Votes given by Staff di Assiah

  1. .

    Thalassa Sabin

    Elfa errante (Acquatica)| Stregone (Sanguemisto) |6| NB | Scheda | DICEROOM

    Volare le piaceva un sacco. Era letteralmente nata per quello.
    Così canticchiava felice, portata dal vento.

    Un olifante, lieto, si librava sopra un filo di ragnatela.
    Vedendo la cosa farsi interessante, tosto si aggiunse un altro olif...

    Fuoco!
    Del fumo veniva dalla foresta!

    Si gettò in picchiata, doveva salvare gli alberi, dare l'allarme.
    Ma dei sapiens erano già presenti sulla scena.
    Che sollievo.
    No, un momento, non stavano spegnendo le fiamme.
    Stavano...
    Boh!
    Alcuni erano cadaveri, un paio parevano amoreggiare, gli altri non avrebbe proprio saputo dirlo. Stai a vedere che erano proprio loro la causa delle fiamme.

    Dracaris, quanto odio i piromani!

    Mentre scendeva, sempre più contariata, una sfera di fuoco mandò un bagliore arcano e sparì. Una tizia si sbriciolò.

    Wtf?
    Francamente, chissene, io penso alla foresta.


    Eseguì ripetuti passaggi in volo, usando spinta idraulica per spegnere le fiamme con un potente getto di acqua di mare.
    Lo diresse solo contro il fuoco, ma finì ovviamente per inzuppare ogni cosa e persona, inclusa se stessa, per via degli schizzi.

    Con le piume fradice, dovette tenersi su usando mano magica (per fortuna i corpi degli uccelli sono molto leggeri grazie alle ossa cave).
    Pareva più un pulcino che un esemplare adulto, così bagnata.
    Senza guardare in faccia nessuno (altrimenti verosimilmente avrebbe riconosciuto Ven e di sicuro Elwing, forse anche Grace, che le aveva salvato la vita tempo prima), sbraitò in comune

    La prossima volta le vostre cose degenerate ed incendiarie andate a farle nel deserto e lasciate in pace in boschi!
    Aggiungendo una atroce ingiuria in draconico.

    Poi salì su verticalmente grazie alla magia , buffamente sgrullandosi, finché non potè riprendere il volo.

    HP 37/37
    CA 13 (Resistenza al Fuoco 10)
    Tpc -
    Mischia +0 (Nessuna Arma)
    Distanza +1 Fionda (1d4)
    Equipaggiamento
    0 MP | 0 3096 MO | 0 MA | 0 MR


    Capacità
    Respirare sott'acqua 1 al giorno
    Forma Selvatica 3 al giorno
    Incantesimi
    Infiniti Livello 0: -Mano Magica (da Mano del Mago),
    -Individuazione del Magico,
    -Scintilla ,
    - Suono Fantasma ,
    -Luci Danzanti, -Prestidigitazione,
    Lettura del magico
    5/7 Livello 1: -Armatura Magica,
    -Spinta Idraulica,
    -Ipnosi ,
    -Charme su Persone
    6/6 Livello 2:
    -Evoca Mostri II


    Questa regola non era ancora stata infranta!
    Non posso cmq fare a meno di scusarmi

    Ho pure fatto un errore ortografico ma lo lascio così


    Edited by Thalassa - 9/5/2024, 11:55
  2. .

    Shana Kelitian

    Umana Undyr | Bardo | 6 | CN | Scheda | DICEROOM
    A Shana venne uno spiacevole brivido lungo la schiena nel ritrovarsi a fissare l'assoluta serietà del ragazzo. Rimase immobile per qualche tempo, rimproverandosi nella mente di essersi inventata tutto quanto e che quel giorno forse aveva esagerato un po' troppo con l'alcol e quindi era finita ad inventarsi quella situazione... entrare nello spazio dimensionale attraverso la bocca di una persona era... disturbante per certi versi. Però sì, lei di aurora ne aveva incontrati parecchi e alcuni avevano dei poteri davvero bizzarri... anche se Nix li batteva tutti.

    «È il modo più sicuro, cavalca ferraglia, lo sai anche tu»
    Aveva ragione. Era il metodo più sicuro per rimanere silenziosi ed evitare di svegliare un intero branco di bestie sconosciute pronte a distruggerli. Nix aveva sconfitto facilmente un orso di montagna, ma poteva davvero da solo riuscire a far fuori tutti quei mostri soltanto per ripagare un nano molto burbero?
    Sì, lei poteva anche incantarli, ma come l'aurora aveva giustamente affermato, non c'era la sicurezza che andasse a buon fine. Era molto più sicuro che una persona sola che nel buio sapeva vederci molto bene si avventurasse oltre le bestie in tutta sicurezza e a passo felpato. Più o meno.

    Sospirò, portandosi le mani a coprire il viso.
    «Non ci credo che sto per dirlo» borbottò «Prima assicurami che non ci muoio soffocata lì dentro e che farai il più presto possibile.»
    Levò le mani dal viso e gli puntò un dito contro.
    «E ti giuro che se osi dirlo a qualcuno ti incanto con la magia e ti faccio pensare che scopare con quelle bestie sia l'esperienza migliore della tua vita.»
    Sospirò di nuovo, molto profondamente, come se si stesse già preparando a trattenere il fiato nello stomaco - o qualsiasi cosa fosse - di Nix.
    «Per tutti gli dèi, sbrigati e fallo.»
    HP 60/60
    CA 16
    Tpc -

    Mischia
    ♫ Pugnale +4 (1d4 | 19-20 x2)
    Distanza
    ♫ Pepaiola +8 (6 colpi 1d8 | x4)
    ♫ Pistola da giacca +8 (1 colpo 1d4 | x3)
    Equipaggiamento
    0 MP | 4553 MO | 70 MA | 0 MR

    Esibizione Bardica Round 19/19 (CD 18)
    Legame con l'elemento 6/6 al giorno

    Incantesimi
    6/6 Lv 1| 4/4 Lv 2
  3. .

    Elradriel Silva

    Elfo Arboreo | Guerriero | Livello 1 | Caotico Buono | Scheda | DICEROOM
    Quella bestia intenzionata a porre fine alla sua vita sembrava ormai aver avuto la meglio, la immobilizzava a terra e a nulla serviva dimenarsi, il peso della fiera le bloccava ogni movimento, ma non si sarebbe arresa, doveva provarci con tutte le sue forze, arrendersi così non era contemplato.
    Proprio mentre pensava ciò sentì un dolore lancinante provenire dalla spalla, i denti appuntiti del lupo conficcati in essa penetravano la sua carne e rivoli di sangue cominciarono a sgorgare dalla ferita, ma doveva esserci altro in quella sofferenza, qualcosa di più. Le lacerazioni non erano così profonde da causarle un’immediata perdita dei sensi eppure si sentiva debole, troppo debole, come se, troppo velocemente, a partire da quel morso, ogni fibra dei suoi muscoli si stesse lasciando andare, non rispondendo più alla sua volontà di reagire.
    Era un sogno, ma non lo sapeva, quella sensazione di oblio che ormai permeava la sua mente, per lei, era più che reale. Aveva deciso di partire, di lasciare la sua casa, quel luogo che tanto reputava sicuro, Arborea e le sue idee chiuse per preservarsi, gli elfi lì si sentivano quasi intoccabili lì, si era chiesta più volte se fosse la scelta giusta, avventurarsi in luoghi sconosciuti e potenzialmente più pericolosi rispetto a ciò che stava lasciando, ma se glielo avessero chiesto ora non avrebbe avuto dubbi Nemmeno casa è il luogo sicuro che credevo. Quel pensiero rendeva quel momento ancora più amaro, si era creata un’illusione, così come tutti i suoi simili, che ora stava andando in frantumi e con lei stava svanendo anche il suo futuro.
    Tentò per l’ennesima volta di reagire, ma a nulla valsero i suoi sforzi e anche quella voce, della quale ora, come un brutto scherzo del destino, riusciva a identificare le parole, le diceva di non arrendersi, che non doveva perire lì, ci si aggrappò con tutte le forze che le erano rimaste, non molte ormai, ma avrebbe lottato finché avesse avuto anche un solo alito di vita in corpo.



    HP 6/8
    CA 15
    TS Tempra 7 (danni 10)

    Mischia Spada Lunga +4 (1d8+3/ 19-20/x2)
    Guanto d'Arme Chiodato +4 (1d4+3/x2)
    Distanza Balestra Leggere +3 (1d8/ 19-20x2)


    Equipaggiamento
    0 MP | 85 MO | 5 MA | 0 MR
    -Armatura in cuoio borchiato (CA+3, bonus DES max+5, penalità alla prova-1)
    -10 Quadrelli da Balestra
    -Acciarino e Pietra Focaia
    -Borraccia
    -Camera d'Aria
    -Coperta
    -Giaciglio
    -Corda 15m
    -Rampino Comune
    -Padella Comune
    -Zaino Comune




    Capacità
    Nome capacità es. Ira round 0/0

  4. .

    Talise Eìdon

    Mezzelfo | Ranger (Guida) | 1° | NB | Scheda | DICEROOM
    Capelli corvini e occhi dannati, la somiglianza con i corvi che l'avevano circondata era inquietante, ma fu una piacevole sorpresa scoprire adesso che quell'umanoide parlava comune. Talise era sicura si sarebbe ricordato una lingua che anche lei potesse comprendere con qualche incisione nella carne, fosse anche con l'aiuto della magia. Tuttavia ciò che udì non le piacque affatto. No.. nella mente la vivida immagine di Sennar e il cuore perse un battito. Il ragazzo era più grosso e forte di lei e sapeva essere estremamente capace, non avrebbe avuto problemi a neutralizzare un nemico pari a quello che lei aveva affrontato. Forse ...e se sono più di uno? e se sono più forti? Nel dubbio si insinuano sempre temibili paure. La freddezza del suo sguardo si perse solo per sentire la rabbia montarle dentro. Adesso era chiaro che quello non fosse uno sventurato che aveva casualmente infilzato la sua schiena, ma stavano davvero cercando lei e suo fratello. Braccati. Uno scatto verso l'uomo, con la mano sinistra lo afferrò per il bavero e gli puntò il falcetto alla carotide con la promessa che, se la lama avesse saggiato ancora una volta la sua carne, sarebbe potuta essere l'ultima. Quando andava a caccia si preoccupava sempre di mirare con precisione per uccidere al primo colpo, non le piaceva sentire la sofferenza, ma in quell'occasione era pronta a qualsiasi cosa «Dimmi tutto ciò che sai e io ti darò una morte rapida» paura tramutata in rabbia vibrava nella sua voce, nei suoi occhi non c'era più il gelo ma tempesta, pronta ad abbattersi su quel ghigno con violenza.

    HP 9/12
    CA 15

    TS volontà 19
    Inconveniente attaccato penalità -1

    Mischia Falcetto +4 (1d6+1 | x2)
    Distanza Arco lungo +4 (1d8 | x3) 30m


    Equipaggiamento
    0 MP | 69 MO | 6 MA | 8 MR

    Oggetti di avventura equipaggiati



    Capacità
    Ispirato 1/1
    Obiettivo del ranger 1/1

  5. .

    Silvius Amarillis

    Mezz'elfo | Convocatore Sintetista | Livello 1 | CB | Scheda | DICEROOM
    Anche con l'armatura magica attiva l'avversario risultava comunque implacabile e riuscì a soverchiare le sue difese assestandogli l'ennesimo fendente con lo ferì ad un fianco. Silvius si toccò la ferita con la mano libera notando il sangue uscire, non aveva più tempo, non avrebbe potuto sopportare altri simili ferite a lungo. Si concentrò tutta via sulla frase dell'avversario. Il significato di questa battaglia ? Qual'era forse il significato ? Aveva a che fare con il sui passato ? Con quello che aveva sopportato ? «Oh è una di quelle filosofiche battaglia con se stessi ? Tutta la mia rabbia repressa per gli anni di frasi di scherno e disgusto, occhiate e odio da parte degli elfi ? Se il motivo fosse questo la possiamo anche smettere qui, non nutro che indifferenza per loro e forse un po' di pietà, così impegnati a crogiolarsi nella loro apparente superiorità da non notare che loro stessi mantengono i comportamenti di natura più bassa e infimi per la loro superbia, che senso avrebbe parlarne con loro ? Sarebbe come parlare tutti i giorni ad un muro ed aspettarsi un giorno una risposta, non si può ragionare con chi ha già deciso in principio di aver ragione, no ho fatto pace con questa cosa molti anni fa grazie, non ho bisogno di vendette o battaglie a riguardo » concluse Silvius approfittando per fare un ulteriore passo indietro e scoccare un dardo in direzione dell'assalitore.
    HP 3/8
    CA 14
    Tpc 4




    Mischia +Bonus Arma (danni+for)
    Distanza Balestra leggera (1d8 | 19-20/x2)


    Equipaggiamento
    0 MP | 47 MO | 0 MA | 0 MR
    -falco (18mo)
    -balestra leggera media (35mo) 2kg
    -20 quadrelli per balestra 1 kg (2mo)
    -kit convocatore: Questo kit comprende acciarino e pietra focaia, una borsa da cintura, un giaciglio, un kit rancio, una pentola di ferro, razioni da viaggio (per 5 giorni), torce (10) e uno zaino. 9,5 kg (8mo)



    Capacità
    Incantesimi
    0/0 Lv 0| 0/2 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti-
    » Livello 0: Individuazione del Magico - Guida - Lettura del magico - Mano magica
    » Livello 1: Armatura Magica - Unto



    Incantesimi Focalizzati:(talento) Gli incantesimi della scuola di magia scelta diventano più potenti del normale.
    Beneficio: Si aggiunge +1 alla Classe Difficoltà di tutti i Tiri Salvezza contro gli incantesimi della scuola di magia selezionata. (evocazione)
    Presenza Appaiata: (tratto) L'Eidolon del personaggio e la sua connessione con esso mettono gli altri a disagio. Il personaggio ottiene bonus di tratto +1 alle prove di Intimidire, che viene aggiunta alle sue Abilità di classe. Inoltre, se l'Eidolon è evocato e entro 9 metri e la sua Taglia supera quella del personaggio, usa quel modificatore di Taglia per le prove di Intimidire.
    Tattico: (tratto) Il personaggio sa come approfittarsi di nemici impreparati a un assalto. Ottiene bonus di tratto +1 alle prove di Iniziativa. Inoltre, una volta al giorno quando effettua un Attacco d'Opportunità, ottiene bonus di tratto +2 al Tiro per Colpire.
    Antico Guerriero: (tratto)Da bambino, il personaggio passava lunghe ore esercitandosi nel combattimento e, anche se il tempo ha ormai reso quel periodo un pallido ricordo, il personaggio ha ancora talento nell'affrontare rapidamente i problemi. Il personaggio ottiene bonus di tratto +2 alle prove di Iniziativa.
  6. .

    Sirja Soxody

    Changeling | Stregone Maledetto | 10 | NB | Scheda | DICEROOM
    Che tu prenda la mia per te. Per tutta la vita. Questo è il tuo ultimo patto, Sirja.
    La changeling ridacchiò, mentre stretta alla dhampir si lasciava coccolare nel caldo tepore di quel bagno insieme e poi annuì, sfiorandole la guancia con una mano. Non c'era patto più dolce e più importante che potesse stringere in quel momento, patto che non avrebbe esitato a firmare. La sua anima le era appartenuta proprio da quel primo bacio che si erano scambiate in quella situazione tanto simile, proprio da quando avevano confessato quell'amore tanto bizzarro, tra una strega e una vampira, lontane da quel castello e un anno prima.
    Rosmary sosteneva che fosse bellissima, ma lei pensava lo stesso di lei.
    Solo a lei avrebbe dato la sua anima. Solo a lei avrebbe promesso tanto: e non voleva nient'altro che la sua di anima, non voleva nient'altro che proteggerla e starle accanto, accarezzarla e baciarla come il più prezioso tesoro.
    «Ho accettato le condizioni di un patto che non mi apparteneva, ma ora sono convinta. Solo per te e con te voglio scrivere un contratto... e anche se non firmiamo, la mia anima è tua e la tua anima è mia. Lo prometto.»

    La dhampir poi si prodigò a sfiorarla delicatissima per lavare via il sangue dal suo corpo e fu tanto gentile quanto luminoso era il suo sorriso. Non le fece male e se per caso avvenne, Sirja lo nascose: non era colpa sua, la ferita era profonda e grave, ma Rosmary stava facendo il suo meglio per non ferirla di più.
    Era inevitabile che ogni tanto sussultasse, ma ogni volta che accadeva, allungava la mano per sfiorare quella di Rosmary e rassicurarla sul fatto che andava bene e che poteva continuare, perché non era così doloroso come sapere di poterla perdere.
    Era morta, dopotutto. Non poteva esserci nulla di più doloroso.
    Nel frattempo, ridacchiando, rispose a tutti i suoi dubbi.

    «Io e Myriana siamo la stessa persona, te l'ho raccontato, no?» le spiegò «I contratti funzionano così: se c'è qualcuno che vuole pagare al posto di chi l'ha firmato, può farlo, se lo fa volontariamente. Così mi costrinse a fare mia madre anni fa... ecco, ho agito a nome di Myriana con Moloch: gli ho detto che come Myriana, accettavo di prendere la pena... mia. E così ha scambiato le nostre anime. È... un piccolo trucchetto al di fuori del contratto.»
    Rise, avendo effettivamente beffato un diavolo con le sue stesse regole.
    «Devo ringraziare Adrian per avermi aiutata a capire come funzionano queste cose» aggiunse dolce, perché continuava a ritenerlo un amico.

    Come facevi ad essere così sicura che io potessi Uccidere… Myriana.
    Sirja sollevò le spalle, piano, ma pur sempre felice.
    «Non potevo esserne sicura ed ero pronta a morire per te, non mi pesava» le rispose «Avrei continuato a pensarti anche nell'aldilà e quando Myriana fosse morta, avrebbe preso il mio posto... tuttavia...»
    Si allungò a lasciarle un bacio sulla guancia.
    «Tu mi hai promesso l'avresti uccisa» sussurrò «E sapevo che l'avresti fatto. Sei forte e coraggiosa... sei l'eroina della nostra storia, quella che dimentica la principessa per stare con la strega.»
    HP 0/54
    CA 18 RI 21 vs maledizioni
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ↪ +6/+6 Artigli (1d6+1)
    ↪ +6 Pugnale (1d4+1)
    Distanza
    ↪ +9 Lancia (1d8)
    Equipaggiamento
    0 MP | 6.515 MO | 1 MA | 3 MR

    Capacità
    Volto orribile 0/8
    Ira di Stirpe 0/22
    Sguardo Terrificante 0/1

    Incantesimi Usati
    ↪ ∞ Lv 0
    ↪ 0/8 Lv 1
    ↪ 0/7 Lv 2
    ↪ 0/7 Lv 3
    ↪ 0/6 Lv 4
    ↪ 0/4 Lv 5
  7. .

    Lysariam Alberich

    Vampiro | Antipaladino | Livello 10 | Caotico Malvagio | Scheda | DICEROOM
    Radu si voltò verso di lei per accoglierla e... Si interruppe a fissarla, quasi fosse incantato da lei.
    Lysariam non sapeva come questo fosse possibile, ma quello sguardo su di lei la rese infinitamente felice, e non trattenne un dolcissimo sorriso. Era convinta di non essere bella, ma forse... Le domestiche avevano davvero fatto miracoli con lei, e l'avevano trasformata in quello che aveva sempre sognato di essere: una lady elegante e graziosa.

    Si avvicinò a lui mentre egli... Si scusava?
    Quella era la vera novità, cosa che mai aveva fatto negli ultimi anni. Per quale motivo doveva scusarsi, poi?
    << L'importante è che tu stia bene, non mi importa come appari. E poi... A me piaci anche coperto di sangue. Anzi... Mi piaci persino di più.>> Rise la vampira, giocosa come al solito. Per quanto si potesse mascherare da nobildonna... Lysariam la sanguinaria restava comunque se stessa.
    << Però... Ti ringrazio. Sono felice di sentirtelo dire.>> Aggiunse in un secondo momento, con un accenno di timidezza sulle guance. Le piacevano quei complimenti signorili, e le piaceva il suo sguardo addosso. Si sarebbe sistemata in quel modo più spesso, se quello era il risultato!

    << Uno splendido dipinto. Non trovi?>>
    La ragazza osservò un po' il quadro di Emma.
    Era un bel dipinto, sì, così come bellissima era la vampira lì ritratta.
    Lysariam non aveva mai davvero odiato Emma, fino a che non aveva fatto del male a Radu. Anzi, all'albina la matrona vampira piaceva. Si sentiva accolta dalla malvagità della rossa e ricordava nel suo tono dolce e crudele la stessa crudeltà della voce di Urash nei suoi sogni. Una malvagità spiccata ed intrinseca, espressa nel più viscido e oscuro dei modi.
    E per qualche assurdo motivo, la Alberich aveva sempre trovato ristoro in quella malvagità. Eppure Emma aveva trovato la fine che aveva cercato, accogliendo nelle sue grazie i due Dhampir con lo scopo di utilizzarli per i suoi comodi. Era stata punita con la morte per la sua arroganza e adesso... Lysariam e Radu ne avrebbero preso il posto come signori di tutto ciò che ella possedeva. Era così che andava la vita: chi era più forte sopravviveva, chi errava periva. Era una giusta legge, equa, che stabiliva con chiarezza chi era sopra e chi sotto.
    L'albina avvicinò le dita alla tela, quasi carezzando il dipinto di Emma con un gesto che scendeva dall'angolo a sinistra in alto verso quello opposto.
    << Starebbe meglio squarciato.>> Replicò poi, scambiando un'occhiata complice con il compagno.
    Avevano cominciato quel cammino insieme, ed insieme l'avrebbero percorso per intero.

    HP 166/166
    CA 29
    RD 10/ Argento o magia Res. 10 (Freddo e Elettricità)

    Mischia Falce Crudele +1 +19 (2d4+10 / x4)
    Falce Attacco Poderoso +16 (2d4+19 / x4)
    Pugnale +17 (1d4+7 / 19-20/x2)
    Mazza Pesante +1 +19 (1d8+7 / x2)
    Schianto +16 (1d4+7 / x2)
    Distanza Arco Corto +11 (1d6 / x3)

  8. .

    Radu Hudson

    Vampiro | Iracondo di Stirpe | 10 | M/L | Scheda | DICEROOM
    Il ragazzo non poté che ascoltare le parole delle due donne, tanto entusiaste all’idea d’un ballo. Rosmary non faceva altro che alimentare quella parte civettuola che Lysa aveva in sé, volente o nolente e quando ricevettero il suo perentorio “No”, La vampira ebbe un attimo da lamentarsi. Si, il ragazzo ricordava perfettamente il ballo che avevano condiviso nella sala del castello Diroccato. Si ricordava perfettamente ogni passo e quello che s’era detti.
    Era un loro momento, privato, ma poteva capire perché Lysariam desiderasse tanto provarne uno vero.
    Era una donna, ma soprattutto si voleva sentire apprezzata e mettere in mostra quelle grazie che nessuno, fuorché il rosso, aveva mai visto.

    Lysariam, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, senz’armatura era una donna meravigliosa e sicuramente attraente.
    Non una principessa nel più classico dei modi… ma sicuramente una donna piacente. E Radu ne era in qualche modo geloso. Non voleva mostrare la propria regina al mondo, sentendosi padrone ed unico fruitore di quella bellezza che la Vampira mostrava solo a lui.
    Lysariam, ovviamente, era molto più spesso in armatura e l’aspetto da guerriera sanguinaria faceva passare in secondo piano quello di donna… ma Radu sapeva cosa si celava sotto il metallo incantato.
    Il secondo motivo era prettamente pratico.

    Semplicemente, in un ballo organizzato da dei vampiri, il banchetto e gli invitanti sarebbero la stessa cosa. E sapendo che io voglio uccidere ogni altro vampiro del Gilthoniel, non aspettarti balli troppo presto, Lysariam.
    Era prettamente un discorso utilitarista. Doveva prima… assestare il suo potere su quella terra.

    Ne discuteremo nell’eventualità il marchese non accettasse il nostro invito. Ma credo che con la buona parola di Sirja non ci saranno questi problemi. Accennò alla compagna, come per farle capire che non era disposto a muoversi per incontrare il marchese. Nonostante Radu fosse da poco diventato vampiro, s’elevava sopra gli altri in ogni caso e non voleva scendere a compromessi, a meno che non fosse stato strettamente necessario, ma la sua maschera cadde un attimo quando Lysa gli fece quell’offerta, davanti a tutti e quasi senza pudore.
    C’era sua madre, sua sorella… sembrava il caso alla donna di esporsi così tanto. Il viso del vampiro perse per un singolo istante la sua calma dura e mostrò imbarazzo con la voce e con lo sguardo. No. Io… ti attenderò nel corridoio. Avremmo… tempo per discutere delle nostre cose nelle nostre camere.

    Lysariam era fatta così, lo spiazzava in continuazione, con proposte che per lei sembravano normali ma che a lui provocavano solo un grande imbarazzo.
    Ma per un istante, un singolo istante, si chiese come la ragazza potesse stare con uno dei vestiti di Emma Forbes. S’era per caso incastrato da solo concedendo alla vampira d’alloggiare nelle sue stanze, insieme a lui?

    Quando tutti s’allontanarono, Radu potè finalmente rilassarsi e non avere più occhi intorno. Non aveva bisogno di respirare, eppure emise un lungo sospiro, quasi come se si fosse liberato d’un peso. Tutto era al suo posto, tutto era stato messo in ordine… adesso doveva solo aspettare.
    Attendere…ed in quello era il più bravo di tutti.

    Si alzò per ultimo, quando Lysariam ebbe scortato fuori le donne, per avventurarsi nel corridoio. Mentre camminava incrociò due discreti maggiordomi che al suo passaggio fecero un inchino, ma Radu non li guardò nemmeno, superandoli. Che nessuno entri nel corridoio dei Ritratti. Non voglio essere disturbato. Solamente Lady Lysariam può raggiungermi. E che nessuno torca un capello alle nostre ospiti. Spargete la voce. ed ordinato questo, si diresse verso il corridoio.

    Il Luogo era buio ed opulento, con tutti quei ritratti d’illustri vampiri. Un memoriale alla loro vita eterna ed anche un memento mori che non poteva essere dimenticato.
    Tutti dovevano morire… pure loro.
    C’erano tutti, i congiurati, ma Radu non andò avanti fino al dipinto di Mordecai.
    Si fermò, di fronte a quello di Emma. La meravigliosa signora non morta, adesso sconfitta e morta per davvero, del castello che aveva Ereditato.

    Era lì, sembrava guardarlo, con quegli occhi penetranti e quelle labbra perfette. Radu continuava ad osservarla, ma non con desiderio, nemmeno con Astio. Ormai erano lì. Lui morto e lei nient’altro che un ricordo su Tela.




    HP 88/155
    CA 24 (25 Vs Vampiri) RD:2/- ; 10/Argento e Magia - RE:Freddo 10 Elettricità 10
    Difensiva Guarigione Rapida 5
    TpC - (danni -)

    Mischia:+17/+12 Nodachi Affilata Anatema Non Morti Perfetta +1 In Viridium [1d10+4+1 Crit 15-20 x2]
    +16/+11 Guanti Galvanici [1d6 Da Elettricità Crit 20 x2]
    +16/+11 Schianto [1d6+6 + Risucchio D'energia CD Tempra 19]
    Distanza +11/+6 [Con Balestra Pesante] [1d10 Crit 19-20 x2]
    Equipaggiamento
    »Rose [4 Kg, 16.360 MO]
    »Arco Lungo [1,5 Kg, 75 MO] [Nello Zaino]
    »Balestra Pesante [4 Kg, 50 MO]
    »Giacco Di Maglia in Stoffa di Foglia Scura [12,5 kg, 600 MO] [Nello Zaino]
    »Giacco delle Nebbie [12,5 Kg, 2.250 MO]
    »Protezione Per Collo [0,5 Kg, 10 MO]
    »Zainetto Pratico [2,5 KG, 2.500 MO]
    »Kit Da Sterminatore di Vampiri [4 kg, 500 MO] [Nello Zaino]
    »20 Quadrelli SpaccaCuore [250 Mo x4; 6 Kg]
    »4 Bagliore Argenteo [1000 MO,//]
    »Kit Da Iracondo di Stirpe [13,5 Kg 9 Mo][Nello Zaino]
    »Guanti Galvanici [1882 MO, 1 Kg]
    »Bacchetta Infliggi Ferite Leggere Liv 2 [Dono Di Emma-50 Cariche]

    0 MP | 951 MO | 0 MA | 0 MR


    Capacità
    Ira di Sangue:23/23 al giorno
    Potere D'Ira:Totem Spirituale Inferiore: A Volontà in Ira
    Potere D'Ira:Totem Spirituale: A Volontà In Ira.
    Individuazione dei Non Morti:3/3 Al giorno
    Dominare [Liv Inc 12]: A Volontà
    Guarigione Rapida 5
    0/0 Lv 0| 4/4 Lv 1| 2/2 Lv 2 | 2/2 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.Ingrandire Persone , Urlo Spacca Timpani , Mani Brucianti; Tocco Gelido; Congelamento
    2.Raggio Rovente, Vedere Invisibilità, Forza Del Toro; Vita Falsata
    3.Biografia di Sangue, Dardi D'Argento








    Rosmary Hudson

    Dhampir | Intrepido | 8 | C/B | Scheda | DICEROOM
    Lysariam era tremendamente emozionata e quasi non stava più nella pelle anche solo all’idea dell’organizzazione d’un ballo.
    Anche a Rosy sarebbe piaciuto, ma il perentorio “No” di Radu fece sbuffare la rossa, che non fece altro che sospirare.
    Lascia stare, Lysariam. E’ noioso di natura. Un guastafeste quando era vivo… figuriamoci ora che è morto. Scherzò lei, osservando la vampira.

    Tuttavia poteva capire le paure di Radu. Non voleva che il suo clan si mettesse in pericolo e per permettere la cosa avrebbe dovuto fare sacrifici. Poi mi dovrai raccontare meglio questa storia del ballo, mia cara. E’ raro che LUI insegni qualcosa qualcuno, figuriamoci a ballare. Anche se tra i due, devo informarti, sono molto più abile io.

    Finalmente, tuttavia, furono congedate e da Radu e ci pensò Lysariam ad occuparsi di loro. O meglio, a cercare qualcuno che lo facesse.
    Sorrise maliziosa quando l’offerta di Lysa vene rifiutata da un imbarazzato Radu. Era difficile immaginarselo in atteggiamento intimo con qualcuno, lasciarsi andare in gesti d’affetto come baci e carezze.
    Chissà che coppia formavano, fuori dal combattimento. Che tipo di rapporto c’era tra loro quando erano soli.

    Ma alla fine non era davvero un suo problema, una sua preoccupazione.
    La sua era invece Sirja che, finalmente, poteva stringere tra le braccia. Fu infatti proprio nel corridoio che Sirja fece qualcosa che Rosmary non s’aspettava. Non così, ma che le fece accendere nuovamente il fuoco nel cuore.

    Stavano camminando, dirette in quella che era la loro stanza, preparata per loro e fu proprio in quel momento che la mora gli disse d’essere… felice. Quella felicità a cui Rosmary anelava più d’ogni altra cosa. Il suo obbiettivo, da quando s’erano conosciute, era sentire quella parola, quella sensazione, provenire da lei.
    Dal suo cuore.
    Voleva proteggerla da ogni cosa orribile del mondo, voleva riuscire a far tornare il sorriso su quelle labbra e c’era riuscita.
    Anche io sono felice. Qui. Con te. le confessò , con spontanea dolcezza. Ma fu quando la costrinse a bloccarsi, dopo quel pigolio, che Rosy si ritrovò le labbra della mora sulle sue. Fu un bacio inaspettato ma meraviglioso, che ricambiò quasi subito. Quei contatti per lei era afrodisiaci, la facevano sentire viva come non mai. Continuò a sostenerla, a tenerla stretta a sé, tuttavia cambiando modo in cui lo stava facendo.
    Nonostante la debolezza di Sirja, il suo sapore era lo stesso, le emozioni che le faceva provare… anche.

    Istintivamente, Rosmary trasformò per un istante quel bacio in qualcosa di più passionale, ma si ricordò presto delle condizioni dell’amata e dovette ritirarsi, per il momento. Hai fatto benissimo… a fare questo, amore mio. le disse, con un sussurro.
    Potrai raccontarmi tutto… mentre facciamo il bagno. Io e te. Da sole. Era certo un invito esplicito, ma Rosmary voleva davvero stare in quella stessa vasca con Sirja, lavarla dallo sporco e dal sangue, prendersi cura di lei. Voleva cullarla ed amarla. Come non aveva mai fatto in vita sua.

    Quando, infatti, arrivarono nelle loro stanze, il bagno era già pronto, ma non c’era traccia di servitori. Rapidi e silenziosi, come solo un vampiro poteva essere.
    Rosmary accompagnò dentro l’amata e poi si chiuse la porta alle spalle, prima di portarla vicino al letto, opulento e dall’aspetto meraviglioso. L’ambiente era tetro… ma non importava. La Dhampir fece sedere la compagna, osservando la vasca. Che ne dici? Ci spogliamo e ci immergiamo? Così potrai… raccontarmi tutto… Voleva davvero sapere, ma non riuscì a non sfarfallare le ciglia, con il ricordo di quel bacio sulle labbra dato nel corridoio. L’avrebbe lavata, pulita, ascoltata… amata.




    HP 78/80
    CA 22
    TpC - (danni -)

    Mischia +16 Stocco [1d6+5+7+2 Crit x2 15-20]
    Distanza +13
    Equipaggiamento
    »Uniforme da Soldato [Gratuito, 2,5kg]
    »Stocco perfetto [320 MO, 1 Kg]
    »Giaco di Maglia In Stoffa di Fogliascura [100 MO+750 MO, 6,75 Kg]
    »Bukler in Mithral[5+1000 MO, 2,5 KG]
    0 MP | 2.490 MO | 0 MA | 0 MR


    Capacità
    Vita Affascinante:4/4 al giorno
    Punti Eleganza:7/7
    0/0 Lv 0| 0/0 Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    1.
    2.
    3.
  9. .

    Victoire Soer

    Umana Iboitha | Arcanista di Stirpe | 3 | NB | Scheda | Dice Room
    La ragazza si domandò più volte cosa l'altro incantatore ci facesse nei corridoi di notte, chiedendosi se non avessero fatto troppo rumore o avessero attirato troppo l'attenzione con le luci, ma non ebbe modo di avere risposte né ebbe l'occasione di chiedere al professore di parlare di ciò che avevano scovato nelle camere, perché furono costretti a rimanere in silenzio e mantenere segreta, nella loro discrezione, quella piccola avventura al piano superiore.
    Di tempo ce ne era poco e Victoire avrebbe sempre obbedito a ciò che l'Elmrich le diceva di fare, perciò quando furono al sicuro e lei riaccese i globi luminosi per tornare al piano inferiore, non poté che serrare la bocca e rimanere pensierosa, seppur carica di energie e di voglia di mettersi in gioco, fino alla sua camera.

    Guardò per un attimo di più il professore negli occhi, prima di chiudersi la porta alle spalle. Era convinta che lui sarebbe rimasto sveglio a pensare, ma neanche lei sarebbe stata da meno. Era troppo emozionata da quella svolta nella ricerca per potersi semplicemente mettere a dormire ed era un peccato avesse già messo in ordine la sua camera in maniera ossessiva, perché altrimenti avrebbe passato così un altro po' di tempo per far scemare la sua emozione.
    Gli lanciò un mezzo sorriso, complice e di sostegno, poi si ritirò.

    Come aveva immaginato, dormire subito fu impossibile. Al contrario di Tondo che ronfava beatamente e che nemmeno aveva fatto caso e lei che tornava dopo la sua avventura notturna da spia, il gattone stava quasi russando ai piedi del suo letto, tutto stravaccato come al solito. Victoire non si era nemmeno cambiata per la notte, perciò lo fece sperando che questo le avrebbe dato la tranquillità giusta per riposare. Il giorno dopo avrebbero avuto una lunga e difficile giornata e proprio per questo (e anche perché avrebbe finalmente rivisto sua sorella dopo tanto tempo!) Victoire era impaziente e in fibrillazione. Anche se avrebbe dovuto riposarsi.
    Pensando che le sarebbe tanto piaciuto passare ancora del tempo col professore per studiare con lui ed evitando accuratamente di ricordare il suo profumo e quel calore che aveva sentito quando lui se l'era stretta contro per non far rumore (perché quel pensiero di certo l'avrebbe tenuta sveglia per sempre) pian piano lasciò che le sue fantasie e i suoi ragionamenti la portassero lentamente tra le braccia del sonno.

    Nonostante avesse dormito poco, Victoire si svegliò come al solito prestissimo e già carica dell'emozione giusta per mettersi al lavoro. Si preparò in quattro e quattr'otto, stavolta addirittura ricordandosi di pettinare i capelli (per poi inevitabilmente legarli di nuovo in una crocchia disordinata come faceva sempre), visto che a breve avrebbe incontrato Chora. Sua sorella ci teneva sempre a farla sistemare meglio e lei non riusciva sempre ad accontentarla, più concentrata su altro che sul suo aspetto fisico. Ecco, a Chora neanche serviva conciarsi più di tanto: persino dopo uno scontro e con i capelli arruffati era comunque bellissima.
    «Buonjorno Tondo, oji è una jornata importante» disse al gattone, dopo averlo inevitabilmente spostato su una poltrona per rifare il letto (e non importava che forse ci sarebbe passata una cameriera dopo). Tondo emise un lungo miagolio infastidito.

    La ragazza uscì dalla camera, lasciando il micio alla sua pacchia (assieme ad una quantità industriale di cibo nella sua ciotolina) e poi raggiunse la camera del professor Elmrich, rigorosa e precisa come una sveglia. Anche se non si trovavano ad Academya, lei faceva le stesse medesime cose e probabilmente gli avrebbe anche ripulito la camera dopo che si fosse preparato.
    «Profesore bonjorno!» esclamò allegra, bussando alla sua porta.
    Voleva davvero sapere se aveva ragionato su qualcosa degli scritti della notte prima.
    HP 15/15
    CA 10
    Tpc -

    Mischia
    ✧ Pugnale +0 (1d4 / 19-20 x2)
    Equipaggiamento
    0 MP | 1.237 MO | 4 MA | 6 MR
    ✧ Tutto come in scheda

    Capacità
    Consumare incantesimi 4/4
    Scorta arcana 4P (max 7)
    Liana avvolgente 7/7

    Incantesimi al giorno
    Livello 0
    Livello 1 5/5

    Incantesimi preparati
    Livello 0°
    Individuazione del Magico
    Lettura del Magico
    Luci Danzanti
    Mano Magica
    Prestidigitazione

    Livello 1°
    Dardo Incantato
    Evoca Mostri I
    Bolla d'Aria
  10. .

    Alwyn Burnladle

    Aurora | Chierico | Livello 1 | B / N | Scheda | DICEROOM

    Che fosse per la sorpresa, che fosse per l'iniziale emozione l'ortaggio si mosse ancor prima del cuoco che sembrò rimuginare per quanto detto, non doveva più cucinare con i suoi fratelli? E in quel momento una domanda ancor più grossa: che tutte le verdure fossero imparentate tra di loro? Questo proprio non sapeva spiegarselo!
    I pensieri vennero però interrotti dal colpo della verdura mannara che dimostrò anche una forza non da sottovalutare. Il cuoco non era poi così portato per i combattimenti ma quello ... era veramente possibile definirlo tale? Sotto il suo punto di vista quello non era un vero e proprio scontro ma tanto più una prova di cucina!
    Per niente scoraggiato dal proprio avversario e forse ancor più spronato da quella sfida così particolare il rosso non poté che rispondere a tono alla verdura « Che la prova del cuoco abbia inizio! » disse prima di muoversi a propria volta contro il sedano e cercare di colpirlo come aveva fatto esattamente il sedano con lui, fortunatamente l'aurora era armato con il miglior oggetto che un cuoco potesse avere: un mestolo, o meglio, IL mestolo!

    HP 7 / 9
    CA 11
    Tpc 14
    Danni 3


    Mischia -1 ( 0 )
    Distanza +0 ( 0 )


    Equipaggiamento
    0 MP | 43 MO | 2 MA | 0 MR



    Capacità
    Nome capacità Incanalare Energia 8/8
    Incantesimi
    3/3 Lv 0| 3/3 ( 1 di Dominio ) Lv 1| 0/0 Lv 2 | 0/0 Lv 3
    Incantesimi Pronti
    Liv 0
    1. Creare Acqua
    2. Scintilla
    3. Individuazione del Magico
    Liv 1
    1. Benedizione
    2. Evoca Mostri I
    Dominio
    1. Cura Ferite Leggere

  11. .

    Padmé Essentil

    ELFA | CONVOCATRICE | 6° | NEUTRALE BUONA | Scheda | DICEROOM
    Non ci stava capendo niente, per Padmé è così, prende sul serio ogni cosa dunque quando Leon dice che il vampiro mafioso con la carriera da cantante lo vuole morto perché lo teme, Padmé se ne esce con un «Se vi teme, significa che siete forte!» ed un paladino, stregone, guerriero, ranger, mago senza dubbio va temuto.
    Molto astuto questo vampiro.
    «Ho detto qualcosa che non va?» guarda un po' le altre poi, guarda anche Bianca perché non ha capito, pensa che una guerriera Indaco sia una cosa normale, che non sia un titoletto a caso, ma un gioco, qualcosa che si è data Bianca per darsi coraggio. Tuttavia, non siamo ancora nel vivo della situazione perché la giovane fa una rivelazione che sconvolgerà tutti quanti.
    «Che rivelazione shock!» manco fosse Barbara d'Urso, era sconvolta, sul serio ma «Ma adesso avremo un vantaggio. Sapremo le debolezze del nemico, vero milady?» ecco chiaro, se lei era stata nella tana del non-lupo sicuramente sapeva anche quali fossero i suoi punti deboli, che ovviamente esulano dal sole e dal paletto di frassino nel cuore, si spera. Perché Padmé sa che Bianca è una ragazza intelligente e sensibile, dunque sicuramente anche se in questo momento ha confessato qualcosa di terribile, lei ha in mente una soluzione che permetterà di sconfiggere gli Uandirescion ed il loro capo senza alcun tipo di problema.
    HP 49/49
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ✦ Pugnale Perfetto +1 (1d4 | 19-20 x2)


    Aegnor
    HP 40/40
    CA 23
    TpC - (danni -)

    Mischia
    • Morso (1d6)
    • Artigli x2 (1d4)
    • Colpo di Coda (1d6)

    Equipaggiamento
    0 MP | 657 MO | 0 MA | 0 MR

    ✦ Pugnale Perfetto
    ✦ Giaco di Maglia Perfetto
    ✦ Abito da Nobile
    ✦ Fascia della Seduzione +2
    ✦ Pozione di cura media x5
    ✦ Pozione di ristorare x2
    ✦ Lacrime della morte
    ✦ Bracciali dell'Armatura

    Capacità Razza
    Visione crepuscolare: 18m
    Immunità degli elfi: Immune al Sonno Magico
    Volontà della Selva: Un elfo ottiene bonus di razza +1 a Volontà. Ottiene inoltre un bonus di razza +5 ai tiri salvezza contro gli effetti di charme.

    Capacità Classe
    Evoca mostri: Utilizza al giorno 3 volte + carisma e l'evocazione permane per minuti invece che per round. Non è possibile utilizzarla quando l'eidolon è presente accanto al convocatore. Ottiene bonus Evoca Mostri I, Evoca Mostri II e Evoca Mostri III.

    Legame Vitale: A partire dal 1° livello, un convocatore stabilisce uno stretto legame col suo Eidolon. Ogni volta che l’Eidolon subisce abbastanza danni da essere rimandato sul suo piano nativo, il convocatore può, come azione gratuita, sacrificare un qualsiasi numero di Punti Ferita. Ogni Punto Ferita così sacrificato previene 1 danno inflitto all’Eidolon. Questo può impedire che l’Eidolon venga rispedito sul suo piano nativo.
    Inoltre, l’Eidolon ed il convocatore devono rimanere entro 30 metri l’uno dall’altro affinché l’Eidolon rimanga in piena forza.

    Sensi del legame: A partire dal 2° livello, un convocatore può, come azione standard, condividere i sensi del suo Eidolon: gusto, olfatto, tatto, udito e vista. Può usare questa capacità un numero di round al giorno pari al suo livello da convocatore. Questo effetto non ha raggio d’azione, ma l’Eidolon ed il convocatore devono essere sullo stesso piano. Il convocatore può porre fine a questo effetto come azione gratuita.

    Scudo Alleato: Al 4° livello, ogni volta che un convocatore è entro la portata del suo Eidolon, riceve Bonus di Scudo +2 alla sua Classe Armatura e Bonus di Circostanza +2 ai suoi Tiri Salvezza. Questi bonus non si applicano se l’Eidolon è In Lotta, Indifeso, Paralizzato, Stordito o Privo di Sensi.

    Scudo Alleato: Al 4° livello, ogni volta che un convocatore è entro la portata del suo Eidolon, riceve Bonus di Scudo +2 alla sua Classe Armatura e Bonus di Circostanza +2 ai suoi Tiri Salvezza. Questi bonus non si applicano se l’Eidolon è In Lotta, Indifeso, Paralizzato, Stordito o Privo di Sensi.

    Richiamo del creatore: Al 6° livello, come azione standard, un convocatore può richiamare l'Eidolon al suo fianco. Funziona come Porta Dimensionale, utilizzando il LI del convocatore. Quando usato, l’Eidolon appare in uno spazio adiacente al convocatore (o il più vicino possibile se tutti gli spazi adiacenti sono occupati). Se l’Eidolon è fuori dal raggio d’azione, la capacità viene sprecata. Il convocatore può usare questa capacità una volta al giorno al 6° livello, più una volta addizionale al giorno ogni quattro livelli oltre il 6°.

    Incantesimi al giorno
    6/6 Lv 0 | 4/4 Lv 1 | 4/4 Lv 2
    Incantesimi Pronti



  12. .

    Victoire Soer

    Umana Iboitha | Arcanista di Stirpe | 3 | NB | Scheda | Dice Room
    Victoire si sentiva molto in difetto ad aver disatteso alle richieste del professore (anche se non gliele aveva mai fatte in prima persona) ed era il motivo per cui tante volte tentava di anticiparlo, quando aveva qualcosa da fare. Nel corso del tempo aveva appreso i bisogni del professor Elmrich al punto da poter sapere quando portargli il té perché era troppo assetato dopo una lezione, oppure quali libri preferiva tenere vicini al suo letto, per poter proseguire gli studi anche di notte.
    Mai su di lei, però, era mai avvenuta una richiesta. Victoire si era quasi un po' annullata in vece di tutto ciò che l'incantatore le chiedeva e nel sapere che ora stava a lei conciarsi e rendersi presentabile per la festa di quella sera, si sentì contemporaneamente imbarazzata e in difetto.

    Eppure, a differenza di ciò che aveva immaginato, Ejnar non la rimproverò quando lei ammise la sua mancanza. Si voltò verso di lei, la raggiunse e... le posò le mani sulle spalle. Victoire avvampò ancor di più di quanto già non fosse rossa e si ritrovò a farsi appena indietro con la schiena, rigida come un tronco di legno, quando lui le parlò faccia a faccia. Già il suo contatto per caso, sfiorandosi, la mandava in brodo di giuggiole: adesso la prendeva anche per le spalle?
    Per un breve attimo, Victoire fu assordata dal palpitare del suo cuore, cosa che le impedì di capire cosa il professore aveva detto. Riuscì ad afferrare solo qualche ultima parola. Un comando a prepararsi ad uscire.
    «Eh?!» esclamò. Voleva accompagnarla a comprare un abito per quella sera? Lui, che mai si interessava a nessun altro, ora si prendeva anche quel fastidio?
    Certo, probabilmente era soltanto perché non potesse fare brutta figura lui (che professore serio era quello che si faceva accompagnare da un'assistente poco curata?) ma nel profondo del cuore, la ragazza pensò che un pochino alla sua assistente lui ci teneva. E che si stava togliendo del tempo utile dallo studio (o meglio, dalla contemplazione della parete) per uscire a far commissioni con lei.

    «Uh... scerto, sì, scerto» si ricompose improvvisamente, sottraendosi al contatto del professore solo per timore che potesse piacerle un po' troppo a lungo e gli voltò le spalle di scatto perché non vedesse il suo già abbastanza evidente rossore. Fece avanti e dietro nello studio senza una vera direzione, alla ricerca della sua borsa per uscire, e nel frattempo inciampò anche nel gattino che aveva deciso di portare su dalla strada e di adottare. Abitava lì con il professore, era il gatto del suo studio, e Victoire aveva fatto la faccina dolce molto a lungo per poter ottenere quel permesso.
    Dopotutto, il gatto passava più tempo con loro lì nello studio che a casa sua, dove tornava soltanto di sera. E poi era molto pulito... ed estremamente pigro.
    «Tondo!» esclamò lei, meritandosi solo un'occhiata del tutto piatta dal gattino... che gattino non era: era un gatto immenso e rotondo, decisamente sovrappeso, bianco con le macchie nere «Spostati o ti pesterò la coda!»
    HP 15/15
    CA 10
    Tpc -

    Mischia
    ✧ Pugnale +0 (1d4 / 19-20 x2)
    Equipaggiamento
    0 MP | 37 MO | 4 MA | 6 MR
    ✧ Tutto come in scheda

    Capacità
    Consumare incantesimi 4/4
    Scorta arcana 4P (max 7)
    Liana avvolgente 7/7

    Incantesimi al giorno
    Livello 0
    Livello 1 5/5

    Incantesimi preparati
    Livello 0°
    Individuazione del Magico
    Lettura del Magico
    Luci Danzanti
    Mano Magica
    Prestidigitazione

    Livello 1°
    Dardo Incantato
    Evoca Mostri I
    Bolla d'Aria
  13. .

    Nora Halter

    Umana Aurora | Guerriero | 12 | LN | Scheda | DICE ROOM
    In silenzio e con espressione aggrottata, Nora ascoltò le parole del suo più fidato amico. Tungdil non diceva menzogne e qualsiasi suo suggerimento era sempre stato a suo favore, per proteggere lei, per preservare Issrotha e per aiutare il popolo aurora, ma la Halter era ben nota per la testardaggine e un velato senso di onnipotenza. In fondo al suo cuore riteneva di poter fare tutto da sola, di non dover pesare sulle spalle di nessuno, e che non sarebbe mai morta né avrebbe mai abbandonato gli aurora che le chiedevano soccorso, eppure... il nano parlava in maniera più saggia dei suoi pensieri. Di attacchi ne avevano subiti a decine e Nora li aveva combattuti quasi tutti da sola, esigendo che nessuno si mettesse in pericolo se non lei stessa, eppure... aveva rischiato la vita altrettante volte. Era molto fortunata, si salvava sempre per il rotto della cuffia, ma quando ancora poteva contare sul suo potere, su quell'innato senso di sopravvivenza che, anche se estremamente ferita, la manteneva salda in piedi?

    Chiedere aiuto per lei era difficile. Non lo aveva mai fatto per dimostrare a se stessa che poteva farcela da sola, ma il suo guardiano glielo aveva già detto: appoggiarsi agli altri non era un crimine, non rendeva deboli. E lui non aveva fatto altro che pensare bene di lei, di ritenerla onorevole e forte, anche se più di una volta l'aveva vista più fragile... e Baihe aveva fatto lo stesso. Nonostante tutto, la amava anche quando si mostrava frustrata o quando non chiudeva gli occhi per le preoccupazioni che continuamente il suo feudo doveva sopportare.
    Versò un lungo sorso di birra, in silenzio. Nora beveva spesso per scacciare il fastidio o le preoccupazioni e quel discorso così reale le dava preoccupazioni. Issrotha era mira di chiunque, la Halter pensava che lo fosse anche dei terroristi. Avevano avuto infiltrazioni, nemici, tradimenti... e fino a quel punto fidarsi era diventato difficile, eppure la sua gente aveva bisogno di quel posto, aveva bisogno di difese e di chi combattesse per loro. Non poteva mentire a se stessa.

    Portò gli occhi su Lune. Tungdil l'aveva chiamata la loro speranza.
    In effetti il suo racconto, che Nora seguì fissando il pavimento e bevendo, di tanto in tanto, non era diverso da quello di Tungdil o di Gwenniel. Anche il nano non era del suo popolo, eppure si era votato alla causa, aveva deciso di seguirla e di proteggere chi era più in difficoltà. Lune Rayon stava facendo lo stesso: nella cecità dell'ambiente in cui era cresciuta, il suo carattere ribelle le aveva suggerito all'orecchio che le cose non dovevano andare in quel modo e una sola bambina le aveva aperto gli occhi. E per quella bambina, che nemmeno era sua parente, aveva attraversato il Nentyr per raggiungere un feudo che, per la Valle, era un losco rifugio di criminali e mostri. Si era messa in pericolo per Giulie e desiderava rimanere.
    Voi proteggete questa gente ma..chi protegge voi?
    Nora sospirò. Avrebbe risposto che lei proteggeva se stessa, ma era sciocco e sia Lune che Tungdil avevano ragione: non poteva sopportare tutto ancora a lungo e lo dicevano le sue notti insonni, l'alcol e quelle serate passare a cercare sollievo.

    «La situazione è pesante» confermò grave, pronunciando le sue prime parole dopo un bel po' di tempo passato in silenzio «Il mondo è sicuro che noi aurora siamo dei mostri e la Strelizia, i terroristi, non stanno facendo altro che confermare questa teoria: uccidono innocenti, esattamente come il Nentyr ha fatto con noi. Non li rende diversi. Issrotha è solo un piccolo feudo, non abbiamo tante difese, eppure siamo obiettivo di molti esaltati, che vedono in noi un baluardo di male... siamo in pochi, ma che cos'altro possiamo fare?»
    Alzò gli occhi verso la ragazza, ora con i gomiti sulle gambe.
    «Apprezzo il tuo aiuto, Lune» le disse «Ma quanto a lungo servirà, prima che veniamo sommersi completamente? Non posso recarmi nella corte di nessun luogo, soprattutto a Concordia, a chiedere aiuto agli imperatori: io non sono nessuno, ho un titolo che mi sono guadagnata solo con il duro lavoro e il mio feudo è così piccolo che non sarà interesse di alcun nobile.»
    Bevve di nuovo «Non fraintendetemi, entrambi. È che... ormai non più che cosa fare e combatto soltanto per allungare il tempo che rimane al mio popolo di vivere, prima che ci distruggiamo da soli.»
    HP 129/129
    CA 22
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ➤ Spadone Affilato +22/+17/+12 (2d6+12|17-20 x2)
    ➤ Guanto d'arme Chiodato +17/+12/+7 (1d4+5)
    ➤ Pugnale +17/+12/+7 (1d4+5)
    ➤ Mazza Pesante
    +18/+13/+8 (1d8+10)

    Distanza
    ➤ Astrum +15 (1d4 | x3 | 6 m)
    Scheda Jonathan
    HP 69/69
    CA 18
    Tpc - (danni -)

    Mischia:
    +7/+2 Pugnale (1d4 | 19-20 x2)
    Distanza: +12/+6 Balestra pesante (1d10 | 19-20 x2)


    0 MP | 200 MO | 0 MA | 0 MR


    Capacità
    Svanire: 0/10
    Munizioni rimaste: 30/30
    Attacco Furtivo: +5d6
    Equipaggiamento
    0 MP | 14.106 MO | 6 MA | 2 MR


    Capacità
    Fermezza 0/6 utilizzi.
  14. .

    Amelie de la Roche

    Umana Aasimar | Oracolo Veggente | 6 | LB | Scheda | Dice Room
    Friederik rideva. Fino a quel momento Amelie non lo aveva ancora visto farlo, anzi, per tutto il tempo lui le aveva regalato splendidi ed ammalianti sorrisi ma non si era sbilanciato e tutto ciò in cui si era impegnato era far ridere lei, senza davvero sforzarsi troppo. Sentirlo ridere, però, fu una gioia indescrivibile per lei, così tanto che di proposito talvolta incrociava le sue dita mentre suonavano quella complessa e speciale melodia, in modo da sentirlo ancora. Non solo era l'espressione di divertimento a farla sentire tremendamente bene e a suo agio con lui, ma soprattutto la sincerità che si stavano concedendo l'un l'altra. Potevano toccarsi, potevano parlare di tutto, potevano piangere, potevano ridere. E più Friederik lo faceva, più rideva lei.

    Suonare con lui fu una benedizione, fu una meraviglia di cui Amelie si stupì ad ogni singola nota. Certo, il brano era complicato, ma Friederik si dimostrò così esperto da poterlo riprodurre immediatamente dopo averlo letto e se lei non l'avesse visto studiare lo spartito con attenzione e non avesse scorto la sua espressione concentrata all'inizio (perché più volte di soppiatto lo aveva guardato durante l'esibizione) avrebbe creduto che lui la conoscesse già.
    A lei non importano affatto gli errori e le piccole sbeccature. Avrebbero anche potuto saltare anche tutte le note o tardare diverse battute, perché ciò che contava era quella sensazione di appartenenza, quella passione che si stavano scambiando senza nemmeno pronunciare una parola. Amelie si sentiva così piena, così innamorata e così forte mentre suonava con Friederik, più di quanto avesse mai potuto immaginare, da sola, sognando la sua storia d'amore invece che quelle che leggeva.

    Quando furono suonate le ultime note, Amelie aveva il fiato grosso come se avesse appena corso e non solo perché il pezzo era stato impegnativo, ma perché ci aveva riversato tutta se stessa. E nell'udire la nota discordante di Friederik, si voltò subito ad osservarlo, stavolta apertamente, per ritrovarsi di nuovo davanti alla sua espressione scherzosa. Libera. Vera.
    Rise di nuovo, benché non avesse mai smesso di farlo, libera anche lei e più scomposta (come se effettivamente lei potesse essere scomposta) e si sentì tanto felice da poter spiccare il volo.
    «Dobbiamo rifarla finché non viene perfetta!»
    «Tutte le volte che vuoi» gli rispose subito di getto, posandogli una mano sul braccio, senza nemmeno pensare al fatto che era del tutto proibito e che adesso lei non indossava i guanti e poteva sentire il suo calore «Non mi sono mai sentita così felice in vita mia, Friederik. Esaudisci davvero i desideri.»

    Non sapeva nemmeno cosa significasse, ma era sicura di amarlo. Non le piaceva soltanto, non era soltanto in sintonia con lui, no: se doveva pensare al suo futuro, ci avrebbe voluto Friederik con lei, avrebbe desiderato altri momenti come quelli, altre risate e... stringersi a lui, scoprire cosa significava baciare un ragazzo sulle labbra, accarezzargli i capelli, sentire il suo profumo... Era bastata una sola suonata a darle tutte quelle inebrianti consapevolezze.
    E, senza pensarci, quasi si avvicinava al suo viso. Quasi infrangeva le regole che lui l'aveva esortata a dimenticare e si faceva avanti come una nobildonna non avrebbe mai potuto, cercando di nuovo quell'incredibile e potentissima sintonia che aveva sentito toccando le note del piano con lui.
    Ci sarebbe riuscita a raggiungere le sue labbra, probabilmente, se non fosse stata interrotta.

    Qualcuno si schiarì la voce alle loro spalle.
    «Miei signori, perdonatemi...»
    Non appena Amelie riconobbe la voce della sua cameriera, sbiancò, e la bolla nella quale si era immersa le sembrò scoppiare brutalmente, assordandola. Si era lasciata condurre dal ritmo del suo cuore, incalzante nelle orecchie, e nemmeno aveva sentito la porta aprirsi: da quanto tempo Annie era lì? Si alzò con così tanta fretta dalla seduta del pianoforte per allontanarsi da Friederik e quell'intimità proibita, che rischiò quasi di inciampare. Afferrò anche al volo i guanti.
    «A-Annie» esitò, davanti all'espressione un po' interdetta della cameriera, mentre in fretta copriva le braccia.
    Annie era piuttosto giovane come cameriera, doveva avere circa dieci anni più di Amelie e perciò era quasi coetanea di Friederik. Era graziosa, a modo suo, ma non avrebbe mai potuto rivaleggiare con la sua padrona. Indossava la divisa della servitù e teneva i capelli biondi ben stretti in una crocchia dietro la nuca. Guardò direttamente Amelie, forse imbarazzata dall'incrociare lo sguardo di un uomo.
    «Signorina, la contessa desidera parlarvi» annunciò, e Amelie seppe che il tempo con Friederik, a causa di quell'affermazione, era scaduto.
    Annuì mestamente, stringendo le labbra.

    «Mio signore, volevo inoltre avvertirvi che...» Annie posò lo sguardo sul Van Der Reich, ma nel farlo incrociò il suo occhio e d'improvviso, senza alcuna apparente ragione, si interruppe. Sul suo viso si disegnò qualcosa che era simile al turbamento e lo notò persino Amelie, che aggrottò le sopracciglia.
    «Stai bene?» le domandò incerta.
    La cameriera si schiarì di nuovo la voce e, irrigidendosi, continuò, ma stavolta evitando lo sguardo di Friederik.
    «... il pranzo sarà servito tra un'ora nella sala verde. Il vostro cameriere personale vi ci condurrà non appena sarete pronto.»
    Dopodiché se ne rimase in attesa della sua padrona, rigida tanto da preoccupare Amelie. E la ragazza, sorpresa dalla strana reazione, si chiese cosa mai le fosse accaduto.
    Incrociare gli occhi nel Nentyr era pericoloso. Eppure... Annie non aveva risuonato, Friederik ne era completamente certo.
    HP 35/35
    CA 18
    Tpc -

    Mischia
    Pugnale +2 (1d4-2 | 19-20 x2)
    Equipaggiamento
    0 MP | 1.193 MO | 9 MA | 0 MR
    Talismano della salute (sempre equipaggiato)
    Anello di protezione +2 (sempre equipaggiato)

    Capacità
    Divinazione Naturale 2/2
    Tocco Marchiante 7/7
    Luce Diurna 1/1

    Incantesimi
    Livello 0
    Livello 1 8/8
    Livello 2 7/7
    Livello 3 4/4
  15. .

    Seredhiel

    Elfa Arborea | Druida | 5 | NN | Scheda | DICEROOM
    Serëdhiel lo capiva. Mai come in quel momento d'addio comprendeva cosa stava succedendo nel cuore del giovane mezzelfo, nel sapere di abbandonare qualcosa che così tanto l'aveva affascinato, per tornare alla monotona vita di sempre, che non l'aveva mai davvero soddisfatto o reso felice. Quando si aveva un assaggio di cosa si poteva assaporare, fuori dalle porte di casa, quando qual qualcosa era così affascinante, così pieno da riempire il cuore, era difficile lasciarselo alle spalle, sapere che solo per poco lo si era potuto vivere e che ancora per poco lo si poteva sfiorare. Era il motivo per cui l'elfa aveva abbandonato la città e aveva scelto la vita con i cervi: quando aveva scoperto cosa significasse per lei fondersi alla natura, non aveva più potuto rinunciarvi. Augurava ad Asran quella sua stessa serenità.

    Si fermò, quando arrivò il momento di separarsi. Le luci della città erano vicine e Mieledoro, che mai l'aveva vista, ne era intimorito: benché Laylia non fosse caotica e di cultura silenziosamente elfica, era sicuramente ben più rumorosa delle foreste e i boschi a cui il cerbiatto era abituato. Si lasciò però accarezzare dal mezzelfo, concedendogli quel contatto che probabilmente non avrebbe mai permesso a nessuno, meno che Serëdhiel. Nel saperlo, l'elfa sorrise tra sé: Mieledoro era anche molto fiero di ciò che Asran gli aveva detto, complimentandosi con lui per aver fatto da guardiano al micetto addormentato.

    Fu infine Serëdhiel a parlare. Scosse la testa quando il ragazzo la ringraziò, facendogli capire che non era necessario: per lei non era stato un peso salvarlo dalla lupa, né portarlo sul promontorio delle stelle o permettergli di dar voce ai suoi desideri e i pensieri che poteva solo tracciare sulla tela. Asran era un giovane recluso, un giovane con tanti sogni soffocati dentro un cassetto, ma Serëdhiel desiderava che li facesse uscire, che tirasse il pomello di quello scrigno che aveva nel cuore e facesse uscire se stesso. Era certa che prima o poi l'avrebbe fatto.
    Gli si avvicinò e gli accarezzò la guancia, come avrebbe fatto con un cerbiatto.
    «Non ci sono addii se si intende rivedersi» mormorò «Quando vorrai sentire di nuovo il respiro del vento e seguire i passi di un cervo, allora potrai venire da me. Ti basterà percorrere il sentiero che ti ho mostrato: io ti troverò.»
    Lo salutò con un sorriso calmo, rimanendo lì ad osservarlo assieme a Mieledoro finché non fosse scomparso dalla sua vista. Solo dopo, voltando le spalle alla città, avrebbe ripreso la sua forma da cerbiatta e sarebbe corsa via guardata dalle stelle.
    HP 34/34
    CA 17
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ⤚ Pugnale +3 (1d4, 19-20 x2)

    Distanza
    ⤚ Lancia Corta +5 (1d6, x2)
    Mieledoro
    HP 20/20
    CA 16
    Tpc - (danni -)

    Mischia
    ⤚ Corno +3 (1d4, x2)
    Equipaggiamento
    0 MP | 239 MO | 0 MA | 0 MR

    Capacità
    Forma selvatica 2/2
    Parlare con gli animali 8/8
    Calmare animali 1/1
    Blocca animali 0/1
    Dominare animali 0/1

    Incantesimi Preparati
    Livello 0
    Creare Acqua
    Luce
    Purificare Cibo e Bevande
    Stabilizzare

    Livello 1
    Charme su Animali
    Cura Ferite Leggere
    Intralciare
    Scudo di Pietra
    Zanna Magica

    Livello 2
    Trance Animale
    Forza del Toro
    Passo nell'Aria

    Livello 3
    Intralcio Spinoso
    Cura ferite Moderate


    Dimmi pure se vuoi chiudere :3
111 replies since 22/9/2015
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