Cambiare per continuare ad esistere

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Airesem

Posted on 25/4/2024, 19:17

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Cambiare per continuare ad esistere

Minaccia || Ewaym Alderas || scheda

Gli elfi per natura erano assai lenti a prendere decisioni, non per pigrizia o per arroganza, ma ben sapevano che il mondo procedeva con un certo tempo e così la loro vita si muoveva allo stesso passo. Osservare e studiare gli eventi era importante per una razza così longeva, dove era necessario comprendere appieno se ciò che era nuovo potesse essere una cosa positiva o meno, tanto più per le loro vite che per le traduzioni secolari.

Il Clan degli Alderas, piccolo e contenuto in numero per colpa di una sua sfortunata storia, da sempre composto da elfi erranti le cui tradizioni erano per lo più rivolte verso la convivenza con la natura in modo pacifico e simbiotico, dall'inizio della Catastrofe aveva cominciato a studiare il proprio futuro in base ai cambiamenti così radicali. La loro natura si era fatta semi-sedentaria in quasi due secoli, dove i più giovani superstiti del clan erano riusciti ad arrivare alla vita adulta, ma il fatto stesso che non fossero più così al sicuro nelle foreste come prima, li aveva gettati in uno stato di sofferenza. Già minacciati per il loro esiguo numero, sintomo di un potenziale futuro dove le loro secolari tradizioni potevano solamente che scomparire, neanche la nascita dell'unica nuova vita del clan aveva gettato della speranza.

Quasi quattro anni erano stati necessari per gli elfi Alderas nel discutere del loro futuro, del cambiamento che ne avrebbe portato e un loro ritorno alle origini di elfi puramente erranti. Le antiche terre all'interno dell'Aradil, da cui un tempo erano stati scacciati e cacciati fino all'estinzione, erano perse o totalmente cambiate. Lenti accordi erano stati fatti con altre popolazioni più piccole di elfi, più selvagge ma con quante cose più in comune che con popolazioni ritenute più civili.
Dialoghi erano stati aperti, da entrambe le parti e con lentezza erano cominciati i primi scambi di informazioni: territorio disponibile, zone pericolose e sicure, accordi commerciali e di natura sociale. Il Clan Alderas non voleva ostilità con altri propri simili, piuttosto una convivenza atta a mutuo beneficio per chi volesse rispondere alle loro preghiere.

Il tempo delle trattative al fine di trovare una soluzione che smettesse di minacciare con più rapidità la loro esistenza, altre furono le scelte drastiche intraprese in comune accordo da ogni elfo Alderas: l'abbandono di Rombe, al fine di lasciarlo completamente in mano agli umani e halfling che per lungo li avevano ospitati e aiutati. Una scelta triste, ma necessaria se volevano continuare a preservare ciò che erano, limitando il più possibile altre forme di contaminazione nelle loro secolari tradizioni.
Non avrebbero lasciato traccia del loro passaggio, ogni elfo avrebbe cercato di riportare lo spazio da loro usato quanto più simile a quello in cui originariamente era stato consegnato loro. Poche cose fisiche sarebbero rimaste, in traccia materiale del loro passaggio, ma solamente ciò che poteva essere ancora utile per coloro che avevano deciso di rimanere nel tranquillo villaggio.

Quattro anni circa erano stati necessari per fare quelle decisioni, cambiamenti importanti e per rispettare quanto più possibile la volontà della natura a cui ogni elfo del clan rispondeva con anima e cuore. Da sempre la loro storia era fatta di tristi minacce e futuri incerti, ma il loro animo era forte come le radici delle rigogliose foreste che proteggevano le genti dalla Piaga. Loro sarebbero continuati ad esistere, a muoversi e a rispondere al secolare canto della natura.

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Alla ~~cortese~~ ~~giusta~~ visione di Lady Nora Halter e Ser Tungdil Rompiscudo.

Sono io, Ewaym Alderas. Elfo? Spero che questo messaggio scritto arrivi a destinazione. Avrei voluto venire io di persona o usare un canale magico, ma non ho cuore nel disturbare ancora la zia Anhi, ha davvero troppo tra le mani. I problemi di essere la più anziana tra di noi.

Scusate se sono breve, le lettere non sono il mio forte. Neanche parlare a dire il vero. Però volevo avvisare: non mi trovo più a Rombe, nessuno del mio clan si trova più lì. Ci siamo spostati. Non posso darvi la nuova locazione. Ordini degli anziani. Però mi piace, c'è molto verde e abbiamo ritrovato i cani intermittenti. Sono vecchi amici del clan. Adorano i bimbi. Però noi ne abbiamo solo una.

Posso dirvi che sto bene, tutti noi a dire il vero. Siamo al sicuro, per ora. Mi piacerebbe rivedervi. Amici. Però è ancora difficile, ho ancora molte cose da vedere e mettere al sicuro. E' tutto nuovo. Bello. Paura. Però è vivo. Sto attento però, faccio solo amicizia con gli animali più tranquilli. Ho visto una famigliola di orsi. Uno di loro mi ha ricordato Lus. Sta bene?

[due pezzi di lettera si fanno strada, uno per Nora]

Ricevo poche notizie dal feudo, ma è vero che ora siamo più isolati qui. Spero vada tutto bene? Non so quanto ancora tu possa dare peso alla mia amicizia, ma se c'è bisogno di qualcosa chiedi pure. ... forse usa la magia? E' più facile trovarmi così? In caso delle lettere possono ancora essere inviate a Rombe, conosco la strada e magari riesco ancora a recuperarne.

Troverò un modo per migliorare questa cosa. E' scomoda. Magari provo ad insegnare a qualche piccolo volatile il viaggio per comunicare. Ne troverò uno carino. Ed educato. Però non so insegnare a cantare. Forse fischiare?

[il secondo pezzo di carta, per Tungdil]

Amico mio, spero anche per te vada tutto bene? Hai bisogno di aiuto? Lampone sta bene? Fragola saluta, così come le sorelle e i fratellini di Lampone. Mangiano tanto. Non ricordo se ti ho fatto conoscere Ädir, è un cervo molto bello. Sono sicuro che crescerà forte e potrà darmi una mano.

Non ho fatto altre amicizie con animali, quelli poco socievoli. Niente morsi nuovi. Per ora. Solo quelli dati da Fragola quando ha fame. Volevo dire che rinnovo ancora il mio aiuto, se serve. Anche per la generosa offerta che mi hai fatto per... l'Artiglio? Nome buffo. Gli elfi non hanno artigli. Neanche i nani. Però so dove trovarli in caso di minacce.