Votes taken by Last Century

  1. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Scusate se m'intrometto
    ma c'è una capezzolo qui per terra
    non vorrei che l'avesse perso
    una vergine zitella.
    Mi son distratto a guardar la pioggia
    e ora ho il viso bagnato
    dovrei forse asciugarlo
    sulle cosce di un vampiro arrapato.
    E siccome ho finito gli incantesimi interessanti
    mi son rimaste solo le rime
    i tentacoloni hentai non li voglio usare
    quindi dovrò per forza incantare.
    Guardando fisso Dairection Uno
    gli casto un incantesimo a muso duro
    quest'incanto fa un pochin cagare
    ma purtroppo è il massimo che posso fare.
    E vorrei tanto aver caricato
    palle di fuoco in sovrabbondanza
    eppur maldestramente
    ho solo Unto come un demente.
    Guardo alle spalle e vedo Bianca,
    Leon le fa scempio, è una mattanza
    vorrei buttarmi anch'io nella festa
    ma c'è troppa gente in quella fessa.
    Allora più saggiamente
    me ne resto in posizione
    preparandomi a subire
    da Tableplop l'ennesima punizione.
    HP 40/40
    CA 12

    Lancia Risata Incontenibile su Dairection 1 (CD 20 Volontà)
    Protezione del Male Collettiva {3 minuti Padmé, 3 minuti Edera, 1 Minuto per Sé}
    Invisibilità Superiore su Karril {6/7 Round}
    Attivo Evoca Mostri IV per richiamare Lady Gaga (Arconte Segugio) {7/10}

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 12.444 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia {19.000MO}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 4/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 1/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti







    ARCONTE LADY GAGA

    ARCONTE POP | Evocazione | GS 4 | LEGALE BUONO | Scheda
    Adesso sono un pochino stanca
    quindi corro ben oltre Erristails che Danza
    vorrei dargli una vangata in testa
    e stringergli forte il collo con veemenza.
    Purtroppo invece lui è glitchato
    e come un PNG s'è ritrovato
    con la barra della vita
    troppo lunga e infinita.
    Allora scelgo senza problemi
    di battezzare a schiaffi il suo tirapiedi
    che confuso è un poco scemo
    ha il cervello furbo come un terrapieno.
    Lo aggiro furbescamente
    per al suo contrario non son deficiente
    ma Tableplop è meschino
    e mi fa fare un tiro cretino.
    Se non lo prendo con diciassette
    cestino System32 in modo permanente
    do una dentata alla scheda madre
    e intingo la GTX3060 nel mare.
    Quindi sarà meglio che il mio schiaffone
    sia arrivato a destinazione
    altrimenti i prossimi post in questa sezione
    li farò assieme ad un tritone.
    HP 51/51
    CA 19 RD: 10/Male RI: 15
    Immunità: Elettricità e Pietrificazione

    Tpc vs 2D 17 (danni 13)

    Aura di Minaccia (6m)

    Mischia
    ✦ Morso +10 (1d8+5); Schianto +10 (1d4+3)
    ✦ Spadone Perfetto +11/+6 (2d6+5), Morso +5 (1d4+4)

    Capacità
    Individuazione del Male (Permanente)
    Fiuto
    Aura di Minaccia: Un'aura di giustizia circonda un arconte che combatte o è infuriato. Qualsiasi creatura ostile entro un raggio di 6 metri da un arconte deve superare un Tiro Salvezza sulla Volontà per resistere ai suoi effetti. La CD del Tiro Salvezza dipende dall'arconte, è basata sul Carisma ed include un Bonus Razziale di +2. Coloro che falliscono il Tiro Salvezza subiscono una penalità di -2 ad attacchi, CA e Tiri Salvezza per 24 ore o fino a quando non riescono a colpire l'arconte che ha generato l'aura. Una creatura che ha resistito o si è liberata degli effetti non subisce gli effetti dell'aura dello stesso arconte per 24 ore.
    Cerchio Magico contro il Male (Permanente)
    Visione Crepuscolare: 18 metri.
    Scurovisione: 18 metri.


    Incantesimi
    A Volontà: Aiuto; Fiamma Perenne; Messaggio; Teletrasporto Superiore.
  2. .

    Game Master

    Cazadores
    Dalen guardò prima Ur, poi Veronika e infine tornò sul mannaro.
    «Sei in combutta coi lupi? Chissà perché non mi era difficile crederlo. Tra bestie v'intendente.» tra tutti i suoi fedeli erano l'unico a non aver prestato quasi attenzione alla minaccia di Ur. «Non c'è nulla di personale, ma quelli come te mi fanno schifo.» solo a quel punto staccò la mancina dal fucile e la portò alla cintura dove conservava una serie di cartucce pronte all'uso. Ne estrasse una e la mostrò a favore del trio che aveva dinnanzi, rompendo la carta e lasciando cadere a terra la polvere nera fino a trovarsi, tra pollice e indice, una palla di metallo brillante. «Tuo padre ci ha... informato della peculiarità. Sai, l'argento è costoso ma per il tuo caso specifico non abbiamo badato a spese.»
    L'idea che gli occhi del wendigo fossero lì, ad osservarli dagli alberi, calò su tutti come una brutta sensazione. Una specie di strano sentore soprannaturale.

    «E mi dispiace lady Rovanir, ma vostro padre ci ha ingaggiato per un lavoro.» continuò. «Ragazzi, fate attenzione a dove mirate. Non dovete toccare dama Veronika per nessun motivo.» la freddezza con cui dette quell'ordine rasentava l'automatismo di un costrutto. I cacciatori, intimoriti delle parole di Ur, agirono ma parvero aver meno certezza di quanta fosse necessaria. Il conflitto, con gente del genere, era inevitabile... ma quanto sangue sarebbe stato versato?
    ➤ Tirate Iniziativa
    ➤ L'incantesimo di Dot lo conto come attivarsi all'inizio del primo effettivo turno di combattimento dei nemici.
    ➤ Tutti i cacciatori, tranne Dalen, sono Scossi dall'intimidire di Ur e dalla persuasione di Veronika e per lo stesso motivo vanno ultimi in automatico nella turnazione.
    ➤ Veronika non deve essere colpita dai cacciatori, starle adiacenti fornisce a chiunque un bonus CA di +2 da copertura contro gli attacchi a distanza.

    Mappa: Qui
    Snapshot Mappa:



    HP ??/??
    CA ??
    Iniziativa 16
    TpC - (Danni: 0)

    - Iniziativa: Da Decidere
  3. .

    Kladenets

    Isvesita | Predatrice | 9° | Legale Malvagia | Scheda | Tiradadi
    Guardò per un attimo il corpo del draghetto riverso per terra, poi si voltò giusto in tempo per vedere l'ondata cinetica falcidiare quello bersagliato da Kayda. Era il terzo loro "fratello" degenere che avevano dovuto ammazzare, e chissà quanti altri aspettavano un passo falso per lanciarsi loro addosso. Non disse nulla, ma indicò con un gesto della mano armata la cavità apertasi dinnanzi a loro, oltre i detriti che avevano invaso l'area sino a quel momento. La magia all'opera in un posto del genere doveva essere antica e potente, ma soprattutto non casuale. C'era uno scopo per tutte quelle serrature, quei blocchi, quelle bizzarrie. Si sentiva messa alla prova quasi, tanto che ironicamente la presa di Ajatar sulla sua mente s'era fatta più lieve ma allo stesso tempo onnipresente. Le sembrava di essere tornata in adolescenza, intenta ad affrontare periglio dopo periglio alla disperata, cercando di avere la meglio con le unghie e con i denti, senza mai arrendersi. Guardò Kayda per un lungo istante prima di scendere nell'apertura e non era la classica occhiata fredda e cinica, priva di qualsivoglia interesse ma carica d'inutile pregiudizio. C'era qualcosa di più nell'occhio buono dell'assassina. Forse una domanda, forse un dubbio, ma rimase inespresso e muto come le avevano insegnato a fare.

    Eppure, quando arrivò nella stanza sottostante, nemmeno la sua fermezza riuscì a trattenerle una smorfia.
    «Quel globo del cazzo...» bisbigliò, abbastanza udibile nel silenzio. «Il mio padrone mi ha parlato spesso di questa roba. Un globo per dominare i draghi, uno strumento di controllo assoluto, la mano ferrata della schiavitù per la nostra stirpe.» aggrottò le sopracciglia. «Per la sua stirpe.» si corresse.
    «Immagina cosa potrebbe fare il tuo paladino di Tamara con quest'affare. Non arriverà mai un'era per i draghi finché esisteranno strumenti del genere in mano ai nostri nemici.» a quel punto si voltò verso la cineta, seria in viso.
    «Ricorda questo, "Zorquan": se cerchi la libertà presto o tardi dovrai aiutarmi a distruggere quell'affare. In ogni sua maledetta forma.» fece una breve pausa. «Anche quello di Runsel.»
    Fino a che punto sarebbe arrivata per proteggere Ajatar? Fino a dove si sarebbe spinta pur di far avverare quel sogno folle? Quel piano, quel posto tra i mondi, sembrava averle sinceramente scombussolato la testa dacché era passata da una freddezza irrazionale, quasi meccanica, ad una profonda ed evidente tribolazione per quello che le aspettava poco innanzi. Forse era stato il cristallo, forse le storie di Ajatar, forse ancora quella sensazione di libertà che le aveva tolto il padrone dai pensieri. Si sentiva a disagio, vulnerabile, e non capiva per quale motivo stesse succedendo tutto quello. Andare, uccidere, tornare. Questo avrebbe saputo farlo senza problemi.
    Ma la strada era più tortuosa del previsto.
    HP 93/102
    CA 27
    Immunità Sonno Magico, Paralisi ed Elettricità

    Intelligenza 22
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ❖ Kukri+2 +18/+13 {1d4+8; 15-20x2}
    ❖ Kukri+2 (TWF) +16/+11 {1d4+8; 15-20x2}
    ❖ Kukri+2 Pod. +15/+10 {1d4+14; 15-20x2}
    ❖ Ku.+2 P. (TWF) +13/+8 {1d4+14; 15-20x2}
    ❖ Morso +15 {1d6+6;x2}
    ❖ Artigli +15 {1d4+6;x2}

    Distanza
    ❖ -

    EQUIPAGGIAMENTO
    0 MP | 7.534 MO | 0 MA | 0 MR
    Armatura Celestiale {22.400 MO; 10 kg}
    Concede Volare una volta al giorno {1/1}
    Kukri +2 {8.008 MO; 1 kg} x2

    Carico totale trasportato: 14,5 kg
    Capacità di trasporto: Leggero: 86,5 kg, Medio: 87–173 kg, Pesante: 173,5–260 kg.


    CAPACITÀ RAZZA

    Soffio del Drago: Il soffio infligge 1d6 danni per DV razziale posseduto dal mezzo-drago (Riflessi dimezza; CD 10 + metà dei DV razziali della creatura + modificatore Costituzione della creatura). {Linea Elettrica di 18 metri} {1/1}

    Visione Crepuscolare: 18 metri. I personaggi dotati di visione crepuscolare possono vedere all’esterno nelle notti illuminate dalla luna come se si trovassero alla luce del giorno.

    Scurovisione: 18 metri. La Scurovisione è solo in bianco e nero. La presenza di luce non altera la Scurovisione.

    CAPACITÀ DI CLASSE

    Bersaglio Studiato: +2 a Conoscenze, Intuizione, Percezione, Raggirare e Sopravvivenza vs Bersaglio Studiato. +2 TpC, Danni e CD Abilità da Predatore vs Bersaglio Studiato. Applicabile con Azione Veloce, Azione di Movimento e Attacco Furtivo a Segno.

    Seguire Tracce: Aggiunto 1/2 livello alle prove di Sopravvivenza per Seguire Tracce {+4 al livello 9}

    Attacco Furtivo: Attacco Furtivo quando negato al bersaglio bonus di Destrezza alla CA. {3d6 al livello 9}

    Persecutrice: Bonus di bersaglio studiato alle prove di Camuffare, Furtività e Intimidire contro gli avversari studiati.

    Furt. del Gatto Infernale: Nascondersi in Piena Vista nella Luce Normale o Intensa con penalità -10.

  4. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 8° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Venalia, a quella richiesta, non oppose alcuna resistenza e si lasciò cullare mentre, col viso rivolto al cielo, osservava tra le fronde dell'albero l'imbrunire. Quant'era passato dall'ultima volta ch'era stata in quel modo? Che si era sentita veramente tranquilla nell'anima e nel corpo? Forse a Valmar, prima della guerra, prima di Arborea. Prima di tutto quello che l'aveva resa ciò che era. E tanto s'era persa in quel pensiero che a stento si rese conto che forse, avendo avuto maggior saggezza, era stata lei la prima artefice di tante meschinità che l'avevano spinta in quell'abisso nero in cui sguazzava Bilqis. In cui l'avrebbero prima o dopo trascinata. Ma non quella sera, non quella sera. Spostò lo sguardo sull'iraconda, ascoltando in religioso silenzio salvo fatto per il tentativo distratto di imitare quella piacevole nota musicale con la voce. C'era tanto che avrebbe voluto dirle, raccontarle, e forse non aveva mai avuto il coraggio di parlarne prima perché nessuno l'avrebbe davvero potuta capire. Non era mai stato il momento giusto, non era mai stata la situazione giusta... c'era sempre qualcosa di più, qualcosa di troppo. E mentre se ne stava lì distesa sull'erba a guardare il viso di Karril, ogni parola le parve superflua, ogni problema stupidamente effimero.
    Centotrentadue anni, undici mesi e undici giorni. Quello era il tempo ch'era stata su Assiah, che aveva vissuto, amato, patito, sofferto. E pur essendo il triplo della vita riservata ad un uomo si sentiva in parte di non sapere ancora nulla. Nulla delle persone di cui le importava davvero.

    «Io... non parlo con i miei da settant'anni.» disse, tornando lentamente a guardare verso il cielo. «In parte invidio l'amore che provi per i tuoi genitori. Lo percepisco da quello che dici, da come ne parli. Nel corso della mia vita ho perso tanto, ho perso tante persone. Vecchiaia, malattia, guerra.» intrecciò le dita e adagiò le mani sul ventre, socchiudendo gli occhi. «Amanti, rivali, amici. Il tempo si è preso tutto. Tutto tranne me.»
    «Sotto un cielo diverso, un secolo fa, immaginavo un futuro che non si è mai avverato. Sai... quei sogni che si fanno ad occhi aperti. Quelle storie che ci inventiamo per tenere la testa occupata quando non comprendiamo i problemi del mondo.» sorrise appena. «E invidio quello che vedo nei tuoi occhi. Una speranza, una pace, il cui solo riflesso mi rasserena.»

    Si zittì per un momento, godendosi in silenzio interrotto solo dal brusio di sottofondo della città. Lontano. E chiudendo gli occhi e immaginandosi distante, niente le vietava di confondere quel rumoreggiare pacifico con lo sciabordare placido delle acque del vecchio Merum. Venalia aveva perso tutto tante volte.
    «So così poco di te, a dispetto di tutto.» riprese, con un filo di voce, quasi stesse per addormentarsi. «Raccontami dei tuoi genitori, per favore.» le disse.
    «E io ti racconterò una delle mie poesie. E canterò con te.»

    Quello era un barlume della Venalia che nessuno aveva veduto. Forse lo aveva fatto Asran, per poco.
    Un baluginio di qualcosa rimasto sepolto per decenni, una vulnerabilità che solo la pace di una notte di Primavera poteva illuminare.
    HP 46/46
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +3 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +3 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +6 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 23/23
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 5.044 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {0,5kg}
    Balestra Leggera {2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa Comp. Inc. {1 kg}
    Abito da Viaggiatore {2,5 kg}
    Anello del Sostentamento
    Fascia Sapienza +6 { 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia
    Polvere dell'Illusione
    Perla del Potere (1°)

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 8/8 Lv 1 | 7/7 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 4/4 Lv 4
    Incantesimi Pronti

    Liv 1: Unto (x5); Ingrandire Persone (x3)




  5. .

    Jeanine di Aime

    Umana Iboithi | Cacciatrice | 9° | Neutrale Malvagia | Scheda | DICEROOM
    Jeanine rimase impassibile durante il verdetto, e anche dopo, mentre Renois accoglieva il gonfalone di Aime da issare sul neobattezzato insediamento. Era un uomo umile e mite, che tutto fece fuorché vantarsi di quella vittoria - forse immeritata - che di cui avrebbe senz'altro fatto tesoro. Eppure, a dispetto di tutto, la bionda pareva non dare minimo cenno di animosità, niente di niente. Il che, forse, era l'esatta manifestazione di come un animo rabbioso e turbolento - ma consapevole - si sarebbe comportate in quella situazione. Dentro, nel profondo, ardeva come uno stramaledetto altoforno, pronta a lanciare Bastardo alla caccia di tutti quelli che l'avevano tradita. Delusa. Che avevano scelto male, come aveva detto lei.
    Ovviamente le acclamazioni per la parola del Duca non si fecero attendere, festeggiando la nascita di Estemuro nel modo migliore possibile: sicurezza e identità. Tutto quello che quella povera gente avrebbe mai potuto desiderare... tutti, tranne Jeanine. E quando lo zio si decise finalmente a issare lo stendardo, che per il momento avrebbe trovato dimora sul cornicione sopra l'ingresso della casa, lei fece come un sospiro, un lievissimo sospiro che nascondeva tutte le catene autoimposte che le impedivano di lanciarsi come una furia addosso alla gente. Guardò Céline, chiedendosi se sarebbe mai riuscita a riconquistarsi quello che le spettava di diritto, ad essere come lei, con la stessa regalità, la stessa presenza. Ma in fondo non aveva l'indole del regnante, né del capo, checché ne dicesse - con l'intento più onesto e gentile - Florian. Lei era un mastino, lei era stata fatta per obbedire ad uno scopo più grande.
    Ma non l'avrebbe accettato senza mordere.

    «Lo immagino.» rispose al Duca, tenendo però gli occhi fissi sulla folla che, distratta, guardava issarsi lo stendardo.
    «Non vi mentirò, sapevo che sarebbe andata così. Perfettamente.» continuò. «Quando hai a che fare con dei pezzenti ingrati succede sempre così.» pur tenendo un tono di voce relativamente pacato le era praticamente impossibile nascondere l'odio che trasudava da ogni sillaba. Era incarognita, ma per qualche divina provvidenza non s'era ancora lanciata a dar sciabolate tra i suoi concittadini.
    Una delle donne, sentendola parlare, si girò a guardarle. «Sappiamo che hai fatto tanto per noi da quando sei qui, ma sei ancora giovane. La nostra guida dev'essere qualcuno che conosce il mondo!»
    «Se questa è la tua gratitudine facevi prima a piantarmi una forchetta dentro un ginocchio, Marie.» le rispose Jeanine. «Se non fosse stato per me quell'idiota di tuo marito starebbe ancora raccogliendo i denti sparpagliati per la valle dopo aver preso una testata un verro.»
    Il suddetto marito, sentendosi chiamato in causa, guardò la moglie tra l'imbarazzato e l'irritato.
    «Il nostro Duca ci ha chiesto di scegliere e lo abbiamo fatto! Ci sono mille motivi per non scegliere una ragaz- ... una giovane donna! L'esperienza, la pacatezza, la-»
    «Vagina? Puoi dirlo, non mi offendo. Non potete essere più vergognosi di così anche volendo. Prego, statevene nel vostro nuovo "Estemuro", così la prossima volta che arriva una bestia o qualcuno di voi idioti si perde, verrà a recuperarvi lo spirito immortale di Lue. Perché io di certo non lo farò.» aveva stretto i pugni e nonostante i tentativi anche lodevoli degli abitanti, più parlavano e più quel sottile velo di la tratteneva dal commettere qualche sciocchezza s'assottigliava.

    «A-anche.» balbettò l'uomo. «Che c'è di male se vogliamo che a rappresentarci sia un uomo? Nessuno di noi ti odia, diciamo davvero. Solo che... preferiamo ch-»
    «Maurice ogni volta che apri bocca sono sempre più vicina a volerti strappare la cazzo di mandibola.» ringhiò Jeanine. «Godetevi questa fogna di villaggio. Potete anche creparci per quel che mi riguarda, da oggi non siete più il mio gregge di pecorelle ritardate, belate felici a fare in culo mentre io me ne torno a Hejan.»
    E fu in quel momento che dal mucchio, un'altra donna - più anzianotta - sentendosi troppo offesa da quelle parole decise di dire l'unica cosa che avrebbe dovuto tacere.
    «Dopo quello che ha fatto la tua famiglia non ti vorrebbero nemmeno lì! Devi imparare il tuo posto Jeanine, non possiamo fidarci di te e ce lo stai dimostrando.» se Maurice aveva aperto uno spiraglio in quel velo di pazienza, la vecchia ci aveva lanciato contro una palla di cannone a bruciapelo, disintegrandolo. La bionda fece un passo avanti e portò mano alla spada, come se l'istinto avesse preso il sopravvento sull'autoconservazione, come se essere al cospetto di Céline e Florian non fosse un deterrente valido per non fare una carneficina.

    «IL TUO POSTO INVECE LO SO BENISSIMO QUALE È, UNA CAZZO DI FOSSA, VECCHIA!» le gridò. «APRI ANCORA QUELLA BOCCA DI SCROFA E TI ASSICURO CHE NEMMENO MORHENNA VORRA' LA TUA CARCASSA QUANDO AVRO' FINITO CON TE.» in quel preciso momento Bastardo - in tutta la sua mole - arrivò correndo dal bosco dietro la casa. Era lontano, ma galoppando all'impazzata riuscì a bruciare tutta la distanza che separava la piazzetta del villaggio dal suo nascondiglio boschivo ad un centinaio di metri di distanza. Grosso, feroce e nero come la notte balzò letteralmente contro la padrona e le serrò le mandibole attorno al braccio sinistro, immobilizzandola dopo aver incastrato nelle zanne le placche della corazza. Nello sgomento generale calò un silenzio tombale, interrotto solo dai ringhi sommessi del grosso canide che fissava intensamente Jeanine. Respirava a fatica per quanto aveva urlato, era diventata paonazza in volto e tremava vistosamente. Non era stata solo quell'ultima uscita a farla crollare, chiaramente, ma la somma di tante piccole cose. Tante piccole "ingiustizie" che altro non erano se non la normalità. Una normalità che a Jeanine stava stretta come un paio di scarpe vecchie.
    HP 84/84
    CA 21
    TpC - (danni -)

    Mischia
    Falchion Affilato +1 +11/+6 {2d4+7 | 15-20x2}
    Fal. Af. Pod. +1 +9/+4 {2d4+13 | 15-20x2}

    Distanza
    Arco Lungo C. +8/+3 {1d8+4 | x2}{33m}


    Bastardo
    HP 100/100
    CA 26
    TpC - (danni -)

    Mischia
    Morso +14/+9 {1d8+12+(Sbilanciare) | 20x2}



    Equipaggiamento
    0 MP | 2.673 MO | 0 MA | 0 MR
    Falchion +1 Affilato {4 kg}
    A. Lungo Com. (4) {1,5kg}
    Cor. di Pia. Fless. +3 Mithral {6,25 kg}
    Fas. dell'Ispir. +2 {0,5 kg}
    Cin. Forza +2 {0,5 kg}
    Mant. Res. +2 {0,5 kg}
    Frecce {40}{3 kg}

    Carico totale trasportato: 16,25 kg
    Capacità di trasporto: Leggero: 50 kg, Medio: 50,5–100 kg, Pesante: 100,5–150 kg.

    Talenti di Squadra
    Grande Fiancheggiatore: Bonus di Fiancheggiamento ai Tiri per Colpire sale a +4. Inoltre, quando si mette a segno un Colpo Critico contro la creatura fiancheggiata, essa provoca un Attacco di Opportunità da parte dell’alleato.
    Colpo Preciso: 1d6 danni da Precisione contro Bersaglio Fiancheggiato.
    Doppi Opportunisti: +4 al TpC negli AdO; Se viene provocato un AdO l'alleato riceve un AdO gratuitamente. Non si può compiere più di un AdO per Azione.
    Gambetto dell'Ala Spezzata: Dopo un colpo ricevuto si può dare un +2 al TpC al nemico, se questi attacca gli alleati ricevono un AdO nei suoi confronti.
    Sbilanciare in Tandem: Ogni Manovra di Sbilanciare effettuata lancia due dadi e prende il più alto finché l'avversario è minacciato da entrambi i personaggi con questo talento.

    Capacità
    Animale Focalizzato (Sop): Si scelgono due animali da cui trarre un bonus specifico per incrementi di un minuto. (9 minuti al livello 9)
    Empatia Selvatica (Str): Si può fare una prova di carisma per migliorare l'atteggiamento degli animali.
    Compagno Preciso (Str) Il Compagno Animale guadagna tutti i talenti di Squadra della padrona bypassando i requisiti.
    Seguire Tracce (Str): 1/2 livello da Cacciatore alle prove di Sopravvivenza per Seguire Tracce.
    Legame Empatico Migliorato (Sop): La cacciatrice può anche vedere attraverso gli occhi del compagno come azione veloce, mantenendo questa connessione finché desidera (fintanto che il compagno è entro 1,5 km) e potendovi mettere termine come azione gratuita. La cacciatrice è Accecata mentre mantiene questa connessione.
    Andatura nel Bosco (Sop): Nessuna riduzione del movimento per terreno accidentato non magico.
    Rapido Segugio (Str): Può muoversi alla sua normale Velocità mentre usa Sopravvivenza per seguire le tracce senza subire la normale penalità -5. Subisce solo penalità -10 (invece della normale -20) quando si muove fino al doppio della sua normale velocità mentre segue tracce.


    Incantesimi
    Lv 0| 6/6 Lv 1| 5/5 Lv 2 | 4/4 Lv 3
    Incantesimi Pronti



    ; Invocare il Fulmine
  6. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    «Voi due prendete troppo sul serio le mie affermazioni.» commentò la maga alle infondate paure dell'amico. «Sono burle, ho anche io i miei limiti! Mi piace scherzare. La magia è una cosa seria, ma senza un briciolo di cuore, di fantasia, non c'è null'altro se non lo studio mnemonico di pile di libri alti quanto Rhavi.» lo indicò con la mancina, sorridendo. «Comunque devo ammetterlo, Asran, ci sono poche persone al mondo che riuscirebbero a rendere questo posto più confortevole di una stramaledetta oubliette, e tu sei uno di quelli.» gli passò una mano sulla schiena, gentilmente, per poi buttarsi su uno dei materassi beandosi del profumo. Ovviamente sotto al profumo rimaneva l'orrore incomprensibile di una nave mai pulita dai tempi del suo varo, ma era meglio di nulla. Quel letto raffazzonato profumava di cose piacevoli, le ricordava casa, coi suoi incensi e le sue spezie. Al ritorno, in ogni caso, sarebbe riuscita a sistemare il teletrasporto una volta per tutte.
    A quel punto Rhavi decise di controllare l'animale, una probabile scusa per evitare la claustrofobia di quello sgabuzzino, e probabilmente anche l'elfa avrebbe preferito starsene sul ponte a guardare il mare, godendosi una bella vista, ma Asran tentennava, palesemente desideroso di parlare con lei in privato. Non avevano più avuto un momento per loro da quando il silfo s'era unito al viaggio e, doveva ammetterlo, la cosa l'aveva un poco intristita nonostante tutto.

    «Il simulacro?» ridacchiò. «Ti insegnerò a farne uno se vuoi. La vita mi ha insegnato che ci sono carrozze che devi prendere quando arrivano, e quello è un ottimo modo per non perderle quando decidono di passare nello stesso momento.» non era certamente la spiegazione più tecnica e precisa di quel ch'era successo, ma rendeva bene il motivo per cui Venalia si era spinta a tanto, fino al punto di creare una copia di se stessa pur di riuscire a fare tutto quello che desiderava. Forse, ad onore del vero, avrebbe potuto fidarsi di più dei suoi amici, evitare di fare tutto lei per non perdere quel senso di "controllo" che le era tanto caro, e si ripromise di astenersi quando sarebbe stato il momento. Di lasciare che Asran facesse la sua esperienza com'era giusto che fosse. Lo avrebbe protetto in qualche altro modo. Mentre lo ascoltava aprì il suo libro di magia, iniziando a sistemare alcune pagine di appunti, seduta a gambe incrociate sul materasso; Elwing spiaggiata poco vicino dormicchiava.

    «Rhavi?» la maga alzò la testa dal libro. «Perché non mi hai detto che lo conoscevi già?» una domanda che le venne genuina, forse persino con una punta d'ingiustificato sospetto. Non doveva, e non voleva, essere gelosa della sua amicizia col mago, ma sotto sotto il fatto che quel legame che lei considerava speciale - unico - Asran l'avesse avuto anche con Rhavi le toccava un nervo scoperto. Cercò di ignorare la spiacevole sensazione, accusando la lunga reclusione e l'isolamento decennale di quella sensazione infelice che l'aveva pervasa per un momento. In coscienza sapeva che l'amico era - e doveva - essere libero di fare quel genere di esperienza, che non sarebbe stata messa da parte con l'arrivo di qualcun altro nelle loro vite. Elwing, sentendo quelle emozioni come se fossero le sue, si alzò e s'arrampicò sulle gambe della patrona accoccolandosi in grembo.
    «Non che... sia una problema.» continuò. «Le sensazioni sono tali perché inspiegabili, non hai bisogno di giustificarle con me. Dico sul serio. Per quanto riguarda lui è... un bel tenebroso, come mi piace definirlo.» fece un sorriso. «Io non credo molto nel destino, non del tutto almeno, ma ci sono cose che sono innegabilmente strane, che accadono al momento giusto e nel tempo giusto... e spesso, come quelle carrozze di cui ti dicevo prima, vale la pena saltarci sopra quando le vedi passare. Hai fatto bene con Rhavi.» serrò per un attimo le labbra, e il sorriso le morì sul viso, salvo poi riapparire subito dopo. «Io credo che abbia un animo buono. E per conoscerlo non devi fare altro che essere te stesso, parlare di quello che ti piace, esprimerti per quello che senti. Come stai facendo con me adesso, né più né meno.» allungò una mano per toccare quella di lui.

    «Ho conosciuto tante persone, Asran, in un secondo e mezzo circa di vita. Tante. E con tante di loro ho condiviso cose di cui ad oggi non avrei neppure il coraggio di parlare, ma non ho mai rimpianto di averlo fatto. Di averci provato.» lo guardò negli occhi, fermamente. «Questo viaggio ci porterà lontano, ti porterà lontano. Non lasciare che anche un solo istante di questa vita vada perso per dubbi o paure. Il tempo dei timori arriverà, ma non è questo. Parla con Rhavi, raccontati a lui come ti sei raccontato a me. Non devi fare altro.» gli fece una carezza con pollice sul dorso della mano. Le veniva naturale comportarsi in quel modo, anche se aveva genuinamente paura che presto o tardi quello che aveva condiviso col biondo sarebbe venuto meno, si sarebbe affievolito.
    «C'è una poesia che cito sempre, forse te l'ho già detta. "Il difficile non è mai trovare qualcosa, ma è lasciarla andare. E solo lasciando andare, ci si lascia andare." È la tua nuova vita questa, Asran. Lasciati andare.»
    Gli sorrise di nuovo.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 2.444 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +6 {36.000MO; 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia {19.000MO}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 4/4 Lv 4
    Incantesimi Pronti





  7. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Mentre inseguiva Bianca ebbe modo e maniera di godersi le grazie brigantine di Edera che danzavano felici dinnanzi a lei. Per fortuna, in quella triste situazione, almeno un minimo di piacevolezza riusciva a trovarla; tra un pettorale sudato ed una mascella erculea, quella che la maga voleva erano solo un paio di voluttuose cosce in cui passare la serata a bere vino. Null'altro. E stava pure pur far presente alla fattucchiera che - forse - combattere coscia al vento non era cosa ma poi si morse la lingua, immaginando che non fossero affari suoi e, anzi, così facendo si sarebbe privata dello spettacolo piacevole che l'aveva intrattenuta poc'anzi, evitandole di guardare il cartonato incollato con lo sputo che separava il castello dal parco non descritto. Karril, correndo, le superò di gran carriera lanciandosi contro la indaco e atterrandola senza pietà, schiacciandola al suolo tra le lacrime ed i lamenti verginali.

    «Com'è che io queste fortune non ce le ho mai?» borbottò, guardando la scena saffica che le si parava davanti. «Alzatevi, alzatevi siamo troppo esposte qui.»
    Esposte quasi quanto le cosce succulente e vaccine di Edera, a cui l'elfa non poté che dare un'altra occhiata assai approfondita mentre cercava invano di far rizzare Karril e Bianca. Era certa che sarebbe successo un disastro, e tal disastro si manifestò in forma canora da un cespuglio poco distante: uscendo in fila indiana, danzando sulle note tremende di musiche balcaniche, gli Uandairescion ed il loro terribile leader dal petto in corsivo, apparvero. Venalia si interpose eroicamente tra i danzanti non morti ed Edera, facendole scudo col suo corpo. «Non ascoltate le loro melodie melliflue! La musica che emettono è mortifera.» disse, mentre incapace di fare altro mosse le mani e pronunciò un paio di parole magiche. Due, per la precisione, in una lingua oscura. «ANGELINA GERMANOTTA!»
    Un cerchio di evocazione prese a manifestarsi poco distante.

    «State dietro di me, Edera, vi proteggerò! Karril, tira via Bianca da lì prima che la danza la inumidifichi!»
    Nel frattempo, poco distante, Elwing si era appollaiata su un ramo basso a guardare la scena. Nella sua mente scorrevano rapide imprecazioni di vario tipo.

    Quelli sarebbero "la notte"? I figli della tenebra? Se qualcuno entra nella stanza di registrazione di questi sapete cosa ruba? Ruba i MICROFONI così non possono più cantare. E poi cosa cazzo è uno zucchero di anguria? E' una allusione sessuale, è un modo alternativo per definire la krokodile, cosa!? Ho visto dei nani morti muoversi in modo migliore e brillare infinitamente meno, l'unica speranza è che la fine di giugno sia il giorno in cui chiamano la POLIZIA e li portano via per OFFESA AL BUONGUSTO. E se almeno la mia padrona non stesse schiumando appresso a Edera la cosa sarebbe anche apprezzabile, ma invece no, io devo stare qui a guardare LO SCEMPIO, la TRISTEZZA, la SCIAGURA che si dipana come un telo della mondezza su ogni cosa. Spero che Angelina GERMANOTTA possa fare qualcosa contro i vampiri, LO SPERO VIVAMENTE.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)
    Lancia Evoca Mostri IV per richiamare Lady Gaga (Arconte Segugio)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 12.444 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia {19.000MO}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 2/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti





  8. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Nessuna occasione al mondo sarebbe stata più propizia del Giorno dell'Amore a Rivorosso per adempiere alla piccola promessa fatta a Karril qualche mese prima. Tra un labirinto, una torre appestata da gatti parlanti e la normale vita quotidiana su Assiah, infatti, Venalia s'era prefissata di provare a rendere la giovane iraconda una signorina di tutto rispetto che non vestisse solo la pelle scuoiata dei suoi nemici. Così, approfittando del festival, aveva invitato l'amica a Rivorosso e dopo essersi ritrovate l'aveva gentilmente persuasa ad infilarsi dentro una boutique locale che si occupava del vestiario per le dame. Certo l'atelier era specializzato in vestiti da meretrice ma la sarta - una gnoma dall'aria sveglia - sapeva sicuramente il fatto suo anche in campo "civile", o almeno così l'elfa aveva vivamente sperato e presupposto dopo essere entrata. Lei, a differenza del suo solito, si era messa uno dei suoi tanti vestiti buoni: camicetta bianca, fiocco nero, panciotto attillato e gonna di balze nero gessati. Il tutto accompagnato da un pendente in argento con uno splendido smeraldo a cabochon incastonato nel mezzo. Aveva persino preferito abbandonare il suo bastone ferrato in favore di una più sobria canna da passeggio in legno nero laccato, sormontato da una impugnatura in argento a forma di testa di lupo. E lì, in piedi all'interno del piccolo studio di sartoria, si annunciò alla padrona.

    «Permesso? Disturbiamo?» chiese, ricevendo un entusiastico sorriso da parte della suddetta gnoma. Era alta fino alla coscia di Venalia ma si muoveva svelta come una lepre in mezzo alle stoffe e ai vestiti.
    «Cercavamo un vestito per la mia amica, che potesse esaltarne le qualità.» indicò Karril col bastone. «Stavo pensando che forse potrebbe starle bene un corpetto steccato, una giacca verde marino, una camicetta a fronzoli bianca e un paio di pantaloni avorio.» la stava guardando nemmeno dovesse scegliere il colore delle tende da abbinare al corredo per il talamo. Le dispiaceva infinitamente che la sua amica non avesse ricevuto da Eishe proporzioni più abbondanti nel petto, ma bisognava lavorare con quel che la Divina aveva dato, senza stare a lamentarsi troppo. «Come vedete ha un corpo assai asciutto quindi bisogna evitare l'effetto asse di legno. Forse è il caso di mettere qualcosa con le balze e i fronzoli anche sul décolleté?» allungò la mano libera poggiando l'indice sul mento dell'amica per spingerla delicatamente ad alzare la testa. Voleva vederle il collo per stabilire cosa metterle come gioiello, anche se a quello aveva pensato lei attingendo dalla sua collezione di gemme privata. «Qui mettiamo una collana d'argento, poi. Ho alcune gemme tra cui scegliere, pensavo ad uno zaffiro oppure una giada. O voi ritenete migliore un corallo keynesiano per fare da contrasto?» stava parlando solo con la sarta, quasi la poveretta non esistesse se non come manichino vivente. E forse accorgendosi di questo increscioso fatto si rivolse per la prima volta all'amica da quando erano entrate nell'atelier.

    «Immagino che tu preferisca i pantaloni alla gonna.» le disse. «Ti ci vedo meglio. Poi troviamo anche un paio di stivali al ginocchio da abbinare, magari da cavallerizza in cuoio nero che sta bene con tutto.»
    La gnoma guardò attentamente Karril annuendo un paio di volte. «Non c'è molto su cui lavorare, le signorine della Pesca hanno forme più accentuabili ma... Forse abbiamo quanto necessario. Vorreste altro, signorina?» si rivolse direttamente all'iraconda. «Guanti, sciarpe, copricapo. Abbiamo qualche cappellino delizioso.» indicò una vetrinetta con tantissimi cappelli in feltro, dalle forme più disparate e decisamente eccentriche. Ovviamente tutti quanti lasciavano intendere un uso assai comune all'interno di bordelli e case di piacere, per ovvi motivi, dacché tra piume e legacci decorativi non sarebbero stati bene al di fuori di una Casa Chiusa.

    Elwing, che aveva preso il suo solito posto sulle spalle della padrona, osservava con un certo occhio critico gli accadimenti chiedendosi se, presto o tardi, Venalia avrebbe avuto la malsana idea di trovare un vestitino anche per lei.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 11.299 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia {19.000MO}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 3/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti

    Liv 1: Unto (x4); Ingrandire Persone (x3)






    Il vestito di Venalia: qui
  9. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 7° | NEUTRALE MALVAGIA | Scheda | DICEROOM
    Alla luce del fuoco, l'unica cosa in grado di rischiarare il nero della caverna, gli occhi di Venalia parvero rilucere appena alla domanda di Soraya.
    «Ora sfidiamo l'Ordine Costituito. State lontane dal cerchio, qualsiasi cosa accada.» tirò fuori dalla bisaccia la piccola gemma dell'anima, tenendola stretta nel pugno destro. Poi balzò all'interno del cerchio e, usando la stessa gemma e le sue frastagliate estremità, strinse così forte da farsi sanguinare il palmo. Poche gocce, seguite da un mugolio soppresso dalla concentrazione. Iniziò a pronunciare una lunghissima serie di frasi apparentemente sconnesse, in una lingua talmente abietta da far impallidire quella dei drow. L'idioma sembrava quasi ferire le orecchie per tanto era atroce, fatto di parole dal suono pungente come gli spini di un rovo, passavano nella testa come una raspa dai denti acuminati ed era chiaro che il processo stesse chiedendo a Venalia ben più di ricordarsi a memoria qualche formula innominabile. Iniziò lentamente a sanguinare dalla mano sulla pietra: gli occhi le si ribaltarono all'indietro e per un lunghissimo istante perse il controllo sui suoi pensieri, riuscendo a riprendersi prima che fosse troppo tardi, evitando di uscire dal cerchio o di danneggiarlo. Fosse stata più esperta, probabilmente, non sarebbe mai arrivata a spingersi così avanti senza adeguate preparazioni, ma nella follia della gioventù tutto le era permesso.

    D'improvviso il pugno con la gemma prese fuoco, divampando come sterpaglie dentro una fornace. Le fiamme, di un colore verde intenso come quando si getta polvere di boro su una fiamma incandescente, non creavano alcun dolore all'elfa - apparentemente - tanto che lei a stento parve accorgersene in quel suo stato di semi coscienza. Tutto il sangue, sia quello a terra che quello rimasto a macchiare la mano, si vaporizzò all'istante seguito dall'apertura di una fenditura planare in corrispondenza del circolo di evocazione. Era non più grande di un normale uscio casalingo, un metro e mezzo di raggio a esagerare. Oltra la soglia solo un intenso, innaturale, nero assoluto. E poco dopo apparve il capo osceno di una creatura rivoltate. Aveva sei paia di occhi neri e lucidi, come quelli delle vespe, ed il viso allungato che confluiva in due grosse mandibole puntute. Quattro ali membranose e viscide sulla schiena, incurvata e protrusa verso l'esterno come se fosse perennemente ingobbita, il corpo deforme e coperto di scaglie e squame d'indecifrabile origine. Braccia e gambe erano sottilissimi e allungati, culminanti in piedi e mani che avevano sostanzialmente la stessa forma, tanto da apparire più simile al quadrumane che all'umanoide. La coda, da rettile, sormontata da una schiera di punte ossee storte e affilate come rasoi, concludeva l'orrore dell'abominio che lento usciva dal portale. Un fumo mefitico e verdastro, miasmatico, esalava costante al ritmo del suo respiro dai cheliferi.
    Fece per scattare notando Venalia all'interno del cerchio, aggredendola con il lungo braccio, ma qualcosa lo fermò. La piccola pietra che l'elfa teneva in mano sembrò farlo riflettere per un mero istante, dopodiché uscì del tutto dal portale, ergendosi entro i limiti dell'incantesimo. La maga lo superava in altezza di quasi trenta centimetri.

    «Chi sei tu, per chiamare la nostra stirpe?» sibilò, rivolgendosi a Venalia. Lei, appena ripresasi dallo sforzo bestiale sostenuto per l'evocazione, era quasi piegata in due nel tentativo di riprendersi ma ebbe comunque la forza di indicare Soraya.
    «Sono... una mera messaggera. Lei vuole parlare con voi.» allungò la gemma al diavolo che, vedendola, l'afferrò tirandola via dal palmo dell'altra.
    «Un'anima! In splendide condizioni...» emise una risata stridente, orribile. «Un'offerta che riteniamo... degna. Sarete ascoltate.» disse, girandosi verso le drow e attendendo che fossero loro a chiedere qualsiasi cosa. Non pareva affatto disturbato dall'essere intrappolato dentro una barriera, probabilmente il regalino offerto era stato più che bastevole per placare qualsiasi intento ostile. Almeno per qualche minuto.
    HP 40/40
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 20/20
    CA 17
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 11.299 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}
    Braccialetto dell'Amicizia {19.000MO}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi Foc. Evocazione (Normale e Superiore): +2 alla CD degli incantesimi di Evocazione.

    Incantesimi
    4/4 Lv 0 | 7/7 Lv 1 | 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 3/3 Lv 4
    Incantesimi Pronti

    Liv 1: Unto (x4); Ingrandire Persone (x3)




  10. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 6° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Vedendo Remì commuoversi Venalia si fermò dal raccontare. Anche lei a suo tempo aveva pianto molto per la sorte toccata ad Anna e per l'occasione perduta di vivere un amore vero, immacolato, ma da tempo aveva finito le lacrime e ora non le restava altro che una placida tristezza. Quella, e la consapevolezza di dover andare avanti per tutte e due.
    «Non dovete piangere, mastro Remì.» lo consolò. «Dico davvero. Ho pianto io stessa per molte notti quando mi sono resa conto della sciocchezza che ho fatto, vorrei che questa storia fosse d'insegnamento per altri, che aiutasse chiunque possa sentirla a prendere una decisione diversa da quella che ho preso io.» non aveva mai pensato - in verità - all'idea di fare delle sue esperienze un insegnamento, ma in quell'attimo, in quel momento, le parve la cosa più giusta.

    «Purtroppo alla fine ho scelto di seguire i miei desideri e l'ho fatto egoisticamente. Non mi nasconderò dietro un dito e ve lo dirò molto onestamente, visto il lavoro che dovete fare: è stata la fame di potere, il desiderio e la brama di qualcosa di più che una semplice vita contadina, a spingermi a lasciare Valmar. E mentirei dicendovi che la scelta che ho fatto s'è rivelata sbagliata... Sono cresciuta, ho maturato esperienze che non avrei mai nemmeno potuto sognare in quella piccola città di provincia. Ho frequentato l'accademia di magia, mi sono diplomata, ho vissuto una adolescenza piena.» ne parlava con serietà e con cognizione di causa, in una maniera che non lasciava dubbi su quante volte avesse ripetuto a se stessa quelle parole. Quei discorsi. Forse era la prima volta che li diceva a qualcuno ad alta voce, ma Remì e la sua sensibilità erano senz'altro una buona scelta per esternare al mondo i dolori che covava dentro.

    «Anna è rimasta a Valmar, si è sposata con un ragazzo che aveva una piccola bottega, credo. Forse era un mercante, non ricordo nemmeno più. Ha avuto diversi figli mentre ero lontana, e forse ha persino trovato nuovamente l'amore. Ma si può davvero chiamare amore un rimpiazzo? Qualcosa che arriva per sostituire una perdita?» scosse debolmente il capo. «In tutta franchezza Gustav, il marito, doveva averlo capito che il cuore di Anna non gli apparteneva davvero. In un certo senso sono stata colpevole anche di quello... di aver ferito due persone, se la vediamo così. Sapete, Remì, Anna mi scriveva spesso quando ero ad Arborea. A volte mi pregava di tornare, altre volte mi chiedeva semplicemente come stavo...» tentennò un momento nel proseguire, consapevole che quanto avrebbe rivelato poteva farla passare molto, molto male agli occhi del giovane bardo. La verità era che non poteva - e non voleva - nascondergli quanto era stata crudele nel suo passato perché quell'ode doveva contenere ogni stilla, condensata, della loro relazione tormentata.

    «Non ho mai trovato il coraggio di rispondere. All'inizio non sapevo cosa dirle, ero imbarazzata, e col tempo ho finito per adagiarmi sull'idea che non avrei mai più scritto nulla. Ho lasciato che quella fiamma si spegnesse, sperando che anche Anna facesse altrettanto. Guardandomi indietro la trovo una cosa meschina, ma la me di novant'anni fa non era così matura, né così coraggiosa da rescindere definitivamente le speranze della donna che la amava.» ammise infine. «Venne a trovarmi anni e anni dopo, quando oramai rimasta vedova e sola al mondo, malata e sul punto di lasciare questa terra, sentì il bisogno di chiudere i conti col passato. Me la ritrovai davanti in un giorno qualsiasi, apparve alla mia porta e ripiombò nella mia vita. Era vecchia, logora, e del corpo che ricordavo non c'erano che poche tracce... ma era lei. Guardandola negli occhi mi resi conto che c'era qualcosa che avevo perduto andandomene da Valmar, qualcosa che era rimasta con lei, e che alla fine mi aveva riportato indietro.»
    Fece un lungo sospiro affranto. Quell'ultima visita di Anna la ricordava assai bene e probabilmente l'avrebbe ricordata per il resto della vita.
    «Ci raccontammo quello che era successo negli ultimi decenni in cui non ci eravamo viste, ciarlando e civettando come fossimo vecchie amiche che non s'erano mai davvero perse di vista. Alla fine mi confessò di essere malata, di non voler finire i suoi giorni in un letto sola e febbricitante. Siamo andate fuori Laylia quella sera stessa, cenando sotto alle stelle avvolte in una coperta come facevamo anni prima a Valmar... E ho lasciato che decidesse da sola il suo destino.» non sapeva come spiegare quello ch'era successo al giovane Remì, aveva il fondato timore ch'egli non capisse il motivo per cui Anna aveva scelto di finire i suoi giorni in quel modo, anziché lottare sino all'ultimo. Nemmeno lei l'aveva capito sulle prime, si era sentita il cuore straziato e aveva dovuto lottare mesi, anni, prima di riuscire ad accettare l'ultimo desiderio di quella donna.

    «Voleva finire il suo tempo alle sue regole. Era una donna ambiziosa, gentile ma decisamente testarda. Rimanerle accanto in quegli ultimi momenti era più che doveroso, visto come l'avevo trattata in passato, quello che le avevo negato. L'ho sentito quasi come un dovere ma... Non lo rimpiango. Avrei solo voluto avere più tempo, avrei voluto essere più adulta per capirla meglio, per accettarla quando ancora c'era una possibilità.» a quel punto si rivolse direttamente all'aurora. «Credete che io sia una brutta persona? L'ho pensato per molto tempo anche io, dopotutto. Sono riuscita a perdonarmi solo quando ho compreso che solo grazie a quell'allontanamento sono riuscita a diventare l'elfa che sono oggi. Quel dolore, quella perdita, mi ha resa adulta. E ora sono qui per mettere la parola fine all'ultimo rimasuglio della mia vecchia vita.»
    Tornò a guardare le stelle, sospirando debolmente.

    «Una canzone per mettere a riposo il cuore di una vecchia elfa.»
    HP 35/35
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 17/17
    CA 16
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 6.224 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Anello del Sostentamento {2.500MO}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 6/6 Lv 1| 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3
    Incantesimi Pronti

    Liv 1: Unto (x3); Ingrandire Persone (x2)



  11. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 6° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Venalia parve accettare di buon grado quell'affermazione. Forse Rhavi era davvero solo quello che mostrava, forse no, ma in ogni caso s'era ammantato di una certa sincerità che lasciava ampio margine al beneficio del dubbio. Si sporse un poco in avanti e, sempre a voce bassa per non farsi sentire, rispose a quel giusto dubbio. «Asran è una persona che sta apprendendo passo passo l'importanza delle proprie scelte. Dell'assertività.» esordì, giocherellando con la fetta di formaggio mezza mangiucchiata da Elwing fino a staccarne un angolino. «Non è tanto che tu sia speciale in senso assoluto, anche se mi sembri una brava persona, ma è il fatto che lui ti abbia scelto per aprirsi ad essere importante. Vedi, Rhavi, sono stata io ad infilarmi nella sua vita qualche mese fa. Sono stata io a smuoverlo dalla sue fondamenta cristallizzate in quella bottega polverosa. Ma io non posso certo spingerlo a crescere, non posso compiere le scelte per lui.» mangiò il bocconcino di formaggio, sorridendo.

    «Tu invece sei una sua scelta.» forse c'era un filo di tristezza nel tono, cagionato perlopiù dall'idea consapevole che sarebbero stati altri a vedere Asran per la persona che era davvero. Libera dalle catene del suo passato e dei suoi tormenti. E se anche un poco ne soffriva, dall'altra parte era assai felice di vedergli fare quel primo passo importantissimo, non aveva alcuna importanza con chi, dove o perché. «Per questo sei importante, a dispetto di tutto. Si è fidato di te per qualche motivo... forse per la disgrazia che vi lega, forse perché l'hai aiutato nel momento del bisogno, ma quale che sia la realtà sei la stampella su cui si regge il suo primo passo nel mondo reale. Lo aiuterai anche non facendo nulla, credimi, ed essendo solo te stesso.» mangiò un altro pezzettino di formaggio, ignorando il fatto che la sua volpe volante l'avesse biascicato fino a quel momento. Se l'avesse fatto con la bava di un pipistrello reale, con tutta probabilità, sarebbe morta di lebbra dopo qualche minuto. «Solo ti chiedo di prestare attenzione, se possibile. Avere un occhio di riguardo, almeno all'inizio.» una richiesta tanto semplice quanto banale, dettata con sincera necessità e preoccupazione. «Crescerà, alla fine, e prenderà la sue scelte.»
    HP 35/35
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +2 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +2 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +5 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 17/17
    CA 16
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 6.498 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}
    Fascia della Sapienza +4 {16.000MO; 0.5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 6/6 Lv 1| 6/6 Lv 2 | 5/5 Lv 3
    Incantesimi Pronti




  12. .

    Game Master

    Ghunter
    Ghunter ascoltò il giusto sfogo del figlio senza dire niente, fissando il fuoco che logorava lentamente la carcassa.
    «Non l'ha preso come fosse un oggetto, Quinlan. Quella donna non era una druida, era una strega... molto più crudele di quanto avrei mai potuto immaginare.» parlava con estrema calma, sforzandosi di essere razionale davanti all'emotività dell'altro. Dopotutto c'era in gioco il loro futuro, a dispetto del dolore che la cosa aveva causato a lui e Alissa. «Quando Laurens è nato, qualche tempo dopo, abbiamo scoperto che le minacce ed i vaneggiamenti di quella megera erano veri... lo aveva maledetto. Maledetto oltre ogni possibile redenzione.» prese un lungo respiro, gli occhi socchiusi. «Era diventato un mostro. Nessuno chierico, nessun incantatore o mago del cazzo da qui ad Altatorre sapeva come aiutarlo, come guarirlo. Tua madre era distrutta, io altrettanto... alla fine le uniche scelte che avevamo erano tenerlo segregato per il resto della vita, in una vita fatta di miseria, o ucciderlo noi stessi e dargli una morte dignitosa, da persona libera.» si ammutolì, continuando a guardare il fuoco. Ricordando quei giorni, quella frustrazione, quella rabbia. «Avrai mai il coraggio di uccidere tuo figlio, Quinlan? Troveresti mai la forza di fare uno scempio simile, anche sapendo che quello che hai davanti non è diverso da ciò che rigetta la Piaga?» gli domandò, giungendo le mani ed intrecciando le dita. «Io no. Non ho avuto il coraggio di uccidere Danera, non ho avuto il coraggio di uccidere Laurens.»

    Distolse lo sguardo e lo alzò verso gli alberi lontani. «Era una bestia... un mannaro, nato maledetto per una colpa non sua. Condannato ad una vita miserabile per un mio capriccio di gioventù.» scosse il capo. «Non potevo più vedere tua madre dolersi e piangere ogni giorno, non potevo ucciderlo, non potevo salvarlo. Lo portai qui, una notte, e sperai che il cielo avesse pietà di lui.» lanciò un'occhiata a Quinlan. «Sentiti pure in diritto di giudicarmi per quello che ho fatto, se devi, ma sappi che avevo appena cinque anni più di te quando ho dovuto prendere questa scelta. Forse oggi avrei fatto diversamente. Non avrei esitato ad ammazzare Danera.» quell'ultima frase aveva il carico di disprezzo, di rabbia, con cui si era sempre mostrato con gli altri. Anche in gioventù era stato un donnaiolo, una persona presa dai vizi, dall'ego smisurato, ma indubbiamente quella perdita l'aveva segnato. Profondamente, irreparabilmente. E se anche era colpa sua, almeno in parte, lui si sentiva pienamente responsabile per quello che era successo a Laurens. Al suo primogenito. «Quella strega non gli ha concesso nemmeno di morire, sai? Quando mi sono ripreso dal lutto ho dato via ogni oncia d'oro che avevo pur di ritrovare Danera e appenderla per il collo alla forca. Ho passato anni a lanciare la peggio feccia come cani sciolti sulla scia di quella donna. Ovunque.» si morse il labbro inferiore per un momento.
    «E quando l'hanno trovata, due anni e mezzo fa, non era sola.» lasciò che il discorso sedimentasse per un attimo, chiedendosi in cuor suo cosa stesse pensando Quinland di quella storia atroce. Alissa aveva visto il suo primo figlio venirle strappato dalle braccia, Ghunter si era dovuto confrontare con la decisione di ucciderlo e solo per miracolo le cose non erano andate persino peggio.

    «Non poteva avere me e ha preso Laurens. Lo ha cresciuto come un mostro, una bestia... e io l'ho fatta ammazzare.» sentenziò. «Ma non è cambiato niente. Non è servito a niente. Non mi ha ridato Laurens, non ha rimediato ai miei sbagli... Dalen e sua sorella erano rimasti al villaggio per controllarlo, per tenerlo d'occhio. Lo hanno visto diventare una bestia e sparire nella foresta dopo la morte della strega. Ma lui è vivo. Tuo fratello, o quello che fuori sembra tale, vive. Ed è un lupo travestito da agnello.» concluse.
    «Io non sono certo di poterlo liberare dal suo maleficio.» guardò Quinlan negli occhi. Il sottinteso su quale fosse la domanda non detta era terribilmente chiaro. Forse il giovane avrebbe avuto la forza di fare quello che al padre non era riuscito; per lui Laurens non era altro che uno straniero, un volto senza alcun collegamento, un nome morto e sepolto nella storia dei Rovanir. Ghunter si chiuse in un profondo silenzio ch'esprimeva mille e mille parole.
    ➤ Agisci come desideri!
  13. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 4° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    Undtra era sorprendentemente piacevole i quella sera di festa. L'atmosfera macabra ed inquietante, unita alla festosità generale della gente, ai dolci e alle mille attrazioni, era a dir poco perfetta per una come Venalia, che mal sopportava i fasti nobiliari troppo stringenti, troppo pomposi. Non aveva certo lo stesso fascino fiabesco del compleanno della principessa a Laylia, ma non per questo era spiacevole, anzi. L'assenza di pretenziosità insita nella sua schiatta - che lei non disdegnava affatto - la faceva sentire comunque più a suo agio e meno fuori posto. Più normale, in un certo piacevolissimo senso. Poi, a dirla tutta, Elwing come pipistrello faceva la sua splendida figura in quel panorama popolato da abomini, mostri e aberrazioni d'ogni sorta specie sulla spalla della... cosa in cui si era trasformata Venalia per l'occasione. Sì perché anziché travestirsi come una persona normale, cosa che le avrebbe richiesto di usare dello sfizioso denaro che sarebbe stato sottratto ai suoi studi, aveva scelto di usare un incantesimo di alterazione per trasformarsi in una drow. Una drow necromante. Una drow necromante vestita come se dovesse andare all'orgia più importante mai vista nel sottosuolo dai tempi in cui c'era ancora la polvere della Selva in aria dopo lo schianto sul piano materiale. Il problema del costume era che di fatto il viso, le fattezze, era in tutto e per tutto se stessa, solo che per qualche motivo s'era fatta ancora più alta, superando i due metri, gli occhi rossi e penetranti, coi denti da vampira e lunghe unghie affilate come rasoi. Il tutto nascosto a stento sotto un vestito di scaglie blu, simile a quelle di un drago, che la copriva interamente lasciando una vistosa scollatura. Teschietti, gingilli oscuri, feticci e mani di scimmia mummificate erano state sparse un poco ovunque, penzolando dal collo, infilate nei capelli come fermagli, pendule dalle catenelle attorcigliate usate come cintura. Tra l'altro l'acconciatura, che aveva perso il rossore naturale trasformandosi in un bianco titanio brillante, era complessissima, formata da svariate crocchie e trecce disposte volutamente in modo asimmetrico e tenute ferme con i suddetti fermagli mostruosi. La pelle se l'era fatta blu notte, con riflessi violetti, ed il bastone con cui incedeva adesso somigliava più ad un ramo nodoso ricoperto di muschi e licheni sepolcrali. Quando Elwing le aveva chiaramente fatto capire che forse la cosa era esagerata, aveva risposto che per una sera voleva sentirsi "come quelli di sotto" e "comportarsi come se Eishe, Altabas e Beltan fosse diventati ciechi e sordi". Per fortuna non era una chierica, perché a quel punto non solo avrebbe perso la grazia dei signori celesti, ma probabilmente anche la voglia di scherzare per il resto della vita.

    Conciata in quel modo, comunque, uscì dalla locanda dove aveva preso alloggio con una singola direzione in mente: la casa stregata. Cosa c'era di meglio se non lasciarsi irretire dalle paurose sale di un vecchio maniero scricchiolante? Comunque non disdegnò di fermarsi ad una bancarella a raccattare due mele candite e qualche altro dolcetto, badando a darne solo una piccola porzione alla creatura alata onde evitarle brutti malesseri.
    «Solo una briciolina, mia servitrice delle tenebre.» disse, sfamando Elwing che nel frattempo aveva preso quella pantomima per un delirio della padrona.
    «Devo esercitare le mie formule magiche oscure. Qualcosa tipo... uhm. "Capelli di fata, corno d'unicorno, unghie di topo e testa nel forno"... non funziona, non funziona, fa schifo ai morti.» ritentò ancora, sforzandosi di immaginare qualcosa di caruccio. «Nera è la notte, buia la via...» guardò Elwing negli occhi. «... hai dei gran bei seni, vuoi venire a casa mia?... No?...» Venalia affilò lo sguardo, imitando la più lasciva delle drow che avrebbe mai potuto immaginare. «Questa la conservo per qualcuno di speciale. Per farmi mandare a quel paese al volo, ah!»
    HP 28/28
    CA 12
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Bast. Ferrato +1 {1d6-1 | x2}
    ✦ Pugnale +1 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ✦ Bal. Legg. +4 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 14/14
    CA 15
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 7.848 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quad. da Bal. {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 6/6 Lv 1| 4/4 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti



  14. .

    Game Master

    RospoMaligno
    Il vecchio ancora non ci credeva. Glielo si poteva leggere in faccia che non avrebbe scommesso un ramino su quella storia, addossando tutta la colpa a qualche delirio stregonesco sfuggito al suo creatore ad Academya, eppure le cose era andate assai diversamente. Scosse il capo, guardò la spada, poi tornò a guardare Dot e infine si lasciò andare ad un sorriso un poco stentato, ma sincero. «Sono troppo vecchio per queste cose... ma non sono matto, il che è una soddisfazione più che valida. Diamine, potrei persino farci qualche soldo vendendo questa storia a qualche bardo...» la sua mente contadina e affarista aveva già adocchiato opportunità di profitto ancora prima di essere usciti dalla caverna. Un vero maestro del conio!

    Comunque al ritorno da Caradoc, il piccolo ranocchio guardò ammirato Rospindana, saldamente tra le mani di Hanyu. Nonostante fosse impossibile capirne l'espressione - dato che i tratti somatici anfibi non erano proprio intellegibili per gli umanoidi - chiaro era come fosse emozionato dal successo dell'impresa. Lo si vedeva da piccole cose, come i movimenti agitati delle piccole dita ed un insistente dondolare del corpo su e giù, molleggiandosi nemmeno dovesse spiccare un balzo da un momento all'altro. «La spada del mio Signore! Siete riusciti nell'impresa! Gaudio, gioia, tripudio!» affermò, esaltato nei toni, salvo poi tornare vagamente serio al sentir citare il Cercatore. «Ah! Non credevo fosse andato alla fine. Forse, per essere un uomo, il coraggio non gli mancava... ma sono passati troppi inverni da quando chiesi a lui e ai suoi sodali di compiere il vostro medesimo viaggio. Evidentemente, a dispetto delle sue buone intenzioni, la Sacra Arma lo ha respinto.» rimase per un momento pensoso, spegnendo quasi l'entusiasmo che aveva maturato nel vedere Rospindana. Forse era solo triste per il fallimento del Cercatore, forse si sentiva addirittura in colpa per aver chiesto a così tanti avventurieri di adempiere a quella cerca mandandoli poi a morte quasi certa. Alla fine fece una specie di piccolo sorriso.
    «Vedete, miei valenti, il mio popolo non è sempre stato così come mi vedete, in questa forma piccola e molliccia.» spiegò. «Un tempo eravamo una civiltà prospera, un reame magnifico, che viveva nell'intercapedine tra la Selva Fatata e questa vostra Assiah. Quando siamo piombati qui, però abbiamo perduto molto del nostro splendore: eravamo spaventati, impauriti e circondati da spilungoni che bramavano la guerra e la violenza. Non so dirvi chi di preciso abbia incantato la spada, ma so dirvi perché l'ha fatto: non doveva cadere in mani nemiche. Nessuna persona che non fosse degna del nostro stile di vita poteva brandirla, nessuna persona priva di fede poteva essere degno di stare al suo cospetto.» i suoi piccoli occhi neri, durante il racconto, guardavano Dot ma lo sguardo era proiettato altrove, ad un passato così remoto da rivaleggiare con la memoria ancestrale degli Elfi. «Questa è la spada dei nostri campioni e dei nostri sovrani, ma temo che il Cercatore non avesse a cuore il nostro passato né la nostra storia, quanto più la cerca di un artefatto da studiare e apprezzare. Rospindana non è solo un oggetto, è un simbolo, non avrebbe mai permesso che una simile creatura vi poggiasse sopra le mani.» scosse la testolina e poi protese una mano verso l'arma, toccandone il fodero. «Ma ora che il suo incantamento è spezzato, anche coloro che ha maledetto dovrebbero essere liberi di andare oltre.» guardò Hanyu, poi Dot e infine Roland. «Ho avuto poco giudizio e ancor minor saggezza secoli fa, quando chiesi ad un mortale di indubbio lignaggio il compimento di questa impresa. Col tempo ho compreso che voi mortali siete assai diversi da come apparite. Ho capito che c'è grandezza nell'umiltà, che c'è valore nella meraviglia e che la curiosità prescinde da qualsiasi cosa. Ho scelto bene, questa volta.» c'era meno entusiasmo nella voce di Caradoc, ma era fiero di quanto aveva realizzato.

    «Porterò Rospindana alle mani a cui appartiene.» disse, aspettando di ricevere l'arma dallo stregone. «Vi aspetta un dono al vostro ritorno in superficie.»
    ➤ Agite liberamente!
  15. .

    Venalia Tinlomiel

    ELFA ERRANTE | MAGA | 2° | NEUTRALE PURO | Scheda | DICEROOM
    La guarigione di Vildriel ebbe immediatamente effetto e Venalia riaprì gli occhi tirandosi in piedi di scatto. «Chi!?»
    Guardò prima la ondine, poi le frecce che aveva ancora conficcato nel corpo, e infine Diana dall'altro lato della radura. «Stupida tro-» si morse la lingua istintivamente, non volendo che Dot e la sacerdotessa pensassero fosse una poco di buono sboccata. Ma, volendo essere onesti, chi non avrebbe inveito coloritamente contro la persona che, da trenta metri, l'aveva abbattuta come un cervo? «Non sono la tua preda.» prese le frecce e le tirò via di prepotenza, lasciando le la taumatugia benefica le mondasse le ferite. Ovviamente si sentiva lievemente affaticata ma era il minimo dopo essere arrivata ad un soffio dalla morte. «Dot, stai giù!» le disse perentoria. Un ordine, più che una richiesta, a giudicare dal tono.
    «Vai ragazzone, spaccale la testa.» concluse, ancora inginocchiata, rivolgendosi al mannaro. Oggettivamente la piccola druida stava facendo del suo meglio per persuadere Ur a non cedere alla sua parte più ferale e selvaggia, ma in quel momento Venalia avrebbe tanto voluto vedere Diana col capo rescisso dal collo con un colpo netto.

    In quel momento concitato, proprio mentre Diana raccattava un'altra coppia di frecce dalla faretra per massacrare le sue prede, il mannaro si rese conto di qualcosa. Sotto la furia che lo pervadeva, il sentore di vendetta e la brama di rimettere a posto un torto c'era una stilla di verità di troppo nelle parole della cacciatrice. Quel "bastardo" non era un insulto cagionato dalla rabbia o dall'odio, era qualcosa di più. Era qualcosa di specifico. Nonostante questo dubbio amletico la situazione non era per niente propizia per lasciarsi andare ad elucubrazioni di sorta, specie perché Diana non avrebbe fatto sconti a nessuno. «Una bestia, due ragazzine ed una chierichetta! Tanto valeva andare a caccia di ratti.» rispose, sprezzante, alle accorate parole di Dot. «Mi assicurerò che mio fratello vi trovi morti, al suo arrivo.»
    Scagliò altre due frecce, una dritta contro Vildriel e l'altra su Dot, in rapidissima successione: quella di Vildriel arrivò dritta e precisa sulla spalla, mentre a Dot andò decisamente meglio ed il dardo a lei diretto la sfiorò aprendole un taglietto nella guancia sinistra. Venelia, accovacciata ancora a terra, era troppo fuori bersaglio per arrischiarsi a colpirla. Diana, era chiaro, stava deliberatamente ignorando Ur. Lo stava provocando.

    «Corri, feccia. Corri da me!» lo istigò.
    HP 14/14
    CA 12

    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ⛊ Bast. Ferrato +0 {1d6-1 | x2}
    ⛊ Pugnale +0 {1d4-1 | 19-20/x2}
    Distanza
    ⛊ Bal. Legg. +3 {1d6 | x2}{24m}


    Elwing
    HP 7/7
    CA 14

    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso +1 {1d3-1 | x2}

    Equipaggiamento
    0 MP | 1.143 MO | 0 MA | 0 MR

    Bastone Ferrato {2 kg}
    Pugnale {2MO; 0,5kg}
    Balestra Leggera {35MO; 2 kg}
    Quadrelli da Balestra {20}{2MO; 1kg}
    Libro degli Incantesimi {---}
    Borsa per Componenti di Incantesimi {5MO; 1 kg}
    Abito da Viaggiatore {1MO; 2,5 kg}

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Passo selvatico: Un elfo ignora il terreno difficile quando corre.

    Capacità Classe
    Fascino dell'Evocatore (Sop): Ogni volta che si lancia un incantesimo di Evocazione (convocare), si aumenta la durata di un numero di round pari a metà del proprio livello da Mago (minimo 1). Questo aumento non viene duplicato da Incantesimi Estesi. Al 20° livello, si può cambiare la durata di tutti gli incantesimi Evoca Mostri a permanente. Non si può avere più di un incantesimo Evoca Mostri reso permanente in questo modo attivo nello stesso momento. Se si designa un altro incantesimo Evoca Mostri come permanente, l'incantesimo precedente ha termine immediatamente.

    Traslazione (Sop): Al 1° livello, come Azione Veloce ci si può teletrasportare in uno spazio vicino come se si utilizzasse Porta Dimensionale. Questo movimento non provoca Attacchi d'Opportunità. Si deve essere in grado di vedere lo spazio in cui ci si sta spostando. Non si possono portare altre creature con sé quando si utilizza questa capacità (tranne i Famigli). Ci si può muovere di 1,5 metri ogni due livelli da Mago posseduti (minimo 1,5 metri). Si può utilizzare questa capacità un numero di volte al giorno pari a 3 + il proprio modificatore di Intelligenza. [8/8 Volte]

    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti





    ➤ Turnazione: Diana - Vildriel - Dot - Ur - Venalia
    Vada pandøra!


    Mappa a lato nella mia Diceroom.
    Snapshot mappa (è lunghissima scusate): Amati01



    HP ??/??
    CA ??
    Furtività 24
    Iniziativa 17
    Passo Veloce (+3m/Round)

    TpC 1 vs Vildriel 19 (Danno 8)
    TpC 2 vs Dot 14 (Danno 2)

42 replies since 26/11/2014
.