali Scuri
    - x1 Bacchetta di Messaggio(LI 1) [50/50]
    - x1 Bacchetta di Cura Ferite Leggere(LI 1) [49/50]
    - x1 Bacchetta di Ritirata Rapida(LI 1) [50/50]
    - Anello del Kyton



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 14/14 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole
    Voce Discordante

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 4/4 Lv 1 ♦ 2/2 Lv 2
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaPrestidigitazioneLuci Danzanti

    Lvl.1
    Immagine SilenziosaUrlo Spacca timpaniFinale in SoccorsoEvoca Mostri Minori

    Lvl.2
    Acume TatticoIspirazione Valorosa



    Serhai divide le provviste equamente fra tutti quanti; ha già una sua coperta, quindi ha lasciato le due rimaste a chi vuole :D
  8. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 3 | CN | Scheda | DICEROOM
    « Se quello fosse lo scopo del suo titolo nobiliare penso saresti la prima della fila Alessia, nonostante i muscoli. E poi mi ferisci, pensavo La scorra nei secoli ti fosse piaciuta molto a giudicare dalle risate. » - Cinguettò Serhai da terra, facendo riferimento a un poemetto scurrile di vago valore artistico che non citeremo in questa sede per dignità generale.
    A differenza di tutto il resto del volgare gruppetto la cantastorie era l'unica a stare viaggiando allegramente, come una bambina in gita verso un posto che le piaceva molto. Aveva passato tutto il tempo, o la stragrande maggioranza, a suonare il liuto o canticchiare; cosa che le aveva permesso di scroccare a sua volta diversi passaggi lungo la stranamente affollata via in cambio della scelta del brano per l'accompagnatore di turno. Nel momento in cui Hyelle ed Alessia avevano preso a battibeccare però se ne stava soltanto a piedi, continuando a strimpellare per gusto proprio.
    C'era troppa, troppa gente. La intrigava: c'era qualcosa sotto, non era normale. Da quando aveva visto quella pergamena stropicciata e scarabocchiata aveva immaginato diverse cose: una burla architettata ai danni dei più curiosi, o qualche matto scocciato che come si soleva dire vedeva i draghi, oppure comunque qualcosa di anormale. Era l'insolito che andava a vedere, non a fare la buona samaritana - ma tutti e due sarebbero stati un buon sostituto a una ennesima serata di ubriachezza molesta e strofette sulle scoregge e altre cose turpi che, di nuovo, eviteremo di citare.
    « Normale decisamente no, e da dove viene me lo chiedo anche io. Penso lo scopriremo quando parleremo con Giano. Sensazione. » - Rispose, tranquilla, guardandosi intorno. E se fosse stata una qualche sorta di illusione architettata molto scenicamente? No, difficile, era davvero troppo grande per essere quello, ci sarebbero voluti all'opera poteri cosmici o qualche stregone ammattito di elevatissima caratura. Certo, potevano sempre essere stati tutti maledetti collettivamente dalle pergamene...
    « Come la magia. Appena non fai attenzione ecco che ti si infila su per le brache. » - Rispose senza pensarci troppo a Trinità, ormai abituata anche alle lordure verbali del nano.
    Poi d'un tratto, ecco una vecchia. Da sola, su uno sgabellino patetico, a far la calza in mezzo al deserto, indicandogli Giano come fossero a una qualsiasi sagra di paese.
    Serhai la guardò come avesse appena visto un mostro con la testa al posto del culo. - « Ma non può essere vera... Oppure sì che siamo in un covo di follia di quelli davvero interessanti. » - Batté un paio di volte sul liuto, poi continuando a suonare. Non si fermava mai, come quegli amici fastidiosi che fischiettano quando sono contenti, ma più estremo.
    « Dirle qualcosa? E che vuoi che le dica? Non ci parlo ancora con i maiali. » - Rispose poi a Hyelle, mentre proseguivano e si guardava attorno con curiosità. Ora che si erano portati oltre le carovane, i carretti e il generale popolame a zonzo per il meridione desertico, spiccavano due figure accanto a loro, che attirarono la sua attenzione finalmente libera da ingiurie, insulti e maledizioni.
    « Ma buongiorno a voi. Attirati anche voi da bizzarre richieste di soccorso macchiettate di cioccolata? » - A quel punto però smise di suonare, se non altro perché si stava presentando e fece un piccolo inchino. - « Sehrai Lecheya, cantastorie raminga. Volete unirvi a noi? Nessuno di noi sa che cosa potrebbe esserci sotto, ma tantovale proseguire insieme invece di fare a spintoni per chi arriva prima. »
    Solo dopo notò, finalmente, un dettaglio molto importante: uno che le fece comparire in faccia un sorriso felice, come i bambini che vedono un fiorellino carino nei campi.
    « Heylà, fratello cappello! » - Fece a Noah, alzando una tesa del largo cappello viola. Probabilmente era un mago, ma aveva davvero un bel cappello con una piuma di pavone elegante. Il suo aveva solo un paio di piume azzurre, ma ci era comunque molto affezionata.
    HP 27/27
    CA 15

    Tiro xx


    Mischia
    Stocco {0 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+4 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 488 MO | 1 MA | 8 MR

    Carico Totale: 14,75 kg {Leggero}
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Coperta x1 {1,5 Kg}
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pietra della Buona Fortuna
    - x1 Bacchetta di Messaggio(LI 1) [50/50]
    - x1 Bacchetta di Cura Ferite Leggere(LI 1) [50/50]
    - Anello del Kyton



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 12/12 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole
    Voce Discordante

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 4/4 Lv 1
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaPrestidigitazioneLuci Danzanti

    Lvl.1
    Ritirata RapidaUrlo Spacca timpaniFinale in SoccorsoEvoca Mostri Minori

  9. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 2 | CN | Scheda | DICEROOM
    Le parole del nostromo erano quelle di un uomo diviso fra molteplici sensi di colpa. Già abbastanza flagellato dalla sua stessa psiche e costretto ad affrontare la realtà lasciandosi scivolare la verità dalla bocca, Serhai gli serbò uno sguardo pietoso mentre confessava la sua omertà, ma non volle infierire oltre. - « Chissà se al vostro posto non avrei fatto lo stesso, dopotutto. Mi dispiace di aver sospettato di voi. » - Molti in quella situazione si erano scoperti vittime inconsapevoli, presi nel fuoco incrociato di una faida familiare per un padre troppo assente e un figlio che, con ogni probabilità, l'aveva amato troppo ed aveva amato troppo poco se stesso per arrivare a tanto e gettare via tutto quel che poteva essergli rimasto. Una famiglia non l'aveva più, dopotutto. Non era il solo.
    Si rivolse poi alla signorina Kron. Era pallida, scossa, ammutolita. Non parlava, non sembrava reagire, oltre accarezzare con meccanica e abitudinaria flemma il figlio che ancora non aveva afferrato che cosa fosse successo del tutto.
    « Avete qualcuno da cui tornare? Un parente, una amica che possa accogliervi? » - Forse non sarebbe servito, ma con quanto accaduto la donna era distrutta dall'orrore, o dal senso di colpa, oppure anche lei, perduto il suo amato, non aveva più nessuno, e a sua volta poteva crollare e con lei anche il piccolo Charles. - « Non indugiate nella solitudine, vi logorerebbe. Chiunque possa sostenervi, in questo momento, cercatelo. Avete bisogno di trovare una nuova strada. »
    C'erano così tante cose che si potevano dire, ma forse nessuna sarebbe stata esattamente quella giusta. Serhai sospirò. - « E se vorrete proseguire il viaggio sulla nave, chiedetemi quel che volete. Se posso alleggerirvi il cuore con la musica lo farò senza indugio. »
    Poi la lasciò andare. Il trambusto si quietò in breve, con le guardie che portarono via il piccolo Harold e seguivano come segugi obbedienti la pista trovata. Serhai, appoggiata al parapetto dell'imbarcazione, vagava col pensiero accarezzando l'idea di ricordare con un componimento quella storia, ma ci sarebbe voluto un po' per raffinarne i dettagli e capire cosa avrebbe voluto davvero trasmettere. Forse il peso della delusione, nata da speranza e fiducia; forse il peso del senso di colpa dei sopravvissuti che senza aver avuto mano nel fatto venivano additati dalla morale. C'erano più storie intrecciate insieme da poter raccontare, e render loro giustizia avrebbe richiesto riflessione attenta...
    Flaminar
    « Flaminar. Flaminar? » - Serhai si girò: l'anziana investigatrice aveva nominato una cosa troppo specifica perché fosse una coincidenza. Ed aveva anche nominato Academya, il che rendeva la cosa più che certa. La cantastorie alzò lo sguardo al cielo ormai azzurro del mattino, che aveva coronato freddamente quell'investigazione vittoriosa: oltre il velo celeste forse le stelle le ponevano davanti una strada da percorrere, o forse dei messaggeri cui fare staffetta.
    « Elfo dai capelli rossi e abitante di Academya, Flaminar? Sembra che abbiamo una conoscenza in comune. Sebbene io non sappia altro di quest'individuo oltre queste due piccole informazioni, ed un messaggio per lui da quello che penso fosse un vecchio amico, ormai dipartito. » - Serhai ponderò qualche secondo. Forse era una scelta azzardata quella che stava facendo, ma... - « Prudenza vorrebbe che io vi seguissi e mi accertassi delle circostanze, ma ho visto abbastanza di voi per capire che non siete persone animate da cattive intenzioni e non penso che vogliate fare nulla di male a Flaminar, o chi per lui. Perciò vorrei affidarvi il messaggio che ho il compito di fargli arrivare, sapendo che lo incontrerete sveltamente... "Huri riferisce, la missione di Saharu e Jawal nelle Terre Arcane è fallita". » - Serhai detto questo fece spallucce brevemente. - « Non so dirvi che missione fosse o per conto di chi: so solo che questi due sono andati nelle Terre Arcane circa ventisei anni fa e poi non sono più tornati. Magari è una informazione che vi può essere utile. »
    Probabilmente l'anziana signora l'avrebbe giudicata aspramente: aveva capito dai suoi modi e dalla sua esperienza che non guardava di buon occhio simili metodi, ma per la cantastorie poco importava. La Ferrier era di quelli dal cuore indurito e analitico che risolveva i casi; lei invece confortava le vittime del caso e restava un animale d'emozione e istinto.
    Era stato bello mettersi dall'altro lato della barricata per qualche ora, ma era il momento di tornare sulla propria strada, che di distanza ne aveva ancora tanta da percorrere.
    HP 18/18
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13

    Mischia
    Stocco {0 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+4 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 260 MO | 4 MA | 8 MR

    Carico Totale: 14kg {Leggero}
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Borraccia x1 {0,5 Kg}
    - Sapone x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1
    - Pozione Cura Ferite Leggere (caster lvl1)x2



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 10/10 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 3/3 Lv 1
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaLettura del Magico

    Lvl.1
    SonnoUrlo Spacca timpaniFinale in Soccorso

  10. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 2 | CN | Scheda | DICEROOM
    La cantastorie si incuriosì sentendo un tocco tanto delicato a cogliere il biscottino: ascoltò la storia di Maldiluna e della sua avventura con sguardo rapito. Non era invero così ingenua e svaporata da non capire che tante di quello che andava dicendo potesse essere una frottola colossale, ma nel raccontare storie per Serhai non c'erano menzogne o verità: solo storie e quel che potevano trasmettere. Tutto valeva la pena di essere raccontato, e quale pentimento sentì per un attimo non trovando il proprio proverbiale cappello, la cui piuma azzurra si traduceva in pennino per scrivere all'occorrenza! Avrebbe dovuto mandare tutto a mente... Cosa non facile, considerando la vera e peopeia valanga che la giovane donna le stava riversando addosso. Ma Serhai aveva buona attenzione e ottima memoria, o non avrebbe potuto fare quel che faceba nella vita, e accettò giocosamente quella tacita sfida con se stessa.
    Sorrise, peraltro, vedendo arrivare quel dono inaspettato: per un piccolo, semplice biscotto, si aspettava che nessuno le avrebbe poi dato retta.
    Forse non sarebbe rimasta un'ombra.
    - Proporvi un'impresa dite? Potrei provare, anche se davanti a tanta fama inpallidisco, madama! - Mise via il bello specchio - che sembrava uno specchio decorato qualsiasi, ma avrebbe avuto sempre per lei un qualcosa in più. - Ma ho un'idea per voi che portate luce con la vostra determinazione. Seguitemi, e fate attenzione a quel che faccio, poiché voglio prima mostrarvi cosa vi aspetta se lo vorrete. - Le fece l'occhiolino, per poi piroettare lontano, andando a trovare lei stessa gioie da poter donare. E già i suoi occhi scuri avevano notato qualche personcina che conosceva, o qualche situazione peculiare.
    Restò senza parole davanti la giovane che il biscotto mangiò senza neanche guardare cosa fosse dentro, evidentemente sulle nuvole tanto era distratta. Tante coppie trovò lungo il suo cammino: un'elfa e un giovane dai capelli candidi, due uomini che sembravano venuti dal mare lontano, perfino Daven - che salutò entusiasta prima di notare la sua timida quanto aggraziata accompagnatrice. Aveva dato loro velocemente dei biscotti, con un occhiolino per il ragazzo una volta che se ne fosse andata: un augurio silenzioso, faceva il tifo per lui.
    L'aria tutto attorno era così romantica!
    - E ci sono così tante ragazze carine! si diceva fra sé, deliziata da tanta bellezza tutto intorno.
    Era così distratta da non accorgersi di star porgendo un biscotto a nientepopò di meno che a Nora Halter. Inizialmente sussultò quando si girò a guardarla, e ancor di più trasalì vedendosi dare un pacchetto.
    - Per... per me? Per me, vostra grazia? - Stentava quasi a pronunciare le parole, un po' balbettando. Fece a quel punto un profondo inchino. - Voi mi lusingate... Per qualcosa di tanto piccolo! Vi ringrazio dal profondo del cuore! - Le brillavano gli occhi. Un altro dono! Non poteva crederci!
    Non riuscì a trattenersi, e curiosa quanto eccitata aprì il pacchetto rivelando una morbidissima quanto calda sciarpa. Normalmente ne aveva sempre una al collo, fidata compagna, ma non quel giorno: trovarne una ad aspettarla le sembrò un segno del destino. Era pure violetta dai ghirigori bianchi e crema, pura eleganza... E con delle piccole tasche in giro che sarebbero state molto convenienti all'occorrenza. Se la mise subito al collo, felice come non mai.
    - Mi avete toccato il cuore, è il fato che ha guidato la vostra mano. Permettetemi di ricambiare con un altro piccolo pegno, che ho preparato sperando le stelle mi donassero un momento come questo. - E allora produsse da una tasca del giaccone impellicciato un altro biscotto, questo più elaborato degli altri: al suo interno un biglietto ripiegato di carta nera, au cui era vergato un piccolo messaggio in inchiostro bianco:
    "Per alcuni è la conquista, per altri la rivalsa, altri ancora la guarigione. Per ognuno di essi, pensa solo a una cosa: trionfa."
    Serhai sorrise. - Vorrei potervi dire che basterà quello per richiamarmi quando lo vorrete, ma non sono uno stregone! Ma chiedete di Serhai, se avrete bisogno di una cantastorie girovaga al vostro servizio. Ora vi lascio, la mia missione stasera è farmi messaggera del buon spirito del Solstizio! - Fece un altro inchino, stavolta più piccolo, prima di zompettare via. Era così felice! Così tanto che, vedendo un'altra ragazza - erano davvero tutte carine, per gli Arconti! - con una sciarpa simile alla sua ricevuta in dono, si avvicinò festosamente. - Sorella di dono! Che sia anche per te una nottata gioiosa! - E le porse un biscotto, la quale prese allegramente, mostrando il contenuto ai suoi amici lì accanto.
    Poi accadde un'altra cosa sorprendente per Serhai: la bionda le diede un piccolo libro. La cantastorie fece tanto d'occhi vedendosi donare un altro pezzo di storie e canzoni che avrebbe potuto narrare ai quattro venti, egualmente ammirata e sorpresa.
    - È col canto e la musica che narro le mie storie, ma voi mi fate un dono prezioso... Ne avete altri per caso? Non ci si firma autori di un libro tutti i giorni, e posso vedere un'anima narratrice in voi! - Sorrise. - Vi voglio fare un altro dono, sento che vi ispirerà per altre avventure! - Serhai tirò fuori lì per lì un altro elaborato biscotto, che portava un altro biglietto come quello per Nora, che recitava:
    "Dove l'anima e il cuore s'allineano, nella loro luce, avanza retta."
    Di nuovo fece un piccolo inchino. - Non vedo l'ora di leggere i vostri versi, madama! Sarò qui intorno per tutta la sera, forse le nostre strade si incontreranno di nuovo! Se mi cercherete in futuro, chiedete di Serhai la cantastorie! - E così la lasciò di nuovo ai suoi compagni, allontanandosi per consegnare qualche altro biscotto ai passajti qua e là... E per scambiarne uno con un gatto parlante parecchio simpatico.
    Quante emozioni per un così breve attimo! Quanti capogiri! Era così tanto che se fosse stato un racconto le sarebbe sembrato di scrivere troppo. Speraca che nel mentre Maldiluna avesse prestato attenzione ai suoi travagli in lungo e in largo. Si avvicinò, di nuovo, alla donna - ma non troppo, che non voleva infatuarsi per magia. Per quanto quella fosse una bella ragazza, non sarebbe stato giusto.
    - Vedete, Maldiluna? Spero abbiate colto cosa volevo mostrarvi. - Sorrise, mentre passeggiavano lasciandosi dietro orme nella neve nell'aria festosa. - Voi siete già grande paladina degli inermi e sgominatrice di terribili maligni: siete la punta di diamante di innumerevoli imprese. Ma io vi dico che là dove voi avete la forza di essere elsa e lama di spada, altri invece soffrono incapaci di combattere le loro battaglie. Altre storie sono sul punto di sbocciare, ma mancano della scintilla per crescere. - Allargò le braccia a far cenno a tutta la festosa gente riunita in quel di Lago Crescente. - Un timido ondino con il suo compagno, una giovane paladina che dispensa racconti, una feudataria sull'orlo del territorio avverso: tutti semi che potrebbero sbocciare in qualcosa di magnifico se coltivati. Questo vi propongo: siate il foglio su cui la penna può scrivere la storia, la notte scura senza cui nessuna stella potrebbe brillare. Perché più grande impresa ancora di essere il protagonista di tante storie, è essere la colonna portante senza cui innumerevoli altre non avrebbero potuto avverarsi! - Concluse, sorridendo, e le porse parte del suo cesto di biscotti. Avrebbe potuto prenderne quanti voleva per donarli poi in giro: Serhai glieli offriva, ma non la obbligava. Lei usava quei biscotti: forse Maldiluna impiegava altro. - Storie di eroi, di amori, di gioie e dolori. Sono ognuna dietro l'angolo e questa santa terra stanotte ne è piena. Unitevi a me, aguzzate lo sguardo e fatele avverare, là dove serve loro una piccola spintarella. Che sia con un biscotto o con qualcos'altro, come solo voi potete saper fare! -


    HP 18/18
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    Stocco {0 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+4 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 260 MO | 4 MA | 8 MR

    Carico Totale: xx kg {Leggero/Medio/Pesante}
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}
    - Acciarino e Pietra Focaia x1
    - Coperta x1 {1,5 Kg}
    - Bussola x1 {0,25 kg}
    - Borraccia x1 {0,5 Kg}
    - Sapone x1 {0,25 kg}
    - Gessetto x1



    Capacità - Hover
    Esibizione Bardica 10/10 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre
    Avvezzo

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0 ♦ 3/3 Lv 1
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano MagicaLettura del Magico

    Lvl.1
    SonnoUrlo Spacca timpaniFinale in Soccorso


    Tutti i partecipanti del Festival ricevono un Biscotto della Fortuna con cioccolato con dentro un messaggio, una frase, una citazione o altro in tema natalizio, augurale o che possa risollevare lo spirito e far sorridere. Ogni partecipante può scegliere il proprio messaggio liberamente per agevolare il proprio role.





    Zeljska Caccianumi

    Mezzorco | Guerriero | 2 | CB | Scheda | DICEROOM
    Senza mezzi termini Zeljska non si aspettava tutto quel che le stava arrivando. Non pensava ci sarebbe stata Corinne, e ancor meno pensava avrebbe avuto un regalo - anzi, due!!! - per lei. - Questi doni... Cos'è, mi aspettavi? Io... - Sbatté un po' gli occhi, che le si erano un po' fatti lucidi. Non sapeva cosa dire. E nemmeno cosa fare! Non lo aveva lei un regalo, non si aspettava di trovarla lì. E la commozione si trasformò presto in urgenza di ricambiare, di non farsi trovare impreparata. Si stava commuovendo con una ragazza che conosceva da così poco - eppure la conosceva così tanto - e davanti a un perfetto sconosciuto!
    - Grazie, Corinne. Il tuo nome varrà eccome in futuro, non dubitarne. Sappilo e basta, come io lo so. - Annuì, abbassando la testa in un gesto di ringraziamento.
    - E smetti di denigrarti. Hai tanti talenti, anche se mi sorprende che ti piaccia l'arte! Un po' di quel gusto nobile ti è rimasto forse... O forse sei proprio tu, che sei una bella persona. - Un po' grezza, come suo solito. Specialmente quando si trovava presa in contropiede. Uscendosene con cose carine dette senza controllarsi.
    Tai le invitò allora ad avvicinarsi alla zona dove si tirava con l'arco: Zeljska annuì. - Sono d'accordo, è tempo di tirare. Vi dispiace se prendo un... Uhm... Una cioccolata per dopo? La bevo ogni tanto, con questo freddo... sì. - Non serviva troppo ingegno per capire che si trattava di una scusa, con tutto il popo' di bardatura invernale che portava addosso, ma Zeljska si dileguò troppo in fretta per ribattere.
    Sia Tai che Corinne si sarebbero potuti intanto avvicinare all'area di Tiro: tempo qualche minuto e la mezzorchessa risbucò in tutta fretta dalla folla avvicinandosi a loro. Aveva in mano un pacchetto di cartapaglia e nell'altro una cioccolata con un gattino di crema sopra.
    - Cavolo. Era... Quanta gente vuole quella cioccolata? - Sospirò. Poi si avvicinò a Corinne, porgendole il pacchetto.
    Dentro c'era un simbolo sacro d'argento di Nagur.
    - Ho pensato se prenderne uno di devozione agli Arconti, ma... Questo è più personale. - Abbassò gli occhi . - Non mi aspettavo arrivassi, e so che questo è poco. È di Nagur, e ogni volta che in battaglia affronterai quella feccia ti proteggerà come protegge me e guiderà la tua spada. Sarà un po' come darti una mano anche quando sono lontana. - Fece un sorriso un po' sghembo, sentendosi un po' in difetto. Poi scosse la testa. Sapeva che stavano isolando Tai a quel modo, e non le piaceva - certo, era anche un ottimo modo per distogliere la propria attenzione da come si sentiva quello.
    - Ora però pensiamo agli archi... Quel che non abbiamo trovato prima lo troveremo nelle gare! - E imbracciò uno di essi, avvicinandosi a Tai. - Sono curiosa di vederti all'opera! Posso darti del tu, sì?
    HP 27/27
    CA 21 / Impreparato 19 / Contatto 12
    Tpc - (danni -)

    × Mischia
    Spada Lunga {+7 tpc | 1d8+4 | crit 19-20/x3 | Tagliente}

    Morning Star {+6 tpc | 1d8+4 | crit x2 | Contundente e Perforante}

    × Distanza
    Giavellotto {+4 tpc | 1d6+4 | crit x2 | 9 m | Perforante | 4/4}


    Equipaggiamento
    0 MP | 837 MO | 0 MA | 0 MR

    Carico Totale: xx kg {Leggero/Medio/Pesante}
    - Spada Lunga {2 kg}
    - x4 Giavellotto {4 kg}
    - Morningstar {3 kg}
    - Cotta di Maglia {20 kg}
    - Scudo Pesante di Legno {5 kg}
    × Kit da Guerriero {14,5 kg:
    - x1 Acciarino e pietra focaia
    - x1 Borsa da cintura
    - x1 Corda
    - x1 Giaciglio
    - x1 Kit da rancio
    - x1 Otre
    - x1 Pentola di ferro
    - x5 Razioni da viaggio
    - x1 Sapone
    - x10 Torce
    - x1 Zaino}



    Capacità - Hover
    × Scurovisione 18 m
    × Ferocia degli Orchi 1/1
    × Sangue Orchesco

    Talenti e Tratti
    Arma Focalizzata {Spada Lunga}
    Attacco Poderoso
    Scudo Focalizzato

    Paranoide {Inconveniente}
    Appena torno a casa scalo i soldi del simbolo :')


    Ho concluso l'interazione con: Nora, Corinne, tutti quelli che han preso un biscotto
    Ho interagito correntemente con: LelouchDeLamperouge (maldiluna), jollllybee (Tai) e Last Century (Corinne)
    Dato che ho cannato lo scorso turno potrei fare un secondo post questo turno per recuperare con Serhai ma per Zeljska siamo a posto credo


    Edited by senzanome. - 7/1/2022, 15:59
  11. .

    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 1 | CN | Scheda | DICEROOM
    Dovette concentrarsi coscientemente per non muoversi quando la dea si avvicinò, perfino scegliendo di toccarle il viso. Pensò che un brivido l'avrebbe percorsa, un fremito di gioia e paura, ma invece solo tanta calma e pace la accolse: pervasa da un sonno simile a quello in cui l'ombra, poc'anzi, era caduta. Piena di pace e conforto, una sensazione che Serhai ricordava quando da piccina il nonno la teneva sulle ginocchia ossute dalla vecchiaia. Quel tocco era tanto più soffice e tenero... Forse era così che l'aveva coccolata sua madre, quando era troppo piccola per avere memoria.
    Era assonnata, ma non disattenta. Le parole di Astrea le arrivarono fin nel cuore, come una promessa e una missione, più appropriatamente una benedizione. Come poteva risponderle? Forse non era più necessario, l'avrebbe fatto ogni sera e ogni giorno con le sue canzoni ed i suoi racconti. E così l'avrebbe sentita anche il nonno, che credette d'intravedere nello scintillio così simile a una risata di una di quelle piccole stelle sulla sua veste.
    «Io vi ritroverò, ritroverò tutto ciò che esiste di voi.» - Disse, sicura, con la guancia che ancora bruciava di un calore familiare che avrebbe serbato nei ricordi. - «E tutti di nuovo vi conosceranno...!»
    La luce era sempre più forte, lei si sentiva distante. Forse nemmeno lei aveva più un corpo. E in quell'istante chiuse gli occhi e sentì ancora il profumo di limoni, e una brezza leggera che l'aveva condotta fin dalla signora di tutte le stelle. Un vento amico che l'aveva guidata dove il suo perché era stato riconosciuto.
    «E con me nessuno vi dimenticherà.» - Mormorò. Forse la dea avrebbe pensato parlasse solo con lei, ma invero parlava a quel vento amico, parlava a quell'ombra che sapeva di fuoco. Parlava a tutte quelle storie che erano ormai compagne di vita.

    Si risvegliò con un calore impresso sulla guancia. Si toccò il viso, aveva pianto. Si sentiva leggera come non succedeva da tanto tempo, accesa di una speranza e una fede nelle sue azioni più grandi di sempre.
    Non aveva più mestizia di non avere un soldo, per i problemi ci sarebbe stato tempo, e forse di problemi nemmeno si trattava. Salutò il locandiere e riprese il suo viaggio, diretta verso la prossima meta. Quella sera di nuovo cercò un posto per la notte con un locandiere gentile in un piccolo paese lontano, e questo la accolse di nuovo a patto di fare della buona musica. Lei sorrise:
    «Musica tanto buona da rimanervi nel cuore e nei ricordi. E se così non fosse, possa mangiarmi il cappello!»
    Aveva sulle labbra un motivo per i sognatori, per i viaggiatori tutti, che nel buio sotto la tiepida luce delle stelle affidavano le loro speranze. Lo aveva pensato e affinato per tutto il giorno.
    Prima di imbracciare il liuto mormorò fra sé. - «Mi sentite, voi tutti? E' di voi stasera che canto.»
    Cantando di un cielo del lontano nord che ancora non aveva mai visto ma che aveva sentito nei racconti vivido come un dipinto davanti agli occhi, la bellezza più pura: Lei Splende.

    I see the lights
    Dance on the bay
    All of the dark falls away.
    A glow from the heights
    Glances along the water’s skin
    Nimble and bright,
    Swallowed in.

    I’m always breathless to see
    Growing so slowly to greet me,
    Where I end and where she begins.

    When she shines for me at night,
    And her skies show green and white,
    She will keep us in her sight.
    We all lie beneath her light.

    Lost in the clouds
    Like tears in the rain
    Winking along all the same.
    Sleeping alone,
    We never mind her diligence
    Watching us all lie awake.

    Just on the edge of a dream
    Growing so slowly to greet me,
    Tearing it all at its seams.

    When she shines for me at night,
    And her skies show green and white,
    She will keep us in her sight.
    We all lie beneath her light.

    When she shines for me at night,
    And her skies show green and white,
    She will keep us in her sight.
    We all lie beneath her light.

    When she shines for me at night,
    And her skies show green and white,
    She will keep us in her sight.
    We all lie beneath her light.

    HP 8/9
    CA 15 / Impreparato 12 / Contatto 13
    Tiro su xx --

    Mischia
    Stocco {-1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+3 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}

    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 4 MA | 8 MR

    Carico Totale: 11 kg {Leggero}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Stocco {1 kg}
    - Arco Corto {1 kg}
    - Frecce x20 {1,5 kg}
    - Corazza Lamellare {5 kg}
    - Liuto Comune x1 {1,5 kg}



    Capacità
    Esibizione Bardica 6/8 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0| 1/2 Lv 1
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano Magica

    Lvl.1
    SonnoUrlo Spacca timpani

  12. .

    Zeljska Caccianumi

    Mezzorco | Guerriero | 1 | CB | Scheda | DICEROOM
    zeljska_va_al_mare_mini
    Zeljska, finì, per via del fisico prestante, nella squadra opposta a quella di Drakar Ny'lor. Ora che guardava bene gli avversari, però, se non ricordava male, quell'altra drow era la compagna del re... E anche lei era una guerriera di leggendaria potenza...
    «Aspetta, ma se di là ci sono quei due, noi come facciamo a--» - Ma il fischio d'inizio era già stato dato, e tutti si erano messi a tirare come pazzi, perfino i magrolini dall'altra parte! Di cui uno era evidentemente ubriaco marcio, ma ciò non sembrava impedirgli di metterci tutta la sua seppur scarsa forza.
    Loro sono di più, ma forse è solo perché hanno qualcuno più debole... Pensava lei, mentre continuava a tirare: eppure anche quelli più magrolini tiravano come tori, e-- diavolo, combattere in una prova di forza contro guerrieri di simile forza era un'idea già assurda all'inizio, non avevano molte possibilità di farcela, e come le sfuggiva quasi dalle mani la corda mentre tirava lo rendeva abbastanza palese. Piantò bene i piedi nella sabbia, e diede una forte strattonata per rimediare.
    «Tirate!! Finiremo con un'armatura di sabbia, ma almeno non ci faremo lanciare via!» - Zeljska era una realista tutta fatti. Non contava di vincere, e di quella coppetta scintillante poco le importava, ma voleva evitare di farsi troppo male per una sfida forse un po' impari. Se torno a casa zoppicante il Capo me ne farà vedere di verdi e blu!!
    HP 13/13
    CA 20 12
    Aiutare un Altro (Forza) 13, 7, 21 (danni -)

    × Mischia
    Spada Lunga {+6 tpc | 1d8+4 | crit 19-20/x3 | Tagliente}

    Morning Star {+5 tpc | 1d8+4 | crit x2 | Contundente e Perforante}

    × Distanza
    Giavellotto {+3 tpc | 1d6+4 | crit x2 | 9 m | Perforante | 4/4}


    Equipaggiamento
    0 MP | 17 MO | 0 MA | 0 MR

    Carico Totale: ??

    - Borsa del mare
    ​- Pallone Superarcont
    - Spada Lunga x1



    Capacità
    × Scurovisione 18 m
    × Ferocia degli Orchi 1/1
    × Sangue Orchesco

    Talenti e Tratti
    Arma Focalizzata {Spada Lunga}

    Attacco Poderoso






    Serhai Lecheya

    Kayal | Bardo | 1 | CN | Scheda | DICEROOM
    serhai_ar_mare_small
    Il suo innocente indicar col dito ebbe qualche effetto, ma non quanto si aspettava di vedere: aveva provocato degnamente le ire della vecchia, uno sfoggio di sano menefreghismo da parte della coppietta del Tarchion, ma poi poco altro, giusto qualcuno preoccupato o apprensivo che chiedeva con troppa cortesia ai due di rivestirsi. Non è molto interessante da raccontare, probabilmente scene del genere nei giorni di festa a Rivorosso sono praticamente la base. A chi importa se Odesseiron si sveste in pubblico? Pensò Serhai, guardando un po' annoiata il resto della gente che si stava muovendo suppergiù per la spiaggia. Forse avrebbe fatto meglio a tornare a prendere il sole un altro po' e sonnecchiare al calduccio, ma non era un animo solitario e mal sopportava l'idea alla lunga. Ci sono persone, qualcosa dovrà pur succedere!
    Fu allora che cominciò ad osservare con più attenzione e occhio critico l'organizzazione di quello che, se aveva capito bene, era il tiro alla fune. Lei di forza ne aveva abbastanza per sollevare le posate a tavola e il liuto quando suonava ma non di più, quindi non rispose né diede l'impressione di aver notato il richiamo per partecipare: ma la divisione delle squadre le diede da pensare. Quando poi tutti iniziarono a tirare come bestie da soma, la disparità fu ancor più evidente: e allora gli occhi le scintillarono come un gattino che ha appena trovato un giocattolo su cui balzare.
    «Che dici Ginevra, andiamo allo scoperto?» - Disse, girandosi a prendere il piccolo ukulele rosso. Non era il suo strumento distintivo, le si addicevano più il liuto o la chitarra, ma Ginevra aveva una storia tutta sua. Se aguzzava le orecchie, poteva ancora sentire da qualche parte la poveraccia che conosceva fare "Dov'è Ginevra?!" mentre cercava disperatamente in giro il suo strumento. Non era lì in spiaggia, ovviamente, ma un bel ricordo resta sempre... Ed un bel ricordo ora avrebbe creato, forse, per sé e tutti gli altri.
    Non aveva tanto intenzione di fare la differenza, stavano tirando già da troppo e lei, probabilmente, era arrivata tardi: prima che la magia avesse effetto probabilmente avrebbero finito. Ma quelli come lei non cantavano e narravano solo per affascinare o per spronare, lo facevano anche per dire, di tanto in tanto, che il re è nudo! E lei avrebbe cantato e narrato, mentre leggera sulla sabbia si avvicinava, come sempre col gran cappello sulla testa, e pizzicava le corde dello strumento trovando la melodia che cercava. Un canto semplice, noto a tutti, che più che canto era una storia e una burla.

    Occhio non mente, son dispari e pari;
    Qualcun fu bocciato alle elementari.
    Credevan bastasse metter deboli e forti,
    Ma non han notato altro tipo di torti.


    Si era avvicinata abbastanza perché chi del gruppo faceva parte potesse sentirla: si appoggiò al fusto di un ombrellone vuoto, senza nessuno che lo occupava, dove poter suonare più comodamente, e più comodamente osservare i due regnanti che schiumavano di rabbia schiacciando i poveri sfidanti.

    Hanalei e Drakar, di Nyloria sovrani,
    Il gioco che fate par un po' da villani;
    Se ognuno per due volevate valere,
    Forse cul nella sabbia dovreste giacere...


    Sorrideva, divertita: mira del suo incanto era Drakar, capo della fila. Qualcun altro al vederla, probabilmente, l'avrebbe presa per matta. Strimpellò con più energia, con l'intento di infondere un po' di brio - o forse solo di fortuna - nella squadra avversaria.

    Tira la corda, tirala ora,
    E se non basta tirala ancora!
    Finché la corona, con grande cordoglio,
    Non caschi poi in terra con tutto il suo orgoglio!


    HP 9/9
    CA 15 13
    Tiro di Intrattenere (Oratoria) 17
    Esibizione Bardica - Affascinare {Drakar} DC 15 (TS Volontà)

    Mischia
    Stocco {-1 tpc | 1d6-1 | crit 18-20/x2 | Perforante}

    Distanza
    Arco Corto {+3 tpc | 1d6 | crit x3 | 18 m | Perforante | 20 Frecce}


    Equipaggiamento
    0 MP | 0 MO | 4 MA | 8 MR

    Carico Totale: ??
    - Zaino Perfetto {2 Kg: +1 FOR x Trasporto}
    - Borsa per componenti di Incantesimi {1 kg}
    - Ginevra l'ukulele



    Capacità
    Esibizione Bardica 7/8 round
    Scurovisione 18 m
    Visione Crepuscolare
    Mischiarsi alle Ombre

    Talenti e Tratti
    Esibizione Durevole

    Sotto Mentore
    Velo del Vagabondo

    Incantesimi
    Lv 0| 2/2 Lv 1
    Incantesimi Pronti
    Lvl.0
    Suono FantasmaFrastornareIndividuazione del MagicoMano Magica

    Lvl.1
    SonnoUrlo Spacca timpani

12 replies since 26/3/2013
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