Deterrente d'amore

【 Vildriel 】

Ondine | Chierico | 3° | NB | Scheda

Ormai era passato molto tempo da quando aveva lasciato casa sua. Durante questo periodo, aveva cercato disperatamente qualcosa o qualcuno che la convincesse a non tornare a casa, e fino ad allora la sua goffaggine è la sua insicurezza l'avevano portata a perdere sempre di più la speranza. Eppure, la fede nella Fonte della Vita, seppure scomparsa, le aveva donato una determinazione che non avrebbe mai pensato di avere. Quell'avventura che aveva scelto di affrontare era per lei l'ultima sfida per capire di cosa fosse capace e se la sua ricerca infinita d'amore e vita avesse realmente un senso. Aveva avuto una sensazione positiva quando aveva sentito parlare di quello che era successo, e aveva quindi deciso di fidarsi, anche se a stento, di quella sua intuizione. A lei sarebbe bastata anche una sola risposta, positiva o negativa che fosse.

La città di Lumnia era così bella ai suoi occhi! Nonostante la Catastrofe avesse visitato anche quel luogo, la Vita cercava di trionfare e di illuminare tutto il paesaggio. Le si scaldava sempre il cuore a vedere le acque calme di un lago: l'acqua simboleggiava la sua vita e la vita in generale, che era quello in cui aveva deciso di credere e per la quale aveva deciso di battersi. Arrivata lì si mise subito a guardarsi intorno per cercare qualcosa che potesse esserle utile, o magari persone a cui chiedere indicazione, consapevole del fatto che era proprio quello il modo di procedere. Anche se non era sicura di poter prendere l'iniziativa da sola.

Per questo si rallegrò quando vide i suoi compagni di avventura. Titania era molto carina ai suoi occhi, e il fatto che fosse un bardo non poteva che farla incuriosire, visto che un tempo aveva amato la musica e il canto. Però, era ora di presentarsi e di iniziare la loro indagine, così fece un respiro profondo dentro di sé e si decise anche lei a parlare. "Io sono Vildriel, un chierico. Spero che andremo d'accordo!" disse, per poi rendersi conto del fatto che forse era stata troppo amichevole. Forse non c'era nemmeno bisogno di andare d'accordo con loro per il completamento della missione. Forse aveva detto troppe poche cose. In preda a questa paranoie, a cui era ormai abituata a causa della sua timidezza, abbassò la testa e decise di lasciare la parola agli altri.

【 Vildriel 】

Ondine | Chierico | 3° | NB | Scheda

Quando Vil riceveva dei complimenti si sentiva sempre a disagio, sebbene fosse abituata a questi, soprattutto da quando era andata via dal luogo in cui era nata. La sua famiglia non le aveva mai detto che lei fosse bella e lei stessa si era sempre considerata mediocre, se non brutta. Per questo, arrossì leggermente al commento di Titania, ma in fondo lei pensava sempre che fossero delle frasi di circostanza e che non pensasse davvero quello che aveva detto sulla sua pelle. "Oh, ma che dite? La vostra pelle è molto più bella della mia, e il suo colore è molto più piacevole a vedersi…" disse, cercando di non agitarsi troppo e di mostrare un sorriso. Anche a lei venivano in mente tante metafore per la sua bellezza, ma ogni volta che cercava qualcosa di poetico da dire temeva sempre di esagerare e di non essere capita per niente. Poi, quelle parole sarebbero state sicuramente patetiche di fronte alla sicurezza che mostrava invece lei.

Poteva ben capire che quella donna avesse una personalità molto intraprendente e questo l'aiutava sempre solo fino ad un certo punto. Eppure pensava che sia lei che il ragazzo appena unitosi a loro, fossero delle brave persone. Soprattutto Daven sembrava simpatico e aveva la sensazione che sarebbero andati d'accordo, o almeno sperava. Lei alla fine non sembrava essere una persona così interessante, quindi se non fosse successo non lo avrebbe biasimato. Poi arrivò Driavel, e Vil credette di non aver mai visto una donna più luminosa di lei. Non sapeva esattamente cosa fosse, ma aveva un'aura così importante, forse per l'armatura o per l'espressione che aveva. Si incantò guardandola come si immobilizzò poco prima a fissare le acque del lago.

Eppure il modo in cui parlava sembrava essere molto più semplice dell'atmosfera che emanava, e in qualche modo Vil riuscì anche a vederci una sorta di riservatezza. Come se si sentisse fuori posto, e lei non poteva che gioirne, visto che lei si sentiva sempre fuori posto.
Mettendo da parte le sue stupide - a detta sua - intuizioni, si ritrovò ad essere d'accordo con Titania sul testimone oculare. "Direi di metterci subito a cercarne uno." disse, rendendosi conto di essere stata troppo diretta. Lo era stata? Eppure di solito parlava poco proprio per evitare eventuali giudizi negativi nei suoi confronti. Forse era perché pensava che la schiettezza della mezzelfa avrebbe potuto generare degli scompigli e lei era sempre portata a far sì che nessuno intorno a lei litigasse o mostrasse anche un minimo segno di disaccordo.

【 Vildriel 】

Ondine | Chierico | 3° | NB | Scheda

Graziosa e gentile erano aggettivi che sentiva spesso, e ogni volta la colpivano. Vil non era abituata ai complimenti, quindi sentirli la metteva sempre a disagio, e allo stesso tempo la faceva sentire felice. Iniziavano sempre così i sentimenti che provava verso gli altri, e sempre così arrivava ad affezionarsi e a pensare di avere anche solo una piccola opportunità di avere un vero legame con una persona. Ci sperava sempre, in qualche modo, che qualcuno fosse sincero nei suoi confronti. Perché sua madre e gli abitanti della sua comunità non l'avevano mai definita graziosa, e quando le dicevano che era bella, Vil sapeva che non era vero.

Sorrise timidamente a Titania per poi continuare ad ascoltare quello che stavano dicendo i suoi compagni. Nelle locande c'era sempre molta gente, e i luoghi affollati non erano il suo forte, però riconosceva che fosse il luogo perfetto per avere informazioni, soprattutto perché potevano trovare persone di ogni tipo. Anche Driavel però aveva ragione, e si guadagnò uno sguardo d'ammirazione da parte dell'Ondine. Non ci aveva pensato, ma in effetti poteva essere un modo per avere informazioni sicure senza dover per forza decidere se fidarsi o meno delle parole di qualcuno. "Forse dalle autorità non avremo informazioni diverse da quelle che già sappiamo, ma possiamo provare lo stesso." disse, molto timidamente. Era una sua opinione quindi non era detto che fosse vero.

Fu contenta però di stare in coppia con Driavel, visto che gli altri sembravano essere un po' diversi da lei. La ragazza aveva un'atmosfera strana e un modo di porsi che la faceva sembrare stralunata, ma sembrava anche sicura di quello che diceva. Sicuramente più di lei. Eppure qualcosa faceva pensare a Vil che non fosse così piena di sé come dimostrava invece Titania. Ovviamente, l'Ondine era abituata ad osservare chi incontrava perché era come se cercasse sempre un significato in ogni cosa che facevano, ma non si lasciava mai andare a pregiudizi. Non si fidava del suo intuito, e la maggior parte delle volte lo seguiva perché altrimenti non sarebbe mai in grado di fare cose come unirsi a quella missione, o parlare con i suoi compagni.
Si avvicinò a Driavel, lentamente, vedendo come la mezzelfa aveva già catturato Daven. "Se per te va bene… possiamo andare." disse, congiungendo le mani dietro la schiena, e cercando di non distogliere lo sguardo per la timidezza.