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  1. .

    Karril Bronnsdòttir

    Umano Iboithi| Iracondo di Stirpe| 5° | Neutrale| Scheda | DICEROOM
    Karril si zittì e lasciò che Venalia parlasse, che uscisse fuori quello che aveva dentro e il cuore le tremò a quelle parole così dolci.
    Significavano molto per lei.
    Karril annuì silenziosamente quando l'elfa le chiese di Anna, e mentre raccontava parte della propria storia l'iraconda non poté che ammirare il viso dell'amica, una persona che aveva sofferto tanto e che aveva paura del futuro, di restare da sola, di non meritare nulla di bello a causa degli errori nel passato. Avere l'eternità significava vedere tutti quelli che aveva intorno morire pian piano e non poter fare nulla per loro, nessuno avrebbe avuto il cuore a resistere ad una cosa del genere.
    «Tu sei una delle poche persone a non avermi visto come uno strumento, come una cosa strana, come una bestia senza freni.» questa volta Karril le accarezzò dolcemente una delle guance «Anche tu, con tutti gli errori del passato e tutte le sofferenze che hai vissuto, sei oggi Venalia: una donna con la testa sulle spalle, coraggiosa e... estremamente sensibile nonostante le apparenze.» l'iraconda le sorrise «Hai un destino terribile da portare, e in qualche modo credo che Anna... abbia capito, che sia andata via senza rancore nei tuoi confronti.» rimase in silenzio per qualche istante, poi Karril si calò lentamente verso il volto di Venalia e appoggiò con delicatezza le labbra sulla sua fronte, fece così lentamente che sembrava avesse paura di romperla e il cuore iniziò a batterle forte. Divenne anche rossa in volto.
    «Ma nonostante tutto, anche tu meriti amore Ven. Ne meriti molto, hai fatto un sacco di bene a tutti noi, a tutti quelli che hai citato e, sono sicura, anche a tanti altri. Tu sei... di più di una buona amica per me.» fece un lungo respiro per provare a calmarsi un poco, magari anche per togliere un po' del rossore che le aveva invaso la faccia «Sei qui, che ti ergi sulle tue gambe nonostante tutto, nel tuo cuore hai avuto lo spazio per accogliere una come me... Non sei inferiore a nessuno, Venalia, e io sono qui con te, anche a piangere se necessario. Ricordo di uno stregone che disse "Non tutte le lacrime sono un male", sai?» le sorrise e infine si rialzò appoggiando la schiena all'albero.
    «Un giorno mi trovavo a caccia nelle foreste, avevo fatto un bel lavoro e stavo tornando a casa soddisfatta. Al mio rientro però... non avevo più una casa: il villaggio era a metà fra il ghiacciato e distrutto, c'erano così tanti corpi...» nonostante Karril avesse tentato di rimanere forte per tutto quel discorso, la voce gli tremò «Qualcuno aveva attaccato il villaggio, qualcuno abbastanza potente da costringere mio padre a trasformarsi in drago. E della mia famiglia... nessuna traccia, nulla. Non una goccia di sangue, non un brandello di vestito, non dei corpi. Li sto cercando da molto tempo e non ho la più pallida idea di dove possano essere svaniti.» tirò su col naso, istintivamente strinse la mano di Venalia come conforto senza, ovviamente, procurarle del dolore «L'unico indizio che ho trovato riguarda una leggenda, una che parla dei gruppi dai quali discendono mio padre e mia madre. Vivevano insieme, una volta, finché gli antenati di mia madre trovarono la magia, e con essa la capacità di spostarsi in luoghi mai visti, altri piani d'esistenza. Quella collana dovrebbe provenire da uno di quei piani.» indicò la collana ancora nella mano dell'amica e la toccò giusto per farla tintinnare un poco «Col tempo, quelli con la magia presero il potere e sottomisero gli altri, fu allora che gli antenati di mio padre andarono sulle montagne e ottennero il potere di Yelbriam, il drago d'argento. E da quel momento fu una battaglia continua fino ai giorni nostri, per questo mamma e papà scapparono. Anche per questo mio padre si impuntava molto su Áli, che sembra non abbia ereditato nulla da lui.» alla fine di quella storia Karril sospirò e guardò il cielo che ormai stava perdendo i suoi colori «Non so perché abbiano attaccato ora, so solo che l'intera mia famiglia è letteralmente sparita da Assiah. Non ho trovato nient'altro da nessuna parte. Tu perché non parli coi tuoi genitori da così tanto?»
    HP 56/56
    CA 17
    Tpc (danni )



    Mischia Ascia Bipenne +1 (Tpc+10 1d12+5 | x3)
    Distanza Ascia da lancio (2) (Tpc +8 1d6+2 | x3 | 3m)


    Equipaggiamento
    0 MP | 3.438 MO | 0 MA | 0 MR
    Armatura di pelle
    Kit Iracondo di stirpe



    Capacità
    Nome capacità
    Ira di Stirpe round 15/15
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 1/1 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
    2.
    3.

  2. .

    Sistra Cristalwing

    Fey (Halfling) | Cavaliere| lvl 5 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    Sistra annuì quando Linde aggiunse che quei fantocci potessero essere il prodotto anche di alcune streghe o megere e anzi, per certi versi lo preferiva. Non importava che fosse il suo dovere da cavaliere, la fata piangeva sempre un po' dentro quando era costretto a liberarle dalle spoglie mortali.
    Ovviamente Holler era consapevole dei pericoli della malattia, e Sistra non poté che rivolgergli un sorriso compassionevole, poi si girò verso Florian «Fate che hanno subito la stessa malattia del proprio bosco. Sono pericolose, il loro intento è solo distruggere. È... un destino orribile perdere sé stessi.» un velo di tristezza si stese sul volto della halfling, inconsapevole di stare anche parlando di sé stessa. Si riprese poco dopo, dando un pugnetto sull'avambraccio del nobile cavaliere come per incoraggiarlo «Esatto! Per questo dobbiamo andare subito!» poi Sistra si diresse verso l'uscita quando l'affascinante umano capì che la fata intendeva un'altra Regina.
    «Hehe.» Sistra ridacchiò e gli lanciò un sorriso a trentadue denti, però non aggiunse altro sull'argomento, avevano cose ben più importanti da fare. Fortunatamente non ci misero molto a raggiungere le proprie cavalcature, e guardando i campi e i contadini che lavoravano la fata pensò che forse era il caso di avvertire i propri compagni di alcune cose.
    «Non sappiamo se avremo a che fare o meno con delle fate, ma nel caso credo sia meglio che vi dica un paio di suggerimenti a riguardo.» in sella a Spicchio, Sistra si girò verso gli altri e alzò un indice «Numero uno: non dite mai i vostri nomi alle fate, o quantomeno non dite il vostro nome completo. C'è il rischio che ve lo rubino o che vi maledicano nei peggiori dei casi, nei casi migliori invece probabilmente vi prenderanno solo in giro se avete un nome buffo.» prese una pausa, mosse la mano e alzò anche il medio «Due: non mentite mai alle fate, siamo molto brave a riconoscerle e le più potenti possono letteralmente vederle. Se riuscite, limitatevi a dire... mezze verità.» con sguardo serio, mosse un ultima volta la mano e alzò l'anulare «Terzo: non fidatevi mai del tutto delle fate. Anche se alcune di noi non possono mentire, spesso "manipoliamo" la verità a nostro vantaggio. Mi raccomando!» finita la lista, Sistra si sistemò per bene sulla sella e cavalcò per almeno un paio di minuti prima di girarsi verso il gruppo di nuovo con uno scatto «Ovviamente io sono una fata buona! Sono una cavaliera, non vi farei mai nulla, va bene?» e con quell'ultimo appunto, la fata continuò il proprio viaggio insieme ai propri compagni, si mise esattamente fra Linde e Florian così da poter vedere e ad avere a portata di mano sia il cavalluccio che Bastion! Le venne anche in mente di sporgersi per accarezzarli, ma resistette all'impulso pensando che non era il momento giusto per una cosa del genere.
    Era solo questione di tempo che la malattia avanzi sulla città di Inker.
    Giunti nel bosco, Sir Sistra fece un bel respiro profondo, godendosi quell'aria di casa così leggera e frizzante rispetto all'aria delle città, e il camminò fu interrotto quando la fata notò qualcosa attaccato ad un albero. Guidandolo con le redini, Sistra portò Spicchio vicino a quell'albero e vide che era un pezzo di stoffa tenuto fermo da un coltello. Incuriosita, la fata si alzò in piedi sulla propria sella e fece dei saltelli per raggiungere quel pezzo di mantello, e ci avrebbe messo qualche tentativo se qualcuno non le avesse fatto il piacere di aiutarla, ma alla fine era solo questione di tempo.
    Quando ebbe quel pezzo di stoffa fra le mani capì subito di cosa si trattava «Oh accidenti.» continuò ad accarezzare quel pezzo di mantello tessuto con fibra di fogliascura, poi si rivolse agli altri «Questa... è fatta in fogliascura, una cosa preziosissima. Un mantello del genere lo indossa anche la mia Regina di tanto in tanto... facciamo attenzione.» forse quello era il territorio di un'altra regina delle fate, sembrava essere scappata da qualche parte però perché? Non c'erano tracce di combattimento.
    Dopo un altro po' di strada, invece, il silenzio e i rumori del bosco furono offuscati da una melodia particolare, una che ti scuoteva dentro e composta da parole nuove. Sistra spalancò gli occhi e si guardò intorno con una certa preoccupazione, poi vide dalla distanza una satira, alla quale se ne aggiunse un'altra poco dopo.
    Ovviamente la riconobbero subito come una loro. Spicchio ringhiò ma Sistra, prontamente, gli poggiò una mano sulla testa e lo accarezzò fra le orecchie.
    «Che bello vedervi, bardi del bosco. Non preoccupatevi, non portiamo niente di losco!» quasi in automatico Sistra iniziò a parlare per rime, da un lato sperava di fare buona impressione sui satiri e dall'altro... semplicemente le piaceva, non era nemmeno una cosa semplice da fare!
    «La vostra voce è d'oro ma vi chiedo scusa, non possiamo unirci al vostro coro: sappiam di una malattia che scorre lesta nella foresta e siam qui per tenergli testa. Magari potreste farci una cortesia e indicarci la via? Forse la Musa sa di quel che parlo e potrebbe aiutarci a rintracciarlo!» Sistra diede una carezza un po' più infervorata a Spicchio al termine della rima, soddisfatta di esserci riuscita senza bloccarsi nemmeno una volta!
    HP 60/60
    CA 22
    Tpc - (danni -)

    Conoscenze Natura: 9
    Percezione: 27


    Mischia Lancia da Cavaliere +1 (TpC +13 (1d6+7), x3)
    Spada lunga (TpC +12 (1d6+6), 19-20 x2)
    Distanza //
    Sir Spicchio
    HP 37/37
    CA 21
    TpC - (danni -)


    Mischia Morso (TpC +6, 1d6+2+sbilanciare)
    Distanza //
    Equipaggiamento
    0 MP | 2.062 MO | 0 MA | 0 MR

    Sistra:
    Lancia da Cavaliere +1
    Armatura Completa
    Scudo pesante di metallo
    Kit da Cavaliere (senza sella da galobbo)
    Sella militare (indossata da Spicchio)
    Zaino perfetto
    Trombetta

    Spicchio:
    Giaco di maglia
    Sella militare

    Capacità
    - Sfida 2/2 al giorno
    - Tattico 5/5 round, 2/2 al giorno
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1. Svanire (5 round al giorno)
    2. Luci Danzanti (3 volte al giorno)
    3. Luminescenza (1 volta al giorno)
    4. Intralciare (1 volta al giorno)
    5. Polvere Luccicante (1 volta al giorno)
    6. Sonno profondo (1 volta al giorno)
  3. .

    Karril Bronnsdòttir

    Umano Iboithi| Iracondo di Stirpe| 5° | Neutrale| Scheda | DICEROOM
    Quella convocazione non era una cosa che Karril si aspettava, rilesse più volte quella lettera tentando di capire diverse cose.
    Chi era questa Bianca.
    Chi era questo Principe
    Chi era questo tizio che voleva togliere di mezzo il suddetto principe.
    Ma soprattutto che cazzo fosse una guerriera indaco.
    L'iraconda si grattava i capelli nella speranza di ricordare qualche leggenda o qualche racconto su sti guerrieri, qualsiasi cosa per avere un minimo indizio ma proprio non le veniva nulla e questa domanda la tormentò per tutti i giorni a venire, per tutto il viaggio il suo cervello continuava a chiedersi cosa fosse quella figura. Alla fine Karril decise di accettare l'incarico e di andare sul luogo di incontro non tanto per la missione in sé o per la ricompensa ma per rispondere a quella maledettissima domanda. Viaggiò a piedi con il suo classico equipaggiamento, un'armatura composta da cuoio e pelliccia che le coprivano il lato superiore del busto e delle spalle, ma che contemporaneamente le lasciasse libero il ventre per renderle più facile e agevoli spostamenti repentini. Uniti ai calzoni larghi Karril poteva essere altrettanto agile quanto quelli che preferivano non indossare proprio alcuna protezione, anche se non c'era bisogno di proteggersi se riuscivi a uccidere i nemici prima che potessero colpirti, e a questo proposito la sua fidata ascia era adattissima al compito.
    Quando l'iraconda vide il castello in lontananza, riprese il messaggio di convocazione che si era ritrovata fra le sue cose e lo rilesse per l'ennesima volta mentre continuava a muoversi verso il luogo designato dalla missiva. Era ancora confusa, troppo, iniziò anche a leggerla ad alta voce fin quando non desistette e scosse le spalle, poi alzò lo sguardo.
    Dinanzi a sé c'era una donna vestita di nero, la presunta Bianca visto che era vestita elegantemente e senza armi apparenti.
    «Ma... è nera.» quelle parole uscirono dalla bocca di Karril da sole, fissava quella donna con attenzione e confusione, si rese conto qualche attimo dopo che c'erano anche altre persone «Cioè il vestito, non la pelle. Pensavo... l'indaco...» l'iraconda provò a giustificare la frase precedente ma ben presto si incartò da sola nelle proprie parole «E... niente, lasciate stare.» Dopo la figura di merda, Karril osservò effettivamente chi fossero gli altri presenti e lo sguardo si spostò sul belloccio che la signorina aveva al fianco e... aveva dei muscoli impressionanti.
    «Hey... li voglio anche io quelli.» disse non troppo a sottovoce, poi girò ancora di più lo sguardo e vide due elfe: una dai capelli scuri ma che aveva molti tatuaggi sul corpo, era davvero molto bella ma non la conosceva, l'altra... era Venalia, e quando la vide semplicemente Karril le saltò quasi addosso abbracciandola.
    «Ven! Ma che ci fai qui! Che bello rivederti.» rimase abbracciata alla amica per qualche secondo «Come stai? Come vanno i tuoi studi?» le chiese dopo essersi staccata da lei , poi si rivolse a tutti gli sconosciuti presenti sul posto «Io sono Karril, ammazza-mostri. Piacere.»

    HP 56/56
    CA 17
    Tpc - (danni -)


    Mischia Ascia Bipenne +1 (Tpc+10 1d12+5 | x3)
    Distanza Ascia da lancio (2) (Tpc +8 1d6+2 | x3 | 3m)


    Equipaggiamento
    0 MP | 3.438 MO | 0 MA | 0 MR
    Armatura di pelle
    Kit Iracondo di stirpe



    Capacità
    Nome capacità
    Ira di Stirpe round 15/15
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 1/1 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
    2.
    3.

  4. .

    Karril Bronnsdòttir

    Umano Iboithi| Iracondo di Stirpe| 4° | Neutrale| Scheda | DICEROOM
    Karril rimase quasi pietrificata ad aspettare che Venalia entrasse nel camerino, in quel breve lasso di tempo si fece anche una miriade di paranoie e di problemi: aveva fatto bene a chiedere aiuto? Cosa avrebbe pensato l'elfa? L'avrebbe poi trattata da bimba? Anzi, e se ci fossero stati problemi perché a Ven piacevano le donne? Non nel senso che avrebbe fatto cose ovviamente, ma magari si sarebbe sentita a disagio e Karril non voleva che lei si sentisse così.
    Era indecisa se fermarla prima che entrasse nel camerino, non smise di pensarci un secondo fin quando Venalia non entrò nel camerino, e l'iraconda rimase immobile con lo sguardo abbassato. Normalmente non si sarebbe fatta problemi a farsi vedere in intimo dalle sue amiche, ma in tutta quella situazione in cui si era rivelata un disastro su gambe, un disagio travestito da guerriera.
    Con gli occhi sbarrati, Karril tentò di incrociare il meno possibile lo sguardo dell'amica, però eseguì come un manichino tutte le istruzioni e le posizioni che l'elfa le diceva per indossare i vestiti, iniziarono dalla camicetta e grazie al risvolto che fece la compagna fu più semplice da indossare, però l'iraconda subito ebbe la sensazione di essere costretta da quel vestiario.
    Karril annuì alle parole dell'amica che l'avvertiva che all'inizio potevano sembrare delle trappole, e probabilmente avrebbe potuto intuire che per Karril sembravano tali perché stava trattenendo il respiro e aveva le guance piene d'aria. Il dubbio che si poteva avere in quel momento era sul suo rossore, era dovuto alla mancanza di fiato o alla vergogna? La situazione peggiorò ancora di più quando fu il momento di allacciare il bavero, l'iraconda fece davvero il meglio di sé per capire come si facesse il fiocco e anche con il trucchetto delle due dita la sensazione era quella di un impiccato.
    Pian piano Karril esalò l'aria che aveva conservata nelle guance.
    Venne la volta dei pantaloni, l'unica cosa che l'iraconda era capace di mettere ma Venalia l'aiuto ugualmente, normalmente avrebbe riso del fatto che Venalia, con tutti gli acciacchi che aveva, fosse stata più veloce di lei nel chinarsi, però in quel momento fu solo in grado di sputare lettere a caso e parole sconclusionate. Per un attimo di secondo si nascose la faccia con le mani però si riprese abbastanza velocemente per sapere che la camicia andasse dentro i pantaloni e non fuori e per sentirsi il fiato uscire fuori dal proprio corpo mentre Venalia le stringeva il panciotto.
    «Ooofff, ma quelle che hanno le tette grosse come fanno, muoiono soffocate?» l'unico ragionamento lucido che ebbe Karril da quando era entrata nel camerino e che le uscì spontaneo, forse pure un po' ad alta voce, infine si mise la giacca che sembrava la cosa più facile da mettere di tutta quella roba. Si guardò allo specchio, si rigirò su sé stessa e si guardava come se stesse guardando un estraneo, era davvero difficile credere che quella fosse Karril.
    «Sono... carina?» l'iraconda era incerta e fu quasi come se volesse da Venalia la risposta, era così diversa dal normale che non sapeva sinceramente rispondere a quella domanda, però annuì quando le fu chiesta se le piacevano. Quando invece l'elfa accennò a farle conoscere il suo migliore amico, Karril rimase un po' di sasso, un misto di curiosità e timore che le fecero battere un po' di più il cuore. Chi era questo migliore amico? Perché Venalia voleva fargliela conoscere? E soprattutto, Karril a che livello di amicizia si trovava rispetto a questo tizio?
    Scosse la testa per quest'ultimo pensiero, era roba da ragazzette di quindici anni, però... capire come Venalia la considerasse rimase come una sorta di desiderio sepolto. Prima che potesse uscire dallo spogliatoglio, Karril afferrò il braccio di Venalia per ritrascinarla dentro un attimo, la fece voltare e la abbracciò appoggiando la testa sul suo petto. Non sarebbe stato in grado di esprimere la sua gratitudine con le parole, né sarebbe stata in grado di crearle un oggetto unico per lei, l'unica cosa che poteva e sapeva fare era questo.
    «Grazie per tutto, Ven. Per starmi vicino nonostante io sia così.» alzò lo sguardo per vedere la propria amica dritta negli occhi, per Karril fu complicato evitare di far cadere le lacrime ma in qualche modo ci riuscì «Sei un sacco importante per me. Anche se non ci vediamo spesso, sono meno sola in questo mondo grazie a te.» le sorrise, da quando aveva incominciato questo viaggio per salvare la propria famiglia Venalia era stata davvero una delle poche ad accoglierla in questo modo caloroso, lei e le restante delle ragazze, e si accoccolò di nuovo sul petto dell'elfa.
    Prima o poi l'avrebbe portata a conoscere tutta la sua famiglia una volta che fosse finito tutto.

    HP 45/45
    CA 17
    Tpc - (danni -)



    Mischia Ascia Bipenne +1 (Tpc+9 1d12+5 | x3)
    Distanza Ascia da lancio (2) (Tpc +7 1d6+2 | x3 | 3m)


    Equipaggiamento
    0 MP | 3.438 MO | 0 MA | 0 MR
    Armatura di pelle
    Kit Iracondo di stirpe



    Capacità
    Nome capacità
    Ira di Stirpe round 13/13
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 1/1 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
    2.
    3.

  5. .

    Karril Bronnsdòttir

    Umano Iboithi| Iracondo di Stirpe| 3° | Neutrale| Scheda | DICEROOM
    La contessina parve prendere decisamente a male la domanda confusa di Karril, la quale si sentì particolarmente in colpa e provò a rimediare «Ma non sia mai signora mia, non uccideremo il vostro Julius visto che... beh, è la persona che dobbiamo salvare. Non badate alle mie parole: ci vorrebbero una decina di me per formare un essere intelligente la metà degli altri qui presenti.» una cosa non del tutto falsa, forse ne servivano giusto un paio per raggiungere un livello di intelligenza minimo per non fare la figura dell'idiota. Laudine e Venalia posero domande interessanti e l'iraconda ascoltò con attenzione.
    «Effettivamente come dovremo comportarci con gli uomini di vostro padre? Immagino che dovremo evitare di spargere sangue.» uccidere persone non era una cosa che entusiasmava l'iraconda, soprattutto se erano persone innocenti o comunque normali, era un discorso diverso per briganti e malvagi.
    «Va bene, ne parleremo al ritorno per il compenso!» Karril osservò Venalia, se a lei andava bene così allora doveva essere giusto «A proposito, vuoi una mano per quel bestiario? Io ammazzo le cose e tu le studi!» l'iraconda rise, probabilmente era una cosa più complessa di così ma poco ci poteva fare, ridurre le cose ai minimi termini era una cosa che faceva in automatico «E sono certa che la sbobba di schifo che evocasti la volta scorsa possa essere utile anche contro il minotauro! Eri particolarmente soddisfatta dei risultati, facesti pure una risata... particolare.» almeno da quello che si ricordava, Karril si portò una mano nei capelli per grattarsi la nuca.
    «Direi che comunque la cosa migliore sia entrare dai lati del labirinto, dobbiamo solo trovare un modo per scavalcare le mura in sicurezza e... aspetta, Venalia. HAI OTTANTA ANNI?!» una realizzazione fulminea e casuale che colse l'iraconda mentre pensava al lavoro, rimase praticamente a bocca aperta: sapeva che gli elfi avevano una vita immortale e che non invecchiavano, ma vederlo di persona faceva un certo senso! Karril non potè fare a meno di avvicinarsi al volto della maga per cercare con attenzione dei segni dell'invecchiamento.
    Provava una certa invidia, avere ottant'anni e non mostrarli!

    HP 33/33
    CA 16
    Tpc - (danni -)
    Conoscenze arcane: 15

    Mischia Ascia da battaglia +8 (1d8+4 | x3)
    Ascia +8 (1d6+4 | x3)
    Distanza Ascia da lancio (2) +6 (1d6+2 | x3 | 3m)


    Equipaggiamento
    0 MP | 4425 MO | 0 MA | 0 MR
    Armatura di pelle
    Kit Iracondo di stirpe



    Capacità
    Nome capacità
    Ira di Stirpe round 10/10
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
    2.
    3.

5 replies since 30/5/2017
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