【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 11° | CB | Scheda | DICEROOM

E forse per la prima volta Nora in quella sera si aprì sia a Tungdil che a Lune circa tutti i pensieri che quel brutto periodo aveva instillato in lei. Il nano ascoltò tutto d'un fiato quello che la sua Signora stava dicendo e forse capì in quel momento quanto si sentiva impotente e rassegnata all'evolversi della situazione. Le sorrise avvicinandosi e prendendo la sua testa tra le sue mani la avvicinò alla sua unendo così le due fronti e chiudendo gli occhi sorrise ed espirò, in un gesto di liberazione perchè finalmente dopo tanto tempo aveva capito qual'era il demone che stava affrontando Nora. «Nora, mia Signora...Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi...» Le sorrise e si staccò da lei ritornando al suo posto. «Non è forse per questo che Issrotha è nata? Oltre che per proteggere gli Aurora? Non è forse per questo che gli Imperatori a Concordia ti hanno dato un titolo e delle terre?» Si rimise seduto e bevve un sorso di birra, «E non è forse per questo motivo che servono gli amici? Per aiutarsi tra loro quando tutto sembra andare storto...Io ci sono Nora e ti voglio aiutare, non dobbiamo e non possiamo lasciare che ci distruggiamo tra di noi...non credi?» Ed in quel momento indicò Lune che era rimasta in silenzio e guardandola le sorrise «Non ti pare dunque che in questo momento e proprio in questo sia giunta ad Issrotha questa ragazza? Che ha sfidato sorte ed avversità e rischiato la vita per portare una luce in questo buio...» e tacque per enfatizzare quel pensiero. «Ci ha portato una speranza e occhi pieni di fiducia come quelli di Giulie!» E battè il pugno sul tavolo alzandosi in piedi per l'enfasi «Se non sai cosa fare Nora, amica mia, Mia Signora...lascia che ti dia una mano...Lasciala andare a perorare la tua causa, la nostra causa Nora...non ti costerà nulla e se anche dovesse andare male almeno sapremmo che non abbiamo lasciato nulla al caso...» Sorrise nuovamente verso Lune e poi ancora verso Nora «Nora, tu non ti sei mai arresa ed hai sempre combattuto, e sempre in prima fila...Ora lascia che anche io ti dia una mano e lascia fare anche ad altri...abbiamo a cuore Issrotha ed il bene di tutto il suo popolo. Lascia ora che in "prima linea" ci siano il tuo guardiano e questa amica! Non ti lascio sola Nora...Lo sai che per te mi getterei nel fuoco e non lascerò che tu ti arrenda...Moriremo combattendo ed affrontando tutto guardando sempre diritto in faccia chiunque sia pazzo ed osi sfidarci!» E sedette nuovamente sulla sua sedia.

Undtra. Il drappello nanico non si era ancora spinto in quei territori, e così complice una festa organizzata dal marchese di quei luoghi avevano deciso di andare. Oddio, deciso...Tungdil aveva deciso e loro lo avevano seguito come sempre ogni volta che decideva di andare da qualche parte. Per la maschera però non aveva voluto sentire ragioni, avrebbe fatto tutto da solo. E fosse stato solo per quello...Kor aveva deciso di fare il guerriero morto, ma non volendo spendere soldi in incantamenti inutili o altro, aveva deciso di farsi truccare alla bene e meglio da Koria e non lavarsi per almeno una decina di giorni. Ora, il mascheramento non era originale: aveva i suoi tatuaggi tribali in bella vista, ecchimosi e ferite (fatte da Koria con i suoi trucchi) e una bella ascia incastrata in una cotta che teneva legata sul petto...Quello che era originale era il puzzo di morto che faceva perchè non si era più lavato. Se ci fosse stato un premio per la realtà, lui lo avrebbe vinto di sicuro per quel non trascurabilissimo dettaglio.

La Festa dei Morti organizzata dal marchese non poteva non avere lui come partecipante, così aveva deciso e così era stato. Si era portato dietro quasi tutto il Castello Rompiscudo, compresi due mini vampiri, Tasil e Giulie, che per mano a Koria (vestita da fantastica mamma vampira) squittivano di gioia per tutto ciò che vedevano. Lui invece, accompagnato da Lus', appena rientrato all'ovile, si era mascherato in maniera più eccentrica...Si era fatto colorare capelli e barba di nero, due trecce penzolavano ai lati della sua testa e della sua barba legati con dei fiocchetti bianchi. Un pallido colorito, ricreato artificiosamente, contrastava con il nero del suo vestito, ai piedi degli stivaletti neri fatti apposta per l'occasione. Lus' invece era stato agghindato con dei filamenti di tessuto giallo, che dovevano ricreare dei capelli lunghi, per tutta la lunghezza del suo corpo, in testa indossava una bombetta, mentre agli occhi aveva delle lenti annerite con del fumo (FOTO QUI). Ecco, in quel momento forse Lus' si stava pentendo di essere tornato, però...però...come dire...C'era della bellezza...in fondo, certo, molto in fondo...parecchio in realtà!

«In questo momento mi sento stupido...» Questo era quello che Khar aveva detto durante tutto il viaggio verso Undtra. Ed anche ora che erano arrivati non faceva eccezione. Perchè chiederete voi...Il motivo era semplice: il suo costume. Abbigliamento di Khar: Vestito nero in latex, comodo sui fianchi, con stivaletti neri ai piedi. Cinghie in ogni dove e borchie come se piovesse. Alle mani degli strani guanti, fatti fare apposta da Tungdil al fabbro per l'occasione, alle cui estremità c'erano delle lame di coltello...(FOTO QUI). Un imbecille, aveva detto Khar, splendido aveva risposto Tungdil.

La domanda per tutto il viaggio era stata: Come fare un bel costume senza spendere nulla? Ci aveva pensato molto ed oramai alle porte di Undtra aveva trovato la soluzione...Uno spaventapasseri gli aveva fornito il vestito, e sempre lui gli aveva dato da mangiare ed una testa per quel costume (FOTO QUI). Tutto sommato non era andata malissimo, ed ora girovagava per quelle strade tra bancarelle piene di dolciumi e giochi ed il castello del marchese in lontananza. Si prospettava una nuova mangiata e bevuta colossali e senza pagare...Tutto bellissimo ed in più ora Hyelle non avrebbe più potuto dirgli che non aveva sale in zucca...La zucca sulla testa ce l'aveva e per il sale bhè lo avrebbe sicuramente rimediato.

⊳ E Benvenuti a sti NANONI, belli grossi e capoccioni, e voi che siete tutti così....e diteme un pò che c'avete da DIIIIIIIIII XD

Ancora intento a gozzovigliare si accorse tardi che era stato urtato da una splendida fanciulla. Subito si ringalluzzì e diede di gomito al suo guardiano personale Khar aggiungendo con un sorriso a 32 denti «Hai visto? Le fanciulle non riescono proprio a togliermi gli occhi di dosso…» ed ingollò nuovamente un'altra sorsata di assenzio per prendere il coraggio necessario per andare a parlarle, ma quando riaprì gli occhi dopo aver ingollato sino all’ultima goccia del bicchiere … PUFF … della fanciulla non c’era più traccia. Guardò incredulo in tutte le direzioni e poi scrollò le spalle…«Peggio per lei…Non sa cosa si perde» e si dedicò alla cattura delle farfalle.

Rivedere Balerion, come ogni volta d’altronde, lo aveva messo proprio di buon umore per lui quel ragazzo era come un fratello e non lo nascondeva affatto quel sentimento di amicizia che lo legava al paladino di Tamara. Lo abbracciò e poi fece un galante, per quanto un nano potesse esserlo, baciamano alla dama che lo accompagnava. Sorrise alle parole con cui lo presentò e poi rispose «Sei sempre troppo buono Balerion amico mio, e come al solito ti sottovaluti sempre!» lo guardò e ricordò con piacere il loro primo incontro inspirando una notevole quantità d’aria come a voler ossigenare il cervello per poter godere nuovamente di quei momenti. «Vedete Madamigella, lui in quel frangente ha dimostrato molto coraggio e senso del dovere. Non fatico a dire che mi ha salvato la vita! Quel brigante era un osso duro…» e sbuffò al pensiero della lotta che avevano intrapreso «Però Balerion devi credere di più in te stesso, se non sei tu il primo estimatore di te stesso, chi mai potrà esserlo?» Gli sorrise nuovamente «E poi sei molto di più di quello che vuoi far credere…le tue gesta parlano per te. E in molti casi più velocemente di quanto immagini…» poi si accorse che il suo amico aveva di meglio da fare e si congedò «Ma ora, dato che sei in dolcissima e piacevolissima compagnia, direi che ti ho rubato sin troppo tempo e non si fa attendere una bellissima dama.» e sorrise verso Liz «Milady Liz, se vorrete sarete mia ospite nella mia tenuta ad Issrotha. Balerion sa bene dove si trova. Buon divertimento ora se permettete andrei a catturare qualche farfalla.» Si mosse perciò dove aveva lasciato Khar e Kor ed insieme a loro più un nuovo arrivato cominciò quel gioco.

Fare da guardiano a Kor era una mansione della quale avrebbe fatto volentieri a meno con tutto quello che c’era da vedere in quella città, eppure come ogni volta Tungdil non perdeva attimo per affibbiargli suo cugino. Per carità, lo capiva…con Kor si rischiava ad ogni secondo un incidente diplomatico capace di far nascere una nuova guerra tra elfi e nani…quindi era meglio, si convinse, che lui fosse li. E poi era divertente sentir parlare Kor delle sue doti seduttive non appena veniva sfiorato da un essere dal sesso opposto al suo… «Non fatico a crederlo Kor…ma più che per la tua avvenenza direi che si potrebbero soffermare su altro…» e dopo aver sentito l’ultima frase trattenne a fatica una risata aggiungendo tra i denti «Forse amico mio è proprio per quello che non si farà più trovare…» e cominciò anche lui la gara di farfalle.

Se la stava proprio godendo. Quell’assenzio era davvero tanta roba doveva ammetterlo e, nonostante fosse una cosa da fragili orecchie a punta, in questo lo avevano stupito in maniera positiva. Che si stessero trasformando in qualcosa di meno effemminato? Nah scacciò via quel pensiero ingurgitando un altro generoso sorso e d’improvviso venne circondato da due ragazzi che cominciarono a parlare con lui. Voltò lo sguardo prima verso il mezz’elfo e poi verso l’uomo ed infine rispose per evitare di apparire più scortese di quanto il suo aspetto potesse suggerire «E’ un ottimo scioglibudella se è questo che volete sapere…» poi incrociò lo sguardo di un elfa con la puzza sotto il naso e avrebbe voluto dirle qualcosa ma forse non era il caso di iniziare una rissa in una città elfica e soprattutto ne valeva davvero la pena. Si concentrò nuovamente a bere, con la testa bassa salvo poi fermarsi di botto e realizzare chissà che cosa in quella sua testaccia. Riguardò perciò i due uomini che si erano messi al suo fianco e dopo aver buttato giù un altro bicchiere tutto in un fiato disse solamente «Oh, io ho il CAZZO!! E Mi piace quella cosa con il buco al centro…vedete voi!!!»

Tutto ciò che vedeva lo affascinava ed anche quello che mangiava e beveva lo trovava gustoso, ovvio che era diverso da un buon pasto nanico ma in fondo l'ospitalità era sacra e lui non aveva nessun rancore nei confronti degli elfi, perciò si stava godendo il momento anche se gli mancava un po di confusione della sua gente ma non dovette faticare più di tanto perchè alla fine vide, nel luogo dove si sarebbe svolta la caccia alle farfalle, un gruppetto di suoi pari e decise perciò di unirsi a loro chiedendo il permesso a quello che sembrava guidarli. «Permettete Messer cavaliere, mi chiamo Ashmore Ironheart e mi stavo chiedendo se potevo unirmi a voi in questo gioco perchè le bellezze di questo luogo sono indiscutibili ma una sana compagnia e baldoria nanica non ha prezzo!» dopo qualche momento di smarrimento nel volto di quest'ultimo un sorriso si allargò ed una pacca lo invitò ad unirsi di buon grado al già numeroso gruppo di nani.

⊳ Tungdil interagisce con Balerion .:Revenant:. e Lyz » Fyan
Tiri cattura farfalle per il CULO gruppo di Tungdil (Kor, Khar, Tungdil e Ashmore): 80, 57, 76, 59, 1 (penso che sarò l'unico XD), 91, 85, 90, 34, 79 Staff di Assiah
⊳ Kor prova ad interagire con Nathalie Nova Libra ma ogni lasciata è persa XD
⊳ Trinità interagisce con Barakas GIIJlio II e Kroras Airesem e ci tiene a precisare le sue preferenze XD e ricambia lo sguardo "amorevole" di Venalia Last Century

Eidolon| Lv 2 | LB | SCHEDA | DICEROOM

 

HP 19/19
CA 19
Tpc - (danni -)

Mischia
Morso (1d6 + 3 danni)

Distanza
Attacco#1 +0

【 Jageor Arrowheart 】

LICANTROPO/IBOITHI | Combattente Selvaggio | 6° | CB | Scheda | diceroom

Sembrava che Radpol non ci sentisse da quel lato e non perse tempo rispondendo a tono allo sceriffo di Rivorosso. Quelle parole non gli piacquero, loro poi che cacciavano i mostri potevano essere considerati alla stessa stregua per quanto lo riguardava. «E tu Radpol? Ti sei mai domandato se non facendo questo puoi essere paragonato a ciò a cui dai la caccia? Ai miei occhi puoi benissimo essere paragonato ai mostri che cacci...forse anche un gradino sotto...» Lasciò cadere il discorso perchè la rabbia prese il sopravvento su di lui che ricordava appieno il momento dell'uccisione di sua madre e suo padre perchè c'era della paura...La stessa che sentiva in quel momento. Si trasformò allora davanti a tutti quanti assumendo la forma ibrida della sua maledizione: corpo umano e testa e coda da lupo. Sorrise mostrando i denti ed attaccò la gang degli assalitori.
Dapprima mosse la spada veloce su Radpol, provando a prenderlo al busto e su un braccio e poi sarebbe entrato nella sua guardia mordendolo e così facendo provare a far diventare anche quell'uomo uno di quei mostri che tanto detestava.

【 KOR IRONFEET 】

Nano | Bruto Corazzato | 8° | CB | Scheda | DICEROOM

Kor nel colpire il gigante esultò in maneira sguaiata, perdendo completamente la cognizione su quello che stava accadendo, tant'è vero che il gigante per nulla contento di essere stato ferito volle ricambiare il favore al nano calpestandolo come avrebbe fatto con una pietra al suo passaggio. L'imprevedibilità della mossa fu tale che Kor e Peak si trovarono investiti in pieno dai piedoni del gigante e vennero feriti. Con una tempia ed un braccio doloranti e da dove fuoriusciva del sangue, "cavallo" e cavaliere non si fecero spaventare e ritornarono all'attacco del mostro che avevano davanti al grido di battaglia: «Tua madre è una grande, grandissima M A M M A C C I A» perchè si, per fare un figlio del genere, per Kor, doveva per forza avere dimensioni fuori dal comune.
Correndo a cavallo di Peak si sporse leggermente per riuscire a colpire meglio il mostro, e menò due fendenti nuovamente mirando alle gambe e lo stesso fece la sua leale cavalcatura che impattò all'altezza della caviglia creando una bella contusione, che probabilmente per il gigante sarebbe stato al pari di una fastidiosa puntura.

«Lasciatemi andare, Lasciatemi andareeeeee!!!Forza ragazzo non arrenderti sono con teeee» Kor si stava veramente agitando, tanto che delle guardie vennero all'altezza del loro spalto a mantenere un contatto, per adesso visivo, con quell'esagitato. «Khar dobbiamo aiutare quel ragazzo da solo, non possiamo lasciarlo così in balia dei suoi nemici!!» Esclamò allora il barbaro, frase alla quale il paladino scosse la testa ed imprecò tra se e se. Khar gli ricordò con parole poco gentili che si trattava di duelli amichevoli e che nessuno si sarebbe fatto male per davvero, e per un attimo sembrò quasi credergli perso in chissà quale strano conteggio nella sua testa e per il quale alzava gli occhi al cielo di tanto in tanto. Poi d'improvviso si guardò in giro e ad alta voce indicò tre persone: «Tu, tu e tu con me andiamo li...» ed indicò Nora, Lionel e Aivar puntando un dito in quel buio nel quale lui riusciva a vedere ma forse gli altri no, «Facciamogliela vedere...» a quell'esclamazione venne bloccato dal paladino che non gli permise di scendere o muoversi da li.

Kor poteva essere paragonato ad un anacronistico precursore degli hooligans. Un indiavolato ed invasato che veniva contenuto a malapena dal paladino. Nel vedere due guardie raggiungere la loro posizione Khar si allarmò e scosse la testa come a dissimulare che non stava accadendo nulla e aggiunse verso il parente di Tungdil «Brutto caprone che non sei altro, siamo in un duello amichevole, capisci A M I C H E V O L E » scandì per farglielo entrare in testa «Non si farà male nessuno per davvero...» In quel momento Kor sembrò calmarsi ed anche lui tirò un sospiro di sollievo, forse aveva capito si disse nel vedere che gli occhi dell'altro nano giravano vorticosamente in alto ed in basso e poi a destra e a sinistra. Pochi minuti...solo pochi minuti durò quella calma perchè poi indicò tre persone tra il pubblico, ed era deciso a scendere in arena. Khar si voltò verso le guardie e scosse la testa battendosi la tempia con un dito come ad indicare che il nano al suo fianco non era proprio del tutto centrato.

⊳ Segnalo a Staff di Assiah +4 Punti Tifo (2 da Khar e 2 da Kor) a: [.:Revenant:. ] ✓✓
⊳ Kor interagisce con Nora, Lionel e Aivar, freistruggles, Airesem , » Fyan

【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 8° | CB | Scheda | DICEROOM

La sua signora li accolse nel giro di poco e Tungdil nel vederla sorrise di rimando all'occhiata che lei le aveva lanciato. Si inchinò dicendo solamente «Mia Signora siete come sempre bellissima» poi si rialzò e non si stupì che conoscesse anche Balerion, qualcosa il fulvo gli aveva raccontato di come aveva conosciuto Nora, rimase però interdetta su Zeq. Lanciò sguardi interrogativi per tentare di capire o farsi dire in quel caso, chi lui fosse.
Ovviamente il nano ci arrivò con un pelo di ritardo e così dopo un imbarazzante silenzio di qualche secondo Tungdil si schiarì la voce e fece qualche passo avanti «Ehm si, lui Nora è Yeh'Ezqel Bartha. Un mio caro amico, che tra l'altro è anche un principe di Rodios nell'estremo nord del Nentyr, ma non vuole che si sappia...» si morse la lingua, nell'enfasi della presentazione Tungdil si era fatto prendere la mano. Per correggere il tiro aggiunse poi «Oh non ha nulla a che vedere con le persecuzioni di Aurora eh, questo sia chiaro...» disse alzando le mani «Bhè comunque ci ha aiutato con uno spettro di un necromante Nentyriano che ci ha comunicato che c'è un pericolo per Issrotha. Una setta che vorrebbe raderla al suolo, alla cui testa c'è un tale che si fa chiamare Ronma Snaketongue... »
Si fermò dando una gomitata a Zeq per incoraggiarlo a parlare anche lui e a finire la presentazione che lui aveva iniziato a dare alla sua Signora. «Mia signora ti prego di credere a lui come se le parole che usciranno dalla sua bocca siano state dette da me.» E si zittì per dare spazio all'ondine.

【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 8° | CB | Scheda | DICEROOM

Il viaggio da Issrotha era stato particolarmente tranquillo, nulla da segnalare e passato principalmente a godersi il panorama in groppa alla sua fidata Nysmera e chiacchierando di tanto in tanto con il suo gregario Khar del quale amava sia la compagnia che i consigli. E principalmente era stata opera sua se ora il guardiano di Issrotha si era deciso ad iscriversi, lo aveva convinto a dar prova davanti a molte persone del suo valore perchè così, aveva detto, ne avrebbe giovato sicuramente anche la sua fama.
E cosa stuzzica un nano, oltre diamanti e ricchezze, a fare qualcosa se non pungerlo nel suo enorme (quasi quanto il suo culetto) ego?
Ecco, sembrava l'inizio di qualcosa di meraviglioso...Appunto sembrava, perchè tutto si era un po' guastato quando quel rompiscatole di suo cugino Kor aveva voluto a tutti i costi seguirlo ed andare anche lui nella città di Altatorre. Ore ed ore di infinite parole, un fiume in piena che si esauriva solo per mangiare e dormire...riusciva a parlare persino mentre pisciava. Più volte Tungdil aveva suggerito alla carovana di legare il parente ad un tronco e lasciarlo li da solo, ma mai nessuno lo aveva ascoltato e così quel supplizio aveva continuato imperterrito, andando a rompere infine gli orifizi auditivi e le gonadi a chi ne era provvisto.
Arrivati qualche giorno prima del previsto si era dato da fare per sistemarsi per essere il più bello e temibile possibile, i capelli erano stati lasciati alle sagge mani di suo cugino che li aveva trasformati in una spazzola alta, non aveva chiesto spiegazione alcuna, neppure sul composto che il consanguineo utilizzava per rendere i capelli così duri, d'altronde a cosa sarebbe servito? Poi aveva intrecciato tutta la sua barba in un unica treccia che pendeva fiera sul petto, ed infine si era fatto fare dei tatuaggi, a dire sempre di suo cugino che portavano fortuna, con della pittura che sarebbe andata via dopo qualche giorno. Risultato: sembrava un precursore dei punkabbestia forse non il più bello, di sicuro tra i più spaventosi.
Però andava fiero di quel suo aspetto, la sua armatura con i vessilli di Issrotha e suo personale brillavano gagliardi e importanti e lui ne andava fiero gonfiando il petto ogni qual volta che incrociava qualche sguardo. E di gente ce n'era, tante persone e tra queste molte che lui conosceva, Balerion al quale diede un buffetto e sottovoce aggiunse «Ti aspetto in finale amico mio, va e stupiscili» poi si avvicinò a Zeq e sorridendo all'ondine volle rassicurarlo, conoscendolo un po', «stai dietro di me e vedrai che tornerai sulle gambe, anche a costo di prestarti le mie ... lo prometto» Individuò anche i visi familiari di Daven e Vilidriel, loro non erano per Tungdil alla stregua di Bal e Zeq ma li conosceva di vista dato che aveva viaggiato molto, riconobbe la gnoma Venta e le fece un saluto ed infine quando vennero annunciati entrò nell'arena.
In quel momento l'emozione che aveva soffocato nel petto per tutto quel tempo esplose, nello stesso istante in cui le grida della folla riempirono l'aria dell'arena in cui si trovavano. Alzò la mano in segno di saluto e fece un piccolo inchino in segno di rispetto per tutta quella folla che era venuta a vederli. La sua squadra sapeva che era formata da Zeq, Venta e una Mezz'orca. Ottimo, si disse, la forza c'era. Andò da quest'ultima e tese la mano presentandosi «Salve il mio nome è Ser Tungdil Rompiscudo, se sei d'accordo direi che io e te stiamo davanti e picchiamo tutto quello che si muove, loro due invece saranno di supporto e se hanno qualsiasi cosa, magia o meno, che a distanza possa far male si occuperanno di chi sa usare negli avversari la magia. Siete d'accordo?»
Al momento non diede peso agli avversari, ma individuò un pelle scura...e Tungdil aveva un conto in sospeso con loro da dopo gli eventi nel sottosuolo, chiunque di loro.

【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 8° | CB | Scheda | DICEROOM

I colpi si susseguirono senza sosta, e finalmente dopo altri scambi di vedute tra la creatura del bosco e gli avventurieri questa chinò la testa in segno di resa alla maggior forza del gruppo. La più sfortunata era stata Cemre la cerusica che era finita nelle sue grinfie, anzi liane, ma nonostante tutto se l'era cavata ed aveva riportato poche ferite. Nel morire l'enorme piantona aveva lasciato nell'aria una quantità di spore che viaggiarono nell'aria e Tungdil nel sentire quel rumore sorrise indicando il piantone mentre si voltava verso Balerion, «Grande piantone, grande scureggione...Ahahahahah» combattere ed in quel caso abbattere il nemico lo metteva sempre di buon umore e questa situazione non faceva eccezione.
Appena le spore arrivarono al suo naso, il guardiano di Issrotha starnutì pesantemente un paio di volte e sputò in direzione del bosco guardandosi intorno per vedere che non spuntassero altre piante come la precedente. «Bal conviene che ci rimettiamo le corazze se non vogliamo essere prede facili per questi allegri e cresciuti alberelli...e chissà le bestie come sono se le piante sono così...» Aprì dunque la sua sacca e ne tirò fuori l'armatura prendendosi il tempo necessario per rimetterla correttamente.

【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 7° | CB | Scheda | DICEROOM

Se ci fosse stata ancora necessità, Balerion fece capire a tutti perchè tra le tante persone che il nano aveva conosciuto, lui era sicuramente quella che il guardiano di Issrotha considerava alla stregua di suo "fratello". D'accordo non era un legame di sangue, ma questo non importava perchè per lui era anche di più: era un legame d'acciaio. Forgiato dalle battaglie nelle quali i due si erano ritrovati spalla a spalla e nelle quali non si erano mai tirati indietro ed erano usciti sempre vincitori, talvolta malconci, ma comunque vivi.
Con il paladino di Tamara al suo fianco sarebbe andato a fondo di ogni questione, persino se questa fosse stata direttamente nella parte più lontana del piano demoniaco. Piano tra l'altro da dove ora, quell'essere spregevole del Principe, aveva evocato la creatura davanti alla quale si parava Balerion. Tungdil ringhiò di gioia alla proposta del paladino e corse senza nessuna remora verso il suo mortale nemico. Lasciò però a dar man forte al suo amico, la fidata Nysmera, la quale emise un ruggito in direzione del demone e poi attaccò anch'essa. Per quanto riguardava il nano, sfrecciò di fianco al mostro sentendo per la prima volta un freddo mai provato prima sulla sua pelle, ma durò pochissimo e poi come era arrivato se ne andò. Scosse allora la testa e proseguì verso la figura che ora si stagliava in fondo alla scala.
Riuscì ad urlare solamente una cosa: «Tutto qui? Anni che non ci vediamo e questo è il meglio che sai fare?» Sultyagh vibrò ed il nano calò i colpi con tutta la forza e la determinazione che aveva serbato per quel momento in tutti quegli anni.

【 TUNGDIL ROMPISCUDO 】

Nano | Cavalca Bestie/Cavalcatore di Stirpe | 7° | CB | Scheda

Tungdil nel sentire quella voce e nel vedere il suo amico in quello stato, sobbalzò per la sorpresa salvo poi riprendersi velocemente ed aggiungere «Balerion amico mio è il cielo che ti porta qui» Sorrise salutandolo calorosamente e poi guardandolo bene aggiunse «Che diavolo ti è successo? Si direbbe che tu abbia avuto a che ridire con qualcosa o qualcuno...di grosso...» poi lo riguardò bene in quel intricato groviglio di garze che aveva addosso «e che doveva picchiare pure forte....Ma non sapeva che tu sei un ottimo combattente evidentemente» e rise dandogli una pacca ed accorgendosi solo dopo che, forse, non era stata un ottima idea per via di com'era conciato il paladino.
Prese pertanto le briglie della cavalcatura che gli stava porgendo Zeq e condusse Lus' ed il cavallo nelle loro stalle che si trovavano poco vicino alla sua casa. Nysmera si svegliò proprio in quel momento e si rimise in piedi dopo aver sonnecchiato probabilmente quasi tutto il tempo in cui si era assentato, ed ora aveva fame e perciò il nano la fece uscire ed andare a caccia... «Mi raccomando, torna presto e non fare danni...» La sera era un momento decisamente opportuno perchè nel bosco e nella foresta a quell'ora non c'era nessuno e poi anche ci fosse stato, al solo vederla se la sarebbe data a gambe.
Sorrise quasi commosso e riavvicinandosi ai due disse in maniera orgogliosa «Eeeh, crescono in fretta, talvolta non fai in tempo a girarti che... Puff ...» e fece un gesto con le mani «escono la sera» scosse la testa ed invitò ad entrare i due, li fece accomodare e portò loro un pasto caldo e della birra.
«Vedi Bal, c'è un certo spettro che mi sta dando i nervi, e siccome non ha corpo non posso dargli un cazzotto su quel suo grugno... Ma qui entri in ballo tu e Zeq che ha avuto l'idea...Tu caro amico mio sei l'uomo giusto al momento giusto» Mangiò un boccone e bevve dal boccale un sorso di birra e poi continuò «Avrà una bella sorpresa quello stronzo Nentyriano quando prenderemo il suo culo spettrale a calci...»