Carne sulle foglie e sangue nell'acqua

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    Game Master

    Strane voci corrono sulle sponde del tratto più settentrionale del Darve, dove gli acquitrini lambiscono le colline, voci preoccupate circolano per i villaggi della zona: si parla di corpi straziati, scie di sangue che si protraggono per chilometri, di versi orripilanti nella notte e di scherzi crudeli opera di menti che nulla hanno di umano. In ogni caso non sembrano esserci annunci o notizie ufficiali in merito, piuttosto strano, considerata l'entità e la frequenza di queste storie qualcosa si sarebbe pur dovuto smuovere? Allo stesso tempo incontrerete chi sembra davvero convinto di queste storie, terrorizzato da ciò che si nasconde fra le fronde e le pozze delle terre selvagge.
    Alla fine qualcosa vi spingerà a dare un'occhiata, una curiosata, le voci vi indirizzano verso una zona non meglio precisata della grande foresta e qui vagherete per un po' sino a ritrovarvi tutti nel bel mezzo del bosco, su una collina sormontata da un grande olmo. Dopo poco tempo che tutti e cinque vi sarete riuniti uno strano ometto dalla chioma fulva ed enormi basettoni farà capolino dalle radici dell'olmo: indossa un completo verde con cappello abbinato, porta un bastone da passeggio e una fiasca e vi osserva con uno sguardo birichino nonostante sia palesemente annebbiato dal sonno.
    Uah! Chi? Dannato inquisitori ladri! biascica tirandosi in piedi, emana un fortissimo odore di birra ma è chiaro che si tratti di roba piuttosto ricercata per chi ha naso.



    Primo turno di narrazione, agite pure come preferite! La turnazione è libera.

    Avete round di sorpresa se decidete di attaccare l'omino.

    Edit: segno perché ho dimenticato di scriverlo da pollo, ma l'omino è alto un metro scarso quand'è in piedi!



    Omino

    Danni inflitti alla creatura 0/0


    Edited by leafshield - 29/11/2023, 10:52
     
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    Sotto un Albero di Arance.

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    Remì Hans

    Umano Aurora | Bardo (Duellante Arcano) | Livello 1| Allineamento C/B | Scheda | DICEROOM

    Ormai erano ore che vagava in quella dannata foresta e, nonostante la scampagnata non pareva dispiacergli così tanto, quelle dannate storie di sangue erano inquietanti, senz'ombra di dubbio. Prima che partisse alla volta della selva, avevano cercato di terrorizzarlo per bene: per quanto il risultato fosse stato pressoché nullo, almeno questo l'aveva fatto mettere sull'attenti. Si era portato appresso tutto il suo indispensabile equipaggiamento, non avendo idea di cosa aspettarsi da qualcosa del genere: il mondo delle caserme era pericoloso, sì, ma mai quanto il mondo reale e tutte le sue insidie.
    Avvolto nella sua cappa magica ed in compagnia delle sue fidate armi, il ragazzo avanzò per quella foresta, facendo qualche bel viaggetto in tondo prima di trovare una strada che potesse definirsi tale. O almeno un minimo di pista! Proseguiva lentamente, con l'attenzione alle stelle: non voleva mica crepare ancora prima di cominciare la sua avventura, altrimenti chi avrebbe raccolto tutte quelle storie che ancora dovevano essere raccontate?

    «Avanti Remì, non morirai di certo qui, oggi. E se succederà, vorrà dire che il destino avrà progetti per la prossima vita!»

    Un metodo come un altro per darsi coraggio, insomma, per quanto non gli manchi affatto. Trovato un briciolo di percorso da seguire, difatti, aumentò leggermente la velocità fino a raggiungere una sorta di collina immersa nella foresta e coperta dall'ombra di un grosso olmo. Rimase a guardarlo per qualche istante prima di accorgersi di non essere solo. Rimase fermo per un po' ad osservare tutti gli altri che erano arrivati lì assieme a lui, tutte personalità estremamente diverse fra loro in colori, presenza e dimensioni.

    «Oh, salve a voi! Avete per caso visto delle scie di-»

    Non la lanterna più brillante della locanda, il nostro cavaliere, ma non riuscì a terminare neanche la sua frase prima che quel piccolo ometto vestito di verde e dall'aspetto buffo li interrompesse. Lo fissò con curiosità, con quegli occhi color nocciola che correvano su e giù lungo quell'immagine così inusuale, l'odore alcoolico che raggiunse le sue narici in pochissimo tempo.

    «Oh, buon uomo non si spaventi! Fa male al cuore, non siamo inquisitori nè ladri! O almeno io non lo sono, sono qui proprio per aiutarla!»

    C'era da dire che non avesse la benché minima idea del fatto se dovesse davvero aiutare quell'ometto o meno, ma il suo senso del dovere sembrava essere molto più cieco (e decisamente molto meno intelligente) di quanto chiunque si aspettasse. E con la camicia bianca leggermente sporca di fango, la cappa inzaccherata e gli stivaletti sporchi, decisa di avvicinarsi un pochetto a quell'omino, fermandosi comunque a circa tre metri da lui per evitare di infastidirlo ulteriormente.

    «Mi dica, ha per caso bisogno di aiuto? É in pericolo, oltre che un po' ciucco?»

    Il suo vocione da adolescente riecheggiò attorno a lui, mentre gli occhi cominciavano a correre tutti intorno alla ricerca di qualcosa, le orecchie ben attente per captare suoni fuori dal normale che non provenissero dalle presenze dietro di lui. Probabilmente nessuno gli aveva detto di non voltare mai le spalle agli sconosciuti. Ma il nostro giovane, più coraggioso che saggio - senz'ombra di dubbio - aveva già deciso di cercare il pericolo altrove, magari oltre le radici e le fronde di quell'albero, o magari tutto attorno a lui. Dov'erano quelle tracce di sangue di cui tutti parlavano?
    Poteva essere tutta un'invenzione della gente?
    HP 9/9
    CA 12
    Tpc - //

    Tiro Abilità PERCEZIONE: 20

    Mischia //
    Distanza //


    Equipaggiamento
    0 MP | 548 MO | 0 MA | 0 MR

    - Lancia Lunga (1D8+3 | Crit 20 - x2)
    - Falcetto (1D6+3 | Crit 20 - x2 | Sbilanciare)
    - Kit da Bardo
    - Armatura di Cuoio (+2CA)
    - Mantello della Resistenza (+1TS)
    - Borsa per le Componenti



    Capacità
    Nome capacità
    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 2/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    » Livello 0: Evoca Strumento
    Riparare
    Luci Danzanti
    Individuazione del Magico

    » Livello 1: Cura Ferite Leggere
    Finale in Soccorso

     
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    Sunagakure no Sato

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    Venta

    Gnoma | Alchimista | Livello 2 | Caotico Neutrale | Scheda | DICEROOM
    << Spero che qualcuno trovi il modo di pagarmi per questa stronzata...>>
    Bofonchiò la gnoma tra sé e sé dopo ore che camminava in quello stupido bosco, alla ricerca di quello stupido qualcosa che potesse fruttagli almeno abbastanza da ripagare la fatica che aveva fatto fino ad arrivare fin lì.
    Si era ritrovata, non si sapeva come né perché, in compagnia di una marmaglia di deficienti.
    come al solito.
    E sperava comunque che quell'accozzaglia poco riuscita di gente senza un vero scopo per essere lì potesse tornare quantomeno utile a non rallentare il percorso.
    Ne dubitava.
    Non era la lunghezza delle gambe a fare la velocità delle persone, piuttosto il tempo che queste impiegavano per decidere di procedere e non perdersi in chiacchiere.
    Tempo che, ad esempio, nel chiassoso ragazzino sorridente era decisamente troppo lungo che a quanto pareva, tempo in chiacchiere ne perdeva a iosa.

    Dopo ore che il bizzarro gruppetto girava nella foresta si ritrovarono in una piccola radura nel bosco, con un grande olmo al centro. E come se fosse la cosa più naturale del mondo, un bizzarro omino dall'aspetto confuso barcollò fuori dalle radici dell'albero blaterando parole insensate.

    Forse agli occhi del giovane bardo l'ometto rosso di capelli non era troppo diverso dall'alchimista stessa, anch'essa con i lunghi boccoli rossicci ed un abito smeraldino e pomposo. Venta in compenso identificò subito che quel tipo non era come lei. Non ricordava di quale razzaccia in particolare egli facesse parte (sicuramente una chiassosa e odiosa famiglia di folletti), ma sapeva una cosa: non aveva alcuna voglia di perdersi in chiacchiere con quel tipo.
    Non poteva certo biasimare l'idiota di quel ragazzino per essere così idiota da non aver riconosciuto fin da subito la minaccia. D'altro canto... Avrebbe imparato a diffidare degli altri crescendo, e prendendosi in faccia gli schiaffi.
    Perciò non lo avvertì di nulla, tenne per sé l'intuizione che quel mostriciattolo buzzurro ubriaco non fosse affidabile.
    Rimase indietro e neanche ci provò, a parlare con l'omino.
    Con lo sguardo infastidito e vagamente saccente, mise mano alla gonfia borsa ricolma di ampolle e strinse una paio di fialette in mano, pronta a miscelare i due reagenti esplosivi e scagliarli contro il tipo al primo passo falso.

    HP 20/20
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Conoscenze Natura vs Omino 10

    Distanza
    Bomba +8 (1d6+5, x2)
    Balestra Leggera (40) +7 (1d6, 19-20/x2)
    Pugnale +7 (1d3-1, 19-20/x2)

    Mischia
    Pugnale 0 (1d3-2)

    Equipaggiamento
    0 MP | 1865 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità

    Bomba (6/6)
    Mutageno Camaleontico (1/1)

    Estratti Pronti

    (1/1) Cura Ferite Leggere
    (1/1) Ridurre Persone
    (1/1) Scudo

    Capacità magiche

    (1/1) Luci Danzanti
    (1/1) Parlare con gli Animali
    (1/1) Prestidigitazione
    (1/1) Suono Fantasma

     
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    Nix Clover

    Umano Aurora | Sintetista | Livello 1 | N/C | SCHEDA | DICEROOM
    Schiuse le labbra in un ghigno smanioso quando il chiacchiericcio sui corpi dilaniati lungo il fiume Darve arrivò fino alle sue orecchie. Scie di sangue perse nella boscaglia? Versi orripilanti appartenenti a chissà quale creatura? Tutti ottimi presupposti per una buona battuta di caccia. Pregustava già la carne di un mostro esotico e magari qualche spicciolo da mettere in tasca per il disturbo.
    Si era addirittura svegliato di buon umore quella mattina, prima che tutto andasse a puttane.
    Per iniziare, tutto si sarebbe aspettato meno che ritrovarsi a raccattare per la strada quattro palle al piede.. Andavano tutti nella stessa direzione per cui ritené meglio non separarsene, benché questo di certo non gli impedì di lamentarsene ad ogni passo. Lui ci era cresciuto nei boschi, figuriamoci se aveva bisogno di una mano.
    «Vedete di non starmi tra i piedi, tsk »

    Passò in rassegna le brutte facce di tutti e quattro, scoccando un’occhiataccia a ognuno di loro, e si soffermò in particolare su quello con le orecchie a sventola. Guardandolo negli occhi, il cacciatore percepì qualcosa. Per istante, si ritrovò a vedere la propria faccia imbronciata come se i suoi occhi fossero stati quelli di Remì. Una sensazione fugace accompagnata da un leggero formicolio che sembrava aver avuto origine dal centro del suo essere.
    «Orecchie a sventola, tu…?»
    Distolse lo sguardo e si affrettò a raggiungere la testa del gruppo per fare da apripista, contestando qualsiasi eventuale obiezione. Chi se ne frega se un altro come lui aveva deciso di prendere parte alla spedizione. Ricacciò indietro la sua curiosità e avanzò il passo.
    La mantella rossa risaltava in mezzo a tutto quel verde come un bersaglio posto sulla schiena, eppure il cacciatore non sembrava preoccuparsene troppo. Avrebbe aperto la gola, e poi cucinato, qualunque bestia avesse avuto il malsano pensiero di poterselo mangiare.
    Raggiunse il grosso olmo sulla collina al seguito dei suoi compagni improvvisati e venne investito da una zaffata alcolica.

    «Ma che stracazzo ha da blaterare quello?» sbraitò verso Venta senza staccare gli occhi rossi da quel nanerottolo sbucato fuori dal nulla. Più degli altri, dal basso della sua statura, la gnoma non avrebbe faticato affatto a notare i dentacci aguzzi di Nix, decisamente più affilati della norma.
    Incrociò le braccia artigliate e cercò di affinare i sensi per cercare qualsiasi elemento potesse essergli utile per capire la direzione più giusta da prendere. Se ci fosse stato qualcosa fuori posto, di certo non gli sarebbe sfuggito.

    HP: 5/5
    HP Temporanei: 9/9
    CA: 13
    CA Contatto: 11
    CA Impreparato: 12

    Percezione: 26

    » Mischia
    Artiglio Mano Dx: +4 (1d4+For)
    Artiglio Mano Sx: +4 (1d4+For)
    Morso: +4 (1d6+For)

    » Distanza
    -

    Equipaggiamento
    0 MP | 10 MO | 4 MA | 7 MR
    » Vedi Scheda


    Capacità
    Auspicio: 1/1
    Evoca Mostri: 8/8
    Ira: 5/5


     
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    Zatras Vanya

    Elfo Nobile| Convocatore | Livello 3 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    ”Hey? Buongiorno, Rametta.”
    La voce di Zatras ruppe il silenzio della foresta, fino a quel momento calma e mossa solo dal flebile vento che danzava tra le foglie degli alberi. Pochi raggi di sole riuscivano ad attraversare le frasche, decorando un paesaggio idilliaco e sereno che non poteva essere trovato nelle migliori fiabe locali. Chi mai avrebbe pensato che, in mezzo a tutta quella pace, venissero compiuti tali atrocità?
    Non sapeva se il suo tentativo di svegliare Dot, la giovane druida con cui aveva iniziato a viaggiare da poco, avrebbe funzionato, ma così non fosse stato le avrebbe lasciato tutto il tempo necessario per tornare dal mondo onirico. Le fece una piccola carezza sul capo per invogliarla a tornare da lui.
    Non si sarebbe mai aspettato dopo tanti anni di viaggiare insieme a qualcuno. Sì certo, nelle missioni più complesse aveva collaborato con altri avventurieri, ma i legami creatisi non si erano mai prolungati, il tutto per scelta sua. L’elfo era sempre stato dell’idea che fosse meglio stare soli per evitare che le ire delle persone a cui aveva fatto dei torti - anche se mossi da idee di giustizia - potessero ricadere anche su altri.
    La visione della piccola umana però, per quanto di molti anni più giovane di lui, aveva smosso il suo animo. Che fosse stata la solitudine che aveva provato da quando era stato cacciato dalla sua terra natia? Difficile, discorsi simili gli erano stati fatti da molti altri colleghi nel tentativo di superare il muro che alzava tra lui e loro. Solo lei era riuscita a scavalcarlo ed entrare nel suo introspettivo, il tutto con una leggerezza e gentilezza inaudita.
    ”Siamo quasi arrivati a destinazione. Faremo meglio a stare più allerta su ciò che ci circonda.”
    Non era ancora convinto molto dall’idea di esplorare quelle foreste tanto pericolose insieme a lei; la paura che potesse restare ferita o peggio… era una cosa a cui non voleva nemmeno pensare, ma molte persone stavano morendo in quelle zone e non poteva certo tirarsi indietro. Continuarono quindi il loro viaggio, con lui che teneva un occhio sul manto forestale e l’altro sull’amica, accertandosi ogni tre per due che fosse al sicuro.

    Ci volle qualche ora di camminata perchè raggiungessero la zona più fitta della foresta dove - in teoria - venivano compiuti quei crimini, tuttavia ciò che trovò non fu esattamente ciò che si aspettava.
    Un tipo basso ed ubriaco, un ragazzino esuberante, una gnoma imbronciata ed un selvaggio… Non c’erano dubbi, o sapevano qualcosa delle voci che giravano o erano lì per risolvere il problema.
    Si avvicinò con la druida sempre al fianco - fosse mai che accadesse qualcosa a quei pochi passi di distanza - giusto in tempo per sentire l’omino urlare sproloqui al gruppo di cui ora facevano parte.
    ”Buon uomo… si calmi, non abbiamo intenzione di farle del male, anzi. Potrebbe spiegarci cosa le è successo?”
    Il puzzo di alcool che si portava appresso faceva capire che non stesse passando uno dei momenti più alti della sua vita, ma se volevano capire di più sui fatti dovevano collaborare, assecondandolo nei piccoli momenti di lucidità che poteva avere.
    Anche l’allegro umano sembrava voler collaborare, al contrario degli altri due presenti, un po’ in disparte ad origliare la conversazione.
    Squadrò uno ad uno i presenti, tirando un’occhiataccia al sintetista per la delicatezza usata nel parlato, prima di esprimersi in tutto quel marasma.
    ”Piacere a tutti, sono Mir- ehm, Zatras.” disse, influenzato vicinanza con la ragazza dal manto smeraldo, per poi continuare ”Immagino che voi tre siate qui per il nostro stesso motivo. Avete dei nomi e volete condividerli con noi?”
    Rimase in attesa di un loro responso, curioso su quale nomignolo avrebbe dato a chi non voleva condividere quella informazione.
    HP 33/33
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Percezione: 6 (cercare dettagli sulle scie di sangue)

    Balestra Leggera(20)
    +5 1d8
    19-20/x2
    Evocazioni
    HP 0/0
    CA 0
    TpC - (danni -)

    Mischia Attacco#1 +0
    Distanza Attacco#1 +0
    Equipaggiamento
    0 MP | 1683 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Padronanza dell'Evocazione (Mag): Evoca Mostri 10/10
    Energia Divina Focalizzata (Sop): se solo 1 Evoca Mostri attivo, creat. evocate ottengono bonus di Fortuna +2 ai TpC ed a danni con armi.
    Aumentare Evocazione (Str): le evocazioni ottengono +4 FOR e CON.
    Evocazione Superiore (Str): quando si evoca più di 1 creatura, se ne evoca 1 aggiuntiva
    Armata degli Dei (Sop): Talento di squadra ottenuto dalle evocazioni:
    Tocco di Gloria (Mag): tocca una creatura ed ottiene bonus pari a lv convocatore ad una prova su Carisma entro 1 ora. 8/8
    Incantesimi
    5 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Aprire/Chiudere, Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luce, Mano Magica
    1. Cavalcatura, Protezione dalla Legge, Protezione dal Male, Scudo, Scudo della Fede
    2.
    3.



    Edited by Nova Libra - 2/12/2023, 22:23
     
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    Dot

    Umano Iboithi | Druido| Livello 3 | NB | Scheda Pg | DICEROOM
    "Mmh...ancora qualche minuto.."
    Brontolò sommessamente la verdolina al flebile richiamo di Zatras che con dolcezza stava vegliando su di lei dopo una nottata fortunatamente e placidamente passata a riposare sotto le fronde degli alberi. Era da tanto che non approfittava del volere e della protezione della sua familiare natura per concedersi una dormita all'aria aperta ma in quel caso era stata più che necessaria data l'importante missione che Dot aveva deciso di perseguire , trascinando con se un compagno d'oro e tanto importante come l'elfo. Le dicerie e le voci che correvano in quel tratto di foresta e nei villaggi attorno ad essa erano suonati alla druida come un terribile incubo. Qualcosa stava spezzando e macchiando di sangue la pace che solo superficialmente aleggiava attorno a loro; per quanto lei stessa avesse tentato di chiedere spiegazioni a qualsiasi forma di vita oltre a loro durante il cammino, poche erano state le risposte; alcuni parlavano di mostri, altri di chiari perseguitori del caos,a lei non importava, qualsiasi cosa stesse tormentando l'equilibrio e la vita di quelle persone ed anche della fauna circostante doveva essere ammansito e fermato. Fortunatamente la preoccupazione e l'estrema sensibilità di Dot venne ammorbidita dalle rassicurazioni dell'elfo al suo fianco, che deciso a farle da scorta in quel piccolo viaggio assieme , era decisamente l'unica persona a far germogliare la speranza di poter risolvere la questione nel migliore dei modi.D'altronde rimaneva sempre il suo segreto focolare. "Mh..essere sveglia, promesso.."
    Aperti dunque gli occhietti, cercato di riprendersi dalla dormita travagliata e da quella carezza sul capo che difficilmente si sarebbe scordata, la ragazza balzò in piedi, afferrando borsa e famiglio, che ancora stava bellamente sonnecchiando a pancia all'aria, e battendo le mani sulle guance, cercò di darsi la giusta carica per iniziare bene la giornata. "Mirto, abbiamo missione da portare avanti. Dot e Tiki sono pronti!" Afferrò dunque la sua mano, avvolgendola alla propria e puntando un dito avanti a se, entrambi ripreso la strada, attraverso i rumori della natura circostante.

    Dopo ore di camminata, la druida cominciò a percepire una sensazione strana nell'aria, gli uccellini a stento cinguettavano ed il silenzio che era piombato su di loro era innaturale anche se non così udibile senza un poco di riguardo; era sicura di essere purtroppo nella zona giusta e più la vegetazione si faceva fitta ed intricata, più la druida provava un senso di irrequietezza che mai avrebbe rivelato, nascosto da un sorriso sempre pacatamente stampato sul suo viso. Bastò qualche passo in più ed ecco che poco più in la' dalla strada sterrata, il vociare di un gruppetto di persone attirò l'attenzione della verdolina curiosa, che scattò subito con lo sguardo. "Mirto, senti anche tu? Per di la'." Sussurrò, avvicinandosi a loro con cautela per poi posare per la prima volta gli occhi su tre visi sconosciuti. Alla druida poco importava che fossero così incredibilmente diversi tra loro, si trattava di tre umani e chissà se anche loro si trovavano lì per quello stesso richiamo. Il primo aveva con se un espressione gentile, un sorriso raggiante e quasi contagioso, la seconda invece sembrava molto arrabbiata ma trovava che il suo vestiario e i suoi folti capelli la rendessero tanto carina,il terzo invece aveva in se un animo deciso, un espressione seria di chi solitamente era un capo branco ed un po' gli ricordò Ur. Rimase dunque ad osservarli in silenzio, affascinata dalle loro caratteristiche che di certo non la spaventarono.
    "Oooh, non pensavo che...altri come noi fossero..qui."
    Sussurrò a Zatras ,sforzandosi di comunicare nel più spigliato Comune, seppur non fosse la sua prima lingua ed alzò una mano, agitandola leggermente da sotto le larghe maniche bianche, in segno di saluto, che ormai aveva imparato ad imitare osservando le abitudini umane. Il suo rospetto appollaiato alla spalla invece diede una semplice occhiata , ritornando poi a dormire nel completo disinteresse come sempre; non erano degni della sua presenza.
    Dot era talmente distratta dall'idea di poter avere qualche nuova compagnia ed una mano nella loro piccola missione che infervorata dall'incontro notò solo secondariamente la presenza di un grande olmo giusto a qualche passo da loro, al limitare di quella collinetta su cui erano arrivati. Fortunatamente fu Zatras a chiedere chi fossero e il perchè della loro presenza lì, cosa che la piccoletta limitò ad appoggiare,avanzando forse qualche domanda di troppo. "E...non vi siete persi o..feriti come storie raccontano di questi luoghi..vero?Siete primi bei visi che vediamo dopo...ore di cammino." Domandò nella sua minuta vocina, preoccupata immediatamente della loro incolumità, sporgendosi poi appena con quell'espressione vispa e curiosa. "Oh giusto giusto...presentazioni. E' cosa che umani fanno quando si incontrano sì, si scambiano nomi. Io sono Dot e lui è Tiki,piacere nuovi compagni!" Si indicò , facendo lo stesso con il rospetto per poi udire a non troppa distanza un vociare sconnesso ed aguzzando poi lo sguardo, notò che ai piedi del suddetto olmo un ometto assai piccolo e dall'andatura poco stabile stava blaterando qualcosa che non riuscì a comprendere. Tutti gli altri si chiesero che cosa gli fosse successo e a sua volta la druida curiosa lasciò la mano di Zatras per avvicinarsi a lui,riconoscendo a naso un odore già sentito. "Oh no, ha bevuto quella cosa strana che rende persone...poco lucide." Spiegò dunque al ragazzo dal bel sorriso, indicando poi l'ometto. "Noi siamo buoni Signore di Olmo, non abbia paura di noi." Incalzò dunque, appoggiando le mani sulle ginocchia per chinarsi ad osservarlo.


    Dot
    HP 18/18
    CA 18
    Tpc - (danni -)


    Attacco in Mischia:+2
    Attacco a Distanza:+3
    Armii: Fionda (1d4 (Media)) (15 MunizionI)

    Tiki
    HP 9/9
    CA 16,contatto 16, impreparato 15
    Tpc - (danni -)

    Attacco in Mischia: +2
    Attacco a Distanza:[size=1] +6




    Edited by -Cappuccino- - 13/1/2024, 17:59
     
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    L'omino si riscosse rapidamente dal suo stato confusionale e senza preavviso fece un balzo, piantando la punta del bastone nella terra e, sostenuto solo dal braccio destro, si puntellò sul legno perfettamente parallelo ad esso e rifilò un'occhiataccia al gruppo. Dopo qualche attimo, quando fu sicuro che tutti avessero capito il messaggio balzò giù dal bastone «Sto benissimo grazie.» ribatté piccato «Stavo dormendo in santa pace prima che la vostra mandria arrivasse a fare tutto questo casino. Si può sapere cosa accidenti cercate in questa foresta? Siamo in mezzo al niente!» concluse portandosi le mani ai fianchi con fare infastidito.

    Attorno all'olmo non sembrava esserci nulla di fuori posto, senza dubbio non c'erano scie di sangue o corpi straziati, la cosa più cruenta che Nix e Remì notarono fu un maschio di merlo appollaiato su un ramo con un lombrico nel becco. Le piante erano in salute, piccole creature zampettavano qua e là e niente di pericoloso sembrava profilarsi all'orizzonte. I due aurora notarono anche che fra le radici dell'albero, vicino all'omino, vi era una buca, probabilmente una tana.



    Agite pure come preferite! La turnazione rimane quella del primo turno, salvo richieste.

    Edit: segno perché ho dimenticato di scriverlo da pollo, ma l'omino è alto un metro scarso quand'è in piedi!



    Omino

    Danni inflitti alla creatura 0/0
     
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    Remì Hans

    Umano Aurora | Bardo (Duellante Arcano) | Livello 1| Allineamento C/B | Scheda | DICEROOM

    Di tutte quelle persone, le due che attirarono di più la sua attenzione furono - per forza di cose - le due che gli avevano rivolto la parola. Sorrise solare e cordiale prima verso Dot e Zatras, portando la mano destra al petto e fissandoli con un'espressione gentile per un paio di secondi, prima di prendere a parlare. Eppure, la sua attenzione continuava a rimanere su quel piccolo ometto dal metro scarso, un misto di curiosità e perplessità dipinti sul volto giovanile.

    «Il mio nome è Remì Hans!
    Credo di sì... Sono qui perchè mi hanno chiesto aiuto sulle voci e le cose terribili che si dica succedano da queste parti ma...
    A me sembra tutto così apposto.»


    Guardò ad alternanza Dot e Zatras per qualche istante, donando un semplice sguardo intenerito a Tiki. Solo dopo fissò Venta e Nix per un paio di istanti e fece loro un cenno con la mano seguito da un movimento rispettoso del capo. Si concentrò un paio di istanti su Nix, come se fossero entrati in risonanza per un paio di istanti a causa della loro natura unica. Il bordo del labbro si sollevò in un tenue sorriso, prima di tornare con l'attenzione sull'ometto così buffo e pieno di energie che, adesso, si stava esibendo in quella sorta di acrobatica dimostrazione di maestria.

    «Io... uhn... Cioè, noi eravamo qui per... Uhm...
    Dovevano esserci scie di sangue e cose strane però... ehn... ci sei solo tu. Non capisco
    Qualcuno mi da una mano?.»


    Insomma, il tentativo di spiegarsi a quell'omino non stava andando eccessivamente bene, forse preso dalla situazione così strana o forse per tutte quelle persone che si trovavano attorno a lui. Rimase a fissare la creatura senza sapere troppo cosa dire, voltandosi verso gli altri e provando a fare semplicemente qualche passo indietro per evitare che quel bastone gli finisse direttamente in testa. Lanciò un'occhiata a Zatras e Dot, che avevano interagito con quell'omino, facendo un cenno a loro di provarci in qualche modo: nonostante tutto, era ancora inesperto nelle situazioni così tese: poverino, che qualcuno lo comprenda!
    Strusciò le mani fra di loro e si fermò a qualche metro dall'omino, cercando semplicemente di lasciare spazio a tutti gli altri nel lavoro che lui non era riuscito a fare. Qualche parolina magica venne fuori dalla sua bocca assieme ad un paio di gesti ed un'aura magica si estese attorno a lui, una sorta di sonda nel raggio d'azione di diciotto metri che avrebbe dovuto aiutarlo a comprendere la presenza di eventuali aure magiche, qualcosa che poteva non andare. Era tutto così strano: il vero problema, paradossalmente, sembrava davvero tutta quella tranquillità, quell'idillico posto così intoccato da tutta la violenza che si raccontava.
    Cosa c'era di sbagliato?

    HP 9/9
    CA 12
    Tpc - //

    Tiro Abilità DIPLOMAZIA: 8 (1 di dado)
    Utilizzo Trucchetto INDIVIDUAZIONE DEL MAGICO (1° round)

    Mischia //
    Distanza //


    Equipaggiamento
    0 MP | 548 MO | 0 MA | 0 MR

    - Lancia Lunga (1D8+3 | Crit 20 - x2)
    - Falcetto (1D6+3 | Crit 20 - x2 | Sbilanciare)
    - Kit da Bardo
    - Armatura di Cuoio (+2CA)
    - Mantello della Resistenza (+1TS)
    - Borsa per le Componenti



    Capacità
    Nome capacità
    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 2/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    » Livello 0: Evoca Strumento
    Riparare
    Luci Danzanti
    Individuazione del Magico

    » Livello 1: Cura Ferite Leggere
    Finale in Soccorso

     
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    Sunagakure no Sato

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    Venta

    Gnoma | Alchimista | Livello 2 | Caotico Neutrale | Scheda | DICEROOM
    Forse Nix era l'unico di quel gruppo che la pensava come Venta riguardo il fastidio di aver gente intorno. Lo esponeva in maniera fin troppo rumorosa, ma lo faceva. La gnoma fu costratta a trattenersi dall'indietreggiare quando l'aurora gli sbraitò contro, e non per paura ma per evitare eventuali sputacchi sui capelli che non ci si poteva mai fidare sul fatto che non sarebbero arrivati, considerando come erano fatti gli umani.
    Lo guardò storto rispondendo con un semplice << Non c'è da fidarsi dei folletti.>>
    In realtà i capelli rossicci del ragazzo le ricordavano certe faccende di vita privata che non le piaceva ricordare, ma per qualche motivo aveva pena di lui e forse un po' meno disgusto di quanto si potrebbe immaginare. Non era sicuro, ma era probabile che quei capelli rossi fossero il fenotipo di una famosa razza di umani trattati ancor peggio di come era stata trattata lei nel suo paese d'origine.
    Certo, magari il ragazzo non era Nentyriano e non aveva mai subito quell'ostracizzazione che aveva vissuto la gnoma proprio in quelle terre decine di anni or sono, ma... Ricordava un'unica persona Aurora, e quell'unica persona era il suo unico amico d'infanzia. E forse anche quello la convinse ad essere un po' meno sgarbata del solito con il rosso.
    Il breve dialogo che ebbe poi con il ragazzino bruno fu la conferma di quella teoria.
    Non si conoscevano, eppure guardandosi negli occhi avevano reagito in maniera strana.
    Doveva essere così... Dovevano essere entrambi umani Aurora. Anche se il bruno non lo sembrava per nulla.
    Comunque... Venta non intendeva farsi ammorbidire dalla pena per quella minoranza etnica, anzi: li avrebbe disprezzati comunque per ciò che erano, cioè degli sbarbatelli idioti.
    Come se due compagni non fossero sufficienti come spina nel fianco da sopportare, ne giunsero altri due. Una tipa stramba con i capelli verdognoli che blaterava parole senza grammatica e sorrideva come se tutti fossero amici suoi e un elfo alto quanto una montagna. Per osservarlo in viso alla gnoma rischiava di venire pure l'infiammazione alla cervicale.
    Sembrava che nessuno di loro si fosse reso conto della natura bizzarra dell'omino che stavano cercando di calmare.
    << Salve, signorina Dot e signor Mirehmzatras>> Replicò un po' scocciata la gnoma. Guardò il biondo, riferendosi direttamente a ciò che aveva appena detto lui.
    <<avete dei nomi e volete condividerli con noi?>>
    << Sì... E no. Ma dovrò farlo lo stesso.>> Sbuffò mentre con un dito andava ad indicare metaforicamente le due risposte.
    << Venta.>>
    ... E non è un piacere conoscervi (cognome).
    Si voltò poi verso l'omino che blaterava rimostranze.
    << A quanto pare siamo tutti qui per indagare su queste scie di sangue, e ti conviene dirci tutto quello che sai se non vuoi che le uniche scie di sangue qui siano le tue. Sono troppo impegnata per perdere tempo in viaggi a vuoto, CAPITO?>> Inveì contro la piccola creatura.
    << LO SO CHE I FOLLETTI SONO MAESTRI DELL'ILLUSIONE!>>
    E lo sapeva perchè anche lei in qualche modo era da considerarsi appartenere ad una razza anticamente considerata fatata.
    << MAI FIDARSI DI UN FOLLETTO!>>

    HP 20/20
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Intimidire vs Omino 27 (20nat)

    Distanza
    Bomba +8 (1d6+5, x2)
    Balestra Leggera (40) +7 (1d6, 19-20/x2)
    Pugnale +7 (1d3-1, 19-20/x2)

    Mischia
    Pugnale 0 (1d3-2)

    Equipaggiamento
    0 MP | 1865 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità

    Bomba (6/6)
    Mutageno Camaleontico (1/1)

    Estratti Pronti

    (1/1) Cura Ferite Leggere
    (1/1) Ridurre Persone
    (1/1) Scudo

    Capacità magiche

    (1/1) Luci Danzanti
    (1/1) Parlare con gli Animali
    (1/1) Prestidigitazione
    (1/1) Suono Fantasma



    Edited by Sabaku no Keiko - 6/12/2023, 14:18
     
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    Nix Clover

    Umano Aurora | Sintetista | Livello 1 | N/C | SCHEDA | DICEROOM
    «Folletti?» distolse lo sguardo dall’omino per alzare un sopracciglio in direzione di Venta, scettico. «Quindi secondo te quel nanerottolo è un folletto?» non escluse quella possibilità dopo che la gnoma glielo fece notare. Gli incantesimi di illusione rientravano in quell’ampio spettro di opzioni che Nix tendeva a sottovalutare. Spaccare una faccia restava spaccare una faccia, finta o vera che fosse. Eppure, i folletti, erano fin troppi famosi per la loro innata predisposizione a quel tipo di magia, per cui si limitò a roteare gli occhi «Se agita le manine per lanciare un incanto, puoi star certa che gliene farò pentire»
    Aveva fatto tanta strada sia per risolvere un problema che per racimolare qualche moneta, e se si fosse trattato di uno scherzo non l’avrebbe presa bene.

    In seguito, la sua attenzione venne catturata dall’elfo e l’umana strampalata che l’accompagnava.
    «Immagini bene, spilungone, e non so perché dovrei dirti il mio nome visto che stai già facendo fatica a ricordare il tuo». Gli occhi vermigli volarono verso Dot quando li etichettò come “compagni”. «”Compagni” mi sembra una parola un po’ forte, non credi?» per qualche motivo esitò dall’essere scortese con la druida; forse la credeva troppo ingenua perché potesse capire i suoi insulti o forse in un certo senso gli aveva ricordato i vari druidi che aveva incontrato durante la sua permanenza nei boschi.
    «Potete limitarvi a chiamarmi Nix. Niente “compagni”, “amici” o altre smancerie di questo tipo» concluse la sua presentazione con uno sbuffo e tornò a dedicarsi all’omino.

    «#Non abbiamo tempo da perdere con un comodino ubriaco, quindi se non puoi esserci d’aiuto torna nel buco da cui sei uscito#» incrociò le braccia e gli volse un’occhiata fredda, digrignando i denti come una bestia. Gli aveva parlato in Silvano, la lingua dei folletti. Non poteva essere sicuro che Venta avesse ragione, ma fare un tentativo non gli costava niente.

    «Smettila di provarci, coso, se anche sapesse qualcosa è ubriaco marcio. Non senti che puzza fa? La sua parola vale meno di una cianfrusaglia metallica in un circolo di druidi» diede così il suo “aiuto” a Remì, limitandosi poi a sospirare e voltarsi verso Dot e Tiki.
    «Tu» ammorbidì appena lo sguardo «Quella ranocchia che ti porti dietro è capace di parlare con gli altri animali? C’è un merlo, lassù, e se riusciamo a comunicarci possiamo smettere di perdere tempo con questo sgorbio» indicò prima il merlo con l'indice, e subito dopo usò il pollice per indicare lo sgorbio che, chiaramente, altri non era che l’omino ubriaco venuto fuori dall’olmo.


    HP: 5/5
    HP Temporanei: 9/9
    CA: 13
    CA Contatto: 11
    CA Impreparato: 12

    » Mischia
    Artiglio Mano Dx: +4 (1d4+For)
    Artiglio Mano Sx: +4 (1d4+For)
    Morso: +4 (1d6+For)

    » Distanza
    -

    Equipaggiamento
    0 MP | 10 MO | 4 MA | 7 MR
    » Vedi Scheda


    Capacità
    Auspicio: 1/1
    Evoca Mostri: 8/8
    Ira: 5/5

    Incantesimi
    4 Lv 0| 3/3 Lv 1

    » Livello 0:
    Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Riparare, Sigillo Arcano

    » Livello 1:
    Armatura Magica, Guarire Eidolon Inferiore

     
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    Zatras Vanya

    Elfo Nobile| Convocatore | Livello 3 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    L’elfo non potè che fare un sorriso intenerito alla visione ancora assonnata della druida, tanto da lasciarle tutto il tempo necessario per svegliarsi sia per non disturbarla, sia per studiare il suo volto in un momento così personale come quello. Sarebbe volentieri rimasto a guardarla nel suo giaciglio per ore solo per il gusto di farlo… però purtroppo il dovere chiamava. Molte persone stavano morendo in quei boschi ed in chissà quali modi atroci. Ripensò con fare assorto alle poche informazioni che erano riusciti a racimolare durante il viaggio. Sarebbe stato veramente sicuro portare la fragile umana con sé? L’ultima cosa che voleva era che rimanesse ferita o…
    La stretta alla mano che gli diede Dot lo fece risvegliare dai suoi pensieri, mentre lei più pronta che mai indicò la direzione su cui proseguire. Zatras scrollò leggermente la testa rimproverandosi per quel flusso di pensieri. Sarebbe di certo andato tutto bene. Dopotutto, erano l’uno il guardiano dell’altro.
    ”Sì, Rametta. Andiamo.”

    Alla richiesta delle presentazioni - come si aspettava - Dot fu la prima a rispondere, un'introduzione che avrebbe rallegrato il più scorbutico della regione, finendo poi per commentare l’odore di alcool. L’elfo fece per rispondere alla ragazza, ma l’ometto fu stranamente più scaltro di lui e saltò in piedi dal nulla, fresco come una rosa e lamentandosi di come i cinque avessero turbato il suo sonno.
    Venta non sembrava una gnoma troppo sveglia, o forse voleva solo prenderlo in giro per la gaffe appena fatta. Sorrise e le rivolse uno sguardo appena divertito.
    ”Zatras andrà benissimo, lady Venta. Perdonate il lapsus, forza dell’abitudine immagino.”
    Finirono per introdursi tutti i presenti men che l’ometto, motivo per il quale l’elfo decise di calcare la mano.
    ”E lei sarebbe, messere? Scusi il disturbo ma… abbiamo sentito alcune voci su questa zona della foresta… racconti disturbanti su fatti altrettanto raccapriccianti. Ha per caso qualche informazione a riguardo?” chiese cordialmente per non chiedere solo il nome ad un perfetto sconosciuto.

    Remì provò con tutte le sue forze a spiegare la situazione, ma probabilmente per inesperienza ebbe difficoltà nell’esprimersi e volse lo sguardo verso lui e Dot. Zatras con un sorriso cordiale fece un semplice cenno all’umano, pronto a sfoderare la sua lingua di miele.
    Venta tuttavia fu più scaltra di lui e con un approccio completamente opposto al suo cominciò con le minacce al pover uomo.
    Sì, probabilmente sarebbe riuscita a raccogliere informazioni in più vista la foga nelle sue parole che avrebbero spaventato persino un paladino, ma se e solo se non fossero bastate l’elfo avrebbe contribuito dicendo le seguenti parole.
    ”Messere, perdonate la poca finezza della gnoma, non pensa realmente quello che sta dicendo. Come ho detto prima siamo solo alla ricerca di informazioni su questa zona della foresta, niente di più.” Sfoggiò un sorriso accomodante all’uomo. ”Mi sembrate un uomo abile per essere in questa zona della foresta, sono certo che la conosciate a menadito e sarebbe difficile trovare qualcuno altrettanto competente per orientarci e capire di più sui fatti. Non vogliamo far altro che proteggere persone come lei da certi atti nefandi, capisce?”
    HP 33/33
    CA 19
    Tpc - (danni -)

    Tocco di Gloria: su di sé
    Diplomazia: 28 (se Venta non raccoglie info, diplomazia sull'ometto)

    Balestra Leggera(20)
    +5 1d8
    19-20/x2
    Evocazioni
    HP 0/0
    CA 0
    TpC - (danni -)

    Mischia Attacco#1 +0
    Distanza Attacco#1 +0
    Equipaggiamento
    0 MP | 1683 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Padronanza dell'Evocazione (Mag): Evoca Mostri 10/10
    Energia Divina Focalizzata (Sop): se solo 1 Evoca Mostri attivo, creat. evocate ottengono bonus di Fortuna +2 ai TpC ed a danni con armi.
    Aumentare Evocazione (Str): le evocazioni ottengono +4 FOR e CON.
    Evocazione Superiore (Str): quando si evoca più di 1 creatura, se ne evoca 1 aggiuntiva
    Armata degli Dei (Sop): Talento di squadra ottenuto dalle evocazioni: Colpo Preciso
    Tocco di Gloria (Mag): tocca una creatura ed ottiene bonus pari a lv convocatore ad una prova su Carisma entro 1 ora. 7/8
    Incantesimi
    5 Lv 0| 5/5 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    0. Aprire/Chiudere, Guida, Individuazione del Magico, Lettura del Magico, Luce, Mano Magica
    1. Cavalcatura, Protezione dalla Legge, Protezione dal Male, Scudo, Scudo della Fede
    2.
    3.

     
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    Dot

    Umano Iboithi | Druido| Livello 3 | NB | Scheda Pg | DICEROOM
    Rimase ad osservare con un occhio di riguardo i tre, notando ad ogni singola piccola espressione e definizione il loro modo di essere, il loro tipo carattere, dal più forte al più solare, facendo già frullare per la mente più di una domanda da volergli porre.
    In ogni caso il fatto che si trovassero in quel luogo per il loro esatto motivo poteva essere solo lo zampino della Grande Madre, chissà se anche loro erano dei suoi protetti proprio come lei e Zatras. Si appuntò mentalmente ogni nome, seppur cercasse di trattenere una risatina quando Venta stette per richiamare l'elfo con il nomignolo da lei usato fin troppe volte.Era davvero diventato così influente da essere contagioso?
    "Anche noi siamo qui per...questo!"
    Rispose dunque a Remì con un rinnovato sorriso, seppur non potesse davvero imitarlo. "Sentito anche voi parlare di...tante cose cattive da queste parti, giusto? Eppure qui attorno a noi c'è solo...strana pace. No traccia di male." Si accorse solo secondariamente, adocchiando i dintorni , soffermandosi forse un po' troppo su quel maestoso olmo che li stava riparando.

    «”Compagni” mi sembra una parola un po’ forte, non credi?»
    La druida si risvegliò dai pensieri, puntando ora gli occhietti curiosi verso Nix, un tipetto dalla parlata diretta, forse troppo dati tipi di appellativi che aveva affibbiato a Zatras, seppur non ne cogliesse appieno la natura. "Se forte come te...allora è parola giusta, no?" Chiese ingenuamente senza riflettere, considerandolo già ad una prima occhiata una persona grintosa. "Ma d'accordo, Dot userà vostri nomi molto belli." Si rivolse dunque agli altri, prima di puntare l'occhio a Zatras in un ultimo sguardo un po' complice, sussurrandogli. "Beh,Dot per te userà sempre quello speciale però." Lo rassicurò coprendosi le labbra con una mano per nascondere il segreto prima di ritornare a sorridere con un colorito forse un po' più roseo.

    La comparsa del folletto però, ed in se delle sue perplessità sulla loro presenza coperta da un sentore d'alcool, continuarono ad attirare la propria attenzione ed anche quella dei compagni, soprattutto di Venta che senza un attimo di esitazione cominciò a sbraitare su quanto quella fosse evidentemente una trappola e su quanto l'apparizione di un tipo come lui fosse in se" il male". Certo non si aspettava davvero da una ragazza così carina un uscita del genere. Ci rimase un istante, battendo le palpebre più volte. "Ohh, forza di leone..!" Commentò senza nemmeno pensarci, prima di tornare sul piccoletto e lasciare che fosse Zatras a calmare le acque con quella sua dialettica che davvero avrebbe voluto imparare un giorno o l'altro. "Sì signor folletto, noi siamo qui per proteggere! Ma se tu non sai niente..-" Si fermò dunque ad ascoltare l'idea di Nix, notando immediatamente il suo tono più morbido nei propri confronti ma non appena le indicò il merlo appollaiato su uno dei rami di quel magnifico olmo, Dot si rialzò di scatto, trovandola effettivamente un ottima idea.
    "Ooh, hai ragione! Magari signor merlo può darci una mano.Lui avrà visto tutto da lassù." Osservò dunque il famiglio sulla propria spalla, mentre quest'ultimo già roteava gli occhi ,scocciato di dover essere lui l'intermediario della faccenda per loro ma andò immediatamente a scuotere il capo, comunicando mentalmente la propria negazione.
    "Mh...però credo che lui non conosca sua lingua in verità e nemmeno io." Ci ripensò su due volte, puntellando poi un ditino all'altezza del labbro. "Forse nostro amico folletto può darci una mano? Se questa zona tranquilla magari non è posto giusto. Tu per caso sai parlare con animali?" Chiese dunque al piccoletto, tentando comunque di allungare un ditino verso l'alto, così da attirare l'attenzione del merlo,intenta a farlo almeno posare sul suo ditino per prendere confidenza.

    Dot
    HP 18/18
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Empatia Selvatica sul Merlo (22)
    Attacco in Mischia:+2
    Attacco a Distanza:+3
    Armii: Fionda (1d4 (Media)) (15 MunizionI)

    Tiki
    HP 9/9
    CA 16,contatto 16, impreparato 15
    Tpc - (danni -)

    Attacco in Mischia: +2
    Attacco a Distanza:[size=1] +6




    Edited by -Cappuccino- - 13/1/2024, 16:49
     
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    Game Master

    L'omino scoccò un'occhiata sospettosa al tentativo di parlamentare di Remì, si ritrasse spaventato e sorpreso dall'improvvisa isteria di Venta, si indignò veementemente come il più purosangue dei nentyriano a ogni frase che uscì dalla bocca di Nyx e al diplomatico tentativo di recupero di Zatras, semplicemente dovette soccombere a quella raffica di emozioni contrastanti. L'omino scoppiò in una lunga e fragorosa risata, si scompisciò così tanto da non riuscire più a rimanere in piedi cadendo di schiena fra le radici e agitando spasticamente le gambette; impiegò qualche momento a riprendersi e una volta rialzatosi senza cappello potrete notare la piazza che ha intesta e asciugatosi le lacrime si rivolse a Dot che aveva un po' ignorato a causa di tutto quel trambusto mentre questa stava ancora comunicando col merlo «No, purtroppo non ne sono capace.» si voltò anche verso gli altri «Non ho idea delle disgrazie di cui andate cianciando, ma se davvero è successo qualcosa può essere che quel dannato culto immondo sia tornato... Andate al torrente e risalite il corso principale sino a che non raggiungerete un triforcazione: seguite il braccio sinistro sino ad arrivare a una cascata, seguite la parete di roccia verso l'alto ad un certo punto troverete uno spiazzo fra gli alberi e un'ampia caverna. Fidatevi quando sarete lì non ci sarà alcun dubbio sulla natura del luogo. Se andate a destra siate molto prudenti, Castalia abita il lago, se vi ritrovate da quelle parti abbiate la cortesia di presentarvi e chiedere udienza. Le ninfe non amano i visitatori indesiderati.» concluse.
    Finalmente Dot riuscì a farsi intendere dal volatile che, pur timido, la raggiunse posandosi sulla mano che gli veniva porta: era un bell'uccellino dalle piume nere e il becco arancione brillante. Dopo un momento riprese il volo, facendo vari giri attorno agli avventurieri, per poi andarsi a posare un albero più in là «Ah, quella è la direzione giusta. Suppongo lui sia di strada, se lo seguite dovrebbe portarvi al torrente ma dovete essere lesti il viaggio è lunghetto e lui avrà sicuramente un nido a cui badare, non può aspettarvi tutto il giorno.» fece un gesto un po' brusco per invitarli a partire «E, messer elfo, vi darò un consiglio più utile del mio nome: state attenti. La foresta e il torrente sono subdoli anche nel migliore dei casi.» concluse, lo sguardo era mortalmente serio.

    Il gruppo riprese la marcia attraverso il terreno collinare e boscoso, guidato a distanza dal volatile che continuava a razzolare qua e là recuperando lombrichi e insettini mentre di quando in quando spariva per tempi più lunghi ma tornava sempre presto e becco vuoto guidandoli ancora nell'intrico della vegetazione. Un paio di volte si posò nei pressi di Dot, osservandola attentamente, accettando anche di risalirle sulla mano ma non sopportava la vicinanza di nessun altro e dopo poco si involava sempre per riportarsi in testa al gruppo o per cercare altro cibo.
    Il viaggio durò alcune ore ma alla fine riusciste a sentire il rumore dell'acqua che scorreva rapida: il torrente non doveva essere distante! D'improvviso l'uccellino virò di scatto e volò via dritto come un fuso nella direzione da cui erano arrivati, emettendo degli strilli d'allarme probabilmente qualcosa doveva averlo spaventato. Dinanzi a voi c'era una zona di foresta abbastanza aperta dove gli alberi radi di mescolavano con cespugli ed erbe. Là in fondo, oltre la vegetazione, si intravedevano i flutti dell'acqua del torrente ma l'aria era tesa e silenziosa.


    Agite pure come preferite! La turnazione rimane quella del primo turno, salvo richieste.

    Dimenticato di segnare nel masteriale precedente: Venta ha fatto un tiro di Conoscenze (natura) per riconoscere l'omino fallendolo, ma è stata comunque in grado di comprendere che l'omino non è un umanoide [la cosa è stata discussa per via privata].

    Fate tutti tre tiri: Percezione, Conoscenze (Natura) e Iniziativa.



    ???

    Danni inflitti alla creatura 0/0
     
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    Sotto un Albero di Arance.

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    Remì Hans

    Umano Aurora | Bardo (Duellante Arcano) | Livello 1| Allineamento C/B | Scheda | DICEROOM

    Quella compagnia era fra le più strane che avesse avuto, ma a lui non sembrava troppo importare. Anzi, sembrava più che altro intrigato da tutta quella situazione che si era venuta a creare, fra la gnoma pazza, quella creatura mistica, l'Aurora scorbutico e quelle altre due persone che sembravano le uniche normali. Rimase ad osservare leggermente in disparte, curioso, mentre quella strana creatura gli lanciava informazioni come se fossero dardi in una serata troppo movimentata.

    Oh, che carina!

    Ovviamente era rivolto verso Tiki, tanto che si avvicinò quasi saltellando a Dot mentre questa interagiva con il merlo, guardando il suo compagno animale con gli occhi a cuoricino. Si fermò a pochissimo dalla ragazza, sorridendo con estrema dolcezza. Quando si comportava così sembrava ancora di più un ragazzino rispetto a quanto non lo fosse già. E cominciò a seguire anche lui quel sentiero, cercando di rimanere non troppo lontano da Dot, Tiki e Zatras mentre si guardava intorno estremamente incuriosito da quella foresta e da tutti i suoi rumori.

    Ok... per quanto mi piacerebbe TREMENDAMENTE conoscere una ninfa, probabilmente non è quello il posto giusto dove dovremmo cercare... A meno che non sia una ninfa cattiva, in quel caso potrebbe essere diverso...

    E tutto sarebbe andato per il "meglio", tutto tranquillo, se non fosse stato che ad un certo punto quel piccolo uccellino decise di scappare spaventato, decisamente cambiando il mood del momento. Si fermò, cominciando a guardarsi intorno con fare decisamente circospetto. Cos'aveva spaventato quell'uccellino? C'era effettivamente qualcosa che non andava in quella foresta, ma non avrebbe effettivamente saputo dire cosa di preciso. Quasi d'istinto, poggiò la mano sulla lancia e l'estrasse, afferrandola per ora in una sola mano per rimanere in allerta.

    Madamigella Dot, ha per caso compreso quello che ha detto il merlo?
    Sicuri che questa fosse la strada che ha detto quel... cosino piccolo e ubriaco?


    Chiese infine, pronto ad agire in caso ce ne fosse stato bisogno, con gli occhietti che vagavano a destra e sinistra alla ricerca di qualcosa. Qualsiasi cosa che non fosse quell'inquietante silenzio.
    A lui piaceva vagare, eh, ma non era poi così bravo ad orientarsi con le direzioni.
    HP 9/9
    CA 12
    Tpc - //

    Tiro PERCEZIONE: 17
    Tiro CONOSCENZE NATURA: 13
    Tiro INIZIATIVA: 20 (naturale)


    Mischia //
    Distanza //


    Equipaggiamento
    0 MP | 548 MO | 0 MA | 0 MR

    - Lancia Lunga (1D8+3 | Crit 20 - x2)
    - Falcetto (1D6+3 | Crit 20 - x2 | Sbilanciare)
    - Kit da Bardo
    - Armatura di Cuoio (+2CA)
    - Mantello della Resistenza (+1TS)
    - Borsa per le Componenti



    Capacità
    Nome capacità
    Incantesimi
    4/4 Lv 0| 2/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    » Livello 0: Evoca Strumento
    Riparare
    Luci Danzanti
    Individuazione del Magico

    » Livello 1: Cura Ferite Leggere
    Finale in Soccorso



    Edited by JaggerK. - 14/12/2023, 01:27
     
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    Venta

    Gnoma | Alchimista | Livello 2 | Caotico Neutrale | Scheda | DICEROOM
    Ancora infastidita ed imbronciata guardò male Nix quando osò mettere in discussione ciò che la gnoma aveva detto. Però non perse tempo in discussioni, anche perchè quella domanda sembrava per lo più un quesito retorico piuttosto che reale e poco dopo l'aurora stesso dimostrò di credere alle sue parole.
    Da quella distanza Venta non era affatto sicura che Nix potesse effettivamente fargliela pagare qualora il folletto avesse desiderato prendersi gioco di loro, ma poco contava. Dopotutto l'omino decise di collaborare più o meno indicando loro la via verso un certo culto, che secondo la sua idea doveva essere tornato.
    La gnoma continuava a non fidarsi di lui e a guardare con diffidenza il resto dei compagni. Sia Zatras, che era per lei troppo diplomatico sia Remì, un idiota a parere dell'alchimista.
    Riguardo la ragazzina, invece, Venta era un po' più clemente. Era risaputo che la gnoma avesse un debole per le ragazze, e quel modo di fare così dolce ed infantile era... Stupido, sì, ma piacevole.
    Per il momento la considerava comunque una deficiente, e quello non glielo toglieva nessuno, ma forse si sarebbe lasciata addolcire dal tenero modo di fare della druida.
    Lanciando un'occhiataccia al folletto, la gnoma seguì l'uccellino ed i compagni senza proferir parola. Piuttosto che dire scempiaggini, preferiva non parlare affatto.
    Il viaggio fu abbastanza lungo nel bosco, e per Venta non fu facile tenere il passo con gli altri. Non sarebbe rimasta indietro: ne valeva del suo orgoglio personale... Ma ogni radice oltrepassata che per gli umani era un ostacolo ininfluente, per la gnoma era quasi un intralcio intramontabile.
    Non avrebbe reagito bene, però, se qualcuno le si fosse offerto per aiutarla a superarli. Anzi, avrebbe sottolineato che ce la faceva da sola con tanto di sguardo di ghiaccio. E che nessuno avesse osato sollevarla, anche se pesava quanto un bambino!
    Fortuna che dopo un po' la foresta si allargò diradandosi un po', proprio vicino al torrente di cui aveva parlato il folletto ubriaco. Aveva pure detto di fare attenzione, quel tipo... Ma... Cosa c'era di così pericoloso in un paesaggio tanto idilliaco? Ninfe?

    HP 20/20
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Percezione 13
    Conoscenze Natura 10
    Iniziativa 19

    Distanza
    Bomba +8 (1d6+5, x2)
    Balestra Leggera (40) +7 (1d6, 19-20/x2)
    Pugnale +7 (1d3-1, 19-20/x2)

    Mischia
    Pugnale 0 (1d3-2)

    Equipaggiamento
    0 MP | 1865 MO | 0 MA | 0 MR



    Capacità

    Bomba (6/6)
    Mutageno Camaleontico (1/1)

    Estratti Pronti

    (1/1) Cura Ferite Leggere
    (1/1) Ridurre Persone
    (1/1) Scudo

    Capacità magiche

    (1/1) Luci Danzanti
    (1/1) Parlare con gli Animali
    (1/1) Prestidigitazione
    (1/1) Suono Fantasma

     
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55 replies since 28/11/2023, 19:59   824 views
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