Umana Iboitha | Iracondo di Stirpe | 10° | CN | Scheda | DICEROOM

Al contrario delle sue aspettative, Sibylle si ritrovò presto spalleggiata da un uomo che era il doppio della sua altezza e stazza, dalla carnagione azzurra e un gran vocione. Le parole di quello che non si era ancora rivelato essere un drow furono incisive e colsero la mezzosangue nel vivo, in una maniera da un lato positiva, dall'altro amara: si era posto a difesa di una mezzelfa, ma anche a lui doveva essere noto il terribile destino a cui molte di loro andavano incontro, se nelle mani sbagliate. La ragazza dietro di loro non sembrava avesse qualche tipo di problema economico, ma ancora permaneva il dubbio se la fattura tanto pregiata degli abiti ormai rovinati fosse stata una scelta volontaria o pensata e addetta per una serva vittima di qualche perversione di un signore. La sua esperienza la faceva sicuramente virare sulla seconda opzione, ma il Keyne era vasto ed Arcer si supponeva fosse una cittadina senza ottusi nella maggioranza della popolazione. Anche se era stata abbastanza smentita da quel manipolo di uomini.

Non notò alle sue spalle una terza persona giunta in soccorso. Il suo sguardo, sebbene si sia scostato leggermente e solo per qualche istante per individuare Jelankeer, rimase fisso sulla guida. "Forestiera! Questa è la mia terra, come lo è per voi. Sono nata e cresciuta qui, tra le grinfie di un nobile depravato e senza scrupoli", l'insinuazione l'aveva portata a sibilare in una maniera innaturale per umano, conclusasi con una sorta di rafforzamento delle sue credenze. Lei più di chiunque altro, nonostante sua madre si sia trovata coinvolta nell'esilio, confidava nel nuovo sistema keyniano. Ma alla fine, se la differenza tra un nobile e un popolano o addirittura un servo consisteva nel sangue e nelle terre, la condizione poteva essere benissimo replicata con il denaro e con l'oro. "Ma Repubblica o meno, non siete giustificati a fare del male a una donna chiaramente indifesa".

La risposta della mezzelfa in sua difesa, alle spalle, attirò l'attenzione della mezza vishkanya: una nobile prigioniera che viene improvvisamente lasciata libera, lanciata in mezzo ai cani voraci quali erano gli arceriani. Sulle specifiche del caso avrebbe indagato dopo con l'aiuto di Faust - che nel frattempo si era precipitato in strada, ma senza esporsi al di là della folla di gente adunata a vedere cosa stava succedendo.

HP 107/107
CA 20
RD 2/-

Mischia
Spadone +1 +17/+12 [2d6+7, 19-20/x2]
↳ Focalizzata: +1 TpC

Spada Lunga Perfetta +16/+11 [1d8+5, 19-20/x2]
↳ Perfetta: +1 TpC

Distanza
Arco Composito Adattivo +1 +12/+7 [1d8+5, x3, gittata 33 m]
↳ Adattivo: +4 Forza al danno
↳ Frecce (20/20)

Parametri non disponibili.

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Non in role.
FOR 15
DES 15
COS 15
INT 2
SAG 12
CAR 6

HP 13/13
CA 13
TpC - (danni -)

Mischia Morso +3 [1d6+3]

Equipaggiamento
0 MP | 20.298 MO | 0 MA | 0 MR

Spadone +1
Spada Lunga Perfetta
Arco Composito Adattivo +1
↳ 20/20 Frecce
↳ 1/1 Freccia Silenziante
Corazza di piastre in Mithral
Anello di Protezione +1
Cintura della Forza del Gigante +2
Borsa conservante tipo I - limite di 125 kg
↳ Kit da Iracondo di Stirpe
↳ Abito Climi Caldi
↳ Abito da cortigiano
↳ Collana con ciondolo di giada
↳ Pietra tracciante [OGGETTO DI CAMPAGNA]
↳ Perla Nera
↳ Pozione Ritarda Veleno
↳ Pergamena Splendore dell'AquilaCapacità



Incantesimi
3/3 Lv 1
1/2 Lv 2
1/1 Lv 3