Il riscatto di Leyla

Umano Iboithi | Magus | Livello 4 | M/L | Scheda | DICEROOM

Quello era un incarico diverso dal solito per i due cacciatori di taglie. Invece di recuperare un criminale che si dava alla macchia, il loro obbiettivo sarebbe stato quello di salvare una ragazzina nobile, catturata da dei rapitori.
Arnald aveva pensato che fosse un ottimo modo per la sorella di fare esperienza e sentirsi apprezzata da qualcuno che non fosse lui e chissà… fare qualcosa di buono.
Per quanto riguardava lui… era mosso quasi esclusivamente dal Vile Denaro.
Quasi.
Odiava infatti i rapimenti.
Ne aveva fatti davvero un sacco nella sua vita: Ai Danni di soldati e strateghi Drakariani, certo. Ma li aveva fatti.
Li torturava, li trattava come sterco finché non lo imploravano di ucciderli… ma bambini noi. S’era sempre rifiutato.

Mai aveva rapito il figlio d’un nobile generale o simili. I bambini erano innocenti, agli occhi del cacciatore di taglie e forse quell’incarico l’aveva accolto anche un po’ per quella piccola parte di “Buon Cuore” che gli era rimasta.
Esatto molto piccola, perché l’uomo si sentiva così cambiato dopo la fine della guerra che a stento si riconosceva.
Come a stento, sapeva, di non essere riconosciuto dalla sorellina minore.
Ma finché erano insieme… tutto sarebbe andato bene.

Il viaggio verso il Continente fu duro, ma una volta arrivati a Nyloria fu semplice raggiungere la metà. Sperava sinceramente di non dover collaborare con altri cacciatori o aspiranti tali, dividendosi la ricompensa.
Lui e Amélie erano già abbastanza competenti per gestire la situazione, ma quando giunsero insieme al maniero, c’era già qualcuno.
Una ragazzina.
Armata.
Beh… non siamo i primi ma questa… non me l’aspettavo. Proprio no. Disse a sua sorella, alzando un sopracciglio.
Un conto erano omaccioni grandi e grossi, con più muscoli che cervello ma quella… era giovanissima. E poi quella domanda, fatta con tutta l’innocenza del Mondo, costrinse il Magus ad avvicinarsi.
Molto più di quanto io e te potremmo mai guadagnare con dell’onesto lavoro in 10 vite. Rispose, con tono gentile, osservando la ragazzina.
Immagino che voi siate qui per l’incarico della famiglia Rethfold, dico bene? Io Sono Arnald Gèvaudan e quasta è mia mia sorella, Amélie. Fece un piccolo inchino cortese, mostrando tutta la gentilezza che era capace a mostrare.
Siete…L’uomo osservò la spada lunga della ragazza.
Una mercenaria?

HP 27/27
CA 19
Tpc - (danni -)

Mischia +3 Urumi Affilato (1d8+4 Crit 15-20 x2)
Distanza +Bonus Arma (danni)

Equipaggiamento
0 MP | 2.660 MO | 0 MA | 0 MR

---

Capacità
Riserva Arcana:6/6
Incantesimi
3/3 Lv 0| 3/3 Lv 1| 1/1 Lv 2 | 0/0 Lv 3
Incantesimi Pronti
1.
2.
3.

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Possibile. A giudicare dall’età non sembra essere molto più grande d’un umana della tua età. Disse a sua sorella.
Sapeva quanto Amélie volesse farsi degli amici e quanto soffrisse quella bruttissima sensazione d’abbandono comune a molti della sua razza. Erano l’incrocio tra Orchi ed umani e spesso venivano guardati con sospetto.
Eppure lei non era così mostruosa. Era dolce e gentile, dal cuore buono. Molto più buono di quello che avrebbe mai potuto avere Arnald. Eppure s’era trovato mille volte a sentire commenti e cattiverie.
Troppe volte.
Stiamo comunque attenti.

Si rese conto solo quando la ragazzina rispose che forse poteva anche abbassare la guardia. Fu una risposta molto persa nell’Aree, come sovrappensiero, per correggersi solo quando si accorse che la risposta era arrivata da qualcuno che, effettivamente era lì.
Il cacciatore di taglie rispose con un sorriso ancor più gentile. Alla fine sembrava solo una ragazzina. Certo aveva armi… però sembrava più grande della sua età.
Forse lo sguardo… o i modi.

Infatti la presentazione di Aurora fu impeccabile. Si presentò come una cacciatrice di Taglie appartenente ai Licaoni di Nyloria. Ho sentito questo nome, di sfuggita qualche volta. Noi siamo indipendenti invece. Lavoriamo in coppia. Veniamo dalla Repubblica del Kayne. Rispose l’uomo osservando la ragazzina ed i suoi modi educati e fieri.
Sembrava davvero tenere tanto a fare bell’impressione.
Sai Amélie, la signorina Aurora mi ricorda un po’ te. Avete lo stesso sguardo. Era sicuro che la sorella avrebbe voluto far amicizia con la nuova venuta ed Arnald, dopotutto, Non aveva nulla in contrario.

Sapete qualcosa di più sull’incarico, Miss? Immagino che siate qui per questo. Quando ho accettato di venire qui, sapevo solo d’un rapimento. Nient’altro.
Scambio d’informazioni. Qualcosa di fondamentale.

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Il cacciatore di Taglie non poté che essere soddisfatto di come la sorella minore interagisse con la ragazza che avevano di fronte: educazione, cortesia… Amélie era perfetta in tutto quello e trovare qualcuno che era lì per il loro stesso motivo non poteva che essere un vantaggio.
Certo, avrebbero dovuto dividere la paga, ma il fatto che quella che si trovavano di fronte era in tutto e per tutto una ragazzina, che forse nemmeno camminava quando Arnald era in guerra, indorava la pillola all’uomo.
Alla fine condividere con una come lei, a primo acchito, non sembrava una cosa così terribile.

Possibile. Diciamo che per i nobili perdere il proprio “Erede” spesso è un danno quasi irreparabile. Era molto utilitaristica come visione, quella di Arnald che celava, sotto quel sorriso gentile, un cinismo non indifferente.
Lasciando stare tutto ciò che “Moralmente” implica la cosa.
Concluse poi, prima di ascoltare la risposta della cacciatrice più giovane. Anche per lei era la prima volta in città.

Stava per risponderle, quando quello che sembrava un maggiordomo, serioso e composto, li accolse, pregandoli di seguirlo all’interno della villa.
L’uomo non poté che farlo, dopo un cenno della mano ed entrando nella struttura.
Notò tutti quegli affreschi e quelle scene, così diverse da quelle nei palazzi dei nobili di Chenesia prima e Concordia poi.
Rappresentavano scene guerresche e di combattimento, esaltando la forza del cavaliere rappresentato al centro della scena.
Se davvero davano alla forza tutto questo valore… avevano già tentato di recuperare il rapito.
Arnald si Appuntò la cosa in testa, per non dimenticarsela, osservando anche come Aurora e forse la sorella fossero stupite da quel palazzo.

Giunsero infine di fronte alla signora del maniero, che li fece sedere con un sorriso di circostanza.
L’uomo fece un inchino lieve, prima di sedersi. Mia signora, io Sono Arnald Gévaudan e questa è mia sorella Amélie. Innanzitutto, mi dispiace per il dolore che siete costretta a subire e vi garantisco che faremo del nostro meglio per ritrovare il rapito…Potete darci qualche dettaglio in più?
Delicato ma diretto, gentile ma sbrigativo. Questo era il cacciatore di Taglie.

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Incantesimi
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Arnald ascoltò in religioso silenzio quello che la donna aveva da dire. Non si espose più di tanto, nonostante pensasse e ripensasse a tutti i dettagli che gli stavano venendo detti.
Si limitava a sorridere, annuendo qualche volta con la testa, facendo segno alla donna d’aver capito quello che gli stava venendo detto.
Si vedeva quanto la madre fosse distrutta da quella perdita, eppure manteneva un contegno, come si confaceva agli uomini e alle donne di nobile lignaggio.
Non si capacitava, tuttavia, come potessero permettere ad una bambina di aggirarsi nel bosco per giocare.
Che si fidassero così tanto?
Beh, ne avevano pagato le conseguenze.

Il padre della piccola Leyla invece non sembrava volersi sottomettere alla richiesta, molto generica, fatta dal rapitore.
“Portatemi ciò che mi spetta” era una pretesa molto aleatoria e presupporre che fosse solo denaro era riduttivo.
Avrebbe chiesto una cifra, qualcosa… invece aveva semplicemente chiesto “Ciò che gli spettava”. Era strano e il cacciatore di taglie non era affatto tranquillo.

Guardò un attimo la sorella, con quello sguardo che diceva quanto in quella storia ci fossero dei tasselli fuori posto.
Arnald era sempre stato, fin da bambino, dotato d’un ottimo intuito e spesso il suo fare prudente li aveva aiutati in molte situazioni.

Si allungò verso la tazzina, senza metterci lo zucchero ma girandola comunque con il cucchiaino d’argento.
Non vorrei sembrare indelicato, mia signora. Cominciò, osservando il liquido ambrato all’interno della tazzina, che girava con un lieve vortice all’interno seguendo il suo movimento circolare.
Ma siete così sicuro di voler accusare questo Messer Marius? Chiese l’uomo, con tono di chi l’aveva vista lunga.
Certo, potrebbe essere lui il colpevole, ma avete delle prove per accusarlo? Se stavate per sposarlo significa che è un nobile pure lui, o sbaglio? A quel punto, rapire una bambina così impudentemente potrebbe ritorcerglisi contro in molti casi, non credete?
Alzò gli occhi verso la sua interlocutrice, interessato a capire cosa ne pensasse pure lei. Certo, dovevano trovare la bambina, ma non poteva sfondare ogni porta di chi, secondo la madre, poteva essere un sospettato.
Potremmo convocare questo Messer Marius per fargli delle domande, se non si rifiuta potrebbe essere anche innocente, oppure aver delegato il rapimento a qualcun altro, ma non lo sapremmo mai se non lo chiediamo al diretto interessato, secondo me. Oppure…

Gli occhi penetranti di Arnald scavarono infondo a quelli della nobile signora, prima di formulare la sua Ipotesi Suo marito o voi avete per caso offeso, anche senza rendervene conto, qualcun altro?

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CA 19
Tpc - (danni -)



Mischia +8 Urumi Affilato (1d8+4 Crit 15-20 x2)
Distanza +Bonus Arma (danni)

Equipaggiamento
Armatura Imbottita Accumula Incantesimi [1005 MO, 5 Kg]
Urumi Affilato [2330 Mo, 3KG]
Borsa per componenti Di Incantesimi [5 Mo, 1 KG]
Abiti Da Viaggio [10 Mo, 2 Kg]
Nastro dell'Agevolezza [Applicato su Urumi] [2.500 MO,-]
0 MP | 2.660 MO | 0 MA | 0 MR

---

Capacità
Riserva Arcana:6/6
Incantesimi
3/3 Lv 0| 3/3 Lv 1| 1/1 Lv 2 | 0/0 Lv 3
Incantesimi Pronti
0.Prestidigitazione; Scintilla; Luci Danzanti; Mano Magica
1.Fuga Nel vento[1];Stretta Folgorante[2]
2.Invisibilità[1]
3.

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Dove lui sembrava aver un’ottima capacità di conversare, Amélie centrò un punto focale della situazione. Avevano una firma? Un qualcosa per accusare questo Messer Marius?
No, a quanto pare avevano solamente un incontro ed una triste storia. L’uomo si sistemò meglio sulla seduta, ascoltando quello che la donna aveva da dire, ma non lesinando sguardi complici alla sorella.
No, quella storia lo convinceva davvero poco ed in quegli occhi tanto particolari si poteva vedere quella luce di furbizia che sfavillava.

La donna aveva incontrato Marius e gli aveva detto che era sconveniente incontrarsi… e allora perché non l’aveva cacciato subito. Perché l’uomo sapeva dell’assenza del marito?
Il cacciatore, che ascoltò la risposta indiretta alla sorella, non poteva che credere che la donna fosse, in realtà, indirettamente colpevole della scomparsa della figlia.
O che forse questa figlia… non fosse davvero scomparsa. Cosa la fermava dall’andare a riprendersela, se era tanto sicura della sua posizione.

Posso comprendere il dolore d’una madre, mia signora. Disse il cacciatore, d’un tratto, alzandosi dalla sua seduta.
Sono sicuro che i vostri sospetti non siano del tutto corretti, ma se il castello di tale Marius è oltre il bosco, cosa ci impedisce di andare da lui a dare un’occhiata? Se non troveremo nulla potremmo davvero scartarlo dalla lista dei sospettati.
E Arnald sapeva che in quel maniera avrebbe trovato qualcosa.
La bambina… o qualcos’altro.
Che ne dici Amélie? Vedere questa donna struggersi… mi spezza il cuore. Oh, come si stava divertendo in quel momento, di fronte a quella completa incompetente d’una nobile Nyloriana, nemmeno capace di tener nascosta figlia all’amante geloso.
Oppure al vero padre.

E Voi, Lady Aurora? Volete accompagnarci? Potremmo provare a raggiungere il maniero di Lord Marius prima che faccia buio ed interrogarlo. Forse la bambina sarà qui prima di sera. Anche se ne dubito fortemente

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0.Prestidigitazione; Scintilla; Luci Danzanti; Mano Magica
1.Fuga Nel vento[1];Stretta Folgorante[2]
2.Invisibilità[1]
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