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Margot Lemaire
Il Lago Crescente, sì, quello era il posto giusto per poter trovare finalmente qualche risposta concreta agli interessi peculiari della barda; il luogo fiore all'occhiello non solo per la sua rigogliosa prosperità e sinonimo di vita ma anche il centro pulsante di qualsiasi tipo di magia divina, la chiave che avrebbe permesso a Margot di raggiungere il suo scopo una volta per tutte, quello di riportare alla vita uno degli ossessivi amori adolescenziali, deceduto dopo una grave malattia. Oh no, lei non aveva mai accettato l'idea che Damian, il primo e vero amore, le fosse stato strappato da sotto le mani in così poco tempo, senza che lei potesse nemmeno confessare ogni singola parola d'amore alle sue orecchie. Certo il ciclo di vita e morte era un argomento alquanto rispettato e glorificato dalla barda,credeva nella fine come l'inizio di una nuova vita ed un inestimabile opportunità , eppure non riusciva ad applicare queste ideologie al suo bello; lui avrebbe dovuto rimanere per sempre al suo fianco e scomparire in quel modo era egoisticamente inaccettabile; doveva essere suo, avrebbe dovuto far parte della sua vita ed oltre, senza alcuna eccezione, proprio per questo motivo i resti di Damian, giacevano amabilmente coperti da panni profumati all'interno di una sacca. Quello era l'unico modo per sentirlo vicino, per sapere che lui era ancora lì e che ben presto sarebbe riuscita ad avere un contatto più vero. Serviva solo un mediatore, qualcuno che finanziasse la propria causa senza fiatare e che soprattutto facesse bene il suo lavoro senza ripercussioni; doveva "usare" qualcuno e quale opportunità se non tentare con l'influenza maggiormente rinomata? Un chierico.
Ormai era già qualche giorno che approdata ad Ebongate, una cittadina non troppo lontana da una delle grandi Foreste Crescenti, venne a conoscenza di un interessante diceria. Ovviamente durante la sua ossessiva ricerca, doveva trovare il tempo giusto per poter guadagnare anche qualcosa, per questo qualsiasi tipo di taverna, anche la più becera era il luogo prediletto della barda, seppur le disgustasse esibirsi molto spesso per un branco di incompetenti. Oltre che qualche spicciolo però , al tavolo cominciarono ad aleggiare racconti e bei discorsi su questo fantomatico guaritore, un santone non originario di quelle terre, che predicava di aver ridonato la vita al figlio del fabbro, semplicemente sfiorandolo con la sua mano santa. Margot prese con le pinze la notizia ma poteva essere un buon punto dove poter partire per scovare la verità sul soggetto.
Essendo l'ora di pranzo quella con più pulpito e vita all'interno della taverna, la ragazza decise di approcciare il suddetto e quotidiano tavolo di vecchi lavoratori, per farsi raccontare qualcosa in più sulla situazione. Fortunatamente qualche parola messa nel punto giusto e una parlata volutamente suadente e colma di complimenti, riuscirono ad estrapolare la storia per intero.
"Beh si signorina vedete, il figlio di William, il fabbro che abita in fondo a questa strada , era piuttosto malato da giorni e a detta sua non riusciva nemmeno più a svegliarlo! Sì, ci ha raccontato che lo aveva perso di vista nella foresta mentre stavano ritornando a casa ma che lo ha ritrovato incolume fino al momento in cui non gli è collassato davanti alla porta!
E poi è arrivato questo fantomatico...uh come si chiama già..? Umh, sì ecco! La Mano di Velluto! E' praticamente questo tizio strano che è in città da qualche giorno ma da quando ha fatto visita al bambino, puff! Quel bricconcello si è risvegliato senza fare una piega! Non ho proprio idea di come sia successo ma noi ci fidiamo di William , lui è un uomo onorevole, non racconterebbe bugie del genere."
Esordì l'uomo dalla folta e nera barba, andando a prendere l'ennesimo sorso di birra, mentre Margot se ne rimase in piedi accanto al tavolo, studiando la veridicità delle sue parole, seppur le stesse pompando a tutto volume , essendo probabilmente la voce più alta nella taverna in quel momento; ma d'altronde era una conoscenza comune, nulla di nuovo.
"Dove posso trovare questo...Mano di Velluto..?"
Chiese la barda,alquanto scettica, nascondendo ed incrociando le braccia al petto sotto il nero mantello.
L'uomo in questione, già affascinato dalla sua presenza, le indicò il nome di un posto, un vecchio fienile poco fuori città dove l'uomo aveva preteso di rimanere e di usare come mero riparo per la notte, senza usufruire delle comodità della taverna.
"Ma di che razza di persona stiamo parlando..? Che sia un eremita di qualche sorta ,dalle strane abitudini? Forse è solo un pazzo ma ha dei testimoni..."
Riflettè tra se e se, pensando di prestare piuttosto attenzione alla questione e sicuramente avendo bisogno di qualcosa o qualcuno come scorta per andare a visitare quel fantomatico chierico. Non si fidava affatto ma non avrebbe chiesto a quegli uomini di accompagnarla, ne avrebbero approfittato data la solitudine del posto.
Tamburellò un dito sotto al mento e dopo aver ringraziato velocemente quei beoni, cominciò a perlustrare con lo sguardo di dintorni.HP 10/10
CA 13
Tpc - (danni -)
Diplomazia(per convincere l'uomo a parlare): 19
Attacco in Mischia -1
Attacco a Distanza +2
Armi: Falcetto (Medio) ( 1d6 )Equipaggiamento
0 MP | 14 MO | 9 MA | 0 MR
Kit di sopravvivenza comune
Giaciglio
Flauto di Pan
Razioni da viaggio x2
Falcetto
Teschio con ossa
Haramaki
Capacità
| Affascinare (CD 15) | Conoscenze Bardiche | Controcanto | Distrazione | Esibizione Bardica (8 volte al giorno) | Ispirare Coraggio +1 | Trucchetti |
Incantesimi
4/4 Lv 0| 2/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
Concentrazione: +5 (1 (LI) +4 mod.car)
Prova di Incantatore: +1 (LI)
Incantesimi Pronti
» Livello 0
Mano Magica
Luci Danzanti
Resistenza
Suono Fantasma
» Livello 1
Urlo Spacca Timpani
Momento di GrandezzaSPOILER (clicca per visualizzare)Tirare percezione per sentire la conversazione che è comunque piuttosto orecchiabile c:. -
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Edera
Lago Crescente era un luogo davvero incantevole, con panorami mozzafiato tra gli scorci montani e le magnifiche passeggiate sui pendii ripidi dei rilievi. Sembrava che l'alba avesse di colori più unici che in qualunque altro luogo Edera avesse mai visitato.
In verità non vi era un vero e proprio motivo per cui la fattucchiera ed il suo fedele destriero ed amico si trovassero lì in quel momento.
Vagavano come sempre cercando esperienze nuove e mansioni da svolgere in giro per il mondo ed il fato li aveva condotti tra monti e lussureggianti foreste in una cittadina di nome Ebongate.
Edera sapeva che se cercava notizie e informazioni sulle ultime novità il luogo migliore dove dirigersi sarebbe stato la locanda così a malincuore fu costretta a lasciare Pistacchio alla stalla, ma lo salutò con tante carezze ed una grande attenzione, sotto gli occhi sbigottiti dello stalliere che davvero non comprendeva l'eccessivo attaccamento della stramba elfa all'animale.
La fattucchiera fece il proprio ingresso nella locanda guardandosi intorno con diffidenza. Non si aspettava che il locale fosse così pieno di gente, a quell'ora del giorno. Gente che beveva con il sole alto in cielo, gente che mangiava e si rifocillava...
<<... La Mano di Velluto! E' praticamente questo tizio strano che è in città da qualche giorno ma da quando ha fatto visita al bambino, puff! Quel bricconcello si è risvegliato senza fare una piega! Non ho proprio idea di come sia successo ma noi ci fidiamo di William , lui è un uomo onorevole, non racconterebbe bugie del genere.>>
... Eh?
Di che stavano parlando quegli uomini?
Un misterioso avventore in città capace di fare cose insolite? Che cosa sapeva fare esattamente?
La fattucchiera era entrata nel locale a discorso cominciato e, dunque, non aveva compreso appieno la situazione. Ma per qualche motivo aveva intuito che la più grande novità in città era l'operato di questo tizio.
Davanti al gruppo di lavoratori vi era una ragazza graziosa che stava evidentemente recuperando informazioni. Forse anche lei era una viaggiatrice, per qualche motivo interessata alle novità del posto?
Edera era solita prendersi abbondanti confidenze fin troppo in fretta quando conosceva le persone, ma le era stato insegnato di non doverle importunare.
Quindi si soffermò ad osservare lei e la scena senza rivolgerle la parola per un po', giusto il tempo per cui la barda, voltandosi, si sarebbe accorta di essere osservata dalla figura di un'elfa dai capelli scuri con delle strane pitture su tutto il corpo compresi il volto e le gambe, facilmente visibili fino alle cosce in barba a qualsiasi limite di decenza si potesse conoscere nelle comunità civilizzate. Vi era un piccolo dettaglio nell'abbigliamento di quest'ultima che agli occhi della barda esperta di necromanzia non poteva sfuggire. Un piccolo teschio di serpe dalle fauci chiuse penzolava poco sopra la vita dell'elfa appeso ad una blusa nera logora e di tanto in tanto sbatteva contro il corpetto di pelle.
Strano che nessuno l'avesse notata fino a quel momento, ma forse era accaduto perché tutti erano impegnati a rifocillarsi piuttosto che a guardarsi intorno.HP 44/44
CA 11
Percezione 26
Mischia
Pugnale +3 (1d4 18-20/x2)
Distanza //Equipaggiamento
0 MP | 12.833 MO | 0 MA | 0 MR
Blusa della Megera Ciarliera
Capacità
Fatture :
- Sonno
- Fortuna
- Sfortuna
- Malocchio
Impulso Conduttivo
Incantesimi
0/0 Lv 0| 8/8 Lv 1| 6/6 Lv 2 | 4/4 Lv 3
Incantesimi Conosciuti
» Livello 0:
- Individuazione del magico
- Lettura del magico
- Luci Danzanti
- Guida
- Resistenza
- Riparare
- Tocco di Affaticamento
» Livello 1:
- Cura Ferite Leggere
- Malaugurio
- Seminare Pensieri
- Urlo Spacca Timpani
- Patrono - Stretta Folgorante
» Livello 2:
- Polvere Luccicante
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- Patrono - Sfera Infuocata
» Livello 3:
- Volare
- Patrono - Palla di fuoco. -
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Margot Lemaire
In taverna si continuava a bere e mangiare e seppur fosse ampiamente modesta, l'interno ospitava genti del posto e tanti viaggiatori, data la considerazione di una delle mete gettonate prima di arrivare alle foreste crescenti. Alla vista di Edera,le persone meno fini avevano già fatto svariate considerazioni sul suo poco vestiario e sulle abbondanti fattezze ma fortunatamente si erano tenuti ben lontani da lei, forse alcuni avendo già imparato una volta la lezione di tenere a bada gli ormoni ; il vecchio taverniere tra tutti era quello più scettico a riguardo ma finchè i soldi venivano lasciati sul bancone, Edera sarebbe potuta essere anche un cinghiale parlante , per quanto potesse saperne. Margot d'altro canto, troppo occupata a tendere l'orecchio alle dicerie del posto, arrivò ad ammirare la sua figura solo secondariamente, tanto di fermare dopo poco la sua ricerca visiva ed adocchiarla da capo a piedi.
Ci voleva un bel coraggio per presentarsi in un posto del genere senza nemmeno un mantello, o qualcosa di meno rivelatorio di quel che indossava! I casi erano due: o era la prima volta che entrava in una locanda in vita sua, o sapeva difendersi a dovere contro i malintenzionati che potevano importunarla. La barda optò per la seconda e decise di darle una possibilità, capitando giusto giusto a fagiolo per la missione.
Si voltò con nonchalance verso quest'ultima, sorridendole pacatamente ed accennando un saluto con il capo, approfittando del suo sguardo curioso su di se. Ad un attenta osservazione, i segni lungo tutto il corpo potevano essere monito di magia in lei o delle semplici figure tribali, magari proveniva da qualche tribù o si trattava di un abitante delle foreste. Di certo,non aveva l'aria da onesto e rispettabile cittadino ma qualcosa di enormemente rispettabile c'era nel suo abbigliamento: una piccola decorazione appena alla blusa, che la barda gradì alquanto. Decise di cogliere l'occasione e sfruttare il cattivo sguardo dei commensali e le languide parole riguardanti le nuova arrivata per avviarsi nella sua direzione e sfilare con un gesto elegante della mano, il nero mantello che copriva la sua intera figura, cercando cautamente di appoggiarlo alle spalle della ragazza.
"Finalmente è arrivata.
Ah, che gioia per gli occhi rivederla,la stavo aspettando signorina. Venga, lasci che le offra qualcosa da bere e sediamoci."
Esordì con voce gentile, muovendo le dita in uno strano gesticolare, seppur Edera potesse benissimo notare un innaturale color cremisi mescolarsi alle iridi blu della pallida ragazza davanti a se, segno di magia in lei.
Portava un abito di pizzo nero senza maniche, seppur avesse le braccia coperte fino a metà gomito; l'ampia gonna arrivava un po' sotto al ginocchio, tenuta saldamente nella sua forma da una struttura sottostante.Al collo penzolava uno scuro bavero di pizzo che copriva il decolté, avvolto da uno stretto corsetto e seppur la pelle esposta sembrava piuttosto evidente, il tutto veniva coperto dai lunghi capelli corvini che ricadevano mollemente sul corpo della ragazza e dalla sacca a tracolla che rimaneva sempre al proprio fianco.
"Mi spiace invadere i suoi spazi in questo modo signorina, ma gli uomini dietro di lei non meritano di commentare così barbaricamente il suo bell'aspetto. Non potevo rimanerne indifferente."
Un sussurro leggero e piuttosto intimo arrivò all'orecchio della ragazza, intento ad avvisarla delle proprie intenzioni, seppur avessero segretamente un doppio fine. Si limitò a sorriderle, muovendo lentamente la mano libera in un gesto d'invito per la straniera di prendere posto ad un tavolo più appartato, così da poter discutere tranquillamente e fuori dalle attenzioni di alcuni commensali ,che all'ultimo tentò di intimidire con uno sguardo piuttosto freddo ma riuscì solo per metà nell'intento, non avendo più addosso il nero mantello che tanto serviva ad interpretare la parte di una qualche oscura ombra.HP 10/10
CA 13
Tpc - (danni -)
Intimidire (sui commentatori indiscreti) : 13
Castato Suono Fantasma(Innocuo) : CD (14)
Attacco in Mischia -1
Attacco a Distanza +2
Armi: Falcetto (Medio) ( 1d6 )Equipaggiamento
0 MP | 14 MO | 9 MA | 0 MR
Kit di sopravvivenza comune
Giaciglio
Flauto di Pan
Razioni da viaggio x2
Falcetto
Teschio con ossa
Haramaki
Capacità
| Affascinare (CD 15) | Conoscenze Bardiche | Controcanto | Distrazione | Esibizione Bardica (8 volte al giorno) | Ispirare Coraggio +1 | Trucchetti |
Incantesimi
4/4 Lv 0| 2/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
Concentrazione: +5 (1 (LI) +4 mod.car)
Prova di Incantatore: +1 (LI)
Incantesimi Pronti
» Livello 0
Mano Magica
Luci Danzanti
Resistenza
Suono Fantasma
» Livello 1
Urlo Spacca Timpani
Momento di Grandezza. -
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Edera
Edera era piuttosto ingenua riguardo le cattive intenzioni dei pervertiti, ma Margot non si sbagliava pensando che ella avesse tutte le capacità di difendersi in caso di necessità, per cui anche se si fosse trovata davvero in situazioni scomode che per sua fortuna la fattucchiera non aveva mai vissuto, ne sarebbe potuta uscire facilmente.
L'elfa sorrise di rimando e lasciò che la ragazza si avvicinasse restando immobile.
<<finalmente è arrivata.>>
<<... Chi?>>
Bisbiglò all'orecchio della corvina confusa dal suo gesto di averla rivestita con quel mantello. L'ambiente non era tanto freddo da necessitare di coprirsi di più. Cosa stava facendo?
La lasciò fare, prevedendo di non dover scagliare incantesimi più potenti del solito all'interno di quella locanda. Altrimenti, le avrebbe subito spiegato che rischiava di rovinare il suo mantello, e che per questo non era una scelta saggia darlo a lei.
<<ah, che gioia per gli occhi rivederla,la stavo aspettando signorina. Venga, lasci che le offra qualcosa da bere e sediamoci.>>
La fattucchiera seguì la proposta senza opporsi, comunque confusa. Fu necessaria una ulteriore spiegazione per chiarirle le idee, che sopraggiunse sotto forma di un messaggio tramite la magia che nessuno avrebbe potuto ricondurre come pronunciato dalle labbra della barda.
<<mi spiace invadere i suoi spazi in questo modo signorina, ma gli uomini dietro di lei non meritano di commentare così barbaricamente il suo bell'aspetto. Non potevo rimanerne indifferente.>>
La fattucchiera comprese. Era una cosa che le accadeva spesso, in realtà, di attrarre attenzioni indesiderate. Accadeva persino ai tempi in cui viaggiava con Lasios ed era spesso motivo di qualche disputa tra lui ed altri uomini.
Ma edera aveva due validissimi motivi per non cambiare il proprio abbigliamento: Il primo era la comodità. Il secondo era il desiderio di conservazione della bellezza, alias: non voleva che la magia le sfuggisse di mano e che rovinasse dei vestiti nuovi. Le era accaduto in passato e vi era rimasta molto delusa. La mamma le aveva comprato una gonna nuova e questa il giorno stesso era finita in fiamme carbonizzandola. Quindi non comprava mai nulla di nuovo o di più coprente dello stretto necessario. La sua pelle doveva traspirare magia, anche a costo di attirarsi addosso attenzioni spiacevoli.
<< ... Oh. Capisco... Allora la ringrazio.>>
Non era completamente ignorante sulle buone maniere, sebbene in un primo momento fosse risultata un po' spaesata.
Si strinse nel mantello anche se non aveva freddo, trattandolo con cura. Seguì la barda fino al tavolo e si accomodò. Si schiarì la voce ma mantenne un tono basso e riservato, tentando di non farsi udire dai presenti.
<< Spero di non averla messa a disagio, poco fa... Non era mia intenzione disturbarla. Sentivo che stava parlando con quegli uomini di qualcosa di particolare e... Ero curiosa.>>
Ammissione di colpevolezza: aveva origliato.HP 44/44
CA 11
Mischia
Pugnale +3 (1d4 18-20/x2)
Distanza //Equipaggiamento
0 MP | 12.833 MO | 0 MA | 0 MR
Blusa della Megera Ciarliera
Capacità
Fatture :
- Sonno
- Fortuna
- Sfortuna
- Malocchio
Impulso Conduttivo
Incantesimi
0/0 Lv 0| 8/8 Lv 1| 6/6 Lv 2 | 4/4 Lv 3
Incantesimi Conosciuti
» Livello 0:
- Individuazione del magico
- Lettura del magico
- Luci Danzanti
- Guida
- Resistenza
- Riparare
- Tocco di Affaticamento
» Livello 1:
- Cura Ferite Leggere
- Malaugurio
- Seminare Pensieri
- Urlo Spacca Timpani
- Patrono - Stretta Folgorante
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- Patrono - Palla di fuoco. -
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Margot Lemaire
Appurato il suo tentativo di avvicinare a se la straniera dai pochi costumi, Margot le concesse un sorriso alquanto soddisfatto, scortandola al tavolo più lontano dalla marmaglia, così da avere un briciolo di intimità e di calma , senza dove ricorrere ad altri trucchetti per poter comunicare con lei. Sedutasi poi compostamente, le lasciò in custodia il mantello, appoggiando in un lento e quasi regale gesto le mani sopra l’ampia gonna di pizzo. “Non si preoccupi, scuse accettate per aver origliato il discorso ma d’altro canto era difficile non udire quella chiassosa voce per tutta la taverna.Persino ora ne sento il ronzio, che disdetta.” Commentò mantenendo la sua bella faccia di bronzo, sempre pacatamente sorridente, seppur ci fosse un puntiglioso sarcasmo nel tono di voce. “D’altro canto non ho potuto a fare a meno di notare la sua presenza a dir poco…unica , se posso permettermi. Sicuramente non fa parte di questa “pittoresca” cittadina, non è così?”
Aveva bisogno di informazioni prima di poter constatare l’utilità della ragazza che aveva davanti ma se il fato fosse stato ancora una volta dalla sua parte, allora aveva appena trovato l’accompagnatrice perfetta. Margot sapeva che non doveva mai giudicare un libro dalla copertina, bisognava prima tastare il campo.
“Forse sono stata scorretta nei vostri confronti, dovrei presentarmi prima di domandare questioni così personali. “
Portò una mano all’altezza del petto, chinando in un lieve movimento il capo.
“Potete chiamarmi Mist, signorina. Sono una semplice cantastorie in viaggio in cerca di…fortuna, qualche spicciolo per sopravvivere e…” No, non era ancora il momento di snocciolare i propri intenti. ” potete Di una soluzione ad un grosso problema, se così si può dire.” Accennò una lieve e composta risatina alla sua ultima affermazione, volendo apparire amichevole nei confronti della donna, che probabilmente poteva avere in serbo per lei degli intenti molto più entusiasmanti dei propri.
“Era incuriosita dalla conversazione con quei balordi laggiù? Oh, si parlava semplicemente una diceria,un certo santone di queste zone..” Accennò l’informazione solamente per accertarsi della sua curiosità in merito.HP 10/10
CA 13
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Urlo Spacca Timpani
Momento di Grandezza. -
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Edera
<<sì, effettivamente... Mi trovo qui per caso. Non sono di queste parti.>> Ammise spontaneamente, senza nascondere alcunché.
Mist... Una barda itinerante in cerca di fortuna.
Mist era carina.
Gentile.
E tutta nera come un piccolo corvo.
Insolita rispetto agli altri bardi, dato che i cantastorie generalmente giravano con più colori indosso che capelli in testa.
Anche la fattucchiera ridacchiò e si sistemò una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio appuntito. Era il suo turno di presentarsi.
<<piacere di conoscerla, signorina Mist! Può chiamarmi Edera. Sono... Una viaggiatrice senza meta.>>
Era meglio evitare di presentarsi direttamente come "strega", o le persone si sarebbero spaventate inutilmente.
La fattucchiera inclinò la testa curiosa. Non era difficile leggere nelle sue espressioni facciali, era una ragazza particolarmente spontanea.
Ed era completamente in balia delle parole della barda, a cui credeva senza porsi troppi quesiti sulla loro veridicità o sui loro intenti.
<<un... Santone? E che cosa si dice faccia?>>HP 44/44
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Margot Lemaire
"Poche informazioni e molto vaghe, probabilmente ha qualcosa da nascondere." Pensò immediatamente la barda, cercando di non sottovalutare la situazione e continuando a sorridere pacatamente alla straniera, la osservò in ogni minimo dettaglio, seppur tentasse d'essere discreta nel farlo. "Una viaggiatrice senza meta, signorina Edera? E' partita per semplice diletto? Interessante, poche persone di mia conoscenza , se non rare, non hanno un vero obbiettivo durante i loro viaggi." Stentava a credere che non ci fosse una ragione specifica o un luogo d'interesse ma era più che comprensibile raccontare poco ad un primo incontro; doveva costruire un po' di fiducia nei suoi confronti e magari sfruttare la cosa per usarla come accompagnatrice.
La ragazza alzò una mano per attirare l'attenzione del taverniere ed chiedere alla ragazza.."Cosa posso offrirle da bere , dunque?" prima di ordinare per entrambe e sperare che la straniera prendesse qualcosa di veramente poco costoso, date le proprie scarse finanze.
"Ritornando al discorso che prima hai sentito...
a quanto pare un certo individuo, un chierico misterioso apparso qualche giorno fa al limitare della città, è stato definito quasi come un vero e proprio santo per aver riportato -in vita- il figlio del fabbro. Non hanno specifiche di alcuna sorta sul suo conto ma sanno che il fabbro non mentirebbe mai e che ha visto con i suoi occhi il proprio figlio svenirgli davanti e rimanere privo di sensi per giorni e giorni, non fino all'apparizione di questo soggetto a cui è bastata una semplice carezza per risvegliarlo."
Commentò , incrociando le braccia sotto il seno, voltando lo sguardo ora serio e riflessivo , altrove.
"Peculiare,non trovate?
Sono estremamente scettica su questa storiella ma non posso fare a meno di esserne interessata. Insomma, un miracolo non è cosa da tutti i giorni, lei non crede?" Avrebbe fornito molte più informazioni ma voleva vedere la sua reazione a riguardo, voleva sapere quanto interesse poteva avere riguardo la questione e sperava tanto, visto che sarebbe dovuta essere lei a scortarla.HP 10/10
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Edera
Margot non si accontentava di una spiegazione semplice di quello che, al momento, Edera era davvero. Ma l'elfa, invero, non aveva grossi problemi a parlare di sé. Pensava soltanto che non fosse importante condividerlo, ma non aveva remore a raccontare gli affari della propria vita a chicchessia.
<<a dire il vero, non mi ero mai trovata a viaggiare prima di conoscere il mio fidanzato. Anzi, si può dire che prima di un paio di anni fa non avessi mai messo piede fuori di casa. E' con lui che sono partita.>> Cominciò a raccontare. Poi si morse le labbra e sorrise abbassando lo sguardo. <<era un cavaliere bello e gentile, aiutava sempre tutti senza chiedere molto in cambio... E si cacciava in un mare di guai per questo.>>
ricordare il suo sorriso, la sua voce, le sue reazioni buffe... La faceva sorridere e la investiva di malinconia al tempo stesso. Lui le mancava molto, ma al contempo il suo ricordo era vivido e prezioso. Non aveva paura di condividere con gli altri le cose belle della sua vita.
<<un brutto incidente me lo ha portato via, ma io non voglio tornare a casa a piangere nella solitudine. Il mondo è qua fuori... Ed io voglio continuare a viaggiare e fare quello che facevo con lui per aiutare le persone in difficoltà... Per questo non ho una meta e sono da sola.>> L'argomento era senza dubbio molto delicato, ma Edera sembrava parlarne con leggerezza.
Non pensò nemmeno per un attimo che Margot potesse avere dei secondi fini nella sua conoscenza.
L'elfa pensava sempre molto bene di tutti, fino a prova contraria, ed era disposta ad aiutare ed accettare chiunque a patto che non le avessero fatto intenzionalmente del male.
<<e' molto gentile, da parte sua! Lo stesso che prende lei andrà benissimo, grazie!>>
La fattucchiera non si sentiva di rifiutare nulla di tutto ciò che le venisse gentilmente offerto e gradiva molto essere viziata da quelle piccole attenzioni. Non aveva vere e proprie richieste e le andava bene ogni cosa.
<< a quanto pare un certo individuo, un chierico misterioso apparso qualche giorno fa al limitare della città, è stato definito quasi come un vero e proprio santo per aver riportato -in vita- il figlio del fabbro. Non hanno specifiche di alcuna sorta sul suo conto ma sanno che il fabbro non mentirebbe mai e che ha visto con i suoi occhi il proprio figlio svenirgli davanti e rimanere privo di sensi per giorni e giorni, non fino all'apparizione di questo soggetto a cui è bastata una semplice carezza per risvegliarlo.>>
<<una... Carezza?>>
Per quanto potesse suonare strano, la fattucchiera vi credeva. Aveva sentito dire che certi uomini benedetti dalle divinità potessero restituire la vita alle persone, ed era un processo lungo e difficile... Ma possibile. Purtroppo Edera non disponeva di una così grande fortuna per riportare indietro il suo amato dalla morte anche se avesse incontrato qualcuno capace di farlo, ma forse...
Le balenò in mente che, forse, se quelle voci erano vere avrebbe potuto osservare lei stessa quest'uomo e... Forse Lasios poteva tornare da lei?
Non doveva volare troppo con la fantasia, ma non poteva neanche evitare di farlo.
<<sarebbe davvero bello, se fosse vero!>> esclamò, ancora un po' sognante. <<cioè, sarebbe davvero interessante conoscerlo. Un uomo capace di fare miracoli... Le persone come lui sono molto rare nel mondo. Sapete dove... Potrebbe essere, questo santo?>>HP 44/44
CA 11
Mischia
Pugnale +3 (1d4 18-20/x2)
Distanza //Equipaggiamento
0 MP | 12.833 MO | 0 MA | 0 MR
Blusa della Megera Ciarliera
Capacità
Fatture :
- Sonno
- Fortuna
- Sfortuna
- Malocchio
Impulso Conduttivo
Incantesimi
0/0 Lv 0| 8/8 Lv 1| 6/6 Lv 2 | 4/4 Lv 3
Incantesimi Conosciuti
» Livello 0:
- Individuazione del magico
- Lettura del magico
- Luci Danzanti
- Guida
- Resistenza
- Riparare
- Tocco di Affaticamento
» Livello 1:
- Cura Ferite Leggere
- Malaugurio
- Seminare Pensieri
- Urlo Spacca Timpani
- Patrono - Stretta Folgorante
» Livello 2:
- Polvere Luccicante
- Ragnatela
- Patrono - Sfera Infuocata
» Livello 3:
- Volare
- Patrono - Palla di fuoco. -
.Role interrotta
Esperienza
Edera +658 exp
Margot +124 expTesori
Edera +500 MO
Margot +65 MOSpeciale
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