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.La storia fin oratopic di provenienza: l'ultimo castello in ariaIl professor Ejnar Elmrich e la sua instancabile assistente Victoire Soer, dopo un momento di sconforto, cercando un modo per raggiungere Zhyl e riuscire a studiare il cristallo. Sarà Tatiana Elmrich, la madre di Ejnar, ad assicurargli il permesso per proseguire con i loro esperimenti, e a dargli indicazioni verso un certo professor Milos che sembra essere appena tornato dalla città e che voglia ripartire proprio per continuare gli studi sul cristallo. Vanno in visita da lui, scoprendo la sua timidezza ed eccentricità, e questi gli rivela di essere stato partecipe di un gruppo di ricerca sul cristallo di teletrasporto, interrotto bruscamente per via di scarsi risultati e di un'avanzata di mostri sul posto di laboratorio. Trovando la cosa sospetta, decidono di indagare maggiormente, oltre che chiamare la sorella di Victoire per avere manforte nel combattere le suddette pericolose creature. Riescono a conversare con il professor Sooch, intimo amico di uno degli studiosi presenti sulla lista del progetto concluso di Zhyl, e scoprono due importanti informazioni: i maghi sembrano essere scappati per paura, e poco prima che si verificasse il fenomeno dell'invasione pare che Rieta ed Iphineas siano passati dal campo.
Nonostante questo, Ejnar e Victoire sono decisi ad andare avanti con i preparativi.Ejnar Elmrich
Nonostante le notizie ancora ambigue sulla presunta presa in carico da parte di Rieta ed Iphineas dello stesso tipo di progetto, il professore e la sua assistente si diedero da fare durante quei giorni per tutti i preparativi. Come promesso, la signora Elmrich riuscì a procurargli il permesso senza troppe difficoltà, e il Milos, anche con l'aiuto delle conoscenze di Ejnar da parte di padre - che era esperto di campi antimagia -, escogitò un modo che potesse evocare una barriera protettiva intorno al cristallo, in modo da non essere attaccati dai mostri che invadevano il territorio, senza però ostacolare i loro esperimenti.
Chora rispose molto presto alla lettera della sorella, affermando che sarebbe stata lieta di aiutarla nel suo progetto e che era anche molto curiosa di conoscere il noto professore per cui lavorava. La stregona li avrebbe raggiunti direttamente sul posto.
Così, senza che nulla e nessuno lo fermasse, Ejnar dedicò quei giorni ad uno studio intenso e a lunghi pomeriggi sul suo tavolo da laboratorio, per non arrivare impreparato di fronte al congegno e appuntare già le intenzioni sperimentali e di ricerca su di esso. Anche se quell'anno era stato "inutile" agli occhi dei più, le sue elucubrazioni e ipotesi erano sempre state molte. Adesso era arrivato il momento di metterle in pratica.
Victoire, sebbene ormai lui fosse molto grato per l'aiuto e il supporto che gli stava dando, fu comunque incaricata di pulire tutto prima della partenza e di umilianti compiti come preparare la valigia dell'arcanista. Dovette fare numerosi giri fra la sua casa e la villa di famiglia, poiché in quella carrozza lui intendeva portarsi tutto ciò che occorreva, o che non occorreva necessariamente. E ovviamente, l'ordine massimo fu che non doveva assolutamente dimenticarsi delle sue pantofole!
Il tempo passò abbastanza velocemente e arrivò il fatidico giorno. Due carrozze erano pronte a partire, in quanto il loro collega amico dei gufi era divenuto piuttosto molesto con le sue adulazioni e richiedeva attenzioni, adesso che aveva sbloccato la sua timidezza, perciò Ejnar decise deliberatamente che avrebbe viaggiato da solo con il loro equipaggiamento e le borse, oltre il suo fedele famiglio, e che lui e Vicky sarebbero stati nel secondo carro.
Il professore, arrivato incredibilmente in anticipo, aspettava pazientemente che Victoire arrivasse con le sue valigie all'avamposto concordato fuori dalla città. Ovviamente, lui non si sognava di portarle a mano. Perché farlo, se aveva un'assistente? Non pensava affatto che potesse far fatica e che forse avrebbe dovuto portare anche le proprie.
Il professor Milos era insieme a lui, e già si affrettava a concordare con il loro cocchiere il cammino più sicuro da seguire.HP 32/32
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Mischia
DistanzaEquipaggiamento
0 MP | 18.819 MO | 0 MA | 0 MR
Capacità
Exploit
Dardo Glaciale
Scorrimento Dimensionale
Resistenza agli Incantesimi
Scorta Arcana 7/7
Poteri della Scuola
Fascino dell'Evocatore
Traslazione
Incantesimi
0/0 Lv 0| 6/6 Lv 1| 5/5 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 4/4 Lv 4
Incantesimi Pronti
Lv 0
Individuazione del Magico (divinazione)
Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
Lampo (invocazione)
Scintilla (invocazione)
Tocco di Affaticamento (necromanzia)
Mano Magica (trasmutazione)
Sigillo Arcano (universale)
Lv 1
Scudo (abiurazione)
Passo Tonante (invocazione)
Buchetta (evocazione)
Servitore Inosservato (evocazione)
Dardo Incantato (invocazione)
Lv 2
Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
Creare Fossa (evocazione)
Evoca Mostri II (evocazione)
Cecità/Sordità (necromanzia)
Lv 3
Dissolvi Magie (abiurazione)
Evoca Mostri III (evocazione)
Lentezza (trasmutazione)
Lv 4
Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione)
Edited by pandøra - 20/2/2024, 15:54. -
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Victoire Soer
Ovviamente Victoire, quando si presentò davanti alle due carrozze pronte per la partenza, era un ammasso di borse e valigie più che una persona. Ne reggeva così tante, impilate tra le braccia, che faticava persino ad avanzare, visto che praticamente metteva i suoi passi nel vuoto, senza sapere cosa ci fosse sotto. E in tutto questo, in un piccolo trasportino (forse troppo piccolo per lui) aveva anche prelevato il povero Tondo, che miagolava infastidito alla ricerca di libertà. Victoire era stata intransigente: avrebbero dovuto portarsi il gatto o sarebbe morto di fame nell'attesa del loro ritorno, specialmente perché non era nemmeno detto che dopo Zhyl sarebbero tornati direttamente ad Academya.
«Sci sono!» esclamò tutta affannata, ma sempre soddisfatta e sorridente, quando raggiunse l'Emrich con tutte le sue borse. Ne aveva molte di più per lui che per se stessa, visto che lei aveva una sola valigia e il trasportino di vimini di Tondo.
Non possedeva poi chissà cosa e tutto il peso della sua valigia era composto da libri (che probabilmente il professore già aveva identici e si stava portando).
Poggiò tutto per terra nel modo più gentile possibile e poi da sola cominciò a caricare sulla carrozza. Come se fosse anche un facchino, oltre che un'assistente e una portaborse. E pure una cameriera, visto che aveva fatto le valigie lei.
«Non vedo l'ora!» era emozionata come se fosse ad una gita, non di certo ad una missione lavorativa che probabilmente avrebbe impegnato le loro capacità al massimo. Era anche molto contenta che sua sorella e il professore si conoscessero, perché erano le persone che lei più stimava al mondo e trovava bellissimo che potessero incontrarsi e discutere. Anche se avevano interessi diversi.
«Voi siete pronto profesore?» nel frattempo nemmeno lo guardava, sistemando tutti i bagagli «Ho portato tutto sciò che serve. Anche il scibo di Tondo.»
E il suddetto, tristemente, lanciò un'occhiata di soccorso al professore attraverso le sue sbarre di vimini troppo strette per la sua massa tondeggiante e pelosa.HP 15/15
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Mischia
✧ Pugnale +0 (1d4 / 19-20 x2)Equipaggiamento
0 MP | 1.237 MO | 4 MA | 6 MR
✧ Tutto come in scheda
Capacità
✧ Consumare incantesimi 4/4
✧ Scorta arcana 4P (max 7)
✧ Liana avvolgente 7/7
Incantesimi al giorno
✧ Livello 0 ∞
✧ Livello 1 5/5
Incantesimi preparati
Livello 0°
✧ Individuazione del Magico
✧ Lettura del Magico
✧ Luci Danzanti
✧ Mano Magica
✧ Prestidigitazione
Livello 1°
✧ Dardo Incantato
✧ Evoca Mostri I
✧ Bolla d'Aria. -
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Ejnar Elmrich
Ejnar vide la sua diligente assistente avvolta dai borsoni e dalle valigie arrancare verso il posto, puntuale nonostante l'arduo compito che le aveva assegnato. La cosa gli ricordava il primo giorno in cui si erano conosciuti, quando si era recata da lui con un'enorme pila di libri in mano a nascondere tutto il suo busto... ma non così tanto. In fondo, allora, aveva avuto la decenza di aiutarla, almeno, mentre ora si riteneva semplicemente soddisfatto che fosse lì insieme a lui, e la guardò compiaciuto, facendosi contagiare come sempre dal suo sorriso.
Per fortuna di Victoire, non dovette caricare le valigie, in quanto un facchino incaricato c'era già. Semplicemente lei non lo aveva ancora visto, ma fu interrotta ben presto da un signore cappelluto, esclamando che non avrebbe mai potuto vedere una ragazzina fare un lavoro del genere. La vera decenza.
"Mai stato più pronto." rispose, gonfiando il petto e raddrizzando la schiena come suo solito.
Tuttavia, il sopracciglio si alzò in modo molto evidente da dietro il monocolo quando sentì il miagolio di Tondo provenire dalla cesta ben curata, ma comunque fin troppo grande per quell'ammasso di pelo. In realtà il professore non era stato completamente d'accordo con la proposta di portarsi il gatto, e alla lamentela della giovane incantatrice aveva risposto prontamente che sarebbe stato davvero difficile che Tondo morisse di fame. Anzi, forse, lontano da lei sarebbe dimagrito un po'.
Tuttavia, sia per gli occhioni dolci della fanciulla (a cui non ammetteva davvero di non saper resistere), sia per il fatto che l'animale domestico non era mai di troppo disturbo per via della sua stanchezza costante, accettò quella piccola condizione.
Annuì, sospirando dal naso silenziosamente. Sarebbe andato tutto bene, sì.
Non passò molto che Milos finisse di parlare col cocchiere e che il facchino finisse di aggiustare le loro cose nella carrozza. Era una a due carri, e loro sarebbero entrati nel secondo. Videro il guidatore mettersi al suo posto e l'impacciato professore avvicinarsi a loro. "A-abbiamo concordato il sentiero più sicuro. Possiamo partire quando volete, se non c'è altro." disse il mago, col gufo in spalla, prima di invitarli a salire. Sembrava molto triste di viaggiare da solo e separatamente, ma non osò fiatare, e ad Ejnar poco interessava.
L'Elmrich annuì e si avvicinò alle scalinate, ma fece cenno a Vicky di salire, tendendole persino una mano per aiutarla ad issarsi su. "Prima le signorine." Certo, la galanteria di prendersi le valigie da solo era fin troppo, ma quella di lasciarla entrare per prima non se l'era risparmiata. Forse era solo perchè lei era bassa, o forse perchè era lui ad essere di buon umore.
In ogni caso, l'avrebbe seguita, mettendosi comodo di fronte a lei, e aspettando trepidante la partenza.HP 32/32
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Mischia
DistanzaEquipaggiamento
0 MP | 18.819 MO | 0 MA | 0 MR
Capacità
Exploit
Dardo Glaciale
Scorrimento Dimensionale
Resistenza agli Incantesimi
Scorta Arcana 7/7
Poteri della Scuola
Fascino dell'Evocatore
Traslazione
Incantesimi
0/0 Lv 0| 6/6 Lv 1| 5/5 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 4/4 Lv 4
Incantesimi Pronti
Lv 0
Individuazione del Magico (divinazione)
Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
Lampo (invocazione)
Scintilla (invocazione)
Tocco di Affaticamento (necromanzia)
Mano Magica (trasmutazione)
Sigillo Arcano (universale)
Lv 1
Scudo (abiurazione)
Passo Tonante (invocazione)
Buchetta (evocazione)
Servitore Inosservato (evocazione)
Dardo Incantato (invocazione)
Lv 2
Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
Creare Fossa (evocazione)
Evoca Mostri II (evocazione)
Cecità/Sordità (necromanzia)
Lv 3
Dissolvi Magie (abiurazione)
Evoca Mostri III (evocazione)
Lentezza (trasmutazione)
Lv 4
Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione). -
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Victoire Soer
In realtà, anche se avrebbe dovuto rallegrarsi dell'aiuto cavalleresco del valletto, Victoire non fu davvero felice che il suo lavoro venisse fatto da qualcun altro (anche se quel qualcun altro era lì proprio per fare esattamente ciò che lei si era imposta di fare) perciò fu con uno sguardo un po' offeso che lasciò le valigie perché l'altro se ne occupasse e rimase anche ad osservarlo per un po', con le mani sui fianchi, come se stesse controllando che tutto andasse per il verso giusto e i bagagli fossero sistemati a dovere, così come lei voleva. Perché lei aveva un problema con l'ordine.
Trattenne per sé solo il cestino con il povero Tondo e riuscì a distrarsi solo quando il professor Milos richiamò la loro attenzione per la partenza. Lei si caricò nuovamente di entusiasmo e raggiunse il professore, con cui tutto sommato era molto lieta di passare il viaggio, perché trovava la sua compagnia molto piacevole... anche se la maggior parte del tempo con lui la passava a compiere le sue commissioni mentre lui era impegnato in altro. In verità, a parte la sera del convegno, non avevano mai avuto una vera conversazione tra loro, come si faceva in viaggio.
Non ci stava pensando consciamente, perché forse ormai era così abituata a passare il suo tempo da sola a studiare che stare invece assieme a qualcuno (anche se non erano impegnati nella stessa attività) le sembrava piacevole. E per questo apprezzava la compagnia dell'Elmrich... sempre che non confondesse la sua profonda stima per lui per simpatia. Il che era probabile.
Accettò la sua mano con un sorriso molto entusiasta e poi sedette di fronte a lui nella carrozza, attendendo che fossero gli altri a far partire il cocchiere. Lei afferrò Tondo e lo tirò fuori dalla sua prigione di vimini, ma il gatto era fin troppo cicciotto per mettersi a vagare nella carrozza, perciò si spaparanzò sul sedile affianco a lei.
Emise un miagolio infastidito, come per rimproverarla per la tortura.
«Hai fame, miscetto?» domandò lei, fraintendendo «ma hai manjato prima...»HP 15/15
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Ejnar Elmrich
Ejnar si era messo comodo, togliendosi la giacca per riporla ordinatamente accanto a lui. Per fortuna, quando era fuori casa, era molto ordinato, perciò non avrebbe dato troppo fastidio alla sua assistente, anche se lui non era davvero consapevole di quella piccola e lieve ossessione. Probabilmente, lui ne era anche la causa, per via degli incarichi di pulizia a cui l'aveva abituata. La sua indifferenza era tale che neppure si era più reso conto di quanto a fondo il suo lavoro avesse cambiato il suo studio da quando era arrivata, della lucidità del legno degli scaffali e della carta sempre meno polverosa dei libri della sua piccola biblioteca.
Il miagolio del gatto attirò la sua attenzione, proprio quando fremeva di partire, e spostò lo sguardo sul felino, sospirando. "Mi dispiace per te, Tondo." pensò fra sè e sè, e la stessa espressione rivolse alla ragazza, che chiedeva se avesse ancora fame. "No. Non credo... abbia fame, Vicky."
Proprio in quel momento, la carrozza prese a muoversi, e l'Elmrich sorrise, finalmente, entusiasta di aver iniziato il suo viaggio. Ci avrebbero messo una mezza giornata per arrivare a Zhyl, contando anche il tempo per fermarsi a pranzo in un qualsiasi villaggio sulla strada. "Non appena arriveremo, inizieremo gli esperimenti. Milos ha detto di aver già avvisato i responsabili del campo di ricerca per riaprirlo. Confido che anche tua sorella sarà lì in tempo per accompagnarci." espose alla ragazza, come era solito fare con tutti i suoi piani per la giornata. Stavolta, però, erano per un progetto concreto e non si focalizzava sulle sue elucubrazioni, sulle sue pretese su tutti e sul mondo, sulle sue lezioni all'accademia. La sua ambizione stava venendo nutrita.
"A proposito, che tipo di persona è tua sorella?"HP 32/32
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Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
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Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
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Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione). -
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Victoire Soer
Victoire non fu davvero d'accordo sul fatto che Tondo non avesse fame, come suggeriva il professore, perché aveva deciso da sé che ogni volta che il gatto miagolava guardandola in faccia, significava che stava esigendo cibo. Ovviamente Tondo ne approfittava, la maggior parte delle volte, perché era un gran golosone ormai deprivato dell'onere della caccia in virtù di una vita più comoda e decisamente stravaccata.
In ogni caso, la ragazza non aveva al momento qualche piccolo premietto per lui, perciò si limitò ad accarezzargli il pancino cicciotto, non facendo altro che guadagnarsi un bel morso infastidito del gatto, che era ancora abbastanza offeso dall'essere stato prelevato contro la sua volontà e messo in gabbia in quella borsa piccolissima. Victoire scattò indietro con un sibilo di dolore, stringendosi la mano.
«Catìvo Tondo!» esclamò in rimprovero.
Fu fortunatamente il professore a distrarla dalle sue fallimentari interazioni col suo gatto, parlandole delle ricerche e dell'organizzazione della giornata. Lei annuì convinta, sapendo che purtroppo non si poteva ancora programmare nulla di certo, visto che c'era l'incognita delle bestie che attaccavano a caso... chissà da cosa erano realmente attirate.
«Chora è molto esperta con la majia di combattimento ed è molto ajile» spiegò poi all'Elmrich, non nascondendo la stima che aveva nei confronti della sorella maggiore «Lei ha majore majia nel sangue rispetto a me e non ha dovuto studiarla per imparàr a lansciare incantesimi. È molto corajosa e non si tira mai indietro quando sc'è un pericolo. Non conosco bièn la sua compagnia, ma sono sicura che siano tutti simpatici.»
Si trattenne dal dire che sua sorella era fighissima, ma dal suo sguardo coinvolto era abbastanza evidente che lo pensasse.HP 15/15
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Ejnar Elmrich
Assistette a quel piccolo teatrino con Tondo, rimproverandolo mentalmente nonostante non fosse nemmeno il suo gatto. Infatti, scosse la testa, mandando via quei pensieri perché non poteva assolutamente occuparsi di un animale domestico o peggio preoccuparsi delle sue condizioni.
Nonostante questo, però, fissò il dito morso di Victoire per alcuni secondi, per appurare che non le avesse fatto davvero troppo male. Non che fosse un grandissimo felino dalle zanne affilate, in fondo.
Ascoltò invece la descrizione della sorella incantatrice. Vide quel brillio nei suoi occhi e la cosa... gli fece alzare un sopracciglio.
Non capì nemmeno lui il motivo del suo lieve fastidio, ma sapere che quell'ammirazione che di solito l'assistente riservava solo a lui forse lo rendeva leggermente invidioso. Soprattutto per il fatto che l'arcanista aveva infinite qualità dalla sua parte, ma di sicuro non il coraggio e la forza in combattimento. Non lo avrebbe mai ammesso, in ogni caso.
"Quindi è una persona con cui si può parlare e collaborare, immagino." chiese, non sapendo comunque bene come immaginarsela, e per lui era molto importante sapere se poteva contare su di lei da un punto di vista lavorativo. Nel frattempo, distrattamente, prese un giochino dalla borsa: una pallina di cuoio da offrire al gatto per intrattenerlo.
Non aveva appena detto che non doveva preoccuparsi di lui?HP 32/32
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Ancora Dimensionale (abiurazione)
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Victoire Soer
Ignorando del tutto Tondo e i suoi cattivi comportamenti, per dedicarsi alla conversazione su sua sorella, Victoire dimenticò il morso che aveva subito, perché dopotutto non aveva fatto così male, e il professore le vide soltanto la mano graffiata (come sempre d'altra parte, perché Victoire si ostinava a voler giocare con Tondo e gli altri gatti di strada, ma finiva sempre male). Era vero che l'assistente provasse tanta stima e ammirazione nei confronti della sorella, forse tanta quanta ne provava nei confronti del suo professore, ma non stava pensando assolutamente di fare un confronto tra loro, né di scalzare il posto di uno per l'altra. Per la ragazza erano entrambi validissimi punti di riferimento e lei li osannava, nella sua testa, magari non vedendo nemmeno con tanta attenzione la realtà delle cose (come l'incredibile voglia di abbandono di Ejnar o l'eccessiva spigliatezza di sua sorella).
Mentre Tondo rispondeva con la sua solita pigrizia alla pallina che Ejnar aveva tirato fuori dalla borsa, limitandosi soltanto a dilatare le pupille di desiderio nel vederla, ma non muovere un muscolo per raggiungerla, Victoire annuì con vigore, fiera di poter presentare all'Elmrich una validissima incantatrice combattente, assieme al suo gruppo. Gli confermò che sì, ci si poteva assolutamente avere a che fare. Chora era anche molto accorta e diplomatica, nonostante il suo lavoro, e sapeva fare conversazione e mettere tutti a proprio agio. C'erano tanti mercenari che in maniera rude e burbera accettavano i lavori, facendosi comprare unicamente dal denaro che arrivava nelle loro tasche, ma Chora era diversa e Victoire lo sapeva perfettamente. Era onesta, lo era sempre stata con ogni suo committente.
«Sì, profesore» confermò «L'ho vista qualche volta al lavoro... però ricordo poco dei suoi compagni. Mi ha scrìtto che adesso sono in quattro.»
Voltò la testa ad osservare le foreste che scorrevano oltre il finestrino.
«Non vedo l'ora di presentarvela, profesore!»HP 15/15
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✧ Dardo Incantato
✧ Evoca Mostri I
✧ Bolla d'Aria. -
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Ejnar Elmrich
Ovviamente, avrebbe domandato anche della compagnia di incantatori a cui apparteneva, ma fu l'assistente a rispondere ancor prima che potesse farlo. Non li conosceva, ma il fatto che la sorella fosse comunque affabile e spigliata era un'ottima cosa. Se avesse avuto a che fare con un altro Milos, la collaborazione ne avrebbe risentito, e come professore guida di quel progetto si sentiva in dovere di coordinare tutto, oltre che in grado.
Per quanto riguardava l'inevitabile confronto che l'arcanista pensava la giovane potesse fare era solo riflesso del fatto che Ejnar era sempre stato abituato a paragonare sé stesso agli altri, come sprono per migliorare e superare gli accademici vicino a lui, in una competizione che esisteva, a volte davvero, a volte solo nella testa di sua madre. E ormai, persino nella sua.
Annuì, soddisfatto delle sue risposte. "Sarà un piacere anche per me conoscerla." pronunciò, mentre vedeva come le pupille del gatto si fossero dilatate, ma semplicemente le sue zampine erano troppo corte per prendere quella pallina. Si sporse ancora di più, per mettergliela sul pancione peloso all'aria, così magari l'avrebbe presa, e ci avrebbe giocato un po'. Chissà che facendo quell'attività non potesse dimagrire un po'.
"In effetti, non ti ho mai chiesto prima di oggi qualcosa sulla tua famiglia. Sembra che tu sia in buoni rapporti con loro. Chora è molto più grande di te?" continuò a chiedere. In fondo, quella era una situazione completamente diversa dai soliti pomeriggi che passavano nello studio, in cui conversare era non solo una perdita di tempo, ma gli sembrava anche inopportuno. Il viaggio sarebbe durato molto, e il professore non era il tipo da silenzi imbarazzanti.HP 32/32
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Lv 0
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Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
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Scintilla (invocazione)
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Mano Magica (trasmutazione)
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Scudo (abiurazione)
Passo Tonante (invocazione)
Buchetta (evocazione)
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Dardo Incantato (invocazione)
Lv 2
Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
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Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione). -
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Victoire Soer
Tondo spostò la testolona verso la pacina dove il professore aveva appoggiato la pallina e con le zampine tentò di spingerla, curiosamente. Ci giocò per qualche tempo, sia con le zampe anteriori che posteriori, ma poi un colpo troppo forte fece rotolare via il giocattolo, che precipitò sul pavimento della carrozza. Tondo lo osservò dall'alto della seduta e poi ritenne che sarebbe stato troppo faticoso scendere a recuperarla, perciò si arrese all'abbandono, come faceva Ejnar sul divano.
Victoire era troppo concentrata sulla conversazione per realizzare cosa stava accadendo a Tondo con la sua pallina, perciò lo ignorò.
«Sì, sci vogliamo bene» sorrise, ripensando alla sua famiglia: loro erano sempre stati d'accordo sul farle seguire gli studi e quando Victoire aveva manifestato l'interesse di una vita accademica nella capitale della magia, l'avevano supportata fino alla fine. Sua madre e suo padre erano stati avventurieri come sua sorella, ma avevano messo da parte il pericolo quando erano nate le figlie: attualmente si occupavano di una bottega itinerante di pozioni magiche, ma rimanevano nei dintorni di Academya, anche a supporto della figlia Chora.
«Mia sorela ha sei anni più di me» spiegò «È jà avanti in carriera e mi disce che si diverte molto con il suo gruppo, anche se fanno cose pericolose.»
Sorrise. Avrebbe risposto sicuramente ad ogni interrogativo dell'Elmrich: quando era diventata sua assistente era praticamente entrata nella sua vita e ormai conosceva tutti i legami di parentela del professore, le sue amicizie e inimicizie (eccetto per Rieta, nel dettaglio), ma lui di lei non sapeva praticamente niente.HP 15/15
CA 10
Tpc -
Mischia
✧ Pugnale +0 (1d4 / 19-20 x2)Equipaggiamento
0 MP | 1.237 MO | 4 MA | 6 MR
✧ Tutto come in scheda
Capacità
✧ Consumare incantesimi 4/4
✧ Scorta arcana 4P (max 7)
✧ Liana avvolgente 7/7
Incantesimi al giorno
✧ Livello 0 ∞
✧ Livello 1 5/5
Incantesimi preparati
Livello 0°
✧ Individuazione del Magico
✧ Lettura del Magico
✧ Luci Danzanti
✧ Mano Magica
✧ Prestidigitazione
Livello 1°
✧ Dardo Incantato
✧ Evoca Mostri I
✧ Bolla d'Aria. -
.
Ejnar Elmrich
Si mostrò inevitabilmente soddisfatto quando finalmente il gatto allungò le adorabili zampine verso la pallina per farla rotolare sulla sua pancia, come se avesse appena concluso un esperimento. E venne di nuovo ricatapultato nel disappunto quando questa cadde e il felino si arrese nel giocarci, lasciandosi di nuovo andare alla comodità della poltroncina. Ejnar si rimise dritto con la schiena, lanciandogli uno sguardo accigliato e deluso. Non ci pensava proprio a riprendere quel giocattolo ogni volta che l'avrebbe fatta cadere. Uno come lui non poteva certo abbassarsi a tanto, nonostante la cosa lo avesse emozionato molto per un momento.
Non riflettè sulla similarità che li accomunava, poiché non si sarebbe paragonato ad un animale, e ascoltò invece la sincerità di Victoire. Lui voleva bene alla sua famiglia, ma non era il tipo da dimostrarlo così apertamente. Sia i suoi genitori, che lui, non erano mai stati così spontanei e facevamo sentire la loro vicinanza in modi differenti, più freddi, anche se comunque validi.
La frase lo spiazzò per un po', infatti, e pensò anche che non poteva davvero comprenderla. Lui era figlio unico, non sapeva cosa significasse avere una sorella, anche se Rieta... era stata persino quello per lui. "Sei anni? Non è stato difficile crescere insieme con questa distanza di età?" chiese, rifacendosi ovviamente solo alla sua immaginazione.HP 32/32
CA 16
Tpc - (danni -)
Mischia
DistanzaEquipaggiamento
0 MP | 18.819 MO | 0 MA | 0 MR
Capacità
Exploit
Dardo Glaciale
Scorrimento Dimensionale
Resistenza agli Incantesimi
Scorta Arcana 7/7
Poteri della Scuola
Fascino dell'Evocatore
Traslazione
Incantesimi
0/0 Lv 0| 6/6 Lv 1| 5/5 Lv 2 | 5/5 Lv 3 | 4/4 Lv 4
Incantesimi Pronti
Lv 0
Individuazione del Magico (divinazione)
Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
Lampo (invocazione)
Scintilla (invocazione)
Tocco di Affaticamento (necromanzia)
Mano Magica (trasmutazione)
Sigillo Arcano (universale)
Lv 1
Scudo (abiurazione)
Passo Tonante (invocazione)
Buchetta (evocazione)
Servitore Inosservato (evocazione)
Dardo Incantato (invocazione)
Lv 2
Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
Creare Fossa (evocazione)
Evoca Mostri II (evocazione)
Cecità/Sordità (necromanzia)
Lv 3
Dissolvi Magie (abiurazione)
Evoca Mostri III (evocazione)
Lentezza (trasmutazione)
Lv 4
Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione). -
.
Victoire Soer
L'assistente scrollò le spalle alla domanda del professore, come se non ci avesse mai pensato al fatto che quella grande differenza d'età potesse essere un problema. Si piegò distrattamente a recuperare la pallina sul pavimento al posto del professore, guidata unicamente dal suo ostinato desiderio di ordine, e la piazzò sulla panciotta di Tondo, che riprese il suo pigro giochino solo dopo alcuni momenti.
Come se dovesse realizzarlo, prima, di doversi sforzare di nuovo.
«Non... più di tanto, profesore» rispose pensosa «Chora mi ha aiutata tanto ad imparare la majia, perché a lei veniva naturale e io dovevo studiarla, invesce.»
Era tutto sommato sempre allegra mentre parlava di sua sorella.
«Quando eravamo più pìcole avevamo amisci diversi, ma avevamo sempre modo di stare insieme... Chora mi lejeva le storie quando non sapevo lejere... e poi fasceva crescere le piantine per me, mi piasceva jocare con le foglioline.»
Sorrise, rendendosi conto di un piccolo dettaglio.
«Oh! Lei sa diventare una spescie di driade... come la nostra antenata. Persciò le foglioline se le fasceva crescere lungo il brascio.»HP 15/15
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Ejnar Elmrich
Fu lei però a riprendere la pallina per offrirla a Tondo, e quasi se ne sentì sollevato, come se per un attimo si fosse sentito in colpa per non aver continuato a giocare con lui. Il professore non lo aveva mai nemmeno preso in braccio, nonostante fosse capitato spesso che lo trovasse sul suo divano, dove voleva riposare giustamente anche lui. Era sempre inutile quante volte lo richiamasse in quei momenti, otteneva solo quel cantilenante e grosso miagolio. E lui, pronto, con la telecinesi, lo portava via. Per fortuna non pesava così tanto da non poter usare quell'incantesimo. Probabilmente non sarebbe mai successo che lui balzasse sul suo grembo o qualcosa del genere, perciò perché scomodarsi a dargli un'altra insana abitudine di adagiarsi sulle sue gambe invece che su una poltrona? Non voleva di certo essere ricoperto di peli sugli indumenti che così accuratamente conservava e faceva stirare ad ogni buona occasione.
Ciò che raccontò l'assistente fu ancora più curioso. Era ovvio che considerasse Chora talmente tanto da sorridere al suo nome: era stata una sorella molto presente nonostante la differenza di età e di carattere. Ancora una volta, si ritrovò ad esserne sorpreso: lui e Vicky venivano da due realtà opposte, e forse non se n'era mai reso conto quanto in quella carrozza, ascoltando come parlava del suo passato.
"Beh, è una fortuna, allora." disse, incrociando le braccia al petto. Non la giudicava, al contrario di quanto potesse pensare. Normalmente qualsiasi stile di vita diverso dal proprio gli avrebbe fatto storcere il naso, ma la verità era che non conosceva quello della famiglia della giovane. Cosa avrebbe dovuto giudicare, esattamente, a quel punto? Inoltre, forse riconosceva che parlarne con tanta allegria doveva solo significare che fosse cresciuta bene tanto quanto lui, seppur senza alcuna competitività o aspettativa troppo alta da incontrare. L'Elmrich pensava sicuramente che se fosse stata all'accademia fin da subito, sarebbe stata molto più forte e capace, poiché pensava che l'ambiente fosse un ottimo incentivo per migliorarsi ogni giorno di più, ma quello non era negativo. Voleva dire che vedeva delle potenzialità in lei, fin dal primo giorno.
Il fatto che poi la sorella fosse una sorta di driade lo indusse ad accarezzarsi il mento. "Affascinante. Credi che potresti farlo anche tu, se studiassi per affinare le tue abilità? Ricordo che sai evocare dei viticci..." chiese, stavolta su di lei, e non su Chora.HP 32/32
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Fascino dell'Evocatore
Traslazione
Incantesimi
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Incantesimi Pronti
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Resistenza (ammaliamento)
Suono Fantasma (illusione)
Lampo (invocazione)
Scintilla (invocazione)
Tocco di Affaticamento (necromanzia)
Mano Magica (trasmutazione)
Sigillo Arcano (universale)
Lv 1
Scudo (abiurazione)
Passo Tonante (invocazione)
Buchetta (evocazione)
Servitore Inosservato (evocazione)
Dardo Incantato (invocazione)
Lv 2
Protezione dal Male Collettivo (abiurazione)
Creare Fossa (evocazione)
Evoca Mostri II (evocazione)
Cecità/Sordità (necromanzia)
Lv 3
Dissolvi Magie (abiurazione)
Evoca Mostri III (evocazione)
Lentezza (trasmutazione)
Lv 4
Ancora Dimensionale (abiurazione)
Porta Dimensionale (evocazione). -
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Victoire Soer
Mentre Tondo faceva di nuovo cadere la pallina dalla sua panciotta ed esprimeva la sua frustrazione con un miagolio infelice (perché per poter giocare come piaceva a lui era costretto a fare sforzi sgraditi), Victoire pensò alla proposta che il professore le aveva fatto... non conosceva poi tanti incantesimi e tutto il suo bagaglio culturale era teorico più che pratico, ma era possibile pensare che magari, visto che il sangue era lo stesso, Victoire potesse essere simile a Chora in qualcosa. Entrambe erano capaci di evocare i viticci, ed entrambe al sole si sentivano rigenerare, esattamente come la loro madre. Era come se il sangue magico dell'antenata driade si fosse diluito passando avanti con gli anni, fino ad arrivare a Victoire che ne aveva molto poco. Forse le sue figlie, se mai ne avesse avute, non avrebbero avuto alcun potere.
Scrollò le spalle, incerta «Non lo so, profesore. Forse con qualche incantesimo... però non sono capasce di modificare me stessa, solo di evocare.»
Fece una pausa, pensando a come sarebbe stata con la stessa fisionomia boscosa che assumeva sua sorella e si trovò sgradevole alla vista, perché non era di certo bella come Chora. In effetti... forse era un bene che non sapesse farlo, perché non sapeva combattere e preferiva rimanere a distanza, se c'era un pericolo. Più volentieri avrebbe evocato incantesimi che combattessero per lei.
«Sempre che io non svanisca per sompre» scherzò poi con una risatina.
Strinse le labbra. Ci scherzava spesso sulla sua condizione, ma in realtà ogni tanto le faceva paura: non era mai davvero peggiorata, né le doleva, ma più importante era l'incantesimo che lanciava e più a lungo la sua condizione durava... e lei temeva che se fosse cresciuta in abilità magiche, un bel giorno avrebbe evocato qualcosa di così potente da farla svanire. Sperava che ciò fosse solo una paura, però.HP 15/15
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Capacità
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Livello 0°
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Ejnar Elmrich
Annuì, pensando che fosse abbastanza lecito che lei avesse ereditato solo parte del potere della sua antenata. Un po' come con ogni suo studente, il professor Elmrich aveva la pretesa di dover far sbocciare in lei qualcosa, anche se di fatto tutto ciò che faceva era trattarla come una sguattera. Infatti, non sapeva se i suoi studi fossero proseguiti, e né se n'era interessato, durante quell'anno, se non per quelli che riguardavano le Foreste Crescenti e le teorie secondo il quale il loro potere potesse essere replicato in qualche modo. Era un peccato che i campioni dei boschetti sacri potessero durare solo per poco tempo, ma chissà... forse durante il loro viaggio avrebbero potuto pensare a fare qualche esperimento anche lì.
E poi, c'era quella questione. «Sempre che io non svanisca per sompre».
Ejnar non rise. Lui era un tipo sarcastico, ironico, ma raramente si lasciava andare ad una qualche risata. Restava sempre serio, e sentirla scherzare sulla sua malattia lo indusse a restare un attimo in silenzio, osservandola. Non riusciva a capire se in realtà ne avesse paura, ma in effetti non ci aveva mai pensato: più lei sarebbe migliorata, più la sua condizione sarebbe invece peggiorata. Forse dopo la catastrofe non se la sentiva di andare avanti con gli studi, se non teorici?
"... Farò in modo che non accada, Vicky. Te lo prometto." pronunciò, solenne.HP 32/32
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Incantesimi Pronti
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Lv 1
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Lv 2
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Cecità/Sordità (necromanzia)
Lv 3
Dissolvi Magie (abiurazione)
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Lentezza (trasmutazione)
Lv 4
Ancora Dimensionale (abiurazione)
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