La Pirata, la Strega e l'Armadio

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    Alys Irynn Spellforge

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    Alys saltellò giù dalla passerella mentre salutava i marinai della nave che l'aveva portata fin qui. Erano stati gentilissimi, perfino quando avevano scoperto che era una clandestina l'avevano trattata con gentilezza, dandole una branda e il rancio. Si era sentita in colpissima e aveva cercato di dare una mano, anche solo Ungendo la catena dell'ancora, ma dopo che erano scivolati tutti mentre cercavano di tirarla il capitano l'aveva presa da parte dicendo che si sarebbe messo in pari con Khatar. Evidentemente si dovevano conoscere, dato che era stato proprio babbo Khatar a consigliarle di intrufolarsi in quella nave.
    «Visto Barnaby? Non serviva preoccuparsi così tanto, è andato tutto bene!» disse allo scorpione che teneva nella tasca della veste, il quale rispose con uno dei suoi tipici schiocchi stufati. Si era spaventato tantissimo quando li avevano beccati e la ragazza sentiva ancora della reticenza nei confronti della ciurma da parte del famiglio. «Okay, ho capito che non ti piacciono. Ma guarda, ora siamo ad Arcer! Decisamente diversa dalla cartina su cui l'abbiamo studiata, no?» Un altro schiocco. La streghetta non capiva bene se si stava lamentando del caldo che pareva estivo o della città in sé, ma era troppo entusiasta di essere finalmente in un posto nuovo per dargli troppa considerazione. Era sempre stato polemico dopotutto.
    Ben presto raggiunse la fine del pontile e l'inizio del porto vero e proprio, trafficato da un sacco di persone e merci, in cui anche una ragazza Aurora poteva scomparire facilmente. Non voleva certo essere riacciuffata appena partita, non avrebbe visto niente e si sarebbe presa i rimproveri di babbo Thoron per nulla. Guidata da quel pensiero si addentrò subito tra le strade e i vicoli della zona, pensando più a quanto erano affascinanti le costruzioni della cittadina invece di dove avrebbe potuto trovare il prossimo pasto.
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    Grace Heartbreaker

    Nano | Paladino | Livello 4 | LB | Scheda | DICEROOM
    Grace accompagnò con un grosso sospiro la fine del lavoro. Aveva passato la mattinata a scaricare casse, al porto, e ora iniziava a sentire una certa qual stanchezza. Il lavoro con la ciurma di corsari non era ancora entrato nel vivo, quindi ogni tanto era inviata a completare qualche missione del tempio, come quella che stava svolgendo in quel momento. Accompagnare un mercante straniero e fare da tramite con le autorità, nulla di particolarmente complicato. Poi, siccome lei non riusciva mai a stare con le mani in mano, era finita ad aiutare i marinai con le operazioni di sbarco della merce. Ora che il grosso del lavoro era finito, però, si ritrovò con qualche ora libera.
    Mentre usciva dalla banchina per addentrarsi in città, Grace vide una mezzelfa biondissima accompagnata da un piccolo dinosauro entrare in una locanda. Certo che gira gente ben strana qui nella capitale, si disse. Continuò a camminare per le strade della città, con un sorrisone sulle labbra. Era divertente poter vedere la moltitudine di persone che si muoveva per i vicoli, ognuna di loro aveva una storia diversa, anche se tutti sembravano condividere l'apprezzamento per la libertà che la Repubblica offriva. Non che Grace fosse ignara dei tanti problemi che il Keyne continuava a dover affrontare, ma si sentiva ottimista sulla sua nazione.
    A un certo punto, mentre stava camminando con calma, alla ricerca di un posto dove fermarsi a mangiare, Grace vide una ragazzina umana dall'aria sperduta. Aveva dei brillanti capelli rossi e l'aspetto di chi aveva appena fatto un lungo viaggio. Temendo potesse essere in difficoltà, Grace si avvicinò, mostrando il suo sorriso migliore.
    "Avete bisogno di un aiuto, milady? Non sembrate di qui..."

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    -Laboratorio da alchimista portatile
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    -Pozione di Cura ferite leggere
    -Pozione di Cura ferite moderate



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    Nome capacità Aura di Bene, Individuazione del Male, Punire il Male (2/g, +4 TpC e CA), Imposizione delle mani (6/g, 2d6), Incanalare energia 2d6, Riserva di sorte (7 punti), Indulgenza superiore
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    Alys Irynn Spellforge

    Umana Aurora | Stregona Sangueselvaggio| 1 | CB | Scheda | DICEROOM
    L'esplorazione della ragazza aurora era andata ben poco distante dai pontili, dato che si era fermata a osservare un gruppo di casse impilate lì vicino. «Secondo te cosa contengono, Barnaby?» due schiocchi di risposta e irritazione. «Come "avresti dovuto studiare le importazioni e le esportazioni del Keyne"? Ci sei te per quelle cose barbose!»
    La discussione con un solo interlocutore stava continuando, finché non venne interrotta dall'arrivo di una giovane ragazza bionda in armatura completa. Era alta più o meno come babbo Garniq ma molto più piazzata, specie così vestita. Quando si rivolse a lei Alys non riuscì a trattenere un «Ma che, io?» piuttosto sorpreso, guardandosi intorno per cercare a chi si stesse rivolgendo con quel milady. Quando capì che era veramente lei quella con cui stava parlando divenne rossa come i suoi capelli, balbettando una risposta: «N-non serve-ve m-mica, "milady" è d-decisamente-» Si fermò prima di poter dire qualcosa di potenzialmente maleducato, ricordando le lezioni di babbo Thoron. Fece un bel respiro e cercò di calmarsi, riuscendo a presentarsi come si conviene ad una ragazza per bene di Kaynos pur rimanendo di un bel colorito da pomodoro maturo. «Ricomincio! Sono Alys Spellforge, vengo da Arborea. Effettivamente sono appena arrivata, accolgo la sua offerta di aiuto con molto piacere!» disse, facendo una leggera reverenza che si vedeva essere aggraziata tanto quanto la voglia con la quale l'aveva imparata, cioè zero. Tolti di mezzo i convenevoli la sua curiosità prese il sopravvento e non si trattenne nel chiedere una cosa che invece sì che poteva risultare molto sgarbata: «Sai... non ho mai visto una gnoma in armatura prima d'ora! È una moda del posto?»
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    Grace Heartbreaker

    Nano | Paladino | Livello 4 | LB | Scheda | DICEROOM
    La piccola umana sembrò sorpresa dal modo in cui le si era rivolta e andò per un istante nel pallone. No, non era una lady, ma Grace la trovava comunque molto carina. Anche se la confuse con una gnoma, cosa che le provocò una grassa risata.
    "Ahah, decisamente non sono una gnoma, loro sono più piccole ancora. Sono una nana e tra il nostro popolo non è così raro essere guerrieri protetti da armature complete. Il mio nome è Grace Heartbreaker, paladina del sommo Ogun. Al vostro servizio, signorina Spellforge."
    Fece un piccolo inchino, poi tornò a guardare la giovane umana.
    "Siete per caso affamata? Volete qualcosa di particolare o state curiosando in giro? Arcer è parecchio diversa da Arborea, quindi immagino siate un po' confusa."

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    Nome capacità Aura di Bene, Individuazione del Male, Punire il Male (2/g, +4 TpC e CA), Imposizione delle mani (6/g, 2d6), Incanalare energia 2d6, Riserva di sorte (7 punti), Indulgenza superiore
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    Alys Irynn Spellforge

    Umana Aurora | Stregona Sangueselvaggio| 1 | CB | Scheda | DICEROOM
    Quando la ragazza la corresse Alys divenne, se possibile, ancora più rossa. Qualcuno si sarebbe zittito per la vergogna di fronte a quello sbaglio, ma la maghetta invece iniziò a parlare a ruota libera mettendosi ancora più in imbarazzo: «O Dei scusami, non volevo sbagliare la tua razza è che sei alta quanto babbo Garniq e lui è uno gnomo e allora ho pensato che lo fossi anche tu però effettivamente non hai le orecchie a punta come lui e le tue sopracciglia sono molto più curate e in generale sei molto più carina anche perché lui sta sempre chiuso in laboratorio e ha tipo novant'anni non vede molta luce sai comunquescusamiancoraGraceèunnomemoltobel-» A quel punto si dovette fermare per forza, perché il rossore sul viso stavolta era causato dalla mancanza d'aria. Fece un enorme respiro, riprese un colorito decente e continuò il discorso, non facendosi fermare da quisquilie come soffocare: «Dicevo, hai un bellissimo nome e effettivamente a babbo Thoron ha sempre dato noia avere un cognome simile ai nani anche se Ogun sembra essere un dio molto gentile al contrario di Sarasvati che mi ha sempre dato l'impressione di essere molto severo però sai da maga...» Il flusso di parole si arrestò quando effettivamente notò che l'altra voleva partecipare alla discussione e non solo ascoltarla. La sua proposta le ricordò che l'ultima volta che aveva mangiato era stata una porzione da viaggio con la ciurma ormai il giorno prima quindi non si fece problemi ad accettare la proposta della paladina prima che il suo stomaco la tradisse. «Oh sì, in realtà sto proprio morendo di fame. Comunque no, non sono in giro per qualcosa di particolare, sono partita all'avventura!» continuò, seguendo l'altra verso la loro destinazione.
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    Hic iacet Arthurus Rex quondam Rexque futurus

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    WILLHELM IRONCLAD

    Umano iboitha (gigante)| Guerriero| lvl 6 | Neutrale Buono| Scheda | DICEROOM
    Una nipote, aveva una nipote e non sapeva né come era fatta e né come si comportava, però Will era partito ugualmente alla sua ricerca. Aveva già cercato un po' in giro per il continente ma non aveva trovato tracce della ragazzina dai capelli rossi, l'unica altra opzione che venne in mente al guerriero era quello di cercare oltre oceano nella repubblica di Keynes.
    «No, non farò affondare la vostra nave. Sì, vi pagherò basta che mi portiate il più in fretta possibile ad Arcer.» Willhelm stava avendo una pazienza d'acciaio con quei marinai e allungò spazientito la scarsella dei denari verso uno di loro prima di voltarsi e salire sull'imbarcazione senza attendere ulteriori lamentele o altro. Cos'avrebbero fatto nel caso? L'avrebbero fatto scendere di peso? Una volta sul ponte e mentre i marinai correvano e si affaticavano tutto intorno a lui per portare casse e rifornimenti sulla nave, Will si appoggiò sull'albero maestro con un braccio mentre con la mano libera riprendeva quel messaggio che aveva sconvolto i suoi giorni di vecchiaia e di pensione: Aelin, con la quale il guerriero non parlava da molto, moltissimo tempo, aveva avuto una figlia e questa era appena scappata.
    Alys doveva avere sedici anni ormai e per tutto quel tempo Aelin non aveva detto assolutamente nulla ai suoi genitori, era vero che avevano litigato in maniera brutta l'ultima volta ma la figlia l'aveva preso davvero così a male da non dire nulla a mamma e a papà della nascita della nipote?
    Willhelm strinse istintivamente la propria lucerne, non fosse stata forgiata in adamantio probabilmente si sarebbe spezzata, poi tirò un sospiro di sollievo e si calmò, non era quello il momento di preoccuparsi dei perché. Doveva trovare Alys Irynn Spellforge ad ogni costo, avrebbe dovuto a mettere a soqquadro l'intero continente se fosse stato necessario.
    Il viaggio per mare non fu particolarmente problematico seppure il gigantesco guerriero non adorava praticamente per nulla stare su una nave che veniva sballonzolata a destra e a sinistra dalle onde, anche perché ogni singolo spostamento che faceva sentiva la nave inclinarsi prima da un lato e poi dall'altro. Quando arrivò al porto dopo diversi giorni di viaggio, Willhelm scese dalla banchina di corsa facendo quasi spezzare la passerella di legno sotto i suoi pesanti passi.
    «TERRA, FINALMENTE.» una volta sul molo, il guerriero si godette il pavimento bello fermo e immobile che aveva sotto i propri piedi, li batté a terra un paio di volte come per godersi quella sensazione di stabilità e possanza «Mh, immobile quasi quanto me! BUAHAHAHAHAHAHA» scoppiò in una fragorosa risata e poi si batté il petto corazzato col pugno, indossò l'elmo con la criniera leonina e iniziò ad incamminarsi fuori dal porto della città. Doveva dare un occhio per una ragazzina dai capelli rossi, piccoletta, una peste che andava alla ricerca di avventura e misteri.
    Dove si sarebbe potuta infilare?

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    Mischia Mazzapicchio d'adamantio +1 (TpC +17/+12, 3d6+17, x3, C/P, Portata, Puntare)
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    Grace Heartbreaker

    Nano | Paladino | Livello 4 | LB | Scheda | DICEROOM
    La signorina Spellforge entrò nel pallone ancor di più, quando si rese conto dell'errore commesso. Iniziò a parlare senza tregua, accelerando in maniera esagerata all'improvviso. Arrivò quasi fino a soffocare, poi decise che respirare alla fin fine le serviva e si prese una pausa. Grace osservò la scena sorridendo, quella fanciulla era davvero buffissima, le ispirava un senso di protezione immenso. Decise di non commentare la storia sul babbo di origine gnomica, anche perché la storia aveva un che di strano. Meglio trovare il giusto tatto per affrontare argomenti del genere, si disse. Ancor più perché quella ragazza sembrava avere una sana tendenza a far casino, come dimostrò con le dissertazioni teologiche improvvise. Meglio concentrarsi sugli aspetti pratici, per lo meno fino a quando non avrebbero messo qualcosa sotto i denti.
    "Capisco, all'avventura. E siete da sola, signorina? Sembrate molto giovane. In ogni caso qui vicino c'è un locale che fa dell'ottima carne alla griglia, se volete unirvi a me, vi offro volentieri qualche specialità di Arcer!"
    L'ospitalità era uno dei punti forti dell'Arcipelago e Grace in questo ne era una degna rappresentante. Non c'era niente di meglio di un po' di cibo in compagnia, anche per iniziare a comprendere meglio la situazione. Se avesse ricevuto una risposta positiva, avrebbe fatto strada alla fanciulla.
    "Posso chiedervi se avevate un motivo preciso per venire qui ad Arcer o è stato un puro caso? Per un'avventuriera in erba può essere un buon inizio, ma non è una scelta usuale, da quello che so."
    Era curiosa di conoscere la storia di quella giovane, ma anche solo di sentirla parlare, sembrava molto simpatica.
    "Ecco, questo sarebbe il posto. "Il sole di Hamberton". Si tratta dell'isola più occidentale dell'Arcipelago, ha delle specialità molto buone. Vi sentite pronta a provarle?"

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    Alys Irynn Spellforge

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    Il sorriso della paladina aiutò Alys a riprendersi un attimo, trovava fantastico aver trovato una persona così gentile come prima cosa ad Arcer.
    «Sì sì, sono da sola! Sai, i miei genitori non erano proprio d'accordo con questa cosa. Tranne babbo Khatar credo, ma lui è sempre così misterioso. Comunque è stato decisamente un caso, ho beccato una nave del Keyne al porto e mi ci sono intrufolata ed eccomi qui! Però sono contenta, mi pare proprio un bel posto e ho già incontrato qualcuno di molto gentile e simpatico.» Giudicò che l'occhiolino non sarebbe servito a farle capire che parlava di lei. Ben presto arrivarono alla locanda, nominata come una delle isole. Sembrava un'idea carina, a che ricordasse a Kaynos non c'era nulla che rimandava alle altre città di Arborea.
    «Certo, non faccio problemi col cibo. Mangio anche tutte le verdure, compresi i broccoli!» La ragazza assunse un'aria molto fiera della cosa, sapeva che c'erano suoi coetanei e anche degli adulti che facevano molte più storie per il cibo. Non capiva come mai dato che i broccoli erano anche carini, sembravano nuvole verdi. Stavano per entrare quando all'improvviso si bloccò di scatto, come se si fosse ricordata di qualcosa all'improvviso: «Che sciocca, non vi ho presentati!» disse, tirando fuori lo scorpione della tasca e mettendolo sul palmo della mano aperta come a metterlo in mostra. Questi, incredibilmente, fece un movimento coi pedipalpi come a replicare una riverenza, per poi sistemarsi i minuscoli occhiali che rischiavano spesso di cadergli dal viso. «Lui è Barnaby, il mio famiglio! È un po' indisponente e scontroso ma ha studiato tanto e conosce un sacco di cose!» Uno schiocco arrabbiato delle chele fece capire che non era molto felice di venir presentato così, ma ad Alys non parve importare. «Dici che avranno qualche insetto o ragnetto per lui?»
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    Grace Heartbreaker

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    La situazione familiare della signorina Spellforge era parecchio confusa agli occhi di Grace, anche perché la giovane aveva una passione per inserire dettagli come se gli interlocutori conoscessero tutto. Il problema maggiore però era il fatto che la giovane fosse da sola, si fosse imbarcata come clandestina e ora non avesse nessuno a cui far riferimento.
    "Capisco. A essere sincera non so quanto sia stata una buona idea partire senza supporto e senza un obiettivo preciso. Vi consiglierei di scrivere il prima possibile alla vostra famiglia, per avvertire che state bene. Immagino stiano morendo si preoccupazione e posso capire il loro punto di vista. E credo che abbiate bisogno di un aiuto più consistente rispetto a quello che possono dare stranieri ben intenzionati. Potrei condurvi in una gilda cittadina, immagino che lì potreste avere il supporto che necessitate per non incorrere in pericoli eccessivi. Non sembrate avere il fisico di una guerriera, siete per caso un'incantatrice?"
    Una volta arrivati davanti al locale, la signorina Spellforge si vantò di mangiare tutti i cibi, ma lo fece con un tono estremamente infantile. Quanti anni aveva esattamente quella ragazza? Prima che Grace potesse anche solo pensare di fare questa domanda, la giovane tirò fuori da una tasca il suo compagno animale, che era niente meno di uno scorpioncino dall'aria stravagante. Con ogni probabilità si trattava del suo famiglio, motivo per cui la paladina non si preoccupò della presenza di un animale in altri contesti pericoloso. La cosa più strana però era il fatto che la giovane presentasse la creatura come uno studioso.
    "Aspettate, ma ha studiato nel senso di... di studiare? Non ho mai incontrato un animale in grado di fare qualcosa del genere. Davvero incredibile. Lieta di fare la vostra conoscenza, signor Barnaby."
    Fece un piccolo inchino all'animaletto, ancora in dubbio se sentirsi ammirata o stranita. In ogni caso l'innocenza della giovane era contagiosa, quindi Grace decise di non farsi troppe domande.
    "Temo che il locale non serva pietanze adatte al suo palato. Suggerisco di mangiare qualcosa noi e poi pensare al cibo per il signor Barnaby in seguito."
    Sorrise, quell'incontro si stava rivelando sempre più stravagante, il che le stava davvero piacendo. Se avesse ottenuto il permesso dalla giovane umana, Grace sarebbe entrata senza ulteriori indugi nel locale.
    "Un tavolo per due, caro." annunciò al barista, che conosceva da tempo. Tornava sempre volentieri in quel posto, ogni volta che si trovava ad Arcer.
    "Qui hanno delle zuppe formidabili e delle focacce che saprebbero soddisfare l'appetito di un gigante. La nostra cucina è molto diversa da quella di Arborea, spero che la troverete di vostro gradimento!"


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    Hic iacet Arthurus Rex quondam Rexque futurus

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    Castellammare di Stabia (NA)

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    WILLHELM IRONCLAD

    Umano iboitha (gigante)| Guerriero| lvl 6 | Neutrale Buono| Scheda | DICEROOM
    Will si stava grattando l'elmo attraverso la criniera mentre si guardava in giro: non aveva la più pallida idea di dove cercare una ragazzina del genere di Alys, che... nemmeno conosceva di persona, quindi il guerriero si ritrovava a fare affidamento sulla descrizione che gli era stato presentato e c'era davvero uno sfracco di gente ad Arcer, forse era partito fin troppo fiducioso per quella ricerca. Scrollò le spalle producendo diversi e numerosi rumori metallici a causa della pesantissima armatura, ignorò le occhiatacce delle persone che più vicine che aveva attorno e incominciò a camminare in una direzione generica fuori dai moli. Ad ogni passo Willhelm faceva davvero molto baccano e diverse persone si coprirono le orecchie al suo passaggio e anzi, molti si allontanarono per fargli quanto più spazio possibile ed evitare di venire schiacciati da quell'armadio d'acciaio.
    Ragionando, l'unico metodo che Willhelm aveva per trovare quella scappata di casa della nipote era chiedere in giro, a cercarla di persona era impossibile «Quindi Will, qual è il posto migliore per chiedere informazioni? Lo stesso posto dove posso mangiare le specialità del posto e bere birra, ovviamente.» e mentre si autorispondeva con soddisfazione, il colosso si guardava in giro alla ricerca di una locanda che avesse quantomeno l'apparenza di essere decente, e sicuramente vicino al molo ne avrebbe trovato qualcuna altrimenti i marinai come avrebbero vissuto? E dalla distanza, infatti, Willhelm notò una bella baracca che portava una insegna col nome "Il sole di Hamberton", non aveva assolutamente idea di cosa fosse ma ispirava cibo vero e non roba marcia e rancida come tante taverne che aveva assaggiato durante la sua gioventù.
    Il guerriero marciò fino all'ingresso e poi si chinò per entrare all'interno della locanda «Tsk, come al solito nessuno pensa ai problemi delle persone alte.» Will mugugnò sia per il fastidio che per lo sforzo di abbassarsi per entrare nell'edificio, dovette mettere in orizzontale la lucerne perché era troppo lunga, e una volta fatto questo enorme sforzo di entrare il guerriero si diresse a passo sicuro, e pesante, verso il barista.
    «Salute buon uomo. Sono appena giunto ad Arcer dopo una lunga traversata, cosa mi consiglia di degustare?» e mentre ordinava, Will si tolse l'elmo e lo poggiò sul bancone, poi prese uno sgabello e... lo guardò per qualche secondo prima di rimetterlo a posto: non avrebbe mai retto il suo peso, avrebbe mangiato in piedi. Mentre aspettava risposta, il guerriero si guardò intorno nella rumorosa taverna, e fu proprio a causa del rumore che si voltò automaticamente verso il gruppetto di ragazzini più rumoroso, sguaiati e scomposti come poche cose e sembravano particolarmente brilli.
    Sentiva puzza di guai. Per loro.

    HP 69/69
    CA 22
    Tpc - (danni -)

    Mischia Mazzapicchio d'adamantio +1 (TpC +17/+12, 3d6+17, x3, C/P, Portata, Puntare)
    Distanza //

    Equipaggiamento
    0 MP | 685 MO | 0 MA | 0 MR
    - Armatura completa d'acciaio vivo
    - Kit da guerriero
    - Cintura della Forza del Gigante +2
    - Zaino perfetto


    Capacità
    Riserva di Vigoria 9/9
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
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    3.

     
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